Trentesimo  Episodio

 La resa dei conti

 
Stacy aveva passato una notte agitata! Si sentiva in preda ad una angoscia tale che nemmeno lei sapeva spiegarsi! Eppure doveva sentirsi tranquilla ora che lei, Doris e Dave erano sulla pista giusta! Nonostante tutto non si sentiva sicura! Aveva appena finito di vestirsi, quando sentì qualcuno bussare alla sua porta.
**Chi può mai essere? Di sicuro non Dave, lui ha le chiavi e non busserebbe mai...** Stacy non sapeva cosa fare. Chi era fuori bussava sempre più insistentemente e lei stava iniziando ad aver paura.
**Doris!!!! E se fosse lei? Si spiegherebbe la sua insistenza...**
"Chi è?" chiese, avvicinandosi alla porta, ma d'incanto non rispose nessuno ed avevano anche smesso di bussare.
**Strano... Che se ne sia andata? No! Lei mi avrebbe risposto. Meglio che la chiami!**
Stacy si avvicina allora alla porta, mentre fa squillare il telefono di Doris, ma poichè nessuno risponde, chiude la comunicazione ed apre leggermente la porta per vedere se c'è qualcuno:
"Doris?? Sei tu?" Stacy apre quanto basta perchè due forti braccia possano riuscire ad afferrarla per il collo e a spingerla dentro la sua stanza...
"L-l-a-sc-scia-mi..."
Il tizio si era gettato con lei sul letto sempre con le mani sul suo collo:
"Sei viva... Sei ancora viva... Quell'imbecille non è stato in grado di ucciderti! Ma non lo sarai ancora per molto. Hai capito?? Credevi di potermi fregare, vero? Ma io sono più furbo di te"
Stacy non aveva mai visto quell'uomo, ma lo aveva riconosciuto dalla voce: Blackjack... Sì, era lui, finalmente senza maschera. L'uomo, infatti, era rimasto troppo scioccato nel vedere Stacy ancora viva e non aveva pensato a mascherarsi il volto.
La ragazza con una ginocchiata lo colpisce al basso ventre e riesce a liberarsi... Raggiunge la porta e poi prosegue verso le scale, ma il suo << aguzzino >> si è già ripreso e la sta rincorrendo. Nel corridoio riecheggia un colpo di pistola...
Stacy si ferma agghiacciata, un secondo dopo è accasciata a terra dolorante... il proiettile l'ha colpita ad una spalla e nel cadere ha perso l'equilibrio ed ha sbattuto la testa contro il muro.
Blackjack, che fin'ora aveva osservato la scena senza muovere un dito, raggiunge Stacy e, dopo averla presa in braccio, la riporta nella sua stanza gettandola sul letto...
**E' ancora viva accidenti! Ha sette vite come i gatti! Ora la faccio fuori sul serio!**
Impugna la pistola e mira, ma si ferma.
**Puoi ancora essermi utile!** Così la riprende e la lega ad una sedia...
 
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Da un bel pezzo era passato mezzogiorno, ma Dale non era ancora sveglio...
**Dale dorme ancora... E' inutile svegliarlo. Anzi forse è meglio se vado da solo... In due daremmo più nell'occhio...**
Così pensando, Marcello si alza, si riveste velocemente e, dopo aver lasciato un biglietto, si allontana dalla stanza d'albergo dove lui e Dale hanno trascorso la notte.
Dale, sentendo sbattere la porta della stanza, si sveglia di soprassalto.
**Ma che succede?** pensa, guardandosi intorno.
"Tesoro, che combini?"
Dale, non sentendo nessuna risposta, si alza, spinto soprattutto dalla curiosità, sapendo che Marcello è sempre un gran burlone.
"E dai, che cominci di prima mattina con i giochetti??"
Appena alzatosi, nota che sul tavolo di fronte al letto c'è un foglio...
**Ma questa è la scrittura di Marcello** Divertito e sempre più incuriosito, legge molto velocemente...
"Secondo me l'amore non lo fa ragionare più, adesso va pure alla ricerca di un'amica morta!!"
Dale, un po' deluso, si siede sul letto, quando una idea lo spinge a vestirsi in tutta fretta
**Tanto l'indirizzo ce l'ho, se mi muovo forse lo raggiungo e lo fermo... magari gli farà anche piacere...**
 
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Era pomeriggio quando Doris arrivò da Stacy. La zona non era molto frequentata, per cui Doris preferì parcheggiare l'auto in un garage lì vicino. Con circospezione si avvicinò ad una finestra della casa e vide Stacy imbavagliata e legata ad una sedia... Davanti a lei c'era un uomo alto, muscoloso, brizzolato che dava le spalle alla finestra. Senza farsi scoprire, ritornò alla macchina per decidere come muoversi. Appena raggiunto il garage chiamò Dave al telefono.
"Dave? Sono Doris"
"Ciao Doris. Novità?"
"Sì Dave... Stacy è stata fatta prigioniera dal nostro uomo."
"Cosa??? Dove sei che ti raggiungo!" Dave era preoccupatissimo.
"Sono al garage in Avenue IX. Vieni solo! Meglio non destare sospetti!"
"Ok! Arrivo subito."
Passò una buona mezz'ora prima che Dave arrivasse sul posto. Nel frattempo, Doris si era già equipaggiata al meglio...
"Doris che vuoi fare? Non vorrai mica andare da sola!?!?"
"Dave è meglio! Se prende solo me, ci sarai sempre tu che potrai fare qualcosa, ma se ci prende entrambi, allora per Stacy non ci sarà proprio speranza!"
"Ma tu credi che stia bene?"
"Sinceramente non lo so! Sono solo sicura che non la ucciderà prima di raggiungere il suo scopo... Lui vuole me!" Doris era più determinata che mai...
"Doris ti do mezz'ora e poi intervengo!" disse Dave, ma sapeva già che l'amica non avrebbe accettato, infatti, lei gli rispose:
"Un'ora, Dave! Ti prego!"
"Ok! Andiamo!" Dave non era molto contento di lasciare Doris da sola nell'impresa, ma era certo che sapesse il fatto suo...
 
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A bordo della sua auto, Marcello ripensa a quel sogno e soprattutto alla casa...
**Sono sicuro di averla gia vista quella casa... Se non sbaglio una volta ho accompagnato proprio lì Stacy. Il nome della strada lo ricordo benissimo... Devo però ricordarmi come arrivarci... Devo trovarla... Forse Stacy è veramente chiusa dentro ed è in pericolo. Allora... Se non ricordo male Stacy mi disse di prendere questa Avenue e di continuare verso la costa... Dovrei incontrare una stazione di servizio... Eccola! Bene sono sulla strada giusta... Poi Stacy mi fece girare a... destra o a sinistra? Accidenti non riesco a ricordare!!! Cosa mi disse Stacy? Sì! Ora ricordo! Mi disse di girare nella strada con i bidoni... Eccoli! Dai Marcello! Sento che ci sei... Siii! Eccola... proprio come nel sogno...**
 
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Poco dopo Dale è già in taxi, in viaggio verso il luogo indicatogli da Marcello, ma qualcosa, che non riesce a percepire, comincia ad agitarlo.
**Chissà che combina Marcello... ma proprio oggi doveva prendergli questa stupida idea...**
**Bene e ora che sono qui dove vado??? Io e le mie idee... cavolo, credo di essermi perso!**
Dale è arrivato sul posto da 10 minuti, ma non sa dove deve andare, ci sono così tante case e Marcello sul biglietto, oltre alla via non ha specificato poi molto.
 
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Marcello ferma la macchina a un centinaio di metri dalla casa, poi con fare circospetto e, cercando di farsi notare il meno possibile, si avvicina alla casa...
**Devo cercare di entrare... Ma come? Se faccio rumore, se c'è qualcuno all'interno mi sentirà... Aspetta un po'... Marcello caro, oggi è proprio il tuo giorno fortunato**
Il ragazzo si è accorto che sul lato destro della casa c'è una finestra semi-aperta, così si avvicina, cercando di non fare il minimo rumore, l'apre completamente e da lì si introduce all'interno dell'abitazione...
Nel frattempo, Doris, che sta per entrare in casa, blocca Dave... Un uomo sta entrando nell'appartamento...
"Ma quello è Marcello!!! Che diavolo ci fa qui! Accidenti! Questa non ci voleva!!!"
Il ragazzo, infatti, non si è accorto che Doris lo ha visto e non immagina quanto l'amica tema per la sua vita...
Intanto Dale non sa come muoversi e cosa fare:
**Cavolo... che stupido che sono stato... ma...**
Dale alza gli occhi e vede Marcello che, con goffa agilità, sta entrando in un appartamento attraverso una finestra...
"Quello non può essere Marcello... lui, se ricordo, ha un cervello e non sarebbe mai entrato in una casa dalla finestra..." Dale, ormai troppo incuriosito dalla situazione, non può fare a meno di avvicinarsi alla casa. **Tanto non mi vedrà nessuno... ma chissà che cavolo ci è andato a fare dentro lì... che sia diventato un ladro???**
Dale ride da solo... Cerca di infondersi coraggio, mentre si avvicina alla finestra.
Una volta arrivato, sporge leggermente la testa all'interno, pieno di paura e sempre più convinto che Marcello gli stia progettando uno scherzo e decide lo stesso di entrare.
Non sa che lì vicino Doris lo sta osservando. Doris, infatti, non fa in tempo a girare di nuovo l'angolo che vede Dale che sale le scale!
**Anche lui qui?? Che cavolo ci fa?? Miseriaccia!!! Ma che hanno tutti oggi?!? Non mi servono degli eroi! Speriamo che non gli succeda nulla...** pensava Doris, preoccupata per sorte dei suoi amici...

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**E' proprio come nel sogno... Se ho già previsto ogni cosa, devo andare verso quella stanza... ma questa volta non farò rumore... Non devo toccare la porta o il suo cigolio farà girare quell'uomo... Se ci sarà un uomo!!!**
Marcello, così come aveva già fatto nel suo sogno, si avvicina circospetto alla stanza e attraverso lo spiraglio, lasciato dalla porta socchiusa guarda all'interno della stanza da dove provengono delle voci...
**Accidenti! Ecco Stacy legata alla sedia... L'uomo che la sta minacciando è girato. Se entro di scatto forse riesco a prenderlo alla sprovvista e riesco anche a disarmarlo...**
 
Purtroppo, mentre Marcello sta giocando a fare l'eroe, l'uomo, da un lampo che hanno avuto gli occhi di Stacy, quando si è accorta del suo amico, capisce di avere qualcuno alle spalle, si gira di scatto e, aprendo con un balzo la porta, è su di lui e lo inchioda a terra. Poi, lega anche lui e lo fa sedere di fronte e ancora frastornato, si ritrova legato come un salame, accanto alla sua amica.
**Stacy! Grazie a Dio sei viva... Ma chi è questo tizio? Cosa vuole da te?...**
"Sta zitto!" Gli intima quell'uomo dagli occhi di ghiaccio...
"Sta zitto o ti faccio stare zitto io!"
"E cosa vorresti fare?... Ucciderci? Ho un amico al quale ho detto di essere venuto qui e che ha già avvertito la polizia. Non hai molte chance di cavartela mio caro!"
"Maledetto!... Taci!!"
"... Non mi fai paura idiota... sei tu quello che se la fa sotto, ormai hai la polizia alle calcagna..."
Dale decide di entrare, ma una volta a cavalcioni sulla finestra una voce proveniente dall'interno lo fa sobbalzare... Il ragazzo è decisamente confuso...
**Ma era la voce di Marcello... mah...**
Uno sparo e un tonfo, seguiti da delle risate fanno spaventare Dale che, in bilico sulla finestra, cade rovinosamente a terra facendo un baccano infernale. Subito, deciso a continuare questo strano gioco, corre a nascondersi in una fessura tra il muro e l'armadio.
**Ora lo faccio spaventare io... appena entra nella stanza gli balzo addosso...**
Dopo pochi istanti, come previsto da Dale, sente dei passi avvicinarsi al suo nascondiglio. Senza pensarci neanche un secondo, con un balzo, salta addosso a quello che lui pensa essere Marcello e lo fa cadere a terra...
"Credevi di farmi paura anche stavolta vero Marc..."
BlackJack, con una velocissima mossa, spinge Dale contro la parete e spara. Dale, dopo un poderoso urlo, cade svenuto.
 
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Dopo un po', visto che non succedeva nulla e seriamente preoccupata per Dale, Marcello e Stacy, Doris decide che è il caso di andare... Deve entrare nell'abitazione
Affacciatasi alla finestra, vede uno spettacolo poco piacevole; Blackjack, alias Mister X, che fuma tranquillamente un sigaro, mentre guarda le persone che ha davanti: Stacy, Marcello e Dale, che sono legati come dei salami alle sedie ed imbavagliati per bene...
Doris non ha altra scelta che entrare... La porta d'ingresso è aperta, come se qualcuno l'aspetti... Con molta cautela Doris avanza, puntando una pistola in avanti... Quando entra nella camera di Stacy, Blackjack, inaspettatamente, le dice:
"Finalmente sei arrivata, bambina! Ti aspettavo da un po'..." Lentamente si gira e si mostra a Doris, che non smette di puntargli la pistola contro.
"Sei stata brava" continua << l'aguzzino >> con un sorriso beffardo "Ti ho sentito solo pochi istanti prima che tu entrassi!"
Chissà quanto tempo è passato da quando è svenuto. Al risveglio, Dale è seduto su una sedia legato ed imbavagliato. Di fronte a lui, in una dimensione che gli pare irreale, vede Doris che sta con una pistola in mano e punta verso quell'uomo che lo ha ridotto in quello stato...
Doris non sa che fare... L'unica cosa che le riesce di dire è:
 
"Perché? Perché lo hai fatto, George?"
 
**E' la voce di Doris questa! E pare conosca l'uomo** pensa Dale.
Dale è sempre più confuso... Il dolore lo sta stremando... Accanto a lui, Marcello sanguina...
**Cielo, Marcello! In che guaio siamo capitati? Ma lì c'è qualcuno... Stacy??? Non può essere la realtà! Io sto sognando...**
 
"Ha importanza?"
 
Le risponde quell'uomo, che lei ha sempre considerato come uno di famiglia. L'orrore ed il disgusto che prova Doris in quel momento è in lotta con il suo desiderio di capire perché l'amico, il confidente, il capo che lei tanto amava e rispettava, si era potuto trasformare in quel mostro che lei stava inseguendo... Le lacrime le sgorgano dagli occhi, ma sa che deve stare attenta a tutti i suoi movimenti, altrimenti finirebbe anche lei come tutti gli altri... D'un tratto la voce di George la riporta alla realtà.
"Che vuoi fare, Doris? Arrestarmi? Dovrai lottare fino all'ultimo sangue!" butta a terra la sua pistola e si mette in posizione
"Ti ucciderò onestamente!"
"Vedremo!" gli risponde lei e si appresta a lottare con il suo << nemico >>...
I minuti che seguono sono durissimi per entrambi. Una lotta d'arti marziali e senza confini si innesca tra Doris e George... Alla fine Doris ha la meglio e lo blocca! Dopo averlo legato per bene e messo in ginocchio, con rabbia e dolore, prende la pistola che è a terra e la punta alle sue tempie...
"Avanti! Uccidimi! Vendicati di tutto il male che ti ho fatto!" La voce di George è sempre più beffarda e glaciale.
"Avanti! Che aspetti? Non ti ho insegnato nulla, tesoro?" dice ridendo...
Doris è come un automa. In quel momento le passa davanti agli occhi tutta la sua vita. Finora, quello che aveva desiderato di più era trovare l'assassino di suo padre e suo marito, ma ha anche scoperto che il destino a volte è beffardo ed, ora è lì, che punta una pistola alle tempie del suo << genitore >> naturale! Non può ucciderlo e lei lo sa. Tuttavia, spara un colpo... in aria...
 
"Non avrei mai potuto spararti. Non voglio diventare come te... papà..." 
 
**Papà? Ma cosa sta dicendo? Ah!! Ho sempre più male... non riesco più a muovermi...** pensa Dale, che ormai non capisce più nulla. Dopo lo avvolge il buio...
George non crede alle sue orecchie! Il sorriso gli si spegne: lei sa la verità! E' ancora sorpreso da quella rivelazione, quando un agente lo prende, gli legge i suoi diritti e lo porta alla centrale di polizia...
Dave, intanto, chiama l'ospedale... Finalmente è tutto finito!
Quella notte, Doris avrebbe saputo tutta la verità...
 
Fine puntata