" Come mai una così bella donna è tutta sola in un locale? "
" Scusi!??!!? " Doris era sorpresa.
" Forse aspetta qualcuno? In caso posso aspettare con lei? "
Doris osservo' meglio il suo interlocutore: Era un bell' uomo! Sorriso affascinante, ben vestito, cordiale. Le sembrava un tipo a posto...
" Posso almeno offrirle da bere? "
" Oh! io veramente....Va bene, grazie." Così i due iniziano a parlare....
" La ringrazio del complimento di prima, signor???"
" Che sciocco! Non mi sono neanche presentato: Marcello Perez, piacere!"
" Doris Attard. Anche lei latino!" dice Doris pensando al suo amato Dale.
" Si sono italiano. Di Roma..." le risponde Marcello un po' sorpreso dall' affermazione di Doris
" Io ho vissuto per un po' in Italia e l' ho visitata tutta. E poi...." dice, accorgendosi che Marcello era rimasto sorpreso..." ho conosciuto una persona latina poco tempo fa...."
Marcello non immagina minimamente che lei si riferisca proprio a Dale....
La donna che gli sta
davanti e’ proprio notevole e Marcello non puo’ fare a
meno di notarlo e di fare il galante anche se, per qualche
istante, ha avuto la sensazione di averla gia’ vista da
qualche parte
**E dai Marcello! Smettila con queste idee che ti passano
per la testa…Posso capire Dale ma non puoi aver visto
tutti gli abitanti di Los Angeles nei pochi giorni che ci
sei stato**
"….E’ anche lui una persona molto aperta e…."
Marcello si accorge che Doris gli sta parlando del suo
amico latino e si allontana dai suoi pensieri per prestare
attenzione a quello che gli sta dicendo
"… Ma forse ti sto annoiando con le mie chiacchiere ?"
"No, no affatto! E’ piacevole stare ad ascoltarti " mente
spudoratamente Marcello e nuovamente ha la sensazione di
aver gia’ visto quel volto
" Scusami…ma qui a Los Angeles cosa fai? Lavori ? "
" Si…lavoro all’Insomnia…lo conosci?"
** Ecco dove l’ho gia’ vista….in quel locale dell’altro
giorno….sicuramente tra le tante persone che c’erano ho
intravisto anche lei**
" …E’ un locale simpaticissimo frequentato sempre da
tantissimi giovani ….certo non e’ chic come il locale dove
sono stata con alcuni amici l’altra sera il Mannequins……Ehi!
Ma ti senti bene? Improvvisamente sei sbiancato….Vuoi che
chiami qualcuno?…"
Marcello, sentendo il nome del Mannequins, in un attimo fa
mente locale e ricorda tutto.
** No! Altro che Insomnia….. Era in compagnia di Dale e di
quell’altro tizio la sera scorsa…ora ricordo…Marcello non
puoi lasciartela scappare…lei puo’ dirti le cose che vuoi
sapere…se ci sai fare ti potresti far dire da lei ogni
cosa, e magari potrebbe anche portarti da Dale **
" Come dici? No , no non e’ niente ! Ho avuto un leggero
capogiro…sta tranquilla…Mi sento gia’ meglio….Non e’ che
sei tu che fai questo effetto agli uomini?"
Marcello sfodera uno dei suoi famosi sorrisi e decide di
conquistarsi la fiducia di quella donna che potrebbe
dargli novita’ sulla vita di Dale
" Oltre che un bell’uomo devo dire che sai essere anche
molto galante "
Da quelle parole Marcello capisce che e’ sulla buona
strada.
###
Intanto Stacy è a terra, Steve e Dale sono sbigottiti, la paura di poterla perdere infonde loro un pochino di coraggio così decidono di aggredire James. Il malvivente va su tutte le furie, e con qualche colpo di karate mette ko i due poveri ostaggi, prima che Dale possa reagire di nuovo, James lo lega ad una sedia. Steve invece si sta rialzando a fatica per via della ferita alla gamba, e quando sta per colpire James viene da questo scaraventato al muro, poi gli sferra anche due colpi sul volto fino a fargli uscire sangue dal naso. James decide di legare pure Steve, anche se in quelle condizioni difficilmente avrebbe reagito di nuovo, poi comincia a minacciarlo...
- Ti avevo detto brutto muso che me l'avresti pagata se non seguivi i mei ordini alla lettera!
- Ma io...
- Io cosa? Non hai fatto altro che ribellarti, non hai ancora capito chi comanda vero?
- Lo so che comandi tu, ma...
- Basta di dire "ma..." non voglio più ascoltare le tue fesserie, sono stato chiaro?
- Chiarissimo , prometto di non farlo più...
- Mi dispiace ragazzino ma delle tue promesse ci faccio un bel falò, ora ti pentirai per tutto quello che hai fatto!
- Non uccidermi ti prego!
- Non preoccuparti fifone, farò qualcosa di peggio che ucciderti, manderò il mio complice dalla tua dolce Jennifer....
- Ti prego, no non farlo, farò qualsiasi cosa per te, qualsiasi!
- Mi dispiace bamboccio, ma non riuscirai a far cambiare idea al sottoscritto, nessuno ci è mai riuscito, preparati a soffrire!
A questo punto James si allontana per dare a David degli ordini....
# # #
* Non credevo che Stacy mi desse buca! Per fortuna ho incontrato Marcello! Un uomo davvero affascinante!!! * Pensa Doris salendo in ascensore! A pochi passi dalla porta la vede socchiusa * Vuoi veder che Steve è tornato? Magari! Così parliamo un pò...* e senza porsi il minimo dubbio entra in casa, ma subito si accorge che qualcosa non va perchè è tutto sottosopra. Purtroppo non ebbe il tempo di chiedere aiuto poichè qualcuno la aggredì alle spalle e le mise un coltello sulla gola " Ciao bellezza! Non credevo che quello smidollato avesse tanto buon gusto! " La sua voce era sgradevole " mi piacerebbe divertirmi un pò...." Doris non aveva mai avuto tanto paura come allora, ma cercò lo stesso di reagire e pestò il piede a David..." Brutta stronza" ora David la stringeva ancora di più " ho da riferirti un messaggio... Presto ti chiameremo e ti daremo indicazioni precise...Fai esattamente ciò che ti diremo altrimenti i tuoi amici ci rimetteranno la pelle! E non chiamare la polizia altrimenti il corpo del tuo caro Steve lo ritroverai in una discarica.....Mi hai capito Jennifer?" Doris annuì " Ciao dolcezza e a presto" e la scaraventò a terra con tanta forza che quando Doris riuscì a riprendersi e a rincorrerlo, David era già sparito. * Cercavano Jen! Devo avvisarla.....Dov' è il numero??? Ah! Eccolo! *
" Pronto? "
" Jen? Sono Doris. "
" Doris? Che succede? Perchè chiami a quest' ora? "
Dopo averle raccontato l' accaduto, Doris continuò " Ascoltami! Non rispondere a nessuna telefonata! Neanche se viene dal telefonino di Steve! Domani parlerò con qualcuno che potrebbe aiutarci. OK?"
" Va bene Doris! Farò come dici! Notte!"
" Notte Jen! "
Chiusa la conversazione ripensò alle parole del sue aggressore, e le venne in mente che Dale sarebbe potuto essere implicato nella storia. Decise quindi che l' indomani avrebbe rintracciato Dave Starsky...
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Stacy rinviene e si trova sdraiata su una panca del ristorante. Vorrebbe alzarsi ma è troppo stordita dal dolore per farlo, e quindi rimane sdraiata cercando di riprendersi. Per intanto, la ragazza decide di controllare la situazione e nota l'assenza di David. Poi vede i suoi amici che stanno dormendo e pensa che siano stati narcotizzati; mentre James sta guardando fuori da una finestra con aria distratta.
Approfittando di questa situazione, Stacy incomincia a muoversi piano piano, cercando di non fare rumore.
Avendo notato la sua pistola sul banco vicino alla cassa e dopo averla presa, Stacy si dirige verso James, che continuando a guardare fuori dalla finestra, non si è ancora accorto di nulla. Stacy si trova dietro a James e puntandogli la pistola gli dice: "Non ti muovere o sparo..." Sentendo quelle parole James prende uno spavento, e si volta verso Stacy.
Stacy riesce a disarmarlo e lo ammanetta alla ringhiera di una scala, poi si dirige verso i suoi amici che stanno ancora dormendo. Con degli strattoni Stacy riesce finalmente a svegliarli...."Forza alzatevi e uscite. Dovete andarvene da qui."
"Sei stata grande
Stacy..." Dice Dale dopo aver notato James ammanettato
"Avevo temuto il peggio ma sei riuscita a salvarci." Stacy
sorride a Dale..."Grazie Dale ma dovete andarvene da qui
prima che torni l'altro. Dovete riuscire a mettervi in
contatto con Dave Starsky, il mio collega."
"Okay Stacy ma tu verrai con noi. Non voglio lasciarti
qui..."
"Si va bene."
Stacy segue Steve e Dale ma un capogiro gli fa perdere l'equilibro e sarebbe caduta se Steve non fosse stato pronto nel sorreggerla.
"Stacy stai bene?" chiede Steve preoccupato.
"Si Steve non preoccuparti...." Steve non è del tutto convinto perchè Stacy aveva cambiato colore e aveva notato del sangue sulla sua giacca scura.
Anche Dale si era accorto
che qualcosa non andava in Stacy ed era molto
preoccupato...! "Sentite non preoccupatevi per me. Io sto
bene ma starò ancora meglio appena tutta questa storia
sarà finita.. .Forza andiamo."
Detto ciò Stacy intima Dale e Steve ad uscire per primi,
mentre lei si ferma sulla soglia della porta del
ristorante "Vado a prendere James, ma voi intanto
proseguite che io vi raggiungo..." Dale e Steve si avviano
a piedi ma non prima di aver intimato a Stacy di non
perdere altro tempo prezioso. Stacy entra nel ristorante,
e si avvicina a James che togliendolo dalla ringhiera gli
ordina di camminare: "Avanti cammina, e non farmi perdere
tempo."
"Goditi questi attimi di
felicità per essere riuscita ad arrestarmi, ma non credere
che dureranno."
"Questo lo dici tu..."
Stacy si avvia verso la porta con James ma proprio in quel
momento entra David che vedendo la ragazza si avvicina
velocemente, e dopo una dura lotta riesce a disarmare
Stacy che spingendola la fa cadere per terra. David prende
le chiavi delle manette e libera il capo che era ancora
ammanettato. Mentre David stava liberando il capo, Stacy
si era alzata ed era riuscita a raggiungere la porta.
Stava per uscire ma qualcuno la blocca chiudendo la porta
violentemente....Si tratta di James che poi afferra Stacy
per la vita, e con fare deciso la trascina vicino al suo
complice gettandola per terra.
David rivolgendosi a Stacy chiede dove sono i due ragazzi ma Stacy non risponde... Il complice sta per colpirla ma James lo ferma intimandogli di non perdere altro tempo, e di andare a cercare Steve e Dale. David esce dal locale e Stacy rimane sola con James.
"Bene, bene, bene...Eccoci di nuovo qui mia cara." E così dicendo, James fa rialziare Stacy ed è lui stavolta ad ammanettare la ragazza, gettando le chiavi di queste in un tombino.
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L' indomani mattina Doris si era presa un giorno di ferie. Non aveva dormito tutta la notte e doveva mettere in ordine, ma aveva ancora paura di stare sola. Pensava che sarebbe stato bello se Jen fosse andata a stare da lei per un pò ma non voleva essere di peso per nessuno...
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Era la seconda notte che Jen non chiudeva occhio, era stanca, preoccupata, spaventata. Di certo non si sarebbe mai immaginata che Dale e Steve fossero in un guaio del genere, ma sapeva che qualcosa era successo. Un insieme di emozioni, ansie e sentimenti provava in quel momento. Aveva rinunciato a cercare di rintracciare Steve sul suo cellulare, perchè aveva capito che era inutile. Soffriva e stava male per tutto quello che le stava succedendo e aveva bisogno di confidarsi con qualcuno.
Benchè lo avesse sempre fatto con la sorella Kelly, perchè lei la sapeva ascoltare e comprendere, ora proprio non poteva. Non voleva farla preoccupare a causa di una storia, di cui Kelly non sapeva assolutamente niente. Doveva però stare vicina a Doris, anche lei soffriva, in fondo Steve abitava con lei. Per un momento le venne un'idea.
*E se in questi giorni, finchè non si ristabilisce la situazione, mi trasferissi da lei per stare più vicine. Farebbe bene ad entrambe ma non so...*
Ma sì dai! Ora la chiamo!
Compone il numero e dopo alcuni squilli sente rispondere.
- Pronto? -
- Doris? Ciao sono Jennifer! -
- Oh Jen. Mi fa piacere sentirti. Come stai?? -
- Non bene. Sono preoccupata -
- Lo so! E' una situazione difficile -
- Doris hai qualche novità? Sei riuscita a rintracciare Dale?
- Purtroppo no. Ma ho parlato con sua sorella -
- Senti avevo pensato che... insomma credo sia importante stare vicino in questi giorni. Se ti va potrei trasferirmi da te finchè non sappiamo qualcosa in più! -
- Ma certo! Ne sono felice! Sarebbe la cosa migliore. -
- Esatto! Come penso io... -
- Vieni subito se vuoi, così possiamo anche parlare di alcune cose. -
- Va bene! Sono da te nel pomeriggio. Preparo solo le cose necessarie per un paio di giorni! -
- Perfetto! Grazie Jen! -
- Grazie a te. Riesco a non agitarmi, perchè ti ho accanto. Ho scoperto solo adesso la nostra amicizia. So che posso contare su di te -
- Anche io penso le stesse cose di te! -
- Ok, allora a dopo! -
- Ti aspetto! -
- Ciao Doris! -
Terminata la chiamata Jen iniziò a prepara alcune borse, giusto il minimo indispensabile. Poi sarebbe passata all'Insomnia!
# # #
E' una splendida giornata e Alice si alza di buon umore nonostante non abbia ancora trovato una casa dove vivere. Però ha buoni propositi e prima di tutto decide di trovarsi un lavoro. Chiama la Forrester e decide di farsi fissare un colloquio per il prima possibile.
-Qui è la Forrester Creation's buongiorno, in cosa posso esserle utile?- risponde Megan.
-Buongiorno, mi chiamo Alice Solari, e vorrei sapere se è possibile fissare un appuntamento con la signora Brooke Forrester.-
-Certamente...un attimo e controllo..........sì...la signora Forrester è disponibile per questo pomeriggio intorno alle 17. Lei è d'accordo?-
-Meraviglioso......benissimo!!!!!!!! A più tardi allora!!!-
-A presto!-
Alice è molto eccitata e non sa se piangere di gioia o per l'agitazione. Però decide di uscire a fare shopping e comprarsi qualcosa di carino per il pomeriggio.....non si sa mai...magari alla Forrester può incontrare di nuovo Ridge...................
Alice passa davanti all'Insomnia e vede Bridget che sta uscendo dal locale. Decide di entrare e salutarla.
-Ciao Bridget!!!!-
-Ciao Alice, come stai?-
-Benone....sai la novità?-
-Alice.....hai trovato casa? Io non ho ancora trovato nessuno che abbia un posto disponibile...mi spiace...-
-No no...sei fuori strada....-
-Non tenermi sulle spine..........avanti dimmi tutto....-
-Oggi pomeriggio ho un colloquio alla Forrester Creation's....con tua mamma....-
-E' fantastico Alice!!!!!!!!!!!!! Se solo potessi aiutarti....so quanto vorresti fare la stilista ma ora come ora i rapporti con la mamma non sono dei migliori.......però se vuoi posso chiamare papà e dirgli che oggi andrai alla Forrester per un colloquio e se lui può essere presente quando entrerai in ufficio.-
-No Bridget...non mi sembra il caso........non voglio approfittare di te......-
-Nessun problema davvero.....tu comunque pensaci......-
-Grazia molte....sei un tesoro......ora scappo....devo andare a sistemarmi per il colloquio...-
-Ehi Alice aspetta.....io ho la mattinata libera....che ne dici di andare a fare shopping assieme?-
-Sarebbe una bella idea davvero.........allora prima ci prendiamo un bel caffè e poi andiamo.......-
E così le due amiche rientrano nel locale.........................
# # #
"Eccomi finalmente!"- esclama Ashley non appena riesce a trovare l'appartamento indicato dal giornale."E' veramente vicinissimo alla Forrester Creation's come diceva l'annuncio...meglio così, non ci metterò molto per arrivarci!! Al più presto devo tentare l'ingresso lì...è l'unico modo per sfondare davvero come stilista!! In fondo a S. Francisco me la cavavo bene!!" Non è il momento per pensare a questo, infatti si avvia verso l'entrata e bussa alla porta. Viene ad aprire una ragazza "Ciao posso esserti utile??", "Sì - dice Ashley - sono qui per vedere l'appartamento, ho notato l'annuncio sul giornale". Così la ragazza le mostra tutte le stanze e alla fine Ashley decide di prendere quell'appartamento: "Bhè, che dire, lo prendo! E' molto carino e poi è situato in un punto bellissimo della città. Anche il prezzo è conveniente!!" Così Ashley riceve le chiavi di casa, firma il contratto, ma non ha tempo di gustarsi un po' di riposo nella sua nuova casa...deve iscriversi all'Università: lo studio al primo posto!! Si dirige verso l'università di Beverly Hills e una volta entrata comincia a camminare per i corridoi, ma non sa da che parte andare. Si avvicina per vedere gli orari di quelle che sarebbero dovute essere le sue lezioni di psicologia. "Non deve essere poi così dura psicologia! Comunque dura o no a me piace tantissimo e non vedo l'ora di iniziare!" esclama Ashley. Comincia ad incamminarsi tra i corridoi e arriva davanti la porta della segreteria per iscriversi...Dopo qualche minuto: "Non pensavo ci volesse così poco x iscriversi: finalmente potrò frequentare le lezioni!!" Ma non era l'unica cosa che voleva per il suo futuro, doveva andare alla Forrester Creation's e chissà, forse sarebbe diventata una famosa stilista!! Decise così di andare subito: "Basta perdere tempo...più ne passa e più avrò meno possibilità di entrare alla Forrester Creation's...vai Ashley.. è l'ora!" Così dicendo, essendo la sua nuova abitazione vicinissima alla casa di moda, pensa di passare a casa per darsi una sistemata e prendere i suoi bellissimi modelli." Non posso presentarmi così, metterò un bel vestito e mi aggiusterò i capelli, devo essere molto raffinata!!" Esce di casa e i passanti rimangono abbagliati dalla sua bellezza: è davvero stupenda. Dopo qualche minuto eccola lì davanti alla Forrester Creation's..: "Eccomi finalmente.. il cuore mi batte a mille! Fatti coraggio e entra, in fondo non sei da meno di tutte le persone che lavorano qui" Ripetendosi queste parole si decide a entrare con le mani tremanti che reggevano la cartellina contenente tutti i suoi modelli. Si aggira spaventata in quell'enorme edificio.. "Ciao, posso esserti utile?? Stai cercando qualcuno?? Io sono Megan, piacere." "Ah, grazie Megan...io sono Ashley, sai sono arrivata da poco da S. Francisco e dato che lì facevo la stilista, mi chiedevo se il signor Eric Forrester potesse dare un'occhiata ai miei modelli e alle mie referenze, ho sentito dire che vi serve una nuova stilista!!" Ashley è davvero emozionatissima e la voce le trema, ancora non crede di essere lì a parlare con Megan!" Mi spiace Ashley, ma oggi non è possibile, i Forrester sono in riunione, dovresti tornare domani!! L'espresione di Ashley diviene tutto ad un tratto sconsolata ma, non perdendo la speranza, dice a Megan che sicuramente sarebbe tornata. Infila la cartellina nella borsa, e si dirige verso l'uscita quando una persona le viene addosso: "Ops, scusami tanto, non volevo!" Ashley risponde che non è successo nulla e esce dalla Forrester...ma la cartellina è caduta nel corridoio senza che Ashley o l'altra persona se ne siano accorti"
# # #
Brooke chiama Megan in ufficio, vuole parlare con Steve per un incarico.
- Megan, mi mandi Steve per cortesia? Vorrei fargli preparare alcuni plichi da spedire a New York
- Veramente non c'è...
- Ha un giorno libero oppure à malato?
- Non saprei cosa risponderti Brooke, so solo che non si è presentato e al cellulare non risponde...
Brooke aveva avuto una buona impressione su Steve, detestava doversi ricredere, quindi evita di pensarci e dice alla sua segretaria:
- Non ha importanza, tanto non era urgente, vedrò di sistemare queste carte da sola , poi vado in palestra da Dale per un bel massaggio rilassante
- Veramente non c'è neanche Dale...
- Cosa!?!?
- Si Brooke, anche lui è letteralmente sparito
- Non è possibile, non può essere una coincidenza, quei due sono amici, cosa stanno combinando insieme?
Brooke è delusa, non sa se preoccuparsi o preparare le lettere di licenziamento, poi decide di lasciare a Megan l'incarico di cercarli in continuazione, solo in seguito deciderà cosa fare.
La segretaria prova a richiamare Steve e Dale al cellulare, più volte e anche nelle ore successive, ma di loro nessuna traccia
# # #
Steve e Dale stanno scappando per il centro di Malibù. La gente, molto incuriosita, li osserva.
Steve ha un incedere davvero strano, quasi comico, tra zoppichi vari e goffe smorfie di dolore. Dale ha una strana fasciatura in testa.
La gente non fa altro che borbottare
"Ma guarda quei due.... credono che sia Halloween???"
Dale, intanto, si guarda intorno
"Dai Steve... tieni duro, dobbiamo per forza allontanarci il più possibile"
"Dale, non ce la faccio, ho delle fitte tremende alla gamba e...." guardandosi intorno continua "e poi mi sento ridicolo"
"Non pensare alle gente, lo sai che si impicciano solo quando non serve"
"Ma Stacy dov'è... non la vedo!"
"Non ti preoccupare Steve, è una tipa molto furba. Vedrai che se la sta cavando benissimo"
"Ma aveva detto che ci avrebbe raggiunto..."
"Dai, non ti preoccupare. Sono sicuro che sta bene. Steve, andiamo"
Steve si ferma appoggiandosi ad un palo
"Dale mi spiace, io non ce la faccio a continuare..."
Detto questo Steve cade a terra perdendo quasi completamente i sensi. I suoi gemiti attirano la gente intorno a lui.
"Qualcuno può chiamare una ambulanza???" Dale si guarda intorno molto agitato "Steve non mollare ora... manca poco ed è tutto finito"
Steve non è del tutto cosciente, e Dale non sa se lo può ascoltare, ma continua a parlargli fino all'arrivo dell'ambulanza, cercando di tenerlo in qualche modo sveglio.
In breve tempo i due vengono portati nel più vicino ospedale. Steve viene portato d'urgenza in sala rianimazione mentre Dale, dopo le medicazioni superficiali, viene sottoposto immediatamente ad una TAC all'encefalo per accertarsi che non ci siano danni interni.
Il primo a finire i controlli è Dale. Ha subìto un trauma cranico minore, e il tutto si è risolto con qualche punto sulla fronte e varie contusioni qua e là. Per sicurezza però viene trattenuto in pronto soccorso.
Dopo un paio di ore Steve lo raggiunge.
"Hey Steve, ci sei ancora tutto o ti hanno fatto a pezzetti?"
"E smettila... e poi non farmi ridere che mi tirano i punti"
Ma entrambi non riescono a trattenere le risate, forse perché ora si sentono entrambi più tranquilli.
"Certo che ti hanno fatto un bel decoro sulla gamba... non ho mai visto una sutura al punto croce"
"Ma sei tutto scemo oggi!" ribatte Steve
I due dialogano per qualche tempo, finché un agente della polizia li raggiunge per avvertirli che sarebbe tornato a breve per fare delle domande.
"E che gli diciamo a questo, Steve?"
"Non lo so... e non mi interessa" Steve comincia a diventare nervoso "Per un attimo non pensavo a Jennifer, ma ora sono preoccupato" Steve fa per scendere dal letto, ma il dolore lo blocca
"Steve ma che vuoi fare, non puoi muoverti..."
"Ce la devo fare..."
Dale si alza di scatto e lo blocca
"No Steve, mi spiace, facciamo così... io tra un po' verrò dimesso da sto posto e andrò a cercare Jennifer"
"Non posso aspettare, devo avere sue notizie"
Dale non sa cosa rispondere. Dopo pochi secondi una idea lo illumina
"La chiamo al telefono..."
"Cosa?" domanda Steve sorpreso
"Vado a chiamarla, così ti dico subito come sta! Dammi il suo numero..."
Dale esce dalla stanza. Un pensiero per un attimo lo blocca. Stacy. Ormai non ha più notizie di lei dal momento della fuga e sinceramente non sa se stare tranquillo o cominciare ad agitarsi. Immerso nei pensieri va in cerca di un telefono pubblico e di un'anima pia che gli presti qualche centesimo per telefonare. Finalmente un signore gli da una moneta.
*Certo che sono spilorci* pensa tra sé Dale *Va beh... meglio che niente*
# # #
Erano le tre quando Jennifer arrivò. Doris non riusciva a non mostrare la propria gioia nell' avere un' amica tale vicino in quel terribile momento....Dopo averla fatta sistemare, si misero sul divano a parlare di ciò che era accaduto " Sai Jen! Io credo che Dale c' entri in questa storia.."
" Ma che dici? Dale non farebbe mai del male a Steve! "
" Si! Hai ragione! Ma lo aiuterebbe se fosse nei guai... a costo di mettercisi lui! E non dimenticarti che anche lui è sparito dalla circolazione da qualche giorno... Comunque più tardi chiamerò Dave e....."
Intanto Dale solleva il ricevitore e compone il numero. Il telefono di Jennifer squilla.
Driin driin.....Driiiinnnn
" Jen non rispondere, non si può sapere "
Dale riaggancia e prova a chiamare Doris.
*Ti prego, fai che risponda, ti prego...*
" Pronto ? "
"Ciao Doris sono Dale..."
"Dale... finalmente, ma dove sei stato?? Ero molto preoccupata e..."
"Doris fermati, sono ad un telefono pubblico e ho solo una moneta, lascia parlare solo me..."
"Ok" risponde Doris con voce incerta
"Ora mi trovo al Community General Hospital..."
"Ma Dale, che è successo?" interrompe Doris molto agitata.
Dale, con voce calma, cerca di tranquillizzarla "Nulla Doris, stai calma, sto benissimo.... potresti raggiungermi in ospedale?? Ti devo parlare il più presto possibile e farlo al telefono non mi sembra la cosa migli..."
tu..tu..tu..tu..tu
"Jen! Dale è in ospedale. Vado da lui! Tu vieni con me, vero? Non voglio che tu resti da sola. Andiamo! " Così le due ragazze si avviarono verso il Community General Hospital....
# # #
Morgan è decisa: vuole farsi assumere da Massimo Marone per lavorare al fianco di Ridge.
L'unico modo per farsi assumere però, è presentarsi come segretaria, ma non sarà un problema. Morgan è disposta a fare qualsiasi cosa.
Sicuramente dovrà inventarsi precedenti esperienze in quel campo e falsificare un suo curriculum.
"Nessun problema: ho già fatto di peggio in passato. Ora, non è che per un curriculum falsificato rischio di nuovo la prigione! E' assurdo!" pensò De Witt.
Detto, fatto. Prese la sua borsa e si avviò decisa verso l'ufficio di Massimo, dopo aver scritto su un pezzo di carta l'indirizzo del palazzo, decisa a farsi assumere.
Appena arrivata suonò il campanello: l'emozione di rivedere finalmente Ridge stava crescendo sempre di più...
Nessuno rispose. Suonò allora un'altra volta: niente da fare. Una terza: ancora niente.
Morgan sta per andarsene quando si accorge che la porta dell'ufficio è socchiusa, quindi, con una leggera spinta la apre...
Si ritrova in una sala d'aspetto e non sa proprio da che parte dirigersi, quando decide di avvicinarsi alla prima porta che c'è di fronte a lei, poggia un orecchio su di essa e comincia ad origliare.
Dapprima non sente nulla, tutto silenzio, poi, improvvisamente, il suono di un telefono.
- "No, non mi disturba affatto: dica pure signor presidente." -
- "Saprebbe dirmi, per favore, se in questo momento Ridge si trova qui, disponibile, nel suo ufficio?" -
- "Mi dispiace deluderla signor Marone ma il signor Forrester è appena uscito dicendomi che stava andando nel suo ufficio alla "Spectra Fashion's". Ha intenzione di creare nuovi modelli insieme al signor Garrison e Dominguez, per la sfilata in concorrenza alla "Forrester Creation's"." -
- "Accidenti! Ancora questa stupida fissazione per la Forrester! Ok, ok grazie mille." -
- " Di nulla signor Marone." -
Massimo esce adirato dal suo ufficio quando vede una bellissima donna di fronte a lui.
Morgan non sa proprio che fare. Come reagirà nel vederla, lì, nel suo ufficio, senza nessun preavviso?
Massimo è subito affascinato dalla bellezza, purtroppo però un po’ sciupata, a suo avviso, da problemi personali, di quella donna e vuole assolutamente conoscerla...
- "Buonasera, signorina. In che cosa posso esserle utile?" -
- "Ehm... In verità cerco il signor Ridge Forrester ma penso che non sia presente..." -
- "No, infatti. Ma se vuole potrei aiutarla io: perché non viene a prendere un caffè nel mio ufficio e mi dice cosa ci fa, una bella donna come lei, sola in questa grande città?" -
Morgan nota subito che davanti a lei c'è un uomo che ha molta esperienza con le donne, ma non vuole cadere nelle mani di quest'uomo.
- "Accetterei molto volentieri signor Marone ma purtroppo devo urgentemente andarmene. Arrivederci!" -
Marone non fa neanche in tempo a ribattere la risposta che Morgan se ne è già andata.
Lasciando però, cadere, involontariamente un foglio, somigliante ad un curriculum...