Amore e veleno
Sentendo
arrivare qualcuno,Samia solleva di scatto la testa dalla
rivista che sta leggendo
"Finalmente qualcuno si e' degnato di venire!!!.... Si
puo' sapere per quale diavolo di motivo sono stata portata
qui?....Cosa volete da me?.....Aspetta un po'....Ma io ti
conosco....ti ho gia' visto da qualche parte.....Ma si!....Sei
quel bel tipo che tempo fa si accompagnava a mio fratello
e....."
"Ciao Samia....si sono Marcello ....purtroppo c'e' stato
un errore e..."
"Un errore?.....Un errore?...Un energumeno tutto gentile
mi preleva di forza vicino casa,mi porta in questa
bellissima casa e mi chiude dentro dicendomi di non
preoccuparmi, che presto arrivera' una persona che conosco
bene e che vuole parlarmi....dopo qualche ora arrivi tu e
mi dici che c'e' stato un errore?...."
Samia e' molto seccata e adirata e continua ad inveire
contro Marcello senza dargli la possibilità di parlare....
"Vedi Samia....non era te che quell'uomo doveva prel...."
"Ma si puo' sapere cosa fai?.... Ordini ai tuoi scagnozzi
di far portare qui mezza Los Angeles fino a quando non
riescono a trovarti la persona giusta???...E poi perche'
devi parlare di nascosto,chiuso qui dentro?....Problemi
con la giustizia vero?....Beh! Del resto cosa ci si poteva
aspettare da un tipo come te........La tua malattia deve
averti toccato anche il cervello.....Comunq...."
"Insomma Samia! La smetti un attimo di farneticare e mi
lasci il tempo di spiegare si o no?"
"Ok! Sentiamo quello che hai da dire....Sono proprio
curiosa....Vediamo cosa ti inventi....Guarda pero' che non
ti concedo piu' di dieci minuti del mio tempo....Ho di
meglio da fare che sentire le baggianate che mi racconta
un malato visionario senz...."
"BASTA SAMIA!" Marcello e' visibilmente scocciato da
quella ragazza petulante che non lo lascia mai parlare ....cosi'
urlando finalmente la mette a tacere
"Oh finalmente!...Dunque stavo dicendo che non era te che
volevo qui..... aspetta fammi parlare!....Ma tuo fratello
Dale e...."
"Ah! Dovevo arrivarci da sola....Volevi Dale! E cosa vuoi
ancora da lui?...Guarda che lui non ha piu' niente da
spartire con te.....Lui ,per fortuna ne e' uscito prima,
adesso e' perfettamente guarito.....non vuole piu' saperne
di te e di quelli come te....Lui ora vive felice con una
pers....."
"BASTAAAAAAA!" Ancora una volta Marcello e' costretto ad
urlare "Sono stufo di ascoltarti e di sentire le stron****
che partorisce il tuo cervello di gallina....Che tu ci
creda o no....Volevo parlare con tuo fratello per chiarire
alcune cose rimaste in sospeso....Per errore o, pensando
che volessi parlare con una donna,hanno portato qui te.....Mi
dispiace....Non volevo crearti problemi e disagi....E poi
un'altra cosa....Non sono malato.. .essere gay non e' una
malattia....non capisco chi ti abbia messo in testa certe
idee ma posso assicurarti che non sono vere..... Comunque
lascia perdere!... .Queste cose ho si ha la sensibilità di
capirle o e' tutto inutile parlarne...."
Samia e' rimasta notevolmente colpita dalle parole di
Marcello e comincia a pensare di essere forse stata troppo
violenta nelle sue reazioni "Senti Marcello....Scusami se
mi sono lasciata andare...Ma cerca di capire....Non e'
bello sentirsi presa e portata altrove come un pacco
postale....e poi....non avevo mai parlato con un gay.....e...."
"Ok....Scuse accettate..... Vediamo ora di sistemarci per
la notte.....poss..."
"Cosa????? Devo rimanere tutta la notte qui? Non ci penso
nemmeno....Io vado via in questo stesso momento...." Cosi'
dicendo Samia si avvia verso la porta di uscita
"Come vuoi Samia.....Ma non credo farai molta
strada....Siamo molto lontani dal centro e non e' molto
igienico andare in giro da sole a quest'ora"
Sentendo le parole di Marcello, Samia apre e richiude
subito la porta pensando che in effetti ha ragione....
"E va bene! Aspetto fino a domattina....poi pero' vado via
immediatamente.....e a dormire vado in una stanza di
sopra....."
"Come vuoi Samia" Marcello ora e' molto divertito
dall'atteggiamento assunto dalla ragazza e le indirizza
uno dei suoi famosi sorrisi che lasciano il segno .....
"Io mi sistemerò su questo divano.....Buona notte....A
domani"
"Buona notte Marcello" e cosi' dicendo Samia si avvia su
per le scale......
###
Sono le dieci di sera, Stacy sta per andare a dormire
quando decide di telefonare a Dale.
Dopo vari squilli ecco che finalmente risponde: "Pronto
chi parla?"
"Dale? Ciao sono Stacy"
"Ciao Stacy come va?"
"Bene grazie. Senti, ti andrebbe di passare qualche ora
con me domani? C'è una cosa che dovrei chiederti."
"Okay Stacy. Va bene domani mattina?"
"Si, perfetto. Domani ho la mattina libera. Facciamo al
Mannequin?"
"Si, va bene. Ti passo prendere o ognuno con la sua
macchina?"
"Ognuno con la propria macchina."
"Va bene allora. Ci vediamo domani alle dieci. Notte e
sogni d'oro."
"A domani. Notte."
Dale riaggancia la cornetta
*Cavolo, di nuovo Stacy.... di certo avrà parlato con
Doris e domani mi farà un'altra ramanzina*
Solo in quel momento si rende conto di come sia tardi.
"Le dieci di sera?!?!" quasi urla. "Allora ho dormito
tutto il giorno.... al lavoro mi avranno dato per
disperso!"
Per non pensare alla giornata andata al vento e
all'incontro della mattina dopo con Stacy, Dale prende tre
videocassette a caso dalla videoteca della sorella e passa
la notte a vedere film sentimentali.
Nel frattempo Stacy, da poco terminata la telefonata con
Dale, va a dormire contenta, dimenticandosi completamente
del biglietto che aveva trovato mentre stava tornando a
casa.
###
Marcello viene svegliato da un boato....Spaventato si
alza di scatto per vedere cosa sta succedendo,poi si
accorge che era solo un fulmine caduto nelle
vicinanze....Mentre dormiva si e' scatenato infatti un bel
nubifragio....Si avvicina alla finestra per guardare
fuori,poi sente che e' entrata un'altra persona nella
stanza....
"Samia! Cosa ci fai qui?" Marcello non puo' fare a meno di
notare che e' una personcina piu' bambina e meno
aggressiva che questa volta gli sta davanti a piedi nudi e
con solo una camicina addosso "Marcello non ce la faccio a
stare tutta sola li su, con questo
temporale,....Ho paura....Posso stare qui con te?....Guarda!
Sono disposta anche a dormire sul tappeto...."
Marcello sorride divertito "Ma no! Non ce n'e'
bisogno....Il divano e' abbastanza grande per ospitare
tutti e due......Piuttosto (e qui Marcello la guarda con
fare malizioso) non hai paura che io....ti contagi?"
"E dai Marcello! Non infierire....E' vero ho detto delle
cose assurde....Ma cerca di capire....Non avevo mai
parlato prima con ...con"
"Con un gay vuoi dire? Dillo tranquillamente! Non mi
offendo mica..... Veramente sono un bisessuale....Ma e'
cosi' strano e labile il confine tra le due cose....Dai!
Vieni qui ora...Vedi? Sono anche riuscito a trovare un bel
plaid"
Cosi' dicendo Marcello invita Samia ad allungarsi sul
divano con la testa sulle sue gambe.
Samia sembra assopirsi e Marcello resta con i suoi
pensieri, quando improvvisamente.....
"Ma lo ami?"
"Chi?"
"Come chi?....mio fratello...Dale....lo ami?"
Marcello resta muto per qualche istante....poi....
"Amare..... Non lo so....So soltanto che e' la persona
alla quale va il mio pensiero appena mi sveglio al
mattino....colui senza il quale ormai non riesco piu' a
stare....l'unica persona che riesce a dare un senso ad
ogni cosa che faccio....alla mia stessa vita......beh! Se
tutto questo e' amore......allora lo amo"
"Accidenti che belle parole....Comincio a pensare che
forse mio fratello sia stato fortunato a trovare una
persona come te"
"Gia! Peccato che ora non voglia nemmeno sentirmi...."
"Ma dai! Non posso credere che abbia deciso di mettere
fine alla vostra storia dopo che ha lottato tanto per
essa"
Marcello sentendo queste parole la guarda stupito.....Samia
non si accorge di quello sguardo e continua
"Ma tu....perche' non gli dici le cose che mi hai appena
detto?"
"Era quello che volevo fare.....Poi c'e' stato quel
terribile errore ....cosi' ho trovato te invece che lui...e..."
"Devi chiamarlo....Farlo venire qui....Dai telefonagli"
"Te l'ho detto....Non vuole nemmeno sentire la mia
voce...."
"Non credo...lo conosco bene....tu chiamalo"
"Ok.....domani provo a chiamarlo.....tanto so che sara'
tutto inutile....Trovera' mille scuse e inventera' mille
motivi per rendersi occupato.....Non e' la prima volt...."
**Si e' addormentata.....**
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E' l'alba quando anche il terzo film finisce
*Bene, ora sono anche più depresso di prima.... non posso
farmi vedere da Stacy così però, devo cercare di essere
sorridente e molto convincente, se no chi la regge più*
Detto questo Dale si mette davanti allo specchio e
comincia a provare un po' di sorrisi, finché non gliene
riesce uno giusto, nello stile cucciolo coccolone che
sorride.
Tornando in sala si rende conto dell'assenza di Samia
*Però, è mattina e non è neanche tornata a casa... beata
lei!! Io ho due fidanzati e me ne sto a casa, lei che fa
fatica ad averne uno è sempre fuori.... certo che sono
messo male!*
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"Buon giorno! Ti va una tazza di caffe'? L'ho appena
fatto....e' all'italiana...questo ti sveglia
all'istante..."
"UhMMMMM! Buon giorno.....Non pensavo di
addormentarmi....."
"Invece lo hai fatto e posso assicurarti che hai dormito
come un ghiro"
"Ma che ora sono?.....Quasi le nove?....! Cosa ti ha
detto Dale?"
"Ehmm.....veramente non l'ho ancora chiamato"
"Non l'hai ancora chiamato?E cosa stai aspettando che esca
di casa e non lo trovi piu'?"
"Ho il suo numero di cellulare e...."
"E allora chiamalo !Sbrigati ! Non dirmi che hai paura?....Sei
cosi' smidollato?"
"Va bene....Va bene ....Lo chiamo......Scommettiamo che
appena sente la mia voce riattacca?"
"E tu lo richiami"
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* Cielo, come mi sento male! E che figuraccia avrò fatto
con Steve! * Doris si era svegliata a pezzi.Come se non
bastasse aveva anche un cerchio alla testa a causa di
tutto il vino che si era scolata. * Meglio che gli vada a
chiedere scusa! *
Toc toc....toc...
" Steve? Posso?"
" Si Doris, vieni! Come stai oggi? Meglio?"
" Non direi! Piuttosto scusami per ieri sera. Non so che
mi avesse preso...non volevo..." solo allora Doris si rese
conto che Steve stava peggio della sera precedente "..tu,
piuttosto, Come ti senti?Stai proprio male, vero? "
Steve assicura a Doris di non essersi impressionato più di
tanto per il suo comportamento della sera precedente,
mentre cerca di alzarsi dal letto avverte un dolore al
basso ventre, una fitta piuttosto forte, Doris è
allarmata, lui si contorce dal dolore, per qualche secondo
non riesce neanche a parlare, ma le fa cenno con la mano
che non è nulla
- Steve non puoi andare avanti così: o ti porto in
ospedale o chiamo il medico!
- No Doris, non voglio. Sono certo che si tratti di
un'influenza, il classico virus intestinale, è inutile
preoccuparsi più di tanto, mi basterà restare in casa e
prendere dell'aspirina, puoi andare alla farmacia qui
vicino per comprarne una scatola?
- Certo! Sicuro di star bene? Posso lasciarti solo?
- Dai non esagerare, non sono un bambino!
- Ma ti comporti come tale, rifiutandoti di consultare un
medico!
- Ti assicuro che non ce n'è bisogno
- Ok vado subito Steve, a dopo!
- Aspetta un attimo...
- Ti serve altro in farmacia?
- No, veramente c'è qualcosa che serve a te...
- Cosa?
- Dovresti parlare con Dale, non mi piace vederti così
giù, qualsiasi cosa sia successa tra voi deve essere
chiarita, non potete andare avanti così...
- Ci penserò, ma ora fammi uscire...
- Ok Doris, però pensaci sul serio, anche Dale è un
amico, e voglio vedere felice sia te che lui
Doris si allontana, è contenta che Steve si interessato
alla sua felicità, è un vero amico..
###
Sono le 9 quando Dale sta per uscire di casa, ma lo
squillo del telefono lo ferma...
"Pronto? Dale?.......No aspetta non chiudere....Ascolta!
Devo parlarti.....Si! e' proprio necessario......devo
vederti"
"Senti Marcello....non credo sia possibile....in questi
giorni sono molto occupato e..."
"Non mi interessa che sei occupato....''
"Ok! Cerchero' di trovare un giorno per vederti"
"Oggi.....devo vederti oggi...."
"Tu sei fuori di testa....oggi non se ne parla....Comunque
ora devo andare...."
Marcello non sa piu' cosa dire per convincerlo e
sconsolato guarda Samia "Digli che devi parlargli di
me....." gli sussurra questa
"Devo parlarti di Samia.....Si tua sorella.....Lo so che
non e' in casa ora....e' proprio di quello che voglio
parlarti.....Uffa Dale!....ti diro' tutto quando ci
vedremo....Ti aspetto al 183 della Pacific Coast Highwai...e'
una villetta isolata....questo pomeriggio allora?....
"Non lo so....vedro'....se mi libero vengo...."
"Bene.....ti saluto"
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Tra una tazza di caffé ed un modello da ultimare, Morgan
si trova nel locale più famoso della città, all'Insomnia,
quando decide di concedersi una piccola pausa per leggere
il giornale ed essere aggiornata sugli ultimi eventi in
casa Forrester. Prende quindi il quotidiano odierno della
città e cerca verso le ultime pagine, prima dello sport,
la sezione dedicata alla
moda. Qui trova un ampio articolo di due pagine
riguardante la "Spectra Fashion's" ed, in particolare, la
sua nuova veste ed i suoi nuovi successi: dopo varie foto
ed articoli sull'ultima sfilata di moda, trova un elenco
di nomi: tutte le persone che lavorano alla Spectra, che
hanno contribuito a questa rinascita, stilisti e sarti
inclusi. Dopo una serie di nomi importanti quali quelli di
Ridge Forrester, Sally Spectra, Clarke Garrison e Antonio
Dominguez, trova un nome, inizialmente dal suono
sconosciuto, poi molto più familiare: Doris Attard.
Fortunatamente non aveva mai avuto l'opportunità di
conoscere questa Doris Attard, e così lei non aveva mai
conosciuto Morgan. O almeno di persona. *Bene, potrò
recarmi da lei per definire l'assunzione alla Spectra! Di
certo non tornerò a chiedere lavoro da Sally per farmi
buttare di nuovo fuori come l'altra volta! Non ho
intenzione di farmi trattare di nuovo così...* Pensò tra
sé e sé Morgan, quando le torna improvvisamente in mente
un piccolo
particolare che potrebbe esserle di grande aiuto.
*Ma certo! Se non mi ricordo male Stacy la conosce, è sua
amica! Me ne aveva parlato un pò di tempo fa! Come ho
fatto a dimenticare che avevo una strada molto più corta e
semplice da percorrere? Bene, allora è tutto apposto.
Domani mi recherò a conoscere questa Doris Attard e forse,
finalmente, entrerò a far parte della Spectra e,
naturalmente... tornare al fianco di Ridge!*
E con questi pensieri, Morgan cerca di ultimare il più
velocemente possibile i suoi modelli... Devono essere
perfetti per il giorno dopo. Doveva prevedere ogni minimo
particolare perché tutto possa andare liscio...
###
Marcello non fa in tempo a riagganciare la cornetta che
subito Samia lo investe con la sua euforia....
"SIIIIII! ce l'hai fatta!....."
"Aspetta a fare le feste....Non sai cosa succedera' quando
verra' qui....se...verra'"
"Verra'....verra'...ne sono sicura.....Tu sfodera tutto il
tuo fascino ma soprattutto ripetigli le cose che mi hai
detto.....vedrai....non potra' resisterti...."
"Guarda guarda com'e' cambiata la sorellina.....ieri mi
vedeva come un quasi-mostro....oggi fa di tutto per
buttarmi suo fratello tra le braccia....."
"Ora e' bene che io vada.....penso preferiate rimanere da
soli...." Samia strizza l'occhio a Marcello "Mi chiami un
taxi?...."
"Se vuoi puoi prendere la mia macchina.... passero' a
riprenderla a casa tua.....e' la Ferrari parcheggiata
dietro la villa....queste sono le chiavi..."
"Cosa?....Avevi la macchina e non mi hai detto niente?....Perche'
non siamo andati via ieri sera allora?....potevo starmene
comodamente nel mio letto invece di dormire arrangiata su
di un divano....Ma tu guarda che idiota"
"Odio guidare di sera.....poi tu non me lo hai
chiesto....e comunque non trovi sia stato meglio cosi? Ci
siamo conosciuti un po' di piu'...."
" Vabbe' lasciamo perdere...."
Cosi' dicendo Samia,infuriata ,prende le chiavi e se ne va
sbattendo violentemente la porta
**Che caratterino** pensa Marcello sorridendo divertito
###
*La farmacia è qui a due passi...ma...che succede? Cosa ci
fanno tutti quei poliziotti lì davanti?*
" Signorina, non può avvicinarsi" un poliziotto le aveva
bloccato la strada
" Scusi, che succede?"
" No comment! Si allontani prego!"
Non molto lontano da lei un giornalista stava dicendo che
era stato ammazzato il farmacista, ma non se ne capiva il
movente poiché non era stato rubato nulla dal negozio.
Doris avrebbe voluto saperne di più ma Steve l'aspettava a
casa con le aspirine, così, le acquista in un'altra
farmacia e si avvia verso casa.
###
Come ogni mattina, il postino arrivò puntuale alle 9:30 e
Jenny gli corse subito incontro, nella speranza di trovare
qualche lettera della madre Sharon, dove avrebbe trovato
informazioni riguardanti l'intera famiglia, che gli era
sempre stata veramente vicino nei momenti più difficili
della sua vita.
La sorpresa fu grande quando, aprendo quella busta, trovò
una lettera scritta da Kevin, subito la sua mente rincorse
il ricordo dell'ultima lettera da lui inviata. Il suo ex
non era mai stato molto bravo a scrivere e come aveva
sempre immaginato la sua corrispondenza era gestita dal
suo migliore amico Stuart.
Non che a lei importasse più di tanto, visto che il solo
invio di una lettera significava che per almeno un attimo
della sua vita, Kevin aveva pensato a lei.
Ma da quando si erano lasciati lui non si era fatto più
sentire e questo, per quanto lei non volesse ammetterlo,
gli faceva davvero molto male.
Arrivata a Los Angeles aveva cercato di ricostruirsi una
vita, lasciandolo il più possibile fuori. Immancabilmente,
però, ogni sera, prima di addormentarsi ricordava con
struggente tristezza gli intensi baci che lui gli dava, il
sapore della sua pelle e l'incredibile avventura che era
stata la loro storia. Con le lacrime agli occhi poi si
abbandonava al sonno che
come un ladro la rapiva e la conduceva in un posto pieno
di incubi, nei quali Kevin era fra le braccia di un altra
donna. Sì, i primi giorni non erano stati splendidi, poi,
aveva conosciuto Steve, una persona fantastica e quel
sentimento di rimpianto e tristezza, che provava nei
confronti del suo ex, era mutato, ricordandolo come un
caro amico. Anzi, era stata felicissima
quando le erano arrivate le prime lettere, dove lui diceva
che gli avrebbe fatto piacere andarla a trovare.
La missiva mandata da Kevin era telegrafica (classico del
suo stile diretto e coinciso):
"Cara Jen,
mi dispiace molto, ma per un contrattempo non poso
assentarmi dal lavoro e
non potrò venire, come ti avevo promesso.
Mi farò sentire al più presto.
Kevin"
Una morsa le strinse il cuore, sembrava proprio che il
destino volesse tenerli separati, ogni volta che si
avvicinavano un qualcosa dal sapore tetro e oscuro li
divideva e in quel momento dentro di lei Jen capì che
quelle poche righe nascondevano molto più di quanto
volessero far credere.
Decise, però, di non pensarci, anche se la notizia le
aveva procurato un gran dispiacere.
Era il suo giorno libero e non intendeva trascorrerlo a
casa, sola e, tra l'altro, era anche una bellissima
giornata. Pensò di chiamare Steve e proprio in quel
momento il suo cellulare squillò.
Era proprio Steve che, approfittando dell'assenza di
Doris, la stava chiamando
- Ciao Jen
- Ehi Steve, stavo proprio per telefonarti, come stai?
- Bene..... e tu?
Steve ha un'altra fitta al ventre, e mentre sta cercando
di dire qualcosa a Jennifer si blocca di colpo
- Sei ancora lì? Ma che succede?
- Nulla, stai tranquilla, un piccolo doloretto al ventre,
credo di avere l'influenza, Doris è andata in farmacia a
prendermi delle aspirine
- Sei sicuro che basteranno delle aspirine?
- Uffa! Ma cosa avete voi donne stamattina? Sto bene, anzi
vorrei invitarti a cena stasera...
- Non se ne parla proprio Steve, devi riguardarti, niente
uscite serali,
potresti ammalarti di più, passo io nel pomeriggio, ti va?
- Certo! Lo sai che mi fa sempre piacere vederti, non mi
muovo da qui...
Al termine della telefonata Steve sorride e tra sè e sè
pensa che stare poco bene non è poi così male, in fondo
Jennifer sarebbe un'ottima infermiera...
Poi sorridendo ancora si rende conto che sta andando
troppo avanti con la fantasia, Jennifer è solo un'amica,
almeno per ora...
###
Nel
frattempo anche Jen, riposta la cornetta, pensò a Steve.
Lo conosceva da poco più di due
mesi, ma non aveva mai avuto un attimo di tranquillità,
per conoscerlo e "frequentarlo". I primi giorni si erano
solo presentati ed erano usciti qualche volta insieme, poi
c'era stato quel bacio, che le aveva procurato grande
imbarazzo. Vi erano, però, stati molti altri problemi:
innanzitutto la prima litigata, a causa del suo passato
riguardante Amy, poi, il
rapimento, la malattia alla gamba e finalmente solo ora
potevano dedicarsi alla loro amicizia.
Uscita di casa, si recò in uno dei quartieri più famosi e,
all'interno di un centro commerciale, gli aveva comprato
un libro di uno dei suoi autori preferiti.
###
Dopo aver parlato con Marcello, Dale viene assalito da
diversi pensieri...
*Ma cosa vuole ora Marcello?? E Samia che c'entra???*
Con questi pensieri si mette in auto, e cercando di essere
sorridente e sembrare felice, arriva al Mannequin in
perfetto orario per l'appuntamento.
Poco più tardi Stacy lo raggiunge e trova già Dale seduto
che la sta aspettando.
"Ciao Stacy...Una bella sorpresa ricevere il tuo invito."
"Ciao Dale. Come va?"
"Beh, come al solito. Vogliamo ordinare?"
"Sicuro, ho una fame."
###
Doris è appena rientrata a casa....
- Eccoti le aspirine, Steve.Non crederai a quello che è
successo! Hanno ucciso il farmacista all' angolo.
- Ma dai? Per rapinarlo, presumo!
- Non credo! Ho sentito un giornalista dire che non è ben
chiaro il movente!Ma sicuramente in tv ne diranno di più
- Prima di accendere la tv, che ne dici di raccontarmi
meglio cosa è successo? sei sconvolta...
- Quando sono arrivata lì la farmacia era chiusa perché il
farmacista è stato ucciso credo gli abbiano sparato, c'era
la polizia e tanta gente che cercava di avvicinarsi per
saperne di più, sono praticamente fuggita, quell'uomo era
così gentile ma perché lo hanno ammazzato?
- Non lo so Doris, sono stato da lui anche io per
acquistare uno sciroppo per la mia tosse allergica,
sembrava tranquillo, accendiamo la tv, sentiamo cosa
dicono
- Si metti subito il notiziario, sta per iniziare proprio
ora
Mentre Steve prende l'aspirina e accende la tv, in strada
l'uomo misterioso è dentro il suo furgone, sta ascoltando
tutta la conversazione tra lui e Doris, grazie ai
microfoni spia che ha installato in casa. Il suo piano
procede alla perfezione, si tratta solo di aspettare che
l'arsenico faccia piano piano il suo effetto.
- Questa mattina in Franklin Avenue è stato ucciso il
farmacista Philip
Darsen, a colpi di arma da fuoco. L'assassino o gli
assassini hanno
probabilmente usato un silenziatore, nessuno ha visto o
sentito qualcosa.
L'uomo era ben visto in zona, non aveva nè problemi
economici nè familiari,
la polizia brancola letteralmente nel buio, la scientifica
ora è al lavoro
per rilevare qualsiasi tipo di indizio, altri
aggiornamenti nel notiziario
delle ore 18.
Steve è veramente dispiaciuto, anche Doris lo è, ma si
rende conto che è meglio reagire e possibilmente evitare
di intromettersi nella faccenda, così chiede al suo
coinquilino di fare altrettanto per sicurezza. Poco dopo
Doris vede Steve prendere un cucchiaio di sciroppo...
###
Dopo aver ordinato la colazione, i due ragazzi parlano del
più e del meno quando Stacy salta fuori con una domanda
che fa disorientare Dale...
"Dimmi Dale, so che non sono affari miei ma, come si
chiama la cameriera che era riuscita a baciarti alla festa
dei Forrester?" Chiede la ragazza
divertita...
"Chi??" Dale è molto sorpreso, ma vedendo Stacy sorridere
ricambia anche lui.
"Ma come, ti ha baciato così appassionatamente e non te la
ricordi più?"
Dopo qualche secondo di silenzio, Dale si ricorda della
bugia detta a Steve
*Ma come cavolo fa a sapere sempre tutto?*
"Si vede che sei una poliziotta, ne sai sempre una più del
diavolo" e Dale scoppia a ridere, più una risata nervosa
che altro.
"Saperne una più del diavolo vuol dire avere un piede in
paradiso... ma non mi hai detto ancora niente.... io
aspetto" Stacy prova a fare la seria, ma più di tanto non
ci riesce
"Ma sei peggio di una moglie inacidita sai..." Dale ne
approfitta per sfoggiare quel sorriso provato qualche ora
prima allo specchio. Stacy, molto incuriosita lo guarda
*Perché fa quella faccia così idiota???* si chiede
"Ho capito Stacy.... va bene, non hai voglia di ridere....
e quando mai!!"
"Beh, prendi in giro una mia amica in modo abbastanza
pesante... vorrei vedere te"
"Ok ok.... ho detto questa bugia a Steve perché non volevo
raccontare la verità ad altri prima di Doris"
"Ma se ne hai parlato con me al parco!!!" Stacy resta
leggermente confusa
"Ma tu riusciresti a far parlare anche un muto..."
"Beh, questo lo prendo come un complimento!"
"Voleva esserlo infatti" e Dale sorride.
###
Nel frattempo Doris aveva preferito rimanere a casa per
poter aiutare al meglio Steve, qualora ne avesse avuto
bisogno.
Mentre preparava il pranzo ripensò alle parole dell' amico
* Forse è il caso di chiamare Dale.. .Ha ragione Steve a
dire che prima o poi dobbiamo
parlare...Meglio chiamarlo subito...*
###
Dopo una breve pausa Stacy riattacca a parlare "Allora....
ho preso una decisione, che ti stia bene o meno! Ti do
tempo fino a domani per dire tutta la verità a Doris, se
no gliela dico
liberamente io senza farmi nessun problema"
Dale rimane a bocca aperta, vorrebbe mandarla a quel
paese, ma ha paura delle conseguenze.
"Ma no dai, ti prometto che...."
Lo squillo del cellulare interrompe Dale. In tutta fretta
prende l'apparecchio e vede che è Doris che lo sta
chiamando
"Doris?" e rivolgendosi a Stacy "Ma vi siete messe
d'accordo?"
Stacy non gli risponde, sorride solamente. Dale nel
frattempo risponde...
" Pronto? "
" Ciao Dale. Sono Doris! "
" Ciao tesoro! Come stai?"
" Così! E tu? "
" E' successo qualcosa? Se vuoi lascio stare tutto e corro
da te!"
" Non preoccuparti! Sono a casa con Steve che non si sente
tanto bene. Piuttosto vorrei sapere se ti va di pranzare
qui così ...parliamo un pò! "
" Cavoli! Verrei volentieri, ma sono al Mannequin con
Stacy ... E se passassi dopo?"
* Stacy??? Ancora lei! Ah! ma prima o poi mi dovrà dire
quello che sa! Dove
vuole scappare!* " No! Devo lavorare! Meglio domani Dale!
Al solito posto ok?"
" Ok! A domani allora!"
" Ciao Dale"
"E' fatta" Dale guarda soddisfatto Stacy "sei contenta?
Domani a pranzo le dirò tutto!!"
"Beh, in fondo sono fatti tuoi!!" Stacy cerca di non
ridere
"Cosa??? Ma se finora non hai parlato di altro?" Dale
sposta la sedia e fa per alzarsi... "Beh, lasciamo
perdere.... scusami ma ora devo proprio scappare, ho un
impegno urgente.... ci becchiamo"
Dale si precipita fuori dal locale e salta in auto.
Destinazione Marcello
###
Stacy rimasta sola, decide di rimanere ancora un pò. E'
soddisfatta per quello che ha appena assistito ** Dale
domani dirà la verità a Doris ** sta pensando tutta
contenta quando ad un certo punto sente ancora quella
strana sensazione di essere spiata. Così decide di
guardare in tutta la sala del locale ma nessuno dei
presenti la stava in quel momento osservando...Si sta
per calmare quando il cameriere le si avvicina dandogli un
biglietto: "mi scusi signorina ma un signore che è appena
uscito mi ha chiesto gentilmente di darle questo"...
"Non pensavo che tu saresti stata
capace di dimenticarmi così presto.
E come se fossi morto per la seconda volta."
Il biglietto non era firmato ma Stacy ormai aveva capito
di che si trattava e non poteva più ignorare la cosa. Lei
non credeva ai fantasmi e si crede sicura che ci sarebbe
stata un'altra spiegazione per tutto questo, si ma quale?
###
Marcello trascorre tutta la mattinata a pensare e a fare
ipotesi su come andra' il pomeriggio....poi decide di
andare a fare una doccia e prepararsi per quando arrivera'
Dale. Non si accorge che il tempo passa inesorabilmente
cosi' ,quando esce dalla doccia ,sente una macchina che
sta imboccando il viale. Dalla finestra si accorge che e'
la macchina di Dale....Intuendo di non farcela a
rivestirsi,afferra la prima cosa che gli capita
sottomano....una lunga vestaglia in seta .....e si
precipita ad aprire la porta con il cuore in tumulto.....
Nel frattempo Dale, dopo due ore di girovagare per vie
desolate e stradine ciottolose, si
trova davanti ad una imponente villa.
"WOW.... ma è stupenda"
Arrivato a pochi metri dall'ingresso principale di questa
reggia, nota che Marcello lo aspetta in piedi sull'entrata
vestito con una elegante vestaglia
"E' imbattibile, riesce a essere elegante anche in
vestaglia... ma come fa?"
Dale scende dall'auto e, con un sorriso stampato sul viso,
un sorriso stavolta sincero, si avvicina a Marcello e.....
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Trascorsa in fretta la mattinata, nel pomeriggio, Jen
raggiunse Steve a casa. Arrivata davanti al suo
appartamento, suonò insistentemente alla porta ma lui non
apre,
La ragazza non capisce, perché non le risponda:
"Lo sapevo. Alla fine è uscito, anche se non stava bene.
Dove sarà andato?"
Lei sta quasi per andare via ma lui apre, si era
addormentato profondamente
sul divano e non l'aveva sentita arrivare.
- Oh ciao Jen! -
- Ciao!
- Come stai?? -
- Bene. Ho solo un po' di tosse. Niente di più. -
- Sicuro?? -
- Ma sì fidati! -
Lei, però, non sembra molto sicura.
I due passano insieme qualche ora, giocano qualche partita
a scacchi, scherzano, parlano...
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Doris aveva lavorato tutto il giorno ed ora aveva proprio
bisogno di una pausa.Decise di andare da Steve a vedere
come stava, ma non fece neanche in tempo ad alzarsi che le
squillò il telefonino
" Mindi? Ho un lavoretto per te! " Quella era l' ultima
delle voci che si sarebbe aspettata di sentire,
soprattutto dopo che era andata via da New York * Come
diavolo avrà fatto a rintracciarmi? *
" Mork è morto, ed io non lavoro più per te! Ho cambiato
vita..."
Lui non la fece neanche finire " Mister X è tornato... "
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Verso le 18.30, Jen deve tornare a casa, quindi si infila
la giacca, si prepara e saluta Steve, ma prima che
Jennifer vada via vede Steve prendere un'altra aspirina
per l'influenza e poi un altro cucchiaio di sciroppo per
la sua tosse allergica....
(e non finisce qui)
Al prossimo venerdì....
D@ny