E' molto tardi quando Dale, la
mattina dopo, si sveglia. La sera prima, per riuscire a
dormire tranquillo, ha preso un sonnifero.
** Cavolo è tardi... **
Dale si precipita nella sua
stanza, per svegliare Doris.
"Doris, posso entrare?" lui apre
la porta, sperando di non disturbarla, ma dentro non c'è
nessuno.
** Sarà sotto la doccia... **
Tornando in sala, però, nota una
cosa strana, la porta d'ingresso è solamente socchiusa.
"Samia... come al solito si
dimentica qualcosa..."
Avvicinandosi alla porta per
chiuderla, nota un piccolo biglietto...
** E questo??? **
Grazie di tutto Dale, ma non
posso restare. Non sarei dovuta neanche venire. Sono
troppe le domande che vogliono una risposta e io non
sono ancora pronta per sentire ciò che dovresti
dirmi... o dobbiamo continuare a fingere che vada tutto
bene? Io... purtroppo... non ci riesco...
Perdonami.
Doris
Dale legge molto velocemente il
biglietto, ma non è meravigliato dalle parole di lei,
ormai se lo aspettava.
Ora, però, la cosa che lo spaventa
di più e dover raccontare tutto di Marcello a Doris.
** Non so neanche io se voglio
restare con Doris o, per il suo bene, lasciarla... devo
parlarle, forse staremo entrambi meglio... forse,
forse... Non ce la faccio più... **
Dale prende ancora una pastiglia
di sonnifero e si addormenta...
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Finite le due
ore di lezioni, Jen pensò di farsi una veloce doccia,
per recarsi poi all'Insomnia, dove avrebbe pranzato e
poi studiato per l'esame, ormai vicino.
Manca un
quarto a mezzogiorno, quando la ragazza, si dirige
all'uscita della Forrester, pronta a chiamare un taxi,
ma proprio in quel momento Thorne, vedendola, la ferma.
- Ehi
Jennifer! -
- Oh ciao
Thorne! Che c'è?? -
- Come stai??
-
- Bene
grazie. Ho appena terminato il mio turno di lavoro -
- Siamo molto
soddisfatti della tua assunzione. Ho parlato con Thomas
e mi ha detto che anche se è appena la terza o quarta
lezione che tieni, il numero degli iscritti è aumentato
-
- Grazie. Ne
sono felice, sai gli orari sono ottimi e lo trovo un
lavoro divertente, mi permette di fare allenamento e di
essere a contatto con la gente, poi, sarà perchè mi sono
sempre appassionata... -
- Bene,
allora resterai con noi per un po'? -
- Beh... per
ora sono ancora in prova, ma se fossi assunta a tutti
gli effetti, la cosa mi farebbe un gran piacere! -
- Vedrai che
non ci saranno problemi! Scusami ma ora devo andare,
devo recarmi in sartoria. -
- Ok. A
presto! -
- Ciao Jen!
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Il farmacista
è così sconvolto che ha un calo di pressione, sta quasi
per svenire, ma poi riesce a riprendersi, l'uomo
misterioso si allontana...
Uscito da lì,
l'uomo torna al suo furgone, indossa di corsa una tuta
da lavoro, barba e baffi finti e va a casa di Steve, con
una scusa si introduce nel suo appartamento...
- Salve, mi
manda la società dei telefoni, in questa zona ci sono
stati parecchi guasti, devo controllare tutti gli
apparecchi degli edifici attorno alla centralina.
- Entri pure
- dice Steve, il quale indossa un accappatoio. - Stavo
facendo la doccia, le dispiace se mi allontano per
vestirmi? -
- Faccia
pure, mi dica solo dov'è il telefono... -
- Vicino al
divano, sul tavolino... -
- Grazie! -
Mentre Steve
è in bagno, l'uomo misterioso installa velocemente
diversi microfoni spia, poi, fa finta di controllare il
telefono.
Steve ritorna
in soggiorno, l'uomo dice di aver finito e si
allontana...
Rimasto solo
Steve telefona a Stacy:
- Ciao Stacy,
come va? -
- Steve, che
piacere sentirti!! -
- Devi
scusarmi se non mi sono fatto più sentire, potrai
perdonarmi se ti invito a pranzo all'Insomnia? -
- Ma sì
certo, non sono poi così in collera con te! -
- Bene allora
ci vediamo lì tra un'ora, va bene? -
- Ci sarò
Steve, a dopo! -
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A questo
punto, Jen esce dalla sede della Forrester e non fa in
tempo ad allungare una mano per fermare il taxi, che
Rick era lì, davanti a lei, seduto alla guida
dell'automobile.
- Jennifer??
-
- Sì? Ah
Signor Forr... ehm Rick! -
- Dove stai
andando?? -
- Mi sto
recando all'Insomnia, per mangiare qualcosa! -
- Allora
sali, vado a trovare mia sorella, quindi posso darti un
passaggio! -
- Sicuro? Non
è un disturbo? -
- Ma certo!!
-
Dieci minuti
dopo entrarono entrambi nel locale. Cj. appena lo vide
non era per niente felice, anzi si avvicino a Rick
Forrester, dicendogli:
- Che ci fai
qui?? Sai che non voglio che tu ci metta piede! -
- Beh... se
non sbaglio mia sorella lavora qui e ho il diritto di
venirla a trovare -
- Tu devi
stare lontano da me! Dal locale di mia sorella e
soprattutto dalla mia vita!! - Cj era furioso e aveva
alzato la voce, tanto che anche le poche persone che vi
erano, si erano girate improvvisamente.
- Calmati Cj!
Sono qui solo per Bridget e... -
- No! Dal
momento che mi ha chiamato, dicendomi che arriverà tra
due ore, perchè c'è stato uno scambio di turni, puoi
togliere il disturbo! Anzi devi!! - ora il ragazzo era
terribilmente arrabbiato.
- Non
rivolgerti a me in quel modo! Che c'è la mia presenza ti
ha così tanto offeso?! - Rick, dicendo questo, aveva
lasciato sfuggire un certo sorriso.
Jennifer, che
fino a quel momento, era stata in silenzio, per guardare
con attenzione, ora aveva preferito intervenire.
- Basta
Ragazzi!!! Cj. calmati! Rick forse è meglio se torni più
tardi, dal momento che Bridget non c'è!! L'avviso io se
vuoi! -
- Ok, grazie
Jen! A domani! -
Così Rick era
uscito dal locale, lasciando Cj irritato!
Jen non
conosceva molto Rick Forrester, ma l'ho trovava molto
diverso da Bridget. Non lo considerava un cattivo
ragazzo, anzi con lei si era sempre mostrato molto
gentile. In ogni caso ammetteva che forse la sua
posizione, facesse sì, che il ragazzo si considerasse
superiore a Cj.
Aveva letto
sulle varie riviste scandalistiche, che un tempo i due
ragazzi erano amici, ma erano avvenuti i primi litigi
per l'amore di Kimberly, una compagna di Rick e, poi, il
vero e proprio odio era nato quando Amber aveva mollato
Cj per lui.
- Cj. devi
cercare di calmarti! -
- Non
capisci! Devi stare lontano da lui! -
Jennifer non
aveva nemmeno fatto in tempo a rispondere che Cj era
sparito nel retro.
Così scelse
un tavolo un po' appartato, per non essere disturbata e
iniziò a studiare.