Sogni d'amore
Si preannuncia una splendida giornata per Jen, che alzatasi di buon'ora, sente
un buonissimo profumino... si tratta di Kelly che le sta preparando un'ottima
colazione, come quelle che Sharon, loro madre, preparava loro a San Francisco.
- Mmm... che bontà!! Kelly sai che adoro la colazione della mamma! -
- Sì sorellina! Ho pensato di farti una piccola sorpresa, dato che questa
mattina non devo recarmi al lavoro. E poi lo sai che una buona colazione ti
fornisce tanta energia per l'intera giornata! -
- Hai fatto benissimo!! E' una bellissima giornata non trovi? -
- Sì, in effetti c'è un sole splendido! Dai vestiti in fretta e vieni che è
quasi pronto!! -
- Sì, dammi solo qualche minuto -
Jen si era alzata felice quella mattina, non sapeva se ciò era dovuto
all'incontro avuto il giorno prima con Kevin o meno, ma si sentiva sprizzante.
Quasi un'ora dopo era fori casa, doveva recarsi al lavoro e aveva deciso che
sarebbe anche andata a trovare Steve.
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Quando vide Stacy in cucina, Doris non poté fare a meno di parlarle
dellatelefonata ricevuta dall'avvocato di George. Dopo averne parlato decisero
che sarebbe andata lei in carcere.Stacy era ancora molto sconvolta da ciò che
quell'uomo le aveva fatto. Quindi dopo colazione uscì di corsa * Prima ci vado
e prima lo dimentico. * * Eccolo lì!! L' uomo che mi ha procurato tanta
sofferenza!! Cosa ci sto a fare qui, non lo so nemmeno io!! * furono i
primi pensieri che la balzarono in mente alla vista di <<suo padre>>. " Ciao
Bambina! Come stai? " fu George ad iniziare, ma la sua voce la irritava ancora
di più della sua presenza." Dov' è tua sorella? " continuò l'uomo, poiché non
riceveva risposta. " Si può sapere cosa vuoi da me? " finalmente gli chiese. "
Ho bisogno del vostro aiuto! Qualcuno vuole uccidermi e qui non riesco a
proteggermi! Dovreste fare delle indagini per me! " disse infine George. " Non
ci penso proprio! Con che coraggio ci chiedi aiuto???
Meglio che me ne vada! Ho sentito già troppo, per oggi! " Doris era davvero
infuriata! Come si permetteva a chiedere il loro aiuto dopo tutto ciò che
aveva fatto loro! Era Inaudibile! " Si raccoglie ciò che si semina, George! "
Così dicendo andò via!Lei non si girò a guardarlo e non poté quindi accorgersi
delle lacrime che scendevano dagli occhi di quell'uomo distrutto.
Aveva un appuntamento con Jim alle undici all'agenzia. Aveva ancora tempo per
un caffè. Mentre lo sorseggiava, ripensò alle parole del <<padre>> *
"Qualcuno vuole uccidermi." certo che se fosse vero ed io non avessi fatto
nulla per aiutarlo mi sentirei un verme!In fondo è sempre nostro padre! Ne
parlerò con Stacy....Meglio che vada ora! * Mezz' ora dopo era di fronte a Jim
che le mostrava delle carte.
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Attese le 11.00, la fine del suo turno e, dopo aver fatto una veloce doccia,
si recò all'asilo nido della Forrester, dove gli avevano indicato che si
trovava il ragazzo.
In realtà non sapeva bene cosa dirgli, era da alcune settimane che non lo
vedeva e in parte la cosa le dispiaceva, in quanto non voleva perdere un amico
come lui. Senza avere una precisa idea in mente, per spiegare la sua presenza
lì, lo raggiunse.
- Ciao Steve! Hai un minuto?? -
Lui evidentemente non si aspettava quella visita, perché appena si era voltato
aveva assunto un atteggiamento di sorpresa.
- Ciao Jen... ma... cosa ci fai qui? Cioè non che non mi faccia piacere ma...
-
- Sì hai ragione. Non ti aspettavi certo di vedermi, ma sai ultimamente ci
siamo visti poco e... finito il mio turno di lavoro mi sono detta perché non
passare a salutarti! -
Steve era sicuramente contento di rivederla, ma si trovava un po' in
imbarazzo, si sentiva strano... ma non sapeva nemmeno lui spiegarsi il motivo
di questa sensazione!
- Sì in effetti ci siamo sentiti veramente poco nelle ultime settimane... -
- Beh in parte sai è colpa mia... ho avuto altri impegni, tornata da San
Francisco, ho avuto alcune cose personali da sistemare e tu che hai fatto in
questo periodo?? Il tuo nuovo lavoro? Ti piace? -
- Certo! La professione di medico è sempre stato il mio sogno e qui mi trovo
veramente bene. Per quanto riguarda le altre cose, a dir la verità,
quest'ultimo mese è stato un po' movimentato e... sai quella mia amica Stacy?
Beh è stata ferita... ma è una storia un po' lunga... -
- Sì, Bridget mi aveva accennato qualcosa. Ora come sta?? -
- Bene bene! E' un osso duro e poi dopo essere uscita dall'ospedale è venuta
da noi a trascorrere la convalescenza, quindi ci sono anche io ad aiutarla,
oltre a Doris ovviamente! -
Steve aveva detto quelle parole in un modo strano, lei sapeva quanto lui
ammirasse Stacy e il fatto che ora lei viveva con lui, un po' l'aveva res
gelosa ma... in fondo non c'era nulla di male, anzi per quanto non la
conoscesse era molto contenta che non le fosse successo nulla.
I due parlano ancora un po', Steve la informa che la sera prima aveva avuto
intenzione di invitarla alla festa di Megan, ma lei non ha risposto al
telefono e Jen spiega che probabilmente non si è accorta della chiamata e che
anzi, anche se in ritardo, dovrà fare gli auguri alla donna.
A quel punto Steve...
- Scusa Jen ma ora io dovrei tornare al lavoro, mi ha fatto molto piacere
rivederti e grazie per la tua visita... -
- Beh cerchiamo di non perderci di vista... magari ci vediamo nei prossimi
giorni all'Insomnia! -
- Sì, potremmo uscire un'altra volta per parlare con più calma -
Jen capisce che lui in fondo sta lavorando, per cui lo saluta con un
affettuoso bacio sulla guancia!
- Ok alla prossima!! -
- Sì! Ciao Jen! -
Ora si sarebbe recata all'Insomnia e poi magari avrebbe chiamato Kev, se non
si fosse fatto sentire lui.
"Steve però mi sembrava un po' strano!! Chissà cosa avrà?! Non è che quella
Stacy... ma no Jen è solo una sua cara amica!"
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* E' proprio bella! * non poté fare a meno di pensare... " Allora Jim, hai
qualcosa per me?? " chiese Doris " Certo, mia cara! Spero che ti soddisfino!
Mi sono anche permesso di fare delle ricerche più approfondite sul tuo amico!
E' tutto scritto in queste carte." " Allora è questo l'uomo che ha ucciso il
farmacista e che è penetrato in casa?? E' una vecchia conoscenza!!!Ma lui è
solo un esecutore è un pesce piccolo! Ci serve il mandante! " disse Doris " Se
continui a leggere scoprirai cose interessanti!
" fece Jim, istigando la curiosità dell'amica! " Mmm! Vedo! Aspetta! E se
fosse il padre della ragazza??? " disse Doris d'un tratto. " Bhè!Potrebbe
essere! Magari vuole vendicarsi della morte della figlia! " annuì Jim. "
Bene! Questa è una gran notizia! Però adesso bisogna che Steve stia ancora più
attento! Se i nostri sospetti sono fondati, cercherà di ucciderlo presto!
Questa sera ne parlo con Stacy! Ottimo lavoro Jim! " Doris era così contenta
che lo baciò.Subito entrambi si scostarono imbarazzati! Senza dire nulla Doris
uscì dalla stanza ed andò verso l'ufficio del capo! Jim era piacevolmente
sorpreso da quel gesto! Aveva spesso desiderato un suo bacio ma non si
aspettava che glielo desse così! Quando Doris tornò da lui era visibilmente
imbarazzata.Lui non affrontò l'argomento! Era sicuro che al momento giusto lei
stessa gliene avrebbe parlato. Doris gli fu visibilmente grata per il suo
gesto. Aveva deciso di restare all'Alfa! Sembrava felice, quando glielo
comunicò " .solo che per ora lavorerò in <<incognito>>.Ho
detto ad Al di Steve e lui mi ha dato carta bianca! Solo che non posso
lavorare visibilmente per questo caso, perché se n'occupa già la polizia! Ma
siccome ne sono coinvolta in prima persona.. Appena sistemo questa faccenda,
prendo il posto di George! " " E' quello che vuoi??" chiese Jim " Si! Ne sono
più che convinta! " " Bene! Ne sono contento! Allora per festeggiare domani
sera ti porto a cena dai Forrester! Eric mi ha chiamato e ci ha invitati a
cena! " Jim aveva preso la palla al balzo. " Eric Forrester?? Mi sa che prima
o poi dovrò fare qualche ricerca pure su di te! " rise Doris! A lei non
importava chi conoscesse! A lei interessava solo lui, come uomo, e quel bacio
glielo aveva fatto capire, ma non voleva pensarci! Non ora! Aveva altre cose
da fare! " Allora vado! A domani! " " Ciao Doris! " *Si! Era proprio la donna
giusta * pensava mentre la vedeva allontanarsi.
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Molly stava tornando a casa, ripensando a ciò che la psicologa le aveva detto
in ospedale. Ormai era convinta che l'adozione del suo bambino avrebbe risolto
tutti i problemi.
Fra pochi mesi sarebbero iniziati i corsi all'università, lei avrebbe iniziato
una nuova vita finalmente... e nessuno della sua famiglia avrebbe saputo. "E'
meglio così, non oso neanche immaginare cosa direbbero mamma, papà, e tutti
gli altri se venissero a sapere che sono rimasta incinta", continuava a
ripetersi.
Kevin era già lì quando Molly aprì la porta.
"Ciao, cosa dovevi dirmi di tanto urgente?"
"Devo parlarti di una cosa importante..."
"Dimmi tutto!"
"Poco fa sono stata in ospedale..."
"E' successo qualcosa?!? Ti sei sentita male?"
"No, ci sono voluta andare per chiedere informazioni. Vedi, tu forse non mi
capirai, ma per me questo bambino è un problema serio. Io sono venuta qui
perché voglio frequentare l'università, è sempre stato il mio sogno laurearmi
in biologia, ed ora ho la possibilità di realizzarlo. Ho studiato tanto lo
scorso anno per poter vincere questa borsa di studio, ed ora non posso buttare
tutto al vento..."
"Si, ma questo adesso che c'entra?"
"Fammi finire. Io vengo da una famiglia povera. i miei hanno fatto tanti
sacrifici per farmi studiare, ed ora ho questa opportunità... ma dovrò
studiare tanto, perché se gli esami vanno male non avrò più la borsa di studio
e dovrò tornare in Messico. Dovrò anche trovarmi un lavoro, perché i soldi
della borsa bastano a mala pena per la sopravvivenza, e qui la vita è
molto cara. Poi ci sono i miei, che sono sicura prenderebbero malissimo la
notizia che sono rimasta incinta... sono andata via giusto in tempo e nessuno
se ne è accorto per fortuna... nessuno lì deve venirlo a sapere... così prima
mi sono fatta prendere dal panico, ed ho pensato che avrei potuto risolvere
tutti i miei problemi con un aborto..." Dopo aver sentito queste parole kevin
si arrabbiò molto:
"Un aborto?!? Ma sei pazza?!? E perché non me ne ha mai voluto parlare? A
parte che forse per la legge americana non fai neanche più in tempo... ma come
ti è venuta in mente una cosa del genere?!?"
"Vuoi farmi finire il discorso? Lo so che non faccio più in tempo, me l'hanno
detto in ospedale, cosa credi?"
"Ecco, almeno ora ti sarai levata quella assurda idea dalla testa!"
"Se mi fai parlare ti spiego! All'ospedale ho conosciuto una psicologa che mi
ha consigliato di dare in adozione il bambino. Mi ha detto di telefonare a
questa agenzia e prendere un appuntamento. Nessuno verrà a sapere niente ed io
potrò continuare per la mia strada..." disse Molly, porgendo a Kevin i
volantini. Lui scosse la testa:
"Non se ne parla, io mio figlio in mano a degli estranei..."
Molly iniziò ad alzare la voce:
" Senti, non è facile per me, ma cerca di metterti nei miei panni... ma tu
cosa ne sai? Tu sei vissuto sempre senza problemi, hai sempre avuto tutto ciò
che volevi, non hai mai dovuto lottare per ottenere qualcosa di importante!
Tu..."
"Ma cosa ne sai tu della mia vita?"
"So che mi hai messo in questo guaio, ed io ho trovato una soluzione, ed andrò
fino in fondo con o senza la tua approvazione..."
Prese la borsa, e se ne andò via sbattendo la porta. Kevin la rincorse:
"Molly, aspetta! Ragioniamo... in fondo la madre sei tu... non posso
costringerti... proviamo ad andare all'agenzia e poi prendiamo una
decisione... adesso però torniamo a casa..."
Molly tornò indietro, ma era ancora molto agitata.
Dopo essersi calmata prese il telefono e chiamò l'agenzia: "Pronto, buonasera,
sono Molly Johnson... vorrei prendere un appuntamento al più presto. Vorrei
chiedere informazioni sulle adozioni... no, non voglio adottare nessun
bambino, vorrei dare in adozione il mio... sono al quarto mese... va bene, a
domattina, grazie mille!"
Guardò kevin e gli disse: "Abbiamo appuntamento lì per le 12".
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Jennifer, uscita dalla Forrester, sta ancora riflettendo sul comportamento di
Steve, ma decide di pensare ad altro, così, non torna a casa, raggiunge
direttamente il locale, dove inaspettatamente trova Kevin. E' molto sorpresa
nel vederlo lì, ma è allo stesso tempo felice, così avrà qualcuno con cui
pranzare.
Si avvicina al suo tavolo, ma il ragazzo è immerso nella lettura di un
quotidiano e inizialmente non si accorge di lei...
- Scusa... posso sedermi al tavolo del più bel ragazzo del locale?? -
domanda in tono scherzoso la ragazza.
- Ma certo Jennifer! Che sorpresa vederti qua! -
- Beh uscita dal lavoro o dall'università è facile trovarmi qui... pranzo
spesso in questo locale. Più che altro mi domando cosa ci faccia tu! -
- Avevo bisogno di fare un giro, per cui sono venuto in uno dei pochi locali
che conosco di Los Angeles -
- E Molly??! - Jen non sapeva se era stato opportuno rivolgere quella domanda,
ma ormai l'aveva posta...
- E' rimasta a casa... cioè in albergo. -
Jen capisce dal tono freddo di lui, che evidentemente non vuole parlarne, per
cui preferisce cambiare discorso. Arrivata Bridget, ordina un succo d'arancia
e due toast e dalla faccia dell'amica capisce che questa probabilmente ha
delle mire sul ragazzo, dal momento che lo guarda insistentemente.
** A quanto pare a Bridget interessa Kev. Beh è un bel ragazzo per cui è
normale che faccia colpo, ma se solo lei sapesse che lui aspetta un figlio da
un'altra donna. Questa è la realtà e anche io non posso farci nulla, se non
restare una sua carissima amica **
Appena fatto questo pensiero Jen si rimproverò quasi. In fondo lei teneva
ancora molto a lui, ma sapeva benissimo che ora non ci sarebbe stato più nulla
tra loro, non avrebbe di certo potuto intromettersi tra lui, Molly e... il
bambino che avrebbero avuto insieme!
In verità quella di ritornare con lui era stata solo una sua supposizione,
fatta, dopo aver capito che Steve preferiva non iniziare nessuna storia con
lei e capendo che era ancora estremamente legato ad Amy. Inoltre, al momento,
Jen non si era innamorata nuovamente di Kev, si trovava semplicemente bene con
lui e nonostante non avesse un ragazzo al suo fianco,
la ragazza era contenta di avere due amici speciali come Steve & Kevin.
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Stacy e Steve si trovavano a casa da soli.
Avevano appena finito di cenare e adesso erano seduti sul divano del
soggiorno. Stavano mangiando del gelato in silenzio. In casa regnava
un'atmosfera piacevole.
Stacy, per la prima volta, dopo tanto tempo, si sentiva attratta da qualcuno...Dopo
la morte del suo uomo, lei aveva tenuto tutti a distanza.
Certo! Aveva amici maschili ma era di questo che si trattava...solo di
amicizia e niente di più. Con Steve era diverso. Non lo voleva solo come amico
ma come il suo nuovo compagno. Voleva baciarlo, sentirsi dire da lui che l'
amava, e poterlo contraccambiare....
Mentre lo guardava, iniziò a sognare ad occhi aperti: Lui che la chiamava con
dolcezza, che lentamente si avvicinava a lei, che si protendeva per
baciarla.... Stacy ad occhi chiusi che si avvicinava a quelle labbra tanto
desiderate....
Proprio in quel momento Steve la chiamò, riportandola alla realtà.
Stacy aveva davvero chiuso gli occhi, e quando vide lo sguardo strano e allo
stesso tempo divertito di Steve, ebbe la consapevolezza di essersi anche
avvicinata con l'intenzione di baciarlo... **Accidenti a me e al mio sogno ad
occhi aperti.** pensò senza mai smettere di guardarlo **perchè non dice
niente?**si preoccupò Stacy "Cosa stavi facendo?" chiese finalmente il ragazzo
e subito dopo disse "Ti eri avvicinata e avevo pensato che tu...si, insomma...che
tu mi volessi baciare." e guardò la ragazza. Stacy si voltò a guardare il
gelato: "e se anche fosse?" domandò talmente a bassa voce che Steve dovette
chiedere alla
ragazza di ripetere, ma lei, invece di rispondere, lo baciò.....
- Sei completamente pazza Stacy, ma come ti permetti?
La ragazza rimase pietrificata, tutto avrebbe immaginato tranne una reazione
così ostile da parte di Steve.
- Ma io non credevo che....
- Tu non credi cosa? Ma cosa ne sai tu di me? Della mia vita, dei miei
sentimenti, di quello che ho provato e che provo ancora?
- Scusami non credevo che tu fossi veramente innamorato di Jennifer....
- E cosa c'entra Jennifer adesso? Lei per me non è quello che pensi , è una
cara amica e mi piace anche, ma non sono innamorato di lei!
- Continuo a non capire Steve, allora perché mi tratti così? Sono così
ripugnante? Posso anche lasciare questa casa se vuoi, non voglio infastidirti
oltre
- Il problema non sei tu Stacy, il problema sono io....
Steve si mise le mani sul volto, le immagini agghiaccianti dell'incidente in
cui morì Amy erano martellanti, come dei lampi sempre più veloci, un incubo ad
occhi aperti...
- Ma cos'hai sei sconvolto, non ti ho mai visto così....
- Sono un assassino, ecco, sei contenta?
- Tu un assassino? Perché inventi questa storia assurda? Tu non sei capace di
far male neanche ad una mosca, credimi riesco a capire le persone molto di più
di quanto tu creda...
- Eppure è così....
- Allora raccontami questa storia, ti dirò poi se è credibile o no - E va
bene, ma non ti piacerà. Circa dieci anni fa ero pazzamente innamorato di una
ragazza, si chiamava Amy abitavamo a Berkley, lei quel giorno compiva vent'anni.
Per festeggiare l'ho portata fuori, dopo aver cenato in un locale romantico
siamo andati in discoteca.
Steve comincia a piangere, ma sente che deve assolutamente confidarsi con
Stacy, così continua a parlare....
- Ho iniziato a bere un po' troppo così Amy mi convinse a tornare subito a
casa. L'alcool, però, aveva già fatto effetto, e mentre guidavo verso casa ero
fortemente infastidito dalle luci della strada. Per evitare un cagnolino in
sosta al centro della corsia, ho perso il controllo della macchina, purtroppo
uscendo fuori strada ci siamo schiantati contro un albero. Amy è morta sul
colpo, io invece ne sono uscito solo con qualche contusione.....
Ora capisci perché ti dico che sono un assassino?
- Eri solo ubriaco Steve, non puoi soffrire tutta la vita per un incidente!!!!
- Sono un assassino, anche il padre di Amy lo diceva al funerale, ha
ragione!!!
- Il padre di Amy?
- Si, era totalmente sconvolto, se non ci fossero state altre persone mi
avrebbe ucciso al cimitero davanti alla tomba di Amy...
- E ora dov'è questo tizio?
- Non lo so Stacy, forse è ancora a Berkley, ma una cosa posso dirtela,
avrebbe fatto bene ad uccidermi, non merito di vivere, Amy aveva solo vent'anni
capisci?
Stacy pensò a tutti i tentativi di uccidere Steve, e se ci fosse di mezzo il
padre di Amy? Ora non voleva pensarci, e neanche dirgli dei suoi sospetti,
ora la cosa più importante era stargli vicino e tentare di confortarlo, ma
era così difficile....
Steve cominciò a singhiozzare, ora non parlava più il dolore era troppo
forte, proprio come quando morì Amy...
Dopo che Steve ebbe finito di raccontare la sua storia, trovò Stacy in
lacrime..."Oh Steve scusami tanto." In quel momento sentì il desiderio di
diventare piccola piccola per poi scomparire dalla faccia della terra.
**Che cosa ho fatto?** Era combattuta da
mille pensieri e desideri....Avrebbe anche voluto
raccontargli la sua storia, ma si vergognava talmente tanto per
quello che aveva fatto che andò a rinchiudersi in camera sua, lasciando
Steve da solo.
* Stupida!!! Ecco cosa sei! Dovevo dar retta a Doris e lasciar perdere!!!
Che stupida!!!* pensava Stacy mentre le lacrime sgorgavano dai suoi
occhi.......Era certa di aver rovinato anche la loro amicizia.... * come
vorrei sparire!! *Era questo il desiderio che aveva in quel momento.......
Steve rimase disteso sul divano a guardare il soffitto, si rendeva conto di
non avere un buon rapporto con le donne, e anche per questo forse si teneva
a distanza sia da Jennifer che da Stacy, ma le cose dovevano cambiare, la
vita corre via in un attimo, non poteva e non doveva più vivere nel
passato....
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Quando rientrò in casa quella sera, Doris avrebbe voluto parlare con Stacy
della giornata! Se fosse stato confermato il sospetto che aveva, non c' era
tempo da perdere! Steve era in grave
pericolo! Ma l'atmosfera che si respirava in casa non era delle
migliori! Steve sul divano addormentato e Stacy che
singhiozzava a bassa voce facendo finta di dormire! * Deve essere successo
qualcosa d'importante! Speriamo che Stacy non si sia sbilanciata! Ora capisco
alcuni atteggiamenti di Steve e non sarebbero piacevoli per lei,
soprattutto ora.* Tuttavia non volle indagare! Doris sapeva bene che in
certe occasioni era meglio far passare un po' di tempo! Una volta a letto,
però, si ripromise di parlare con la sorella, ma soprattutto con Steve,
l'indomani stesso. L' ultimo suo pensiero però lo rivolse a Jim * Che uomo!!!
Credo proprio d' essermene innamorata!!! Ma non posso gettarmi in un' altra
relazione!! Non ancora! Devo andarci con i piedi di piombo!!! Si però .. È l'
uomo giusto! Lo sento! * con questi pensieri si addormentò..
(e non finisce qui)
A venerdì prossimo....
D@ny