Amore e veleno
Sentendo 
                      arrivare qualcuno,Samia solleva di scatto la testa dalla 
                      rivista che sta leggendo
                      "Finalmente qualcuno si e' degnato di venire!!!.... Si 
                      puo' sapere per quale diavolo di motivo sono stata portata 
                      qui?....Cosa volete da me?.....Aspetta un po'....Ma io ti 
                      conosco....ti ho gia' visto da qualche parte.....Ma si!....Sei 
                      quel bel tipo che tempo fa si accompagnava a mio fratello 
                      e....."
                      "Ciao Samia....si sono Marcello ....purtroppo c'e' stato 
                      un errore e..." 
                      "Un errore?.....Un errore?...Un energumeno tutto gentile 
                      mi preleva di forza vicino casa,mi porta in questa 
                      bellissima casa e mi chiude dentro dicendomi di non 
                      preoccuparmi, che presto arrivera' una persona che conosco 
                      bene e che vuole parlarmi....dopo qualche ora arrivi tu e 
                      mi dici che c'e' stato un errore?...."
                      Samia e' molto seccata e adirata e continua ad inveire 
                      contro Marcello senza dargli la possibilità di parlare....
                      "Vedi Samia....non era te che quell'uomo doveva prel...."
                      "Ma si puo' sapere cosa fai?.... Ordini ai tuoi scagnozzi 
                      di far portare qui mezza Los Angeles fino a quando non 
                      riescono a trovarti la persona giusta???...E poi perche' 
                      devi parlare di nascosto,chiuso qui dentro?....Problemi 
                      con la giustizia vero?....Beh! Del resto cosa ci si poteva 
                      aspettare da un tipo come te........La tua malattia deve 
                      averti toccato anche il cervello.....Comunq...."
                      "Insomma Samia! La smetti un attimo di farneticare e mi 
                      lasci il tempo di spiegare si o no?"
                      "Ok! Sentiamo quello che hai da dire....Sono proprio 
                      curiosa....Vediamo cosa ti inventi....Guarda pero' che non 
                      ti concedo piu' di dieci minuti del mio tempo....Ho di 
                      meglio da fare che sentire le baggianate che mi racconta 
                      un malato visionario senz...."
                      "BASTA SAMIA!" Marcello e' visibilmente scocciato da 
                      quella ragazza petulante che non lo lascia mai parlare ....cosi' 
                      urlando finalmente la mette a tacere
                      "Oh finalmente!...Dunque stavo dicendo che non era te che 
                      volevo qui..... aspetta fammi parlare!....Ma tuo fratello 
                      Dale e...."
                      "Ah! Dovevo arrivarci da sola....Volevi Dale! E cosa vuoi 
                      ancora da lui?...Guarda che lui non ha piu' niente da 
                      spartire con te.....Lui ,per fortuna ne e' uscito prima, 
                      adesso e' perfettamente guarito.....non vuole piu' saperne 
                      di te e di quelli come te....Lui ora vive felice con una 
                      pers....."
                      "BASTAAAAAAA!" Ancora una volta Marcello e' costretto ad 
                      urlare "Sono stufo di ascoltarti e di sentire le stron**** 
                      che partorisce il tuo cervello di gallina....Che tu ci 
                      creda o no....Volevo parlare con tuo fratello per chiarire 
                      alcune cose rimaste in sospeso....Per errore o, pensando 
                      che volessi parlare con una donna,hanno portato qui te.....Mi 
                      dispiace....Non volevo crearti problemi e disagi....E poi 
                      un'altra cosa....Non sono malato.. .essere gay non e' una 
                      malattia....non capisco chi ti abbia messo in testa certe 
                      idee ma posso assicurarti che non sono vere..... Comunque 
                      lascia perdere!... .Queste cose ho si ha la sensibilità di 
                      capirle o e' tutto inutile parlarne...."
                      Samia e' rimasta notevolmente colpita dalle parole di 
                      Marcello e comincia a pensare di essere forse stata troppo 
                      violenta nelle sue reazioni "Senti Marcello....Scusami se 
                      mi sono lasciata andare...Ma cerca di capire....Non e' 
                      bello sentirsi presa e portata altrove come un pacco 
                      postale....e poi....non avevo mai parlato con un gay.....e...."
                      "Ok....Scuse accettate..... Vediamo ora di sistemarci per 
                      la notte.....poss..."
                      "Cosa????? Devo rimanere tutta la notte qui? Non ci penso 
                      nemmeno....Io vado via in questo stesso momento...." Cosi' 
                      dicendo Samia si avvia verso la porta di uscita
                      "Come vuoi Samia.....Ma non credo farai molta 
                      strada....Siamo molto lontani dal centro e non e' molto 
                      igienico andare in giro da sole a quest'ora"
                      Sentendo le parole di Marcello, Samia apre e richiude 
                      subito la porta pensando che in effetti ha ragione....
                      "E va bene! Aspetto fino a domattina....poi pero' vado via 
                      immediatamente.....e a dormire vado in una stanza di 
                      sopra....."
                      "Come vuoi Samia" Marcello ora e' molto divertito 
                      dall'atteggiamento assunto dalla ragazza e le indirizza 
                      uno dei suoi famosi sorrisi che lasciano il segno .....
                      "Io mi sistemerò su questo divano.....Buona notte....A 
                      domani"
                      "Buona notte Marcello" e cosi' dicendo Samia si avvia su 
                      per le scale......
                      
                                                                  
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                      Sono le dieci di sera, Stacy sta per andare a dormire 
                      quando decide di telefonare a Dale.
                      Dopo vari squilli ecco che finalmente risponde: "Pronto 
                      chi parla?"
                      "Dale? Ciao sono Stacy"
                      "Ciao Stacy come va?"
                      "Bene grazie. Senti, ti andrebbe di passare qualche ora 
                      con me domani? C'è una cosa che dovrei chiederti."
                      "Okay Stacy. Va bene domani mattina?"
                      "Si, perfetto. Domani ho la mattina libera. Facciamo al 
                      Mannequin?"
                      "Si, va bene. Ti passo prendere o ognuno con la sua 
                      macchina?"
                      "Ognuno con la propria macchina."
                      "Va bene allora. Ci vediamo domani alle dieci. Notte e 
                      sogni d'oro."
                      "A domani. Notte."
                      
                      Dale riaggancia la cornetta
                      *Cavolo, di nuovo Stacy.... di certo avrà parlato con 
                      Doris e domani mi farà un'altra ramanzina*
                      Solo in quel momento si rende conto di come sia tardi.
                      "Le dieci di sera?!?!" quasi urla. "Allora ho dormito 
                      tutto il giorno.... al lavoro mi avranno dato per 
                      disperso!"
                      
                      Per non pensare alla giornata andata al vento e 
                      all'incontro della mattina dopo con Stacy, Dale prende tre 
                      videocassette a caso dalla videoteca della sorella e passa 
                      la notte a vedere film sentimentali.
                      
                      Nel frattempo Stacy, da poco terminata la telefonata con 
                      Dale, va a dormire contenta, dimenticandosi completamente 
                      del biglietto che aveva trovato mentre stava tornando a 
                      casa.
                      
                                                                    
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                      Marcello viene svegliato da un  boato....Spaventato si 
                      alza di scatto per vedere cosa sta succedendo,poi si 
                      accorge che era solo un fulmine caduto nelle 
                      vicinanze....Mentre dormiva si e' scatenato infatti un bel 
                      nubifragio....Si avvicina alla finestra per guardare 
                      fuori,poi sente che e' entrata un'altra persona nella 
                      stanza....
                      "Samia! Cosa ci fai qui?" Marcello non puo' fare a meno di 
                      notare che e' una personcina piu' bambina e meno 
                      aggressiva che questa volta gli sta davanti a piedi nudi e 
                      con solo una camicina addosso "Marcello non ce la faccio a 
                      stare tutta sola li su, con questo
                      temporale,....Ho paura....Posso stare qui con te?....Guarda! 
                      Sono disposta anche a dormire sul tappeto...."
                      Marcello sorride divertito "Ma no! Non ce n'e' 
                      bisogno....Il divano e' abbastanza grande per ospitare 
                      tutti e due......Piuttosto (e qui Marcello la guarda con 
                      fare malizioso) non hai paura che io....ti contagi?"
                      "E dai Marcello! Non infierire....E' vero ho detto delle 
                      cose assurde....Ma cerca di capire....Non avevo mai 
                      parlato prima con ...con"
                      "Con un gay vuoi dire? Dillo tranquillamente! Non mi 
                      offendo mica..... Veramente sono un bisessuale....Ma e' 
                      cosi' strano e labile il confine tra le due cose....Dai! 
                      Vieni qui ora...Vedi? Sono anche riuscito a trovare un bel 
                      plaid"
                      Cosi' dicendo Marcello invita Samia ad allungarsi sul 
                      divano con la testa sulle sue gambe.
                      
                      Samia sembra assopirsi e Marcello resta con i suoi 
                      pensieri, quando improvvisamente.....
                      "Ma lo ami?"
                      "Chi?"
                      "Come chi?....mio fratello...Dale....lo ami?"
                      Marcello resta muto per qualche istante....poi....
                      "Amare..... Non lo so....So soltanto che e' la persona 
                      alla quale va il mio pensiero appena mi sveglio al 
                      mattino....colui senza il quale ormai non riesco piu' a 
                      stare....l'unica persona che riesce  a dare un senso ad 
                      ogni cosa che faccio....alla mia stessa vita......beh! Se 
                      tutto questo e' amore......allora lo amo"
                      "Accidenti che belle parole....Comincio a pensare che 
                      forse mio fratello sia stato fortunato a trovare una 
                      persona come te"
                      "Gia! Peccato che ora non voglia nemmeno sentirmi...."
                      "Ma dai! Non posso credere che abbia deciso di mettere 
                      fine alla vostra storia dopo che ha lottato tanto per 
                      essa"
                      Marcello sentendo queste parole la guarda stupito.....Samia 
                      non si accorge di quello sguardo e continua
                      "Ma tu....perche' non gli dici le cose che mi hai appena 
                      detto?"
                      "Era quello che volevo fare.....Poi c'e' stato quel 
                      terribile errore ....cosi' ho trovato te invece che lui...e..."
                      "Devi chiamarlo....Farlo venire qui....Dai telefonagli"
                      "Te l'ho detto....Non vuole nemmeno sentire la mia 
                      voce...."
                      "Non credo...lo conosco bene....tu chiamalo"
                      "Ok.....domani provo a chiamarlo.....tanto so che sara' 
                      tutto inutile....Trovera' mille scuse e inventera' mille 
                      motivi per rendersi occupato.....Non e' la prima volt...."
                      **Si e' addormentata.....**
                      
                                                                     
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                      E' l'alba quando anche il terzo film finisce
                      *Bene, ora sono anche più depresso di prima.... non posso 
                      farmi vedere da Stacy così però, devo cercare di essere 
                      sorridente e molto convincente, se no chi la regge più*
                      Detto questo Dale si mette davanti allo specchio e 
                      comincia a provare un po' di sorrisi, finché non gliene 
                      riesce uno giusto, nello stile cucciolo coccolone che 
                      sorride.
                      
                      Tornando in sala si rende conto dell'assenza di Samia 
                      *Però, è mattina e non è neanche tornata a casa... beata 
                      lei!! Io ho due fidanzati e me ne sto a casa, lei che fa 
                      fatica ad averne uno è sempre fuori.... certo che sono 
                      messo male!*
                      
                                                                     
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                      "Buon giorno! Ti va una tazza di caffe'? L'ho appena 
                      fatto....e' all'italiana...questo ti sveglia 
                      all'istante..."
                      "UhMMMMM! Buon giorno.....Non pensavo di 
                      addormentarmi....."
                      "Invece lo hai fatto e posso assicurarti che hai dormito 
                      come un ghiro"
                      "Ma che ora sono?.....Quasi le nove?....!  Cosa ti ha 
                      detto Dale?"
                      "Ehmm.....veramente non l'ho ancora chiamato"
                      "Non l'hai ancora chiamato?E cosa stai aspettando che esca 
                      di casa e non lo trovi piu'?"
                      "Ho il suo numero di cellulare e...."
                      "E allora chiamalo !Sbrigati ! Non dirmi che hai paura?....Sei 
                      cosi' smidollato?"
                      "Va bene....Va bene ....Lo chiamo......Scommettiamo che 
                      appena sente la mia voce riattacca?"
                      "E tu lo richiami"
                      
                                                                           
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                      * Cielo, come mi sento male! E che figuraccia avrò fatto 
                      con Steve! * Doris si era svegliata a pezzi.Come se non 
                      bastasse aveva anche un cerchio alla testa a causa di 
                      tutto il vino che si era scolata. * Meglio che gli vada a 
                      chiedere scusa! *
                      Toc toc....toc...
                      " Steve? Posso?"
                      " Si Doris, vieni! Come stai oggi? Meglio?"
                      " Non direi! Piuttosto scusami per ieri sera. Non so che 
                      mi avesse preso...non volevo..." solo allora Doris si rese 
                      conto che Steve stava peggio della sera precedente "..tu, 
                      piuttosto, Come ti senti?Stai proprio male, vero? "
                      
                      Steve assicura a Doris di non essersi impressionato più di 
                      tanto per il suo comportamento della sera precedente, 
                      mentre cerca di alzarsi dal letto avverte un dolore al 
                      basso ventre, una fitta piuttosto forte, Doris è 
                      allarmata, lui si contorce dal dolore, per qualche secondo 
                      non riesce neanche a parlare, ma le fa cenno con la mano 
                      che non è nulla
                      - Steve non puoi andare avanti così: o ti porto in 
                      ospedale o chiamo il medico!
                      - No Doris, non voglio. Sono certo che si tratti di 
                      un'influenza, il classico virus intestinale, è inutile 
                      preoccuparsi più di tanto, mi basterà restare in casa e 
                      prendere dell'aspirina, puoi andare alla farmacia qui 
                      vicino per comprarne una scatola?
                      - Certo! Sicuro di star bene? Posso lasciarti solo?
                      - Dai non esagerare, non sono un bambino!
                      - Ma ti comporti come tale, rifiutandoti di consultare un 
                      medico!
                      - Ti assicuro che non ce n'è bisogno
                      - Ok vado subito Steve, a dopo!
                      - Aspetta un attimo...
                      - Ti serve altro in farmacia?
                      - No, veramente c'è qualcosa che serve a te...
                      - Cosa?
                      - Dovresti parlare con Dale, non mi piace vederti così 
                      giù, qualsiasi cosa sia successa tra voi deve essere 
                      chiarita, non potete andare avanti così...
                      - Ci penserò, ma ora fammi uscire...
                      - Ok Doris, però pensaci sul serio, anche Dale è un 
                      amico,  e voglio vedere felice sia te che lui
                      Doris si allontana, è contenta che Steve si interessato 
                      alla sua felicità, è un vero amico..
                      
                                                                   
                      ###
                      
                      Sono le 9 quando Dale sta per uscire di casa, ma lo 
                      squillo del telefono lo ferma...
                      
                      "Pronto? Dale?.......No aspetta non chiudere....Ascolta! 
                      Devo parlarti.....Si! e' proprio necessario......devo 
                      vederti"
                      "Senti Marcello....non credo sia possibile....in questi 
                      giorni sono molto occupato e..."
                      "Non mi interessa che sei occupato....''
                      "Ok! Cerchero' di trovare un giorno per vederti"
                      "Oggi.....devo vederti oggi...."
                      "Tu sei fuori di testa....oggi non se ne parla....Comunque 
                      ora devo andare...."
                      Marcello non sa piu' cosa dire per convincerlo e 
                      sconsolato guarda Samia "Digli che devi parlargli di 
                      me....." gli sussurra questa
                      "Devo parlarti di Samia.....Si tua sorella.....Lo so che 
                      non e' in casa ora....e' proprio di quello che voglio 
                      parlarti.....Uffa Dale!....ti diro' tutto quando ci 
                      vedremo....Ti aspetto al 183 della Pacific Coast Highwai...e' 
                      una villetta isolata....questo pomeriggio allora?....
                      "Non lo so....vedro'....se mi libero vengo...."
                      "Bene.....ti saluto"
                      
                                                               
                      ###
                      
                      Tra una tazza di caffé ed un modello da ultimare,  Morgan 
                      si trova nel locale più famoso della città, all'Insomnia, 
                      quando decide di concedersi una piccola pausa per leggere 
                      il giornale ed essere aggiornata sugli ultimi eventi in 
                      casa Forrester. Prende quindi il quotidiano odierno della 
                      città e cerca verso le ultime pagine, prima dello sport, 
                      la sezione dedicata alla
                      moda. Qui trova un ampio articolo di due pagine 
                      riguardante la "Spectra Fashion's" ed, in particolare, la 
                      sua nuova veste ed i suoi nuovi successi: dopo varie foto 
                      ed articoli  sull'ultima sfilata di moda, trova un elenco 
                      di nomi: tutte le persone che lavorano alla Spectra, che 
                      hanno contribuito a questa rinascita, stilisti e sarti 
                      inclusi. Dopo una serie di nomi importanti quali quelli di 
                      Ridge Forrester, Sally Spectra, Clarke Garrison e Antonio 
                      Dominguez, trova un nome, inizialmente dal suono 
                      sconosciuto, poi molto più familiare: Doris Attard.
                      Fortunatamente non aveva mai avuto l'opportunità di 
                      conoscere questa Doris Attard, e così lei non aveva mai 
                      conosciuto Morgan. O almeno di persona. *Bene, potrò 
                      recarmi da lei per definire l'assunzione alla Spectra! Di 
                      certo non tornerò a chiedere lavoro da Sally per farmi 
                      buttare di nuovo fuori come l'altra volta! Non ho 
                      intenzione di farmi trattare di nuovo così...* Pensò tra 
                      sé e sé Morgan, quando le torna improvvisamente in mente 
                      un piccolo
                      particolare che potrebbe esserle di grande aiuto.
                      *Ma certo! Se non mi ricordo male Stacy la conosce, è sua 
                      amica! Me ne aveva parlato un pò di tempo fa! Come ho 
                      fatto a dimenticare che avevo una strada molto più corta e 
                      semplice da percorrere? Bene, allora è tutto apposto.
                      Domani mi recherò a conoscere questa Doris Attard e forse, 
                      finalmente, entrerò a far parte della Spectra e, 
                      naturalmente... tornare al fianco di Ridge!*
                      E con questi pensieri, Morgan cerca di ultimare il più 
                      velocemente possibile i suoi modelli... Devono essere 
                      perfetti per il giorno dopo. Doveva prevedere ogni minimo 
                      particolare perché tutto possa andare liscio...
                      
                                                                     
                      ###
                      
                      Marcello non fa in tempo a riagganciare la cornetta che 
                      subito Samia lo investe con la sua euforia....
                      
                      "SIIIIII! ce l'hai fatta!....."
                      "Aspetta a fare le feste....Non sai cosa succedera' quando 
                      verra' qui....se...verra'"
                      "Verra'....verra'...ne sono sicura.....Tu sfodera tutto il 
                      tuo fascino ma soprattutto ripetigli le cose che mi hai 
                      detto.....vedrai....non potra' resisterti...."
                      "Guarda guarda com'e' cambiata la sorellina.....ieri mi 
                      vedeva come un quasi-mostro....oggi fa di tutto per 
                      buttarmi suo fratello tra le braccia....."
                      "Ora e' bene che io vada.....penso preferiate rimanere da 
                      soli...." Samia strizza l'occhio a Marcello "Mi chiami un 
                      taxi?...."
                      "Se vuoi puoi prendere la mia macchina.... passero' a 
                      riprenderla a casa tua.....e' la Ferrari parcheggiata 
                      dietro la villa....queste sono le chiavi..."
                      "Cosa?....Avevi la macchina e non mi hai detto niente?....Perche' 
                      non siamo andati via ieri sera allora?....potevo starmene 
                      comodamente nel mio letto invece di dormire arrangiata su 
                      di un divano....Ma tu guarda che idiota"
                      "Odio guidare di sera.....poi tu non me lo hai 
                      chiesto....e comunque non trovi sia stato meglio cosi? Ci 
                      siamo conosciuti un po' di piu'...."
                      " Vabbe' lasciamo perdere...."
                      Cosi' dicendo Samia,infuriata ,prende le chiavi e se ne va 
                      sbattendo violentemente la porta
                      **Che caratterino** pensa Marcello sorridendo divertito
                      
                                                                        
                      ###
                      
                      *La farmacia è qui a due passi...ma...che succede? Cosa ci 
                      fanno tutti quei poliziotti lì davanti?*
                      " Signorina, non può avvicinarsi" un poliziotto le aveva 
                      bloccato la strada
                      " Scusi, che succede?"
                      " No comment! Si allontani prego!"
                      Non molto lontano da lei un giornalista stava dicendo che 
                      era stato ammazzato il farmacista, ma non se ne capiva il 
                      movente poiché non era stato rubato nulla dal negozio. 
                      Doris avrebbe voluto saperne di più ma Steve l'aspettava a 
                      casa con le aspirine, così, le acquista in un'altra 
                      farmacia e si avvia verso casa.
                      
                                                                   
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                      Come ogni mattina, il postino arrivò puntuale alle 9:30 e 
                      Jenny gli corse subito incontro, nella speranza di trovare 
                      qualche lettera della madre Sharon, dove avrebbe trovato 
                      informazioni riguardanti l'intera famiglia, che gli era 
                      sempre stata veramente vicino nei momenti più difficili 
                      della sua vita.
                      La sorpresa fu grande quando, aprendo quella busta, trovò 
                      una lettera scritta da Kevin, subito la sua mente rincorse 
                      il ricordo dell'ultima lettera da lui inviata. Il suo ex 
                      non era mai stato molto bravo a scrivere e come aveva 
                      sempre immaginato la sua corrispondenza era gestita dal 
                      suo migliore amico Stuart.
                      Non che a lei importasse più di tanto, visto che il solo 
                      invio di una lettera significava che per almeno un attimo 
                      della sua vita, Kevin aveva pensato a lei.
                      Ma da quando si erano lasciati lui non si era fatto più 
                      sentire e questo, per quanto lei non volesse ammetterlo, 
                      gli faceva davvero molto male.
                      Arrivata a Los Angeles aveva cercato di ricostruirsi una 
                      vita, lasciandolo il più possibile fuori. Immancabilmente, 
                      però, ogni sera, prima di addormentarsi ricordava con 
                      struggente tristezza gli intensi baci che lui gli dava, il 
                      sapore della sua pelle e l'incredibile avventura che era 
                      stata la loro storia. Con le lacrime agli occhi poi si 
                      abbandonava al sonno che
                      come un ladro la rapiva e la conduceva in un posto pieno 
                      di incubi, nei quali Kevin era fra le braccia di  un altra 
                      donna. Sì, i primi giorni non erano stati splendidi, poi, 
                      aveva conosciuto Steve, una persona fantastica e quel 
                      sentimento di rimpianto e tristezza,  che provava nei 
                      confronti del suo ex, era mutato, ricordandolo come un 
                      caro amico. Anzi, era stata felicissima
                      quando le erano arrivate le prime lettere, dove lui diceva 
                      che gli avrebbe fatto piacere andarla a trovare.
                      La missiva mandata da Kevin era telegrafica (classico del 
                      suo stile diretto e coinciso):
                      "Cara Jen,
                      mi dispiace molto, ma per un contrattempo non poso 
                      assentarmi dal lavoro e
                      non potrò venire, come ti avevo promesso.
                      Mi farò sentire al più presto.
                      Kevin"
                      
                      Una morsa le strinse il cuore, sembrava proprio che il 
                      destino volesse tenerli separati, ogni volta che si 
                      avvicinavano un qualcosa dal sapore tetro e oscuro li 
                      divideva e in quel momento dentro di lei Jen capì che 
                      quelle poche righe nascondevano molto più di quanto 
                      volessero far credere.
                      Decise, però, di non pensarci, anche se la notizia le 
                      aveva procurato un gran dispiacere.
                      Era il suo giorno libero e non intendeva trascorrerlo a 
                      casa, sola e, tra l'altro, era anche una bellissima 
                      giornata. Pensò di chiamare Steve e proprio in quel 
                      momento il suo cellulare squillò.
                      Era proprio Steve che, approfittando dell'assenza di 
                      Doris, la stava chiamando
                      
                      - Ciao Jen
                      - Ehi Steve, stavo proprio per telefonarti, come stai?
                      - Bene..... e tu?
                      Steve ha un'altra fitta al ventre, e mentre sta cercando 
                      di dire qualcosa a Jennifer si blocca di colpo
                      -  Sei ancora lì? Ma che succede?
                      - Nulla, stai tranquilla, un piccolo doloretto al ventre, 
                      credo di avere l'influenza, Doris è andata in farmacia a 
                      prendermi delle aspirine 
                      - Sei sicuro che basteranno delle aspirine?
                      - Uffa! Ma cosa avete voi donne stamattina? Sto bene, anzi 
                      vorrei invitarti a cena stasera...
                      - Non se ne parla proprio Steve, devi riguardarti, niente 
                      uscite serali,
                      potresti ammalarti di più, passo io nel pomeriggio, ti va?
                      - Certo! Lo sai che mi fa sempre piacere vederti, non mi 
                      muovo da qui...
                      Al termine della telefonata Steve sorride e tra sè e sè 
                      pensa che stare poco bene non è poi così male, in fondo 
                      Jennifer sarebbe un'ottima infermiera...
                      Poi sorridendo ancora si rende conto che sta andando 
                      troppo avanti con la fantasia, Jennifer è solo un'amica, 
                      almeno per ora...
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Nel 
                      frattempo anche Jen, riposta la cornetta, pensò a Steve. 
                      Lo conosceva da poco più di due
                      mesi, ma non aveva mai avuto un attimo di tranquillità, 
                      per conoscerlo e "frequentarlo". I primi giorni si erano 
                      solo presentati ed erano usciti qualche volta insieme, poi 
                      c'era stato quel bacio, che le aveva procurato grande 
                      imbarazzo. Vi erano, però, stati molti altri problemi: 
                      innanzitutto la prima litigata, a causa del suo passato 
                      riguardante Amy, poi, il
                      rapimento, la malattia alla gamba e finalmente solo ora 
                      potevano dedicarsi alla loro amicizia.
                      
                      Uscita di casa, si recò in uno dei quartieri più famosi e, 
                      all'interno di un centro commerciale, gli aveva comprato 
                      un libro di uno dei suoi autori preferiti.
                                                                      
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                      Dopo aver parlato con Marcello, Dale viene assalito da 
                      diversi pensieri...
                      *Ma cosa vuole ora Marcello?? E Samia che c'entra???*
                      
                      Con questi pensieri si mette in auto, e cercando di essere 
                      sorridente e sembrare felice, arriva al Mannequin in 
                      perfetto orario per l'appuntamento.
                      
                      Poco più tardi Stacy lo raggiunge e trova già Dale seduto 
                      che la sta aspettando.
                      
                      "Ciao Stacy...Una bella sorpresa ricevere il tuo invito."
                      "Ciao Dale. Come va?"
                      "Beh, come al solito. Vogliamo ordinare?"
                      "Sicuro, ho una fame."
                      
                                                                 
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                      Doris è appena rientrata a casa....
                      
                      - Eccoti le aspirine, Steve.Non crederai a quello che è 
                      successo! Hanno ucciso il farmacista all' angolo.
                      - Ma dai? Per rapinarlo, presumo!
                      - Non credo! Ho sentito un giornalista dire che non è ben 
                      chiaro il movente!Ma sicuramente in tv ne diranno di più
                      - Prima di accendere la tv,  che ne dici di raccontarmi 
                      meglio cosa è successo? sei sconvolta...
                      - Quando sono arrivata lì la farmacia era chiusa perché il 
                      farmacista è stato ucciso credo gli abbiano sparato, c'era 
                      la polizia e tanta gente che cercava di avvicinarsi per 
                      saperne di più, sono praticamente fuggita, quell'uomo era 
                      così gentile ma perché lo hanno ammazzato?
                      - Non lo so Doris, sono stato da lui anche io per 
                      acquistare uno sciroppo per la mia tosse allergica, 
                      sembrava tranquillo, accendiamo la tv, sentiamo cosa 
                      dicono
                      - Si metti subito il notiziario, sta per iniziare proprio 
                      ora
                      
                      Mentre Steve prende l'aspirina e accende la tv, in strada 
                      l'uomo misterioso è dentro il suo furgone, sta ascoltando 
                      tutta la conversazione tra lui e Doris, grazie ai 
                      microfoni spia che ha installato in casa. Il suo piano 
                      procede alla perfezione, si tratta solo di aspettare che 
                      l'arsenico faccia piano piano il suo effetto.
                      
                      
              
      
                      
                      
    
  
                      - Questa mattina in Franklin Avenue è stato ucciso il 
                      farmacista Philip
                      Darsen, a colpi di arma da fuoco. L'assassino o gli 
                      assassini hanno
                      probabilmente usato un silenziatore, nessuno ha visto o 
                      sentito qualcosa.
                      L'uomo era ben visto in zona, non aveva nè problemi 
                      economici nè familiari,
                      la polizia brancola letteralmente nel buio, la scientifica 
                      ora è al lavoro
                      per rilevare qualsiasi tipo di indizio, altri 
                      aggiornamenti nel notiziario
                      delle ore 18.
                      
              
            
                      Steve è veramente dispiaciuto, anche Doris lo è, ma si 
                      rende conto che è meglio reagire e possibilmente evitare 
                      di intromettersi nella faccenda, così chiede al suo 
                      coinquilino di fare altrettanto per sicurezza. Poco dopo 
                      Doris vede Steve  prendere un cucchiaio di sciroppo...
                      
                                                                           
              
            
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                      Dopo aver ordinato la colazione, i due ragazzi parlano del 
                      più e del meno quando Stacy salta fuori con una domanda 
                      che fa disorientare Dale...
                      "Dimmi Dale, so che non sono affari miei ma, come si 
                      chiama la cameriera che era riuscita a baciarti alla festa 
                      dei Forrester?" Chiede la ragazza
                      divertita...
                      "Chi??" Dale è molto sorpreso, ma vedendo Stacy sorridere 
                      ricambia anche lui.
                      "Ma come, ti ha baciato così appassionatamente e non te la 
                      ricordi più?"
                      Dopo qualche secondo di silenzio, Dale si ricorda della 
                      bugia detta a Steve
                      *Ma come cavolo fa a sapere sempre tutto?*
                      "Si vede che sei una poliziotta, ne sai sempre una più del 
                      diavolo" e Dale scoppia a ridere, più una risata nervosa 
                      che altro.
                      "Saperne una più del diavolo vuol dire avere un piede in 
                      paradiso... ma non mi hai detto ancora niente.... io 
                      aspetto" Stacy prova a fare la seria, ma più di tanto non 
                      ci riesce
                      "Ma sei peggio di una moglie inacidita sai..." Dale ne 
                      approfitta per sfoggiare quel sorriso provato qualche ora 
                      prima allo specchio. Stacy, molto incuriosita lo guarda
                      *Perché fa quella faccia così idiota???* si chiede
                      "Ho capito Stacy.... va bene, non hai voglia di ridere.... 
                      e quando mai!!"
                      "Beh, prendi in giro una mia amica in modo abbastanza 
                      pesante... vorrei vedere te"
                      "Ok ok.... ho detto questa bugia a Steve perché non volevo 
                      raccontare la verità ad altri prima di Doris"
                      "Ma se ne hai parlato con me al parco!!!" Stacy resta 
                      leggermente confusa
                      "Ma tu riusciresti a far parlare anche un muto..."
                      "Beh, questo lo prendo come un complimento!"
                      "Voleva esserlo infatti" e Dale sorride.
                      
                                                                   
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                      Nel frattempo Doris aveva preferito rimanere a casa per 
                      poter aiutare al meglio Steve, qualora ne avesse avuto 
                      bisogno.
                      Mentre preparava il pranzo ripensò alle parole dell' amico 
                      * Forse è il caso di chiamare Dale.. .Ha ragione Steve a 
                      dire che prima o poi dobbiamo
                      parlare...Meglio chiamarlo subito...*
                      
                                                                    
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                      Dopo una breve pausa Stacy riattacca a parlare "Allora.... 
                      ho preso una decisione, che ti stia bene o meno! Ti do 
                      tempo fino a domani per dire tutta la verità a Doris, se 
                      no gliela dico
                      liberamente io senza farmi nessun problema"
                      Dale rimane a bocca aperta, vorrebbe mandarla a quel 
                      paese, ma ha paura delle conseguenze.
                      "Ma no dai, ti prometto che...."
                      Lo squillo del cellulare interrompe Dale. In tutta fretta 
                      prende l'apparecchio e vede che è Doris che lo sta 
                      chiamando
                      "Doris?" e rivolgendosi a Stacy "Ma vi siete messe 
                      d'accordo?"
                      Stacy non gli risponde, sorride solamente. Dale nel 
                      frattempo risponde...
                      
                      " Pronto? "
                      " Ciao Dale. Sono Doris! "
                      " Ciao tesoro! Come stai?"
                      " Così! E tu? "
                      " E' successo qualcosa? Se vuoi lascio stare tutto e corro 
                      da te!"
                      " Non preoccuparti! Sono a casa con Steve che non si sente 
                      tanto bene. Piuttosto vorrei sapere se ti va di pranzare 
                      qui così ...parliamo un pò! "
                      " Cavoli! Verrei volentieri, ma sono al Mannequin con 
                      Stacy ... E se passassi dopo?"
                      * Stacy??? Ancora lei! Ah! ma prima o poi mi dovrà dire 
                      quello che sa! Dove
                      vuole scappare!* " No! Devo lavorare! Meglio domani Dale! 
                      Al solito posto ok?"
                      " Ok! A domani allora!"
                      " Ciao Dale"
                      
                      "E' fatta" Dale guarda soddisfatto Stacy "sei contenta? 
                      Domani a pranzo le dirò tutto!!"
                      "Beh, in fondo sono fatti tuoi!!" Stacy cerca di non 
                      ridere
                      "Cosa??? Ma se finora non hai parlato di altro?" Dale 
                      sposta la sedia e fa per alzarsi... "Beh, lasciamo 
                      perdere.... scusami ma ora devo proprio scappare, ho un 
                      impegno urgente.... ci becchiamo"
                      
                      Dale si precipita fuori dal locale e salta in auto. 
                      Destinazione Marcello
                      
                                                                       
                      ###
                      
                      Stacy rimasta sola, decide di rimanere ancora un pò. E' 
                      soddisfatta per quello che ha appena assistito ** Dale 
                      domani dirà la verità a Doris ** sta pensando tutta 
                      contenta quando ad un certo punto sente ancora quella 
                      strana sensazione di essere spiata. Così decide di 
                      guardare in tutta la sala del locale ma nessuno dei 
                      presenti la stava in quel momento osservando...Si sta
                      per calmare quando il cameriere le si avvicina dandogli un 
                      biglietto: "mi scusi signorina ma un signore che è appena 
                      uscito mi ha chiesto gentilmente di darle questo"...
                      
                      "Non pensavo che tu saresti stata 
                      capace di dimenticarmi così presto.
                      E come se fossi morto per la seconda volta."
                      
                      Il biglietto non era firmato ma Stacy ormai aveva capito 
                      di che si trattava e non poteva più ignorare la cosa. Lei 
                      non credeva ai fantasmi e si crede sicura che ci sarebbe 
                      stata un'altra spiegazione per tutto questo, si ma quale?
                      
                                                                       
                      ###
                      
                      Marcello trascorre tutta la mattinata a pensare e a fare 
                      ipotesi su come andra' il pomeriggio....poi decide di 
                      andare a fare una doccia e prepararsi per quando arrivera' 
                      Dale. Non si accorge che il tempo passa inesorabilmente 
                      cosi' ,quando esce dalla doccia ,sente una macchina che 
                      sta imboccando il viale. Dalla finestra si accorge che e' 
                      la macchina di Dale....Intuendo di non farcela a 
                      rivestirsi,afferra la prima cosa che gli capita 
                      sottomano....una lunga vestaglia in seta .....e si 
                      precipita ad aprire la porta con il cuore in tumulto.....
                      
                      Nel frattempo Dale, dopo due ore di girovagare per vie 
                      desolate e stradine ciottolose, si
                      trova davanti ad una imponente villa.
                      "WOW.... ma è stupenda"
                      Arrivato a pochi metri dall'ingresso principale di questa 
                      reggia, nota che Marcello lo aspetta in piedi sull'entrata 
                      vestito con una elegante vestaglia
                      "E' imbattibile, riesce a essere elegante anche in 
                      vestaglia... ma come fa?"
                      
                      Dale scende dall'auto e, con un sorriso stampato sul viso, 
                      un sorriso stavolta sincero, si avvicina a Marcello e.....
                      
                                                                 
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                      Trascorsa in fretta la mattinata, nel pomeriggio, Jen 
                      raggiunse Steve a casa. Arrivata davanti al suo 
                      appartamento, suonò insistentemente alla porta ma lui non 
                      apre,
                      La ragazza non capisce, perché non le risponda:
                      "Lo sapevo. Alla fine è uscito, anche se non stava bene. 
                      Dove sarà andato?"
                      Lei sta quasi per andare via  ma lui apre, si era 
                      addormentato profondamente
                      sul divano e non l'aveva sentita arrivare.
                      - Oh ciao Jen! -
                      - Ciao!
                      - Come stai?? -
                      - Bene. Ho solo un po' di tosse. Niente di più. -
                      - Sicuro?? -
                      - Ma sì fidati! -
                      Lei, però, non sembra molto sicura.
                      
                      I due passano insieme qualche ora, giocano qualche partita 
                      a scacchi, scherzano, parlano...
                      
                                                                         
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                      Doris aveva lavorato tutto il giorno ed ora aveva proprio 
                      bisogno di una pausa.Decise di andare da Steve a vedere 
                      come stava, ma non fece neanche in tempo ad alzarsi che le 
                      squillò il telefonino
                      " Mindi? Ho un lavoretto per te! " Quella era l' ultima 
                      delle voci che si sarebbe aspettata di sentire, 
                      soprattutto dopo che era andata via da New York * Come 
                      diavolo avrà fatto a rintracciarmi? *
                      " Mork è morto, ed io non lavoro più per te! Ho cambiato 
                      vita..."
                      Lui non la fece neanche finire " Mister X è tornato... "
                      
                                                                      
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                      Verso le 18.30, Jen deve tornare a casa, quindi si infila 
                      la giacca, si prepara e saluta Steve, ma prima che 
                      Jennifer vada via vede Steve prendere un'altra aspirina 
                      per l'influenza e poi un altro cucchiaio di sciroppo per 
                      la sua tosse allergica....
              
      
                      
  
    
            
                      
                      (e non finisce qui)
                      
                      Al prossimo venerdì....
                      
                      D@ny