Venticinquesimo Episodio

 Liti... fumanti

"Quanto le devo?"
"Cinque dollari,grazie"
Marcello prende la rosa bianca che l'uomo gli porge e si avvia tutto allegro verso la casa di Dale.

E' giunto qualche minuto prima davanti alla casa con la sua Ferrari ma prima di suonare alla porta ha pensato bene di andare dal fioraio all'angolo
**E' il fiore che gli piace di piu'.....Sara' contento....Non vedo l'ora di incontrarlo....Il messaggio che mi ha lasciato in segreteria non dava adito a dubbi....Questa sera vuole passarla con me....Sicuramente ha chiarito con l'altro....Questo spiega anche la strana voce che aveva....Chiudere una storia lascia sempre un po' di amaro in bocca....Ci penserò io a fargli tornare il sorriso e a  dimenticare tutto...**

Con questi pensieri Marcello arriva davanti alla casa di Dale.

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*Non ci voleva anche questa a Steve. Ma chi può volergli così male??*
Dale è da poco tornato a casa e ancora ripensa al dialogo avuto in ospedale con Steve poco prima.
*Ho premesso di aiutarlo e lo farò.... devo cercare di rintracciare Stacy, con lei sarà tutto più semplice*

Dale, pensieroso, esce sul terrazzo e nota l'auto di Marcello ferma all'angolo. Neanche il tempo di far mente locale che suona il campanello.

Dale si precipita all'entrata e lascia di stucco Marcello per la velocità con cui apre la porta.

"Accidenti Dale! E' evidente che mi stavi aspettando" e,offrendogli la rosa,con un disarmante sorriso,Marcello lo bacia teneramente sulla guancia ed entra in casa
"Complimenti!Bella casetta!....Chi la ha arredata così con gusto?....Scommetto Samia....A proposito dov'e' quel ciclone di tua sorella?....Ci ha lasciati soli?....Ma si può sapere cos'hai?....Non hai detto ancora nemmeno una parola..."
"Per forza....Come sempre fai il mattatore della situazione....Non mi hai dato il tempo di dirla una parola....Il ciclone non e' solo mia sorella...." e con un sorriso forzato e poco convinto Dale invita Marcello a sedersi in salotto
"Hai ragione tesoro.....Ma sono troppo eccitato all'idea che ormai ogni cosa si e' messa a posto tra di noi....Dai vieni qui accanto a me....Ho voglia di coccolarti un po'....E poi ....devi raccontarmi ogni cosa.....come ha preso la cosa?....Spero non ti abbia fatto una scenata....Sono così seccanti le discussioni inut......"
"Ma chi?......A cosa ti riferisci?.....Quale scenata?...."
"Come chi?.....Dai Dale!....L'altra persona.....Gli hai spiegato ogni cosa?.....Gli hai detto che ci siamo ritrovati e che non abbiamo più nessuna intenzione di separarci?....Che non voglio dividerti con nessuno?....Dale....Glielo hai detto vero?....."
".....No.....Marcello....non sono riuscito a dirgli nulla"
Marcello si alza di scatto dal divano......."COSA?...Che significa non sono riuscito a dirgli nulla?....
Hai ancora dei dubbi?.....Ancora non sai quello che vuoi veramente?.....Dio Dale!Non era questo che mi aspettavo di sentirti dire questa sera....Ed io che ormai già viaggiavo a dieci centimetri dal suolo...."
"Aspetta Marcello!....Non hai capito bene quello che e' successo....Vedi....io ho cerc...."
"No Dale....Ho capito benissimo....Ancora una volta mi hai deluso profondamente....Non meritavo di essere trattato cosi'.....Sai che detesto le menzogne e che non amo le mezze misure....Io ti voglio solo per me.....Non ho alcuna intenzione di dividerti con nessuno
......Piuttosto....Piuttosto....preferisco perderti per sempre"
"Ma Marcello cosa dici?.....Dai vieni qui.....Siediti....Adess..."
"Adesso ho solo voglia di andarmene .....Grazie della bellissima serata...."
E così dicendo Marcello si allontana velocemente.

Dale è ancora seduto sul divano, è rimasto come di sasso nel vedere Marcello andarsene così.
*Non è possibile, anche stavolta ho combinato un disastro.... perché non l'ho fermato, in fondo non è colpa mia se Doris se la fa con un altro...*

Dale è davvero molto amareggiato, era così felice il giorno prima di aver ricominciato la storia con Marcello, ma ora tutto sembra svanito e ormai è sicuro di averlo perso per sempre.

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E' passato qualche giorno dal colloquio di lavoro tra Morgan e Doris Attard della "Spectra Fashion's", e la stilista è preoccupata che qualcosa sia andato storto... Non aveva ancora ricevuto nessuna notizia... Nessuna telefonata... Nulla... Eppure i suoi modelli erano bellissimi, nuovi, di classe! E lei aveva la giusta esperienza che serviva a quell'azienda!
*Come può essere possibile? Oh no! Non è che Ridge è venuto a sapere del mio colloquio da Doris e per questo le ha proibito di assumermi? Spero proprio che non sia andata così... Altrimenti ora non so più come fare per farmi assumere!* Mentre Morgan passeggiava con questi pensieri in testa che la tormentavano, si ritrova davanti all'Insomnia e decide di entrare a bere una cioccolata calda. Faceva molto freddo.

Entrata, si siede al tavolino più lontano dalle finestre, per paura che qualche passante, e, soprattutto qualche "vecchio amico" la riconoscesse...
Mentre Morgan stava ancora pensando a Doris arriva una cameriera che le lascia gentilmente un menù. Morgan non fa in tempo a ritornare alla realtà che la ragazza è già volata via in un altro tavolo.
*Non importa, la ringrazierò dopo.* Disse tra sé e sé la stilista.

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La mattina passa in un baleno a Doris* Bene! A Ridge piacciono i bozzetti che gli ho presentato! Strano però! Non mi ha neanche chiesto di chi sono!
Va bhe! E' il caso di chiamare Morgan*

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Dopo aver dato una sbirciatina al menù aspetta la cameriera che arriva dopo pochi istanti.
- "Buongiorno. Vuole ordinare qualcosa?" - chiese gentilmente la ragazza. Si vedeva che amava il suo lavoro.
- "Buongiorno... Ehm, sì, desidererei una bella cioccolata calda!" - disse
Morgan guardando la cameriera che fino a poco tempo fa non aveva neanche degnato di uno sguardo, presa troppo dai proprio pensieri.
Quella voce appena caduta dalle nuvole suonò familiare alla cameriera, la quale decise di guardarla attentamente negli occhi...
- "Ma..! Ma..! Ma lei è... Morgan???" -
Quest'ultima guardò spaventata la cameriera... Come faceva a conoscerla? E a sapere il suo nome?
- "Cosa? Ma... Bridget Forrester??????" - Esclamò meravigliata la stilista.
Vederla nei panni di una cameriera le risultava così sbalorditivo! E continuò...
- "Ma Bridget! Cosa ci fai qui? E vestita da cameriera! A servire come una
donnetta qualunque i clienti!" -
- "Non sta a me dare spiegazione Morgan! Sei tu che le devi dare! Ma come sei venuta qui? Evasa?? Ora vado subito a chiamare la polizia..." -
- "No, Bridget ferma!!!" - e la afferra con forza per un braccio facendola sedere.
- "Tu non chiamerai nessuno! Anche perché non ne hai il diritto! E facendolo non risolveresti nulla... I miei anni di prigione li ho scontati, ed anche molto duramente, tanto da guadagnarmi la libertà! Finalmente! Dopo tanto tempo! E voi Forrester non potete farci niente hai capito???" -
- "Prima di tutto non ammassarmi con i Forrester..." -
- "Cosa vorresti dire?" -
- "Niente, è solo che non voglio essere scambiata per una di loro. Io sono Bridget e basta. Il mio cognome non conta niente, anzi mi da solo disagi..." -
- "Vedo che ci sono in vista dei problemi..." -
- "Niente che ti riguardi. Io ora vado a prenderti la cioccolata ma... Non ti perderò d'occhio ora che sei tornata... E tieniti bene impresso questo messaggio: Stai lontana dalla mia famiglia!" -

Mentre Bridget sta parlando suona improvvisamente il cellulare di Morgan...

"Buongiorno...Sig.ra De Witt? "
"Si sono io!"
" Sono Doris Attard della Spectra Fashions'...Volevo comunicarle che è stata scelta come stilista. Inizierà il suo lavoro a partire dalla prossima settimana."
" Davvero?" Morgan non credeva alle sue orecchie! Finalmente ce l' aveva fatta!
" L' aspetto lunedì allora!"* bene anche questa è fatta!*

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Dopo le 16, Doris decide che è il caso di andare a parlare con Stacy...In fondo, se il suo compito era quello di proteggerla, lei lo doveva sapere.

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Steve si sveglia dopo una lunga dormita favorita dai farmaci somministrati contro il  suo avvelenamento da arsenico. E' ora delle visite,  nel corridoio c'è parecchio via vai di gente, visto che si sente meglio decide di fare una piccola passeggiata, così scende al quarto piano per visitare la nursery, gli sono sempre piaciuti i bambini, non vede l'ora di diventare
padre, intanto si accontenterà di laurearsi e di lavorare all'asilo nido della Forrester.

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L'uomo misterioso che sta cercando di ucciderlo si reca in ospedale per controllare il suo stato di salute, ma quando arriva non trova Steve nella sua stanza. Il letto è disfatto,  e all'accettazione gli hanno detto che è ancora ricoverato, quindi presto ritornerà , si allontana in fretta e decide di attenderlo in corridoio, nella confusione non noterà che qualcuno lo
osserva. Mentre attende si rende conto che Steve è stato molto fortunato, nessuno avrebbe potuto salvarlo in tempo se non si fosse sentito male in ospedale, comunque ormai è inutile recriminare, sta già pensando alla sua prossima mossa, stavolta non deve fallire, altrimenti perderà gran parte della credibilità che si è guadagnato negli anni, nel suo campo è uno dei
migliori...

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Mezz' ora dopo si trovava all' Insomnia, ma Stacy non era in ufficio, così la chiamò al telefono
"Ciao Stacy, come va?"
" Ciao Doris! Non benissimo! Ho preso un giorno di ferie...Devo chiarirmi un
po' le idee!!!"
" Capisco! Senti Stacy! Dovrei parlarti...Possiamo vederci domani per pranzo?"
" Certo! Però è il caso che ci vediamo all' Insomnia...Sai! Non vorrei creare discussioni col capo!"Stacy era certa che Doris volesse parlargli di Dale * Finalmente si sarà deciso!!! Altrimenti glielo dico io! Giuro!!*  "
Bene ora vado! Ci vediamo domani."

* Ora devo andare a....a mettere al sicuro una persona cara* si disse Doris avviandosi verso casa di Dale *Speriamo di trovarlo a casa*

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Steve intanto ritorna nella sua stanza, l'uomo lo osserva senza farsi notare, di una cosa è certo, lui non sa minimamente chi ha ordinato di ucciderlo, meglio così...

Subito dopo arriva Bridget arriva in ospedale, ha un appuntamento con Mark, ma visto che è in anticipo decide di andare a trovare Steve.
- Ciao Steve, come stai?
- Che sorpresa Bridget, non avrei mai pensato di vederti
- Ho saputo tutto sulle tracce di arsenico trovate nel tuo sangue, chi può essere stato?
- Non ne ho idea, e non voglio neanche pensarci, almeno per ora, comunque ho promesso a Dale che ne avrei parlato con Stacy, ma voglio prima uscire di qui
- Mi raccomando non trascurare questa faccenda, chi lo ha fatto potrebbe riprovarci...
- Si è vero, ma fino a quando sono qui non ho motivo di preoccuparmi
- Io non sarei così tranquilla al tuo posto, ma come fai?
- Vedi, in passato ho sofferto molto, ho anche desiderato di morire per non soffrire...
Bridget è piuttosto pensierosa, preoccupata per quello che Steve le sta confidando,  lui si rende conto di  aver esagerato e continua dicendo:
- Bridget, cos'è quella faccia scura? Guarda che non ho mai tentato il suicidio, e se vuoi saperlo non l'ho fatto neanche ora, è solo che quando soffri molto la morte fa meno paura, è come una liberazione...
- Ma cosa dici! Hai Jennifer, Doris, Dale, Stacy, ti vogliono tutti bene e...
- E' vero, da quando sono a Los Angeles la mia vita è cambiata, spero che continui così,  ovviamente escludendo i tentativi di omicidio ai miei danni....
- Devo andare Steve, Mark ha terminato il suo turno, ah... dimenticavo, mia madre ti manda i suoi saluti
- Grazie Bridget, saluta Brooke da parte mia, dille che presto tornerò al lavoro, ora vai altrimenti fai tardi, e.... divertiti!

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Il nuovo giorno per Dale è passato stracolmo di pensieri. La sfuriata di Marcello, Doris con un altro.... E' proprio questo ultimo pensiero che lo fa stare molto male e ora, tornato a casa dal lavoro, sta cercando di capire perché tutto questo lo preoccupa così tanto.

*Devo cercare di dimenticare Doris, non posso stare male mentre lei di certo si starà divertendo con quel tipo.... ma... forse voleva vendicarsi per la sera della festa...*

Nonostante Dale cercasse di convincersi che Doris era meglio perderla per sempre, il fatto di averla vista insieme ad un altro uomo continuava a rodergli molto.

*No, tanto non credo la rivedrò mai più.... se la dimentico forse è meglio.... devo concentrarmi su Marcello, in fondo è lui che voglio*

Proprio in quel momento suonano alla porta. Dale corre sperando che sia Marcello, invece si trova davanti Doris. Dale è molto sconsolato...

"Ah... ciao Doris" Dale, dopo un momento di delusione, si scosta e fa entrare Doris
"Ciao...." Doris entra a passo deciso
"Che ci fai qui? Oggi è il mio turno?"
Doris lo guarda molto sbigottita, non riesce a capire cosa voglia dire. Dale continua
"E credevo di essere io quello con lo scheletro nell'armadio"
Doris capisce che deve mettere subito in chiaro delle cose, ancora prima di sentire qualsiasi sua storia o spiegazione
"Facciamo così" lo interrompe Doris "Prima che tu dica qualsiasi cosa devo parlarti io.... però non mi va di farlo qui... facciamo due passi?"

Anche se Dale vorrebbe cacciarla via subito, accetta di seguirla, in fondo c'è ancora qualcosa che la lega a lei e poi vuole capire come mai, di punto in bianco, abbia deciso di andarsene con un altro.

I due salgono in auto e si dirigono al parco. In pochi minuti sono a destinazione.

"Allora di cosa volevi parlarmi?" Dale è ancora irritato per averla vista con un altro uomo
" Dale, è un brutto periodo per me! Ho molta confusione in testa e non me lo posso permettere! Forse è il caso che non ci vediamo per un po'...magari potremmo sentirci...qualche volta...come amici..." Involontariamente Doris si gira e vede un movimento sospetto...E' un attimo! " Dale giù! Stai fermo qui!" Doris impugna la sua pistola e si prepara a rispondere al fuoco che si era sprigionato da una macchina di passaggio!Purtroppo però non riesce a colpire la macchina ma prende nota della targa!
" Doris! Adesso mi spieghi tutto!"Dale era irritato e spaventato! E poi era preoccupato per Doris. Non la riconosceva più!
" Non posso Dale! Non ora almeno! Te l' ho detto: è il caso di non vederci per un po'! Ora vado! " Doris fa per andare quando Dale la blocca per un braccio " No Doris! Se sei in qualche guaio... conosco chi ti potrà aiutare...Io...io...non voglio che ti accada niente..."
" Lasciami Dale! Non è quello che pensi! Dammi retta! Allontanati da me! Non voglio che ti capiti nulla di male: io ti .... ti voglio bene!" Quelle parole lasciarono Dale di sasso. Doris ne approfittò per correre via. Quando Dale cercò di raggiungerla, Doris era ormai scomparsa alla sua vista.

Doris nascosta al buio di un vicolo aspettò che Dale andasse via per tornare alla macchina * Perdonami Dale.E' troppo pericoloso per te starmi vicino. E lo è anche per Steve! Meglio che vada in albergo per un po'!*

Così tornò a casa per prendere degli abiti e gli oggetti personali e andò nel primo albergo che le venne in mente......

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Dale, quando arriva a casa, è ancora molto scosso da quello successo. La prima cosa che gli viene in mente è di accendere la tv, sperando di potersi distrarre un po', ma proprio in quel momento stanno trasmettendo un poliziesco. C'è una sparatoria tra un agente segreto e due malviventi.... Dale non può far altro che pensare a quello successo poco prima al parco!!

*Ma no, non è possibile, figuriamoci se Doris è un agente segreto... di sicuro non può essere una malvivente... succedono cose sempre più strane, ogni giorno una diversa, ma dove sono capitato?!?!*

Dale sente continuamente quegli spari che gli rimbombano nel cervello, la memoria torna indietro ai malviventi che lo avevano rapito

*Ma no, non posso essere loro, sono in galera e poi non conoscono Doris.... devo chiamare Stacy, ho bisogno di chiarezza!"

Dale compone il numero di Stacy, ma nessuno risponde....

*Cavolo, non c'è!!! Vediamo se almeno risponde Steve, ormai sono passate più di 24 ore, magari è riuscito a scoprire qualcosa.... speriamo che non stia già dormendo*

Dale non sa se Steve è ancora in ospedale o è già uscito. Il telefono squilla libero *Dai, ti prego Steve.... rispondi*

 
(e non finisce qui)
 
A venerdì prossimo.....