Micro....spia in fuga
                
                Intanto, ad un tavolo poco lontano era seduto un brutto ceffo 
                che pareva molto interessato alla loro conversazione *Miseria 
                nera! La poliziotta è ancora viva! Non sono stati in grado di 
                eliminarla! Credevo di non dovermene più preoccupare! E poi ora 
                va anche a vivere da st' imbecille!! La situazione si fa sempre 
                più complicata! Devo agire al meglio! Per prima cosa aspetterò 
                che non ci sia nessuno per andare a togliere le microspie! 
                Meglio evitare complicazioni! Poi vedremo!*
                
                La serata passò in fretta. Quando tornarono a casa, erano 
                esausti, ma stettero ancora un po' sulla veranda. Era da tanto 
                che non avevano modo di parlare così liberamente.. pareva che 
                volessero confidarsi i loro pensieri tutti quella sera, parlarono 
                di loro, di Dale e Jennifer, di Stacy, ma poi entrambi sentirono 
                che era arrivato il momento di andare a dormire. 
                Mentre andava in camera, Steve le disse : "Doris!! E' bello 
                averti di nuovo a casa!" e sorrise.
                *Già! Finalmente sono a casa..* pensò Doris con gioia quando si 
                infilò a letto quella sera..
                
                                                                       
    
                
  
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                E' mattina Steve noleggia una macchina per andare in ospedale da 
                Stacy. 
                L'uomo del furgone ripensa alla conversazione tra Doris e Steve. 
                Stacy ora andrà a vivere, almeno temporaneamente con loro, è 
                molto rischioso, la ragazza è una poliziotta, e abituata com'è 
                al suo lavoro, potrebbe scoprire anche solo per caso le 
                microspie, non può permettere di essere individuato! Il killer 
                decide di aspettare il momento migliore per introdursi in casa 
                di Steve e rimuovere i microfoni, anche senza intercettazioni 
                ambientali riuscirà sicuramente a portare a termine il suo 
                piano, in un modo o nell'altro.... 
                Steve, non sa ancora come dire a Stacy che lei e Doris hanno 
                deciso di farle trascorrere la convalescenza a casa loro, 
                l'unica cosa che sa è che gli fa piacere trascorrere più tempo 
                con lei, è una cara ragazza e non può dimenticare che ha anche 
                rischiato la vita per salvarlo da quei delinquenti che lo 
                avevano rapito. Al tempo stesso però è molto preoccupato sia per 
                Doris che per Stacy, ormai è certo che qualcuno sta tentando di 
                ucciderlo, prima avvelenandolo con l'arsenico e poi facendo 
                saltare in aria la sua macchina . E se quella persona dovesse 
                riprovarci di nuovo in presenza di una delle due ragazze? No è 
                meglio non pensarci!!! 
                Steve interrompe i suoi cattivi pensieri, ormai è giunto in 
                ospedale, non vuole che Stacy si preoccupi per lui, e cerca di 
                presentarsi nel miglior modo possibile...
    
                
  
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                "Dale, ma questa è ancora una scappatella o siamo tornati 
                davvero insieme per sempre?" 
                Dale e Marcello, usciti dall'ospedale, sono tornati alla vita di 
                tutti i giorni. Questa rinascita del loro rapporto, però, lascia 
                Marcello abbastanza perplesso.... 
                "Perché mi guardi così??? In fondo in questa settimana passata 
                in Spagna non ci siamo chiariti molto.... certo, tanta passione, 
                tante coccole... ma lo sai come sono, mi piace avere chiare le 
                cose..." 
                Dale, appena uscito dalla doccia, guarda di striscio Marcello...
                
                "Tu cosa vorresti, una scappatella o una storia?" 
                "E me lo chiedi amore???? Mi piacerebbe riprendere la nostra 
                storia...." 
                "Allora siamo in due" Dale allunga le braccia verso Marcello 
                "Dai, vieni qui... abbracciami" 
                Dale e Marcello si stringono forte, ma Dale lascia trasparire in 
                volto un velo di tristezza. Non ha ancora chiarito niente con 
                Doris, e se vuole vivere felice il rapporto con Marcello, deve 
                togliersi per sempre questo pensiero. 
                "Senti Dale, che mi dici di Doris?" 
                "Come Doris?" 
                Dale, sorpreso come non mai, fissa Marcello. 
                "Ma sì... tutto quel casino di Doris e te...." 
                "Ma..... io credevo...." 
                "Ma che ti prende Dale, la botta alla testa dell'altro giorno ti 
                ha rincitrullito del tutto?? Vi sentivo parlare in ospedale!!!"
                
                *O cavolo, che ci siamo mai detti in ospedale!!!* 
                Dale comincia ad agitarsi parecchio... 
                "Vuoi un'altra botta in testa?? Magari ti ricordi..." Marcello 
                lo prende un po' in giro "Ci ha salvati da quel matto armato, e 
                se non sbaglio ti sei fatto raccontare qualcosa...." 
                Dale finalmente cade dalle nuvole 
                "Ahhh, adesso ho capito...." 
                "E finalmente aggiungerei" 
                "Mah.... si è defilata egregiamente e non mi ha detto proprio 
                nulla.... e poi sei stato tu a cacciarla" 
                "Ho capito, lasciamo perdere, glielo chiederò direttamente io"
                
                Dale, approfittando dell'occasione e visto che potrebbe prendere 
                due piccioni con un fava, lo blocca 
                "Ma no, lascia fare a me, dobbiamo anche concludere il dialogo 
                in ospedale..." 
                "E andiamoci entrambi allora!!" 
                *E buonanotte caro mio!! UFFFAAAAAAA....* Dale comunque è sicuro che 
                riuscirà a trovare una scusa per incrociare da solo Doris e 
                poterle parlare con calma....
    
                
  
                
    
  
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                **Finalmente... Kevin è a Los Angeles. Devo assolutamente 
                chiamarlo** 
                Jennifer si è appena alzata. Ha trascorso qualche giorno dai 
                suoi a San Francisco, ne ha approfittato per andare a trovare il 
                padre della sua migliore amica Ashley, che fortunatamente ora 
                si è ripreso e sta molto meglio. E' tornata a casa solo il 
                giorno prima nel tardo pomeriggio. Era in taxi, quando 
                inaspettatamente aveva visto Kevin, il suo ex ragazzo, uscire 
                da una tabaccheria, purtroppo non ha fatto in tempo a chiamarlo 
                o a parlargli, ma è sicura fosse lui. 
                "Certo che sono stata stupida, potevo far fermare il taxi o 
                abbassare il finestrino e chiamarlo... invece non sono riuscita 
                a dire niente... sono rimasta immobile come una vera idiota!" 
                afferma ad alta voce la ragazza. 
                Tornata a casa poco prima di cena, l'aveva chiamato per 
                incontrarlo e si erano dati appuntamento, ma subito dopo, Kelly 
                era rientrata a casa esausta per il viaggio e per il lavoro, 
                quindi Jen aveva preferito restare a farle compagnia. 
                **Ma perchè quando l'ho richiamato non mi ha risposto??** Jen 
                non sa che dall'altro capo del telefono vi era in realtà Molly e 
                non sa ancora niente di lei.
    
                
  
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                E' l'inizio di una nuova vita..... Stacy si stava preparando per 
                uscire dall'ospedale. Si trovava fuori dalla sua stanza e stava 
                firmando delle carte quando viene raggiunta da Steve. 
                "Ciao bellezza."
                Stacy trasalì... Quella bella voce...Piano piano si volta verso 
                il suo... amico. 
                "Steve!!?!? Che bella sorpresa ma che ci fai qui?"
                "Beh sono venuto a prenderti."
                "A prendermi?"
                "Si per portarti a casa."
                "Ma no Steve non serviva. Posso prendere tranquillamente 
                l'autobus per raggiungere  il  Pied-a-terre di..."
                "Ma no cosa dici? Tu mica andrai ad abitare là...Cioè almeno non 
                subito." Stacy non capiva quello che Steve stava dicendo...Non 
                sarebbe andata a vivere nel Pied-a-terre di Dave? Qui qualcosa 
                stava cominciando a non quadrare e lei aveva incominciato ad 
                emozionarsi senza riuscire a capire il perchè. 
                "Beh ho parlato con Doris e abbiamo deciso che tu verrai a stare 
                da noi per tutto il periodo della tua convalescenza."disse Steve 
                infine perchè aveva visto Stacy che lo guardava in modo strano 
                senza però osare chiedergli nulla. 
                "Steve...io...non so cosa dirti." si decise a dire finalmente.
                
                "Beh non c'è nulla da dire. Solo accettare la cosa e cmq. anche 
                se dovresti dire di no, non ti lascerei andare tanto 
                facilmente." Disse Steve concludendo la frase facendole 
                l'occhiolino. Stacy non sapeva più che faccia fare e divenne 
                tutta rossa...Sorrise a Steve ma dentro si sentiva tutta...come 
                dire...si sentiva lo stomaco sotto sopra e pensare che non aveva 
                mangiato nulla. 
                Steve prese in mano la sua valigia e con un cenno di capo fece 
                capire a Stacy che era ora di andare. 
                
                "Come va con il braccio?" chiede Steve alla ragazza mentre sono 
                sull'ascensore. 
                "Bene grazie. Non vedo l'ora che mi tolgano questo gesso per 
                poterlo riutilizzare. Che sfortuna è proprio il braccio destro e 
                non posso così nemmeno scrivere....." 
                Steve e Stacy si sorrisero e dopo che l'ascensore si aprì, 
                uscirono dall'ospedale e raggiunsero l'auto del ragazzo.
                "Wow!! bella macchina." Osservò Stacy. 
                "Già. L'ho appena noleggiata." 
                Stacy e Steve salirono in macchina per dirigersi verso casa...
  
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                Dale e Marcello decidono di fare colazione in un lussuoso Café 
                della zona. 
                "Dale, oggi sono davvero felice, ma posso levarmi ancora un 
                cruccio?" 
                "E' giornata.... dai, spara" 
                "Ma perché sei scappato dall'Italia?" 
                "Speravo lo avessi capito da solo.... sono scappato per via di 
                tua madre" 
                "Mia madre????" Marcello non nasconde un po' di meraviglia 
                "Ti ricordi quella telefonata??? Ti doveva far conoscere una 
                tizia dell'Alta Società per farti sistemare..." 
                "Ma come, ancora quella storia??? Ma io credevo di essermi 
                chiarito per bene!!!" 
                "Dai, non arrabbiarti ora, ormai non ci penso più a quella 
                cosa.... però lo sapevi che volevo che il nostro rapporto non 
                fosse più clandestino, mi ero stufato di dover sempre fingere di 
                essere un caro amico conosciuto a Roma, chissà per quale 
                motivo.... mi avevi promesso che sarebbe cambiato tutto e questa 
                è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso" Dale, 
                vendendo che Marcello non interviene, continua "Se ti ricordi 
                quel giorno abbiamo anche litigato e tu sei andato a Napoli dai 
                tuoi, per conoscere la tizia, senza proferirmi mezza parola.... 
                io ho fatto lo stesso, me ne sono andato...." 
                Marcello non riesce a dire altro che "Scusami amore, ho imparato 
                la lezione e te lo dimostrerò prestissimo".... 
                "E' una cosa vecchia, per me è già chiusa.... non devi 
                dimostrarmi nulla di più di quello che stai facendo" 
                "Per me questa è una bellissima conferma.... sento quanto mi ami 
                e di sicuro meriti anche di più da me" 
                Dale, che arrossisce sempre ai complimenti dolci di Marcello, 
                sorride e abbassa la testa, tanto per non incrociare subito gli 
                occhi di lui. 
                Ora Marcello, sicuro dell'amore che c'è tra loro e felice 
                dell'ulteriore conferma del loro legame, è deciso più che mai ad 
                affrontare una volta per tutte un argomento che già in Italia 
                avevano affrontato parecchio nei primi due anni del loro 
                rapporto.... 
                "Dale, andiamo in albergo???" 
                "Hey, che faccia strana che fai.... mi fai quasi spavento" 
                Dale allunga la mano verso Marcello, si alzano e si dirigono 
                all'albergo.....
    
                
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                L'uomo del furgone intanto, accertato che Doris e Steve non sono 
                in casa si introduce furtivamente nell'appartamento. Appena 
                entrato si dirige verso il divano del soggiorno, c'è un 
                microfono piazzato proprio sotto il tavolino, è quello più 
                facile da trovare, quindi decide di toglierlo per primo. Proprio 
                mentre sta allungando le mani sente dei rumori per le scale, 
                sono le voci di Steve e Stacy appena di ritorno dall'ospedale. 
                In fretta e furia si allontana dal soggiorno ma per la fretta fa 
                cadere una lampada a terra, non c'è tempo per rimediare in 
                qualche modo, e di corsa fugge dalle scale antincendio. 
    
                
  
                Arrivati 
                davanti alla porta di casa Steve e Stacy si rendono conto che la 
                porta è socchiusa, lui è certo di aver chiuso a chiave quando è 
                uscito, così pensa che ci sia Doris in casa. 
                - Doris, sei qui? Sono tornato, c'è Stacy con me! 
                Steve cerca in ogni stanza ma di Doris nessuna traccia, Stacy 
                intanto nota la lampada a terra.... 
                - Steve, credo che qualcuno si sia introdotto in casa, deve 
                essere fuggito appena ci ha sentiti, quella finestra è aperta, 
                l'hai lasciata tu così? 
                - No quando sono uscito ho chiuso tutto, ne sono certo! 
                Stacy si avvicina di corsa alla finestra, guarda verso la scala 
                antincendio, ma non c'è nessuno. Il killer è riuscito a 
                dileguarsi in fretta, ma non ha avuto modo di togliere le 
                microspie...
    
                
  
                
    
  
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                "Adesso vuoi spiegarmi perche' sei voluto tornare cosi' di corsa 
                in albergo?" Dale è sempre più incuriosito dalla situazione 
                "Devo dirti una cosa molto importante e che mi sta a cuore" 
                "Sputa l'osso...." "Vado un attimo in bagno.....Appena torno ti 
                spiego ogni cosa" "Ok! Fai presto....ormai mi hai 
                incuriosito...." Pochi istanti dopo squilla il cellulare di 
                Marcello. "Daaale.....Ti dispiace rispondere .....io ora non 
                posso" "Pronto?" "E' lei il signor Marcello Perez?..." "Ehmm.... 
                Si chi e' che parla?" "Sono del Centro Adozioni. Lei è passato 
                di recente in sede per avere informazioni su come intraprendere 
                una "adozione aperta", dico bene? Volevo dirle che, se anche lei 
                è d'accordo, possiamo fissare il primo incontro per conoscerci 
                meglio e parlare del "corso" per futuri genitori adottivi che 
                dovrete affrontare. Le va bene domattina alle dieci? Ovviamente 
                deve presentarsi all'incontro in coppia." 
                *Adozione?.....Corso...?.* Pensa Dale decisamente frastornato. 
                "Io le consiglio di accettare l'incontro di domani. Se 
                guadagniamo tempo, avrete anche voi più possibilità di essere 
                scelti per una eventuale adozione.... Signor Perez? E' ancora in 
                linea?" "Oh sì scusi.... va benissimo domani" "Benissimo allora 
                vi aspettiamo domattina al centro. Alle dieci mi raccomando." 
                Qualche minuto dopo..... "Chi era al telefono?" La voce di 
                Marcello,appena uscito dal bagno,scuote Dale. "Una tizia.... 
                ha detto di essere del Centro Adozioni.... ha parlato di un 
                incontro e di un corso.... il primo incontro è domani" E 
                girandosi di scatto "Marcello mi spieghi cosa significa tutto 
                questo? Cos'e' questo corso?? Cosa voleva dire quella signora?" 
                "Perche' ti meravigli tanto? E' il nostro desiderio da quando ci 
                conosciamo. Per due anni in Italia ne abbiamo parlato e 
                riparlato, ma non abbiamo mai potuto fare nulla.... ora c'è 
                l'occasione!! Possiamo adottare un bambino!!" Dale rimane di 
                stucco "Sai, credevo ormai che ti fossi arreso anche tu come 
                me...." "Invece no! E' sempre stato il mio chiodo fisso. Quando 
                poi ho visto la fine di Stacy, o almeno quella che sembrava 
                tale, ho capito che la vita puo' lasciarti all'improvviso, che 
                niente e' eterno, ed io voglio un figlio grazie al quale poter 
                lasciare qualcosa di me su questa terra!! Cosi' sono andato al 
                centro e ho chiesto informazioni prima di venire a trovarti in 
                Spagna.... da solo ovviamente non potrò mai portare avanti tutto 
                questo, ma sapendo che anche tu hai il mio stesso desiderio, il 
                mio stesso sogno, mi sono buttato.... ed è anche per questo che 
                ti ho fatto quella domanda questa mattina, voglio che tu sia 
                convinto della nostra storia e che sia deciso come me ad 
                iniziare tutta la procedura di adozion...." "Perche' non me ne 
                hai parlato? Perche' non mi hai detto di aver chiesto 
                informazioni?" "Era quello che volevo dirti.... e
                ra questa la cosa importante. Poi e' arrivata la telefonata e..... 
                non volevo lo sapessi cosi'. Volevo essere io a parlartene. Ti 
                ho ferito di nuovo?" "No, credo di no.... anzi.... scusa ma sono 
                un attimo confuso." Dopo una breve pausa Dale ritorna ad 
                esternare i suoi dubbi "Ma che vuol dire che dobbiamo fare un 
                corso??? Da quando esiste una scuola per genitori???" "Sono 
                quelli del centro a chiamarlo cosi'. In effetti e' una specie di 
                corso che ci porterà a confrontarci con le coppie che già hanno 
                vissuto questa situazione prima di noi.... questi incontri 
                servono a loro, ma soprattutto anche a noi, per vedere se siamo 
                in grado di fare un tale passo....se siamo veramente pronti per 
                un'adozione." "Ma come incontrare coppie, altre coppie gay che 
                hanno avuto figli in adozione???" "Non credo sai.... mi hanno 
                detto che ci sono state coppie come la nostra che hanno adottato 
                un figlio completando con successo tutta la fase, ma sono 
                poche.... ci saranno coppie uomo-donna sicuramente...." 
                "Marcello, ti rendi conto? WOW un'adozione...." "Sarebbe 
                magnifico Dale...." "Già.... e questo poi significa formalizzare 
                al cento per cento il nostro rapporto. Creare una coppia stabile 
                a tutti gli effetti anche per la societa'" "E non era questo che 
                hai sempre voluto? Io ormai sono piu' che deciso. Voglio a tutti 
                i costi fare questa adozione aperta, e...." "Perche' dite 
                aperta?....Un'adozione e' un'a
                dozione! Non mi risulta ci siano quelle aperte e quelle 
                chiuse..." "Il termine "aperta" sta' ad indicare che in questo 
                caso e' la madre a scegliere chi saranno i genitori adottivi del 
                suo bambino e non viceversa.....Questo significa che il bambino 
                non perdera' affatto i contatti con la sua vera madre pur 
                vivendo con i suoi genitori adottivi...." "Beh! Mi sembra la 
                soluzione ideale per una coppia come la nostra, forse dovrei 
                dire l'unica soluzione???" "Appunto! Per questo ho scelto questo 
                tipo di adozione. Però non voglio metterti fretta nel 
                decidere.... è un bel passo e se tutto andrà come speriamo non 
                possiamo poi farci trovare impreparati.... se vuoi rimandiamo 
                l'appuntamento di domani.... Allora??" "Lo hai detto anche tu, 
                ne abbiamo parlato tanto e siamo pronti per questo passo.... 
                nessuno più di noi due lo sa...." "Oh Dale!....Non potevi 
                rendermi piu' felice......."
    
                
  
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                E così era rimasta sola in albergo, e questo le aveva dato modo 
                di riflettere su ciò che era successo nell'ultimo periodo della 
                sua vita. Finora era successo tutto così in fretta che ancora 
                non si era resa bene conto di cosa le stesse davvero capitando.
                
                Quell'estate la sua vita era cambiata... il diploma, la borsa di 
                studio, il sogno di trasferirsi a Los Angeles stava finalmente 
                diventando realtà. E poi Kevin. Quel ragazzo americano bello e 
                ricco, che l'aveva conquistata con un sorriso e qualche parola 
                gentile... 
                Molly è una ragazza messicana, è nata e cresciuta in Messico. 
                aveva grosse ambizioni e il suo sogno era quello di andare negli 
                Stati Uniti per studiare biologia. I suoi risultati scolastici 
                erano stati buoni, la migliore della scuola, ma la sua famiglia 
                non si sarebbe mai potuta permettere una cosa del genere: 
                l'università, i libri, un appartamento e si sa, negli Stati 
                Uniti tutto è molto più caro... un giorno però la soluzione a 
                tutti i suoi problemi: una borsa di studio, Certo era 
                sufficiente appena per sopravvivere ma era comunque un inizio e 
                poi lì si sarebbe trovata un lavoretto... la realizzazione del 
                suo sogno era sempre più vicina. 
                Durante l'estate non aveva fatto altro che pensare alla nuova 
                vita che l'aspettava a Los Angeles, non faceva altro che parlare 
                di questo con tutti. 
                Finchè un giorno alla fine di Luglio incontrò Kevin 
                Ora però il fatto di essere rimasta incinta cambiava tutto. Era 
                un bel guaio: poteva essere la fine di tutti i suoi sogni. Cosa 
                avrebbero detto i sui genitori quando se l'avessero saputo? E 
                poi sarà già difficile per lei mantenersi, studiare e lavorare 
                in quella città sconosciuta, figuriamoci con un bambino a 
                carico! 
                Forse l'unica soluzione era interrompere la gravidanza. L'idea 
                non le piaceva affatto, ma non aveva scelta e non ne avrebbe 
                fatto parola con nessuno, tranne che con Kevin, ovviamente, con 
                cui sognava di poter iniziare una nuova vita lì a Los Angeles.
    
                
  
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                Il mattino seguente Dale e Marcello sono agitatissimi.... si 
                trovano di fronte all'agenzia e stanno per varcare la soglia.
                
                "Marcello.... quante volte ho sognato questo momento, ma non 
                vorrei illudermi.... siamo una coppia gay...." 
                "Senti Dale, lo abbiamo sempre desiderato, ora abbiamo una 
                occasione.... io non voglio trovarmi vecchio a piangermi addosso 
                solo perché non ci ho provato...." 
                "Hai ragione.... entriamo" .....