Ventottesimo  Episodio

 Preoccupazioni, paure, minacce e....

E' un nuovo giorno a Los Angeles!

Ormai è da un pò di tempo che Ashley sta lavorando per la Forrester Creations e si trova molto bene. Brooke e Eric apprezzano molto i suoi disegni e per questo è molto contenta. Ha incontrato la sua amica Jennifer e anche lei lavora nella stessa casa di moda... non l'avrebbe mai detto...!!!! La sua vita stava prendendo una direzione che mai avrebbe creduto fosse possibile e il passato sembrava fosse alle spalle. Aveva incontrato Rick Forrester e si stava innamorando di lui.

Dopo aver finito un altro bozzetto, Ashley decide di prendere una pausa... e andare a bere qualcosa al bar che stava a pochi passi dalla Forrester... Entra e si siede dopo aver ordinato una cioccolata calda.
Stava ripensando all'incontro fatto con Bridget e sul fatto che lei non voleva parlare di sua madre. Era stata contenta per Ashley ma aveva troncato subito la chiacchierata quando lei aveva detto quanto deve essere fortunata ad avere una mamma come Brooke Logan.
Stava pensando a tutto questo quando il suo cellulare inizia a suonare..."Ciao tesoro come va?"
"Ciao mamma tutto bene e tu?"
Dall'altra parte si sente respirare profondamente..."Mamma tutto bene?"
"No tesoro, purtroppo....(altra pausa)....tuo padre sta male e si trova all'ospedale... dovresti venire subito."
"Oh santo cielo...No non può essere ma perché?"
"Ti prego vieni subito..."
"Ma non posso ho il....*Ma cosa sto dicendo? Brooke sicuramente mi darà il permesso* Okay mamma cercherò di fare presto."
Dopo aver terminato la conversazione, Ashley paga la cioccolata ed esce dal bar di corsa... Doveva parlare subito con Brooke.

Arrivata alla Forrester chiede a Megan di poter parlare con il Presidente...Era una cosa importante e doveva farlo subito.
Megan nota la preoccupazione della ragazza e chiede se va tutto bene...La ragazza dice di no e prega Megan di fare presto...!!!
Megan ritorna e dice ad Ashley che Brooke Logan la può ricevere....!!!
 
Dopo un'ora Ashley si trova in macchina diretta a San Francisco....
 
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Gli occhi di Kevin emanavano tutti i ricordi e le emozioni contrastanti che provava: Era nella stessa città in cui si trovava Jenny, l'unico e vero amore della sua vita. Non doveva però dimenticare che accanto a lui c'era una donna che stava aspettando suo figlio. L'imbarazzo del ragazzo era grandissimo, avrebbe voluto scappare, ma capiva che non poteva più! Era ora di dare a Jenny una spiegazione... Forse avrebbe dovuto raccontarle tutto prima, ma quello che gli mancava era il coraggio. Nella sua ultima lettera, le aveva detto che non avrebbe potuto recarsi a Los Angeles, ma senza darle una spiegazione. Probabilmente ancora non credeva possibile che entro pochi mesi sarebbe diventato padre, di un figlio che lui non desiderava assolutamente e sopratutto non dalla donna che aveva accanto. Molly era sì una brava ragazza, ma non aveva mai acceso in lui quella scintilla, che solo Jenny era capace di accendere. Sapeva benissimo che ormai la ragazza si era rifatta una nuova vita in quella città e che molto probabilmente il suo cuore ora apparteneva ad un altra persona, ma non voleva neanche immaginarlo... nei suoi sogni aveva sempre sperato che lei, in tutto questo tempo, lo avesse aspettato a braccia aperte e che dopo tutto questo tempo le loro labbra si sarebbero di nuovo sfiorate, ma evidentemente non era affatto così. Con Molly aveva poi rovinato tutto e ora era lì, nella sala d' aspetto di un ospedale, che pensava a tutto questo. Molly si accorse che era assente e gli chiese, timidamente, cosa mai avesse. Scacciando quei pensieri che gli davano solo sofferenza, per tutta risposta abbracciò Molly e la baciò. La ragazza continuò a fissarlo,probabilmente aveva capito qualcosa, ma lo amava troppo per farglielo pesare... Avrebbe sicuramente fatto finta di niente come era sua abitudine, ma dentro di sé sapeva che prima o poi avrebbero incontrato Jennifer e che da quell' incontro sarebbero sicuramente scaturiti una serie di guai che l'avrebbero separata per sempre dall'uomo che amava...
 
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Doris aveva passato tutta la mattina in giro. Indagini e sempre indagini! Aveva scoperto qualcosa che non quadrava e voleva andarci a fondo, ma era stanca per lo stress accumulato e così decise di tornare in albergo.Aveva cambiato stanza il giorno prima e non era riuscita ad avvisare nessuno tranne Dave... Doveva ancora risistemare le sue cose...Era ancora pensierosa quando rientrò in albergo quel giorno! E le sue preoccupazioni si accentuarono ancora di più quando alla reception le consegnarono una rosa nera con un biglietto...Doris si accomodò in una poltrona nella hall e lesse ciò che vi era scritto:
 
Ciao Bambina!
E così ci sono riuscito di nuovo....Prima il tuo uomo e poi le tue amiche...
Per averti dovrei forse farti la stessa cosa, mia amata Mindi??
Tuo per sempre
BlackJack
 
Se lo aspettava da Mister X! Ma l' aria strafottente che emanava il biglietto l' aveva fatta davvero infuriare. Naturalmente non sortirono nessun effetto le domande che aveva posto alla receptionist. Alla fine aveva saputo solo che un ragazzino aveva portato il biglietto verso le 11. Stava ricordando tutto il dolore che quell' uomo le aveva procurato quando, entrando in camera, una voce la fece sobbalzare....
"Ciao Doris..."
Le sue chiavi caddero per terra... Lentamente si girò e...Non credeva ai suoi occhi!!!!!Per un attimo ebbe paura di aver avuto delle allucinazioni...
"Si Doris sono io...in carne ed ossa!!!" Dice la ragazza come se fosse riuscita a leggere il pensiero dell'amica. Doris non sapeva se si sentiva in collera con lei o se aveva voglia di piangere per la gioia...
"Allora Doris non dici niente?" Dice la ragazza con un sorriso che faceva venir voglia di prenderla a schiaffi.
Doris con calma e tanto autocontrollo (che non sapeva di avere) si avvicinò, si sedette accanto all' "intrusa" e si mise ad osservarla cercando delle parole adatte ad esprimere tutto ciò che provava...Dopo qualche minuto urlò: "Come hai potuto farmi una cosa simile? Come?"
"Dai non arrabbiarti Doris, c'è una spiegazione..."
"Non devo arrabbiarmi? Ma non ti rendi conto? Ero a pezzi! Non solo avevo mancato alla mia missione non riuscendo a salvarti, ma sopratutto avevo perso la mia migliore amica...E tu dici che c' è una spiegazione??? Dai! Sentiamola!!" ma prima che Stacy potesse parlare, Doris scoppiò in lacrime e l'abbracciò ..."Sono felice di vedere che stai bene" le disse quando riuscì a recuperare il suo autocontrollo.
" Scusami Doris ma ho dovuto farlo! Avrei voluto farmi viva prima ma non ho potuto! Adesso ti spiego!" Le due ragazze si siedono sul letto e Stacy riprende la sua narrazione "Quando la macchina è saltata in aria, come avrai capito, io non ero dentro. A dire il vero...." Un' ora dopo Stacy riesce finalmente a finire il suo racconto" ...e poi sono venuta qui da te."
" Ne hai passate di cose! E ora che intenzioni hai? "chiede Doris
" Voglio che paghi per tutto ciò che mi ha fatto! " risponde Stacy...
" Allora non sei sola! Da quando sei scomparsa non ho fatto altro che lavorare sul caso e ho delle idee in merito!" Doris era molto determinata! Stacy ebbe quasi paura a vedere l' odio che emanavano i suoi occhi..." Avevo pensato di...."
Le due amiche passarono tutto il pomeriggio a mettere a punto un piano! Parlarono con calma e studiarono tutto nei minimi particolari. Quando finirono era ormai sera
"Allora siamo d’accordo Doris?"
"Si certo! "
" Ora dimmi! Come stanno gli altri? "
" Bhè! Non è che li abbia visti molto! Steve si è laureato e...Accidenti!!! Ho lasciato il suo regalo in ufficio!!! Mi conviene andarlo a prendere altrimenti non posso portarglielo. Sarà meglio che vada ora! Ci sentiamo domani allora!"Così dicendo Doris esce dalla camera dell'albergo e subito dopo anche Stacy la segue, travestita con occhiali da sole scuri, un cappello e una giacca che dava sul marrone.
 
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Morgan era in ufficio già da un pò quando un fattorino le portò un  plico per Doris. Era scritto <<importante>> e recava il timbro del carcere di Westwood...La paura l' attanagliò alla gola * Che mi abbia scoperto! Oh, no! Speriamo di no! Devo saperlo! * Morgan non era nuova in questo genere di cose! Già diverse volte aveva frugato tra la posta di Doris, credendo di non essere vista ed ora era sola! Doris si era presa le ferie e non l' avrebbe mai saputo! Con maestria aprì il plico...
 
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Un'ora dopo Doris era davanti all' ufficio che momentaneamente divideva con Morgan. Quando entrò ciò che vide non le piacque: Morgan stava rovistando tra le sue cose e aveva addirittura aperto la sua posta!Morgan stava per estrarre il contenuto del plico quando Doris entrò...
 
" Morgan!!! Ma che stai facendo! "
" Doris!! Io credevo che.... Bhè tu non c' eri e... c' era della posta urgente..."
" Non ti giustifica! Fuori!"
" Ma Doris, io..."
" Fuori Morgan! Non mi piace la gente che fruga tra le mie cose con fare circospetto! E non è la prima volta che lo fai! Ti ho osservato sai! Sei licenziata!" Doris era nera! Se avesse potuto l' avrebbe buttata fuori di lì lei stessa! Aveva capito che era un tipo di cui non fidarsi, ma non si sarebbe mai aspettata la reazione che seguì! Morgan pareva una furia!" Non mi farò licenziare! E non da te! Non puoi farlo! Io devo rimanere qui! Tu non sai quanto è importante per me!" urlò.
" Morgan, calma! Sei fuori di te!"le disse Doris, che non aveva assolutamente perso la calma!
Morgan aveva il sangue agli occhi! " Tu non mi fermerai! Hai capito?? " In un attimo cercò di avventarsi sul collo di Doris e di strangolarla, ma non vi riuscì poiché Doris era troppo abile per lei e in un attimo la bloccò! Un rumore improvviso le distrasse e Morgan ne approfittò per fuggire via...
Prese la macchina e andò a casa. Recuperò le sue cose, il più in fretta possibile, e andò via da Los Angeles * Non posso rimanere qui! E' diventato troppo pericoloso! Doris me la pagherai! Eccome! Prima o poi tornerò * Con questi pensieri di vendetta si allontanò da Los Angeles per sempre....forse....
 
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L' arrivo della guardia aveva salvato Doris da quella spiacevole situazione! Non disse nulla, se non che era lì per prendere delle cose, così, rimasta sola, si mise in borsa la posta e il regalo per Steve e si avviò verso <<casa>> * Per oggi ho avuto abbastanza emozioni. Meglio che vada da Steve... Non voglio ricadere negli stessi errori di allora... *I suoi ricordi le facevano sempre più male, ma lei aveva deciso di vincere...

 
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Prima di andare a casa, Stacy si fermò al bar "Tropicana" perché aveva bisogno di una cioccolata calda...faceva freddo e lei aveva le mani ancora più fredde.
Si sedette ad un tavolo accanto alla porta d'entrata in un punto dove poteva vedere tutta la sala. Stava per togliersi gli occhiali da sole quando vide un ragazzo che le era famigliare...Con fare deciso ma senza dare nell'occhio uscì dal bar e alla prima cabina telefonica fece una telefonata...
 
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Steve  sta oziando sul divano, la tv è accesa , c'è parecchio disordine in casa da quando Doris è andata via. Sta quasi per addormentarsi quando qualcuno bussa alla porta, Steve vorrebbe far finta di non essere in casa, ma poi ci ripensa, spera che sia Jennifer. Quando apre la porta con grande sorpresa vede Doris, è felicissimo e la invita ad entrare.
"Ciao Steve, disturbo?"
"Assolutamente no Doris, sei sempre la benvenuta"
"Ho un regalo per te..."
Doris gli porge una busta dentro c'è un pacchetto regalo, Steve è curiosissimo, e pur di scoprire subito la sorpresa  fa  a pezzi la carta  da regalo. Doris gli  ha regalato un camice bianco e uno stetoscopio , Steve si commuove, è il primo regalo che riceve dopo la laurea ed è del tutto inaspettato.
"Non so come ringraziarti Doris.."
"Non devi ringraziarmi, siamo amici no? Volevo festeggiarti in qualche modo ed eccomi qua..."
"Sai Doris ho ottenuto un lavoro al nido della Forrester, domani indosserò il tuo camice con molto piacere"
"Hai già trovato lavoro nel tuo campo? Sei fortunatissimo!"
"A dir la verità sapevo da tempo che avrei ottenuto quel posto. Il giorno in cui i Forrester hanno organizzato una festa per me, Dale e Stacy , Brooke mi aveva ringraziato per aver salvato il Belief e mi aveva promesso di affiancarmi al medico che lavora lì da anni, presto prenderò il suo posto"
"Non c'è niente di più bello quando i sogni si avverano" - dice Doris
"Si, hai ragione, ma non riesco a gioire più di tanto...da quando Stacy è morta nessuno si è più occupato del caso del farmacista e del mio <<presunto>> avvelenamento, e se lei aveva intuito la verità...."
 
Intanto dal furgone sotto casa l'uomo misterioso sta ascoltando (attraverso i microfoni piazzati in casa) la conversazione tra Steve e Doris .
" Hai ragione Steve, al momento opportuno ti ucciderò, e nessuno potrà salvarti, Stacy è morta e se Doris non fa la brava anche lei dovrà tremare...."
 
"In effetti Steve sono molto preoccupata anch'io per te....ma cosa ti fa credere che possa succedere dell' altro?"chiese Doris con fare innocente.
" Sai... non sono riusciti a farmi fuori al primo colpo... ci proveranno di nuovo... non credi?"
Doris non sapeva che rispondere. Avrebbe voluto dirgli che non doveva preoccuparsi perché lei e Stacy si sarebbero occupate di lui, ma non poteva ancora rivelare ciò che sapeva. Mentre cercava parole adatte, Steve le dice " Speravo nell' aiuto di Stacy, ma con la sua morte....A proposito ...tu come stai? So che eravate molto amiche! "
" E' stato un colpo terribile, ma mi sto riprendendo! Credevo di non riuscire, ma..."
" Tu credi che sia stato un errore o qualcuno ce l' aveva con lei?" Steve non sapeva che ogni parola veniva accuratamente <<esaminata>>dal suo aguzzino. E non lo sapeva neanche Doris, ma non avrebbe mai tradito la fiducia dell' amica " Non saprei che dirti! Stacy era una poliziotta e sicuramente si era fatta dei nemici...Non saprei proprio. Però, per il tuo problema so a chi rivolgermi! Fidati di me!" Entrambi si fecero pensierosi, quando all' improvviso Steve esclamò: " Torna a casa, Doris! "
" Steve!!! Non posso! Non ora! "
" Perché? Non dirmi che è per colpa di Dale, perché non ti credo! Voglio sapere la verità! "
" Steve! Ho bisogno di stare sola! Non preoccuparti! Mi passerà presto! Ma ora ho bisogno di vivere lontana da tutti! Devo... devo... ritrovare me stessa! Anzi è meglio che vada! Ci vediamo presto!"
Dopo essersi scambiati un bacio fraterno, Doris si avviò verso la macchina. Attaccata al tergicristalli c' era un biglietto * Un' altro??? Mister X non molla neanche per un secondo, eh??* ma appena lo aprì, notò subito che c' era qualcosa di diverso nella scrittura e nel tono
 
Se vuoi ancora vivere fatti gli affari tuoi
e non intrometterti nella vita di Steve Carson...
o farai la fine della tua amica...
 
 
* Steve! Devo aiutarlo! Assolutamente! Per prima cosa devo far analizzare la boccetta di antistaminico.*
Subito tornò su da Steve e, con la scusa di aver dimenticato delle cose, prese anche la boccetta incriminata, naturalmente senza farsi scoprire.
" Steve, stai tranquillo! Tornerò presto! " Così andò via definitivamente.
Mentre scendeva le scale Steve non poteva fare a meno di chiedersi chi fosse lei in realtà! Da quando l' aveva conosciuta, pareva così ....<< diversa >>... Era preoccupato per lei e aveva paura che si fosse cacciata in qualche guaio...* Doris, amica mia! Che posso fare per aiutarti? * Con questa domanda la vide allontanarsi....
 
 
( e non finisce qui )