Quinto  Episodio
    
    
    I sogni si realizzano, ma il passato ritorna!!
    
      
         
      
         
      
        Ormai gli uffici della Forrester sono 
        deserti, alle 20,30 si possono trovare solo gli addetti alle pulizie.
      
        Nel frattempo Megan e Dale si stanno gustando 
        un caffè seduti ad una scrivania....
      
         
      
        "Davanti ad una bella e gustosa tazza di 
        caffè si ragiona sempre meglio" dice Megan con un bel sorriso vitale, ma 
        allo stesso tempo affaticato da una lunga giornata di lavoro.
      
        "Questo è il...." Dale si blocca vedendo il 
        letto "è il tuo ufficio?"
      
        "Magari...." risponde Megan indicando con gli 
        occhi il letto "sarei più riposata"
      
        Entrambi ridono.... Dale incomincia a 
        rilassarsi.
      
        "Questo è l'ufficio del presidente, io sono 
        una semplice segretaria..... se stiamo qui gli addetti alle 
        pulizie penseranno che sto lavorando"
      
        Dale la interrompe "possiamo anche continuare 
        il nostro discorso in un delizioso bar che ho notato qui vicino..."
      
        "Preferisco rimanere qui" lo tranquillizza 
        Megan "è più riservato.... e poi vorresti farmi un massaggio al bar?"
      
        Dale ricomincia a ridere anche se Megan un 
        po' lo spaventa.... non è per niente abituato a donne così sicure di sé, 
        eppure è già la seconda che incontra nel giro di poche ore....
      
         
      
        Continuano a scherzare per quasi un'ora, 
        Megan si mostra convinta e sicura nei confronti di Dale e cerca di 
        convincerlo a farle un massaggio di prova la sera stessa, in fondo è 
        anche un bel ragazzo e sarebbe un peccato sprecare questa 
        occasione, finché la guardia notturna, che sta per montare turno in sede 
        Forrester, entra nell'ufficio
      
        "Scusate, ma voi che ci fate qui?"
      
        "Sono la segretaria della signora Logan, sto 
        chiudendo alcune pratiche urgenti e devo finire entro domattina"
      
        Dale, nel sentire queste parole, rimane 
        sbigottito... *certo che le sa dire bene le bugie*, dice tra sé, e 
        accenna un sorriso...
      
        Intanto la guardia ribatte "E lui cosa ci fa 
        qui?"
      
        "E' il mio fidanzato, è passato a 
        prendermi....." dice Megan, mostrandosi furbescamente disturbata dalle 
        troppe domande
      
        "Mi scusi allora, buon lavoro" e la guardia 
        se ne va...
      
         
      
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        Dale, che fino a quel momento era felice di 
        aver trovato come prima cliente una donna molto simpatica, ora si 
        preoccupa seriamente, *FIDANZATO* pensa tra sè....
      
        Lancia una brutta occhiata a Megan che, dopo 
        essersi accertata che il guardiano si fosse allontanato, si rivolge a 
        Dale ridendo:
      
        "Dai, non potevo mica dirgli che sarei 
        rimasta qui fino a tardi per farmi fare un massaggio da te" e intanto va 
        a chiudere la porta dell'ufficio "così non ci disturba più nessuno"....
      
        Dale butta un occhio all'orologio e si rende 
        conto che sono già le 22.... lei, con voce molto professionale, gli 
        parla dei forti dolori che spesso le prendono spalle e schiena....
      
        "Incominciamo subito...." dice Dale 
        guardandosi intorno "e no.... abbiamo pensato a tutto, ma non c'è nessun 
        lettino su cui tu possa sdraiarti, dobbiamo rimandare" ed è proprio 
        quello che sperava
      
        "Ma c'è il letto" risponde lei ammiccando un 
        sorriso.
      
        "Sarebbe scomodo per entrambi" continua Dale 
        "voglio farti un bel massaggio e...."
      
        Lo interrompe Megan "e quel tavolo laggiù?"
      
        "Ma non è scomodo?"
      
        "No, vado a spogliarmi..." e Megan sparisce 
        dietro un separé
      
         
      
        Dale, ormai rassegnato, libera il tavolo 
        dalle cianfrusaglie....  dopo pochi istanti Megan, coperta da una 
        bellissima vestaglia, si sdraia sul tavolo.
      
        Dale le massaggia, con molta professionalità 
        e la giusta energia, le spalle, poi passa alla schiena usando oli 
        energizzanti...
      
        "Scusa, mi è caduta la vestaglia" dice Megan.
      
        Dale si era reso ben conto che quello non era 
        stato un caso, ma cmq preferisce lasciar perdere e, stranamente 
        infastidito, conclude velocemente il massaggio.
      
        "Hai già finito???" dice Megan sedendosi sul 
        tavolo "se vuoi abbiamo tutta la notte".
      
        "E' molto tardi, io dovrei tornare a casa" 
        dice Dale, cercando di riordinare le sue cose molto in fretta, non 
        riesce più a stare in quella stanza con Megan.
      
        Lei prova ad abbracciarlo "Ma perché scappi 
        così in fretta, non dirmi che la mamma si arrabbia?" intona Megan con 
        una voce melodiosa, e molto rilassata.
      
        Dale la guarda, è palesemente schifato dal 
        comportamento di quella donna.... e senza chiedere neanche un compenso 
        per il massaggio, se ne va....
      
         
      
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        E' quasi l'alba, Dale non è ancora tornato a 
        casa e continua a camminare senza meta pieno zeppo di pensieri, spesso 
        in contrasto tra loro. Megan lo ha sconvolto, sembrava una donna tanto 
        per bene....
      
        Tra i tanti, tantissimi pensieri, gli 
        torna in mente quella donna all'Insomnia, Doris.
      
        *Anche lei è una donna molto sicura di sé, 
        spero non così intraprendente però.... ma non posso farmi abbattere da 
        una come Megan, devo cercare di conoscere quella donna*
      
        Finalmente arriva a casa *una bella dormita 
        farà passare ogni male*.... e si addormenta.
      
         
      
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        Qualcosa la stava trattenendo, la stava 
        soffocando!...
        Non riusciva a respirare e, per quanti sforzi facesse, non riusciva a 
        liberarsi da quella stretta mortale.
        Melody aprì gli occhi con un gemito e si ritrovò nel suo letto, madida 
        di sudore. 
        Il cuore che batteva a mille, e la sensazione di terrore ancora sulla 
        pelle. 
      
      
        Si portò istintivamente una mano alla gola.
        
        Era stato solo un terribile sogno, un incubo.
        Sospirò e accese l'abat-jour sul comodino. La sveglia segnava le 5:15 
        del mattino, e infatti dalla finestra proveniva il tenue chiarore delle 
        prime luci dell'alba.
        "Perché mai aveva fatto quel sogno? Era come se una minaccia invisibile 
        incombesse su di lei".
        Sul comodino, accanto alla sveglia, c'era la foto di Albert, che 
        sorrideva, con addosso la sua inseparabile maglietta dei New York 
        Yankees.
        -Oh, Albert... quanto mi manchi!!!- sospirò. Poi pensò all'incontro che 
        aveva avuto con Whip e si sentì improvvisamente ancora più triste.
        No, non doveva farsi condizionare dal fatto di lavorare nella stessa 
        ditta dove lavorava Whip. Tra loro non c'era più niente, anzi, lui non 
        sapeva che lei era stata un tempo, molto tempo prima, quella ragazza 
        ingenua e romantica che rispondeva al nome di Amanda Ferguson.
        No. Adesso lei aveva ripreso il suo vero nome. Era tornata ad essere 
        Melody. In fondo, la realtà era che Amanda era stata soltanto una 
        creatura della sua fantasia. Nessuno lo avrebbe mai saputo e Amanda era 
        sparita nel nulla.
        Tuttavia, forse il sogno di quella notte indicava che dentro di lei 
        erano ancora forti i sensi di colpa.
        Lentamente, si alzò dal letto. Aveva bisogno di un caffé. Poi avrebbe 
        pensato a come affrontare quella nuova giornata di lavoro alla 
        Forrester.
      
         
      
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        Ecco l'inizio di una nuova giornata, ma 
        soprattutto di una nuova settimana!
      
        Jennifer si trovava a Los Angeles da ormai una settimana e aveva 
        finalmente sistemato tutte le sue cose. Aveva trovato un bell'appartamento 
        insieme alla sorella, si era iscritta all'Università e aveva già 
        iniziato a frequentare alcuni corsi, fortunatamente piano piano aveva 
        iniziato a conoscere la città...e poi aveva conosciuto due persone 
        stupende Bridget e Steve*!
      
        Aveva saputo solo il giorno prima che Bridget era una Forrester, quando 
        le aveva raccontato dell'incontro con Melody, una ragazza molto gentile. 
        Ne era rimasta colpita, accorgendosi di come fosse "normale", non era 
        per niente viziata e soprattutto non si dava arie. Sapeva che su di lei 
        poteva contare anche perchè era l'unica amica che aveva fino ad ora.
      
      
        Eh sì era anche arrivato il momento di fare amicizia e 
        conoscere nuove persone, in fondo aveva lasciato tutti i suoi amici a 
        San Francisco e doveva pur farsene degli altri......forse l'Università 
        glielo avrebbe permesso!!
      
         
      
        Quella mattina aveva deciso di non recarsi nè all'Insomnia nè 
        all'Università, aveva preferito andare in giro per la città alla ricerca 
        di un posto di lavoro, benchè sapeva che gli impegni con l'Università 
        gli avrebbero permesso di lavorare solo poche ore al giorno. Purtroppo 
        Bridget l'aveva informata che all'Insomnia avevano già trovato la 
        persona che cercavano...una certa Doris, quindi doveva tentare altrove.
      
      
        Quando si trovava ancora a San Francisco le era capitato + volte di fare 
        la babysitter ai bambini dei vicini di casa o ai figli di alcuni amici 
        dei suoi genitori, ma ora avrebbe preferito un lavoro part-time diverso, 
        ma non aveva la minima idea di cosa potesse cercare e trovare.
      
        Alle 11.00 era fuori casa, aveva chiesto a Kelly, il permesso di 
        utilizzare la sua auto e aveva deciso di recarsi in un'agenzia della 
        città per sapere se vi erano offerte di lavori part-time.
      
        Dopo circa dieci minuti di guida, improvvisamente la macchina si ferma.
      
        - Ma che succede??! Perchè si è fermata? Non sarà x caso finita la 
        benzina?-
      
        Non se ne intende di macchine e motori, quindi non sa quale sia il 
        problema.
      
        - E ora come faccio?? Non so neache che strada prendere per tornare a 
        casa a piedi e poi non posso lasciare qui la macchina...avessi almeno il 
        cellulare...invece no! L'ho lasciato sotto carica.-
      
        Si stava per far prendere dallo sconforto perchè non riusciva a trovare 
        una soluzione, erano ormai le 11.30 e da almeno un quarto d'ora si 
        trovava con la macchina in panne.
      
        Appoggiata alla portiera dell'auto Jen stava pensando come avrebbe 
        potuto avvisare almeno la sorella, quando sopraggiunge una macchina che 
        le si ferma accanto. Il finestrino si abbassa e compare il volto di un 
        ragazzo, all'apparenza carino e disponibile!
      
        - Hai bisogno di aiuto? Ti si è fermata l'auto?-
      
        - Eh sì ma non so quale sia il problema- Jen era felice che finalmente 
        qualcuno si fosse fermato per aiutarla.
      
        - Anch'io non me ne intendo ma se vuoi posso aiutarti!-
      
      
        - Saresti la mia salvezza non so nè dove mi trovo nè come fare per 
        tornare a casa- Jen è un po' imbarazzata ad ammettere ciò, ma non vede 
        l'ora di uscire da quella situazione, quindi accetta la proposta del 
        ragazzo che le sta di fronte.
      
        Lui scende dalla macchina.
      
        - Possiamo chiamare un carro attrezzi e poi posso darti un passaggio io, 
        se vuoi- propone lui.
      
        - Grazie te ne sarei molto grata-
      
      
        - Perfetto allora sali in macchina e dimmi l'indirizzo-
      
        - Beh conosci l'Insomnia??- dice lei essendo sicura che la risposta 
        sarebbe stata positiva.
      
        - Certo! E' lì che ti devo accompagnare?-
      
        - Esattamente-
      
      
        - Ok, no problem!-
      
        Jen salita in macchina riflette su ciò che sta accadendo, chiedendosi 
        perchè si sia fidata di un ragazzo che non ha mai visto prima, ma 
        essendo felice allo stesso tempo che quel ragazzo si sia mostrato così 
        cortese.
      
        Arrivata davanti al locale, l'auto si ferma Jen scende ringraziando il 
        ragazzo, questo le sorride ammettendo che è stato un piacere e poi 
        riparte frettolosamente.
      
        "Che strano tipo!!" riflette la ragazza tra sè e sè.
      
      
        "Non so neanche il suo nome, sicuramente cmq non lo incontrerò mai +"
      
        Jen 
        entra all'Insomnia Cafè per cercare la sua amica Bridget, ma la 
        informano che al momento si trova all'Università e inizierà il suo turno 
        solo nel pomeriggio a partire dalle 13.00.
      
         
      
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        Non è un gran bel giorno per Steve, 
        ormai da due settimane è senza lavoro, 
        e i pochi soldi che aveva da parte sono quasi finiti, deve assolutamente 
        risolvere la questione. Steve si è sempre dato da fare, ha fatto 
        qualsiasi genere di lavoro per pagarsi gli studi, ma questo è un periodo 
        strano per lui, non riesce a concentrarsi su nulla, l'unica cosa 
        simpatica che gli è accaduta ultimamente è stato fare amicizia con 
        Jennifer, ma un'amica non cambia la vita, soprattutto non ad un tipo 
        come lui.  Come prima cosa deve trovare un coinquilino per dividere le 
        spese, così decide di richiamare Doris, una presenza femminile in casa 
        potrebbe dare un tocco di allegria all'ambiente. Apre il cassetto dei 
        documenti,  e tra le carte ritrova il suo numero di telefono, è inutile 
        aspettare così decide di chiamarla subito.
      
         
      
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          Quella mattina Doris si era svegliata presto, e come tutte le mattine 
          fece una bella corsa nel parco vicino all'albergo.
        
          Mentre correva i ricordi le tornavano in mente come un fiume in piena. 
          Ricordava esattamente il giorno in cui aveva visto Steve la prima 
          volta, in quel negozio di dischi in cui lavorava per arrotondare la 
          paghetta dei suoi: Aveva solo 17 anni, e quegli occhi così belli ed 
          intensi l'avevano colpita dritta al cuore.
        
        
          Lei non era proprio carina da ragazza, sembrava più un bignè alla 
          crema che un essere umano, per cui le sarebbe parso normale che lui 
          non si interessasse di lei, invece la aiutò a raccogliere tutte le 
          cassette che le erano cadute, dopo che si erano scontrati, e 
          addirittura alla fine avevano anche bevuto una coca insieme. Ma poi 
          lui si era dimenticato di lei, e nonostante avesse con tutti i mezzi 
          cercato di entrare a far parte del suo giro, non vi era mai riuscita e 
          le loro strade si erano divise.....
          Eh, si! Era proprio il ricordo di quel giorno che l'aveva aiutata a 
          cambiare, migliorare. Lui non sapeva quanta "fiducia" le avesse infuso 
          nel cuore, il suo modo di trattarla....
          Si erano "scontrati" di nuovo un giorno in un ufficio dove entrambi 
          erano per sostenere un colloquio. Lei lo aveva riconosciuto subito 
          dalla voce, ma lui non l'aveva neanche vista......
        
          E poi l'Insomnia e l'appartamento!
          Mentre è immersa nei suoi ricordi, le squilla il cellulare: E' Steve!!
 
        
          - Pronto, parlo con la signorina Doris?
        
          - Si sono io lei chi è?
        
          - Ciao Doris, sono Steve ti ricordi di me? C'eravamo visti due giorni 
          fa, cercavi casa, e se nel frattempo non hai trovato di meglio, vorrei 
          proporti di venire ad abitare qui...-
        
          Doris non riesce a credere alle sue orecchie, aveva talmente sperato 
          di potersi avvicinare il più possibile a Steve, e questa era la sua 
          grande occasione!
        
          -  Non ho trovato altro Steve,  e mi farebbe piacere poter condividere 
          l'appartamento con te, quando posso trasferirmi?
        
          - Beh direi che è inutile aspettare,  che ne diresti di trasferirti 
          qui domani?
        
          - Ottimo!! A domani!
       
      
        Quando riaggancia 
        il telefono non può credere 
        a quello che ha udito: avrebbe potuto trasferirsi l'indomani, doveva 
        assolutamente chiamare sua madre e darle l'indirizzo della sua nuova 
        abitazione.
      
     
    
       
    
      
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      Jennifer, 
      intanto non avendo trovato l'amica Bridget torna a casa per pranzare, 
      scontenta però di non essere riuscita a trovare un buon lavoro. 
    
    
       
    
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      Sono quasi le 13 quando Dale si sveglia. Ha 
      dormito tutta la mattina un sonno pesante, ora si sente meglio e Megan gli 
      è volata via dai pensieri.
    
      Si fa una doccia e si prepara a uscire, vuole 
      tornare da Doris.
    
      Sono quasi le 14 quando entra all'Insomnia, 
      Doris lavora lì ma non vuole incontrarla subito, ha in mente una bella 
      sorpresa.... l'unica alternativa è parlare con Bridget. Si guarda intorno 
      sperando di trovarla lì, ma il locale è come sempre pieno di giovani, e 
      non riesce a individuarla....
    
      "Torno subito"
    
      "Ma questa voce è di Bridget...." sussurra Dale 
      mentre cerca di capire da dove viene, finché non la scorge in mezzo a un 
      gruppo di persone.
    
      "Bridget... ciao" dice Dale a Bridget che viene 
      quasi braccata
    
      "Hey ciao, che piacere rivederti.... sono molto 
      di fretta però, sono appena tornata dall'università e...."
    
      Dale la interrompe "Ti rubo solo un minuto"
    
      "Ok...." ribatte Bridget con un sorriso
    
      "Ricordi quella ragazza di cui ti ho parlato 
      anche ieri?" chiede Dale
    
      "Certo, Doris"
    
      "Tu riesci a vederla in questi giorni, vero?" 
      domanda Dale molto speranzoso
    
      "Dovrei...." risponde Bridget con una vena di 
      curiosità negli occhi
    
      "Potresti darle questo biglietto" le prende la 
      mano e glielo posa sul palmo "ma ti prego non dirle che sono stato io a 
      consegnartelo, inventati una qualsiasi scusa.... te ne sarò davvero molto 
      grato"
    
      Lei è confusa e divertita "Va bene, farò del 
      mio meglio.... ora devo proprio andare" e frettolosamente sparisce 
      sommersa dalle persone.
    
       
    
      Dale esce dal locale pieno di speranze, ma ha 
      ancora bisogno di un lavoro... fare il massaggiatore non lo convince più, 
      ma i soldi portati per il viaggio di certo non gli dureranno per 
      sempre....  
    
    
       
    
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      Doris appena arrivata al lavoro viene chiamata 
      da Bridget:
      "Ciao Doris, come va?Notizie dell'appartamento?"
      "Si! Mi ha appena chiamato il ragazzo che avevo visto per ultimo, posso 
      trasferirmi già da domani! E' un appartamento stupendo.....e non ti dico 
      il tipo con cui condividerlo!!!!"
      "Mi fa piacere per te! Tieni! Hanno lasciato questo biglietto per te"
      Doris è stupita. "Grazie Bridget! Ma chi........?"
      Bridget la guarda divertita. "Quel ragazzo con cui parlavi l'altro 
      giorno al bancone......Oh! Non è carino?"
      "Si, molto!" <<Misterioso>> pensa Doris " Grazie Bridget. Ora scappo"
      "A dopo"
      Come si ritrova sola Doris legge il biglietto: 
    
       
    
      Ti aspetto al Café Russe domani sera, alle 21.
                    Cerca una rosa blu, ti indicherà la via.
                                  Tuo......
    
       
    
    
      Doris era ancora piacevolmente immersa nei suoi 
      pensieri che C.j. entra e le chiede se può pensare a Suzy appena arriva:
    
      "Questa sera ci saranno anche i miei e vorrei 
      che Suzy fosse perfetta. Le ho 
    
    
      preso un vestito della Spectra."
      "Questo vestito è favoloso C.j."
      "Grazie! L'ha disegnato mio padre"
      "Non preoccuparti per Suzy! Ci penserò io a lei. Faccio solo una 
      telefonata e arrivo"
      "Ok.Ti aspetto di là"
 
    
      Doris prende il telefono e chiama sua madre
    
      " Ciao Mamma, sono io!"
      "Come stai?"
      "Bene
      tesoro.E tu?"
      "Ho trovato un appartamento ma l'indirizzo non me lo ricordo. Te lo 
      spedisco a casa così mi puoi inviare le mie cose."
      "Bene cara. E il lavoro?" Racheille era strana, sembrava volesse dirle 
      qualcosa, ma........
      "Che c'è mamma? Ti sento strana!"
      "No! Ma che dici sono solo stanca"
      "Va bhè! Devo andare. Se ce la faccio la prossima settimana ti vengo a 
      trovare."
      "Va bene! Buon lavoro! Ci sentiamo!"
      "Ciao mamy!"
      Racheille era ancora sconvolta dalla notizia che l'ispettore di polizia le 
      aveva dato poco prima << Nick, era ancora vivo e ora dopo anni tornava 
      dalla sua Doris >> Come avrebbe potuto dirlo a sua figlia?
    
       
    
      ###
    
       
    
      Il viaggio in taxi ,fu più breve di quanto lei stessa potesse immaginarsi, 
      probabilmente era dovuto al fatto, che la sua testa era piena di pensieri.
    
      Da quando poi era arrivata a Los Angeles, i suoi pensieri erano tornati al 
      figlio Steve, non ne sapeva il motivo, ma qualcosa gli diceva che non si 
      trovava molto lontano. Julia desiderava solo rivederlo e chiedergli scusa 
      per tutto quello che lei e il suo ex marito gli avevano fatto passare.
    
    
      Ad un tratto il taxista si gira verso di lei e gli dice:"Guardi signora, 
      lì sulla destra potrà ammirare in tutta la sua maestosità villa Forrester"
    
      "Pensi sono partiti dal niente la signora Stephanie e il signor Eric, ma 
      la passione nel loro lavoro e l’amore che provavano nei confronti l’uno 
      dell’altra ha fatto si che nascesse quello che ormai da tutti è 
      considerato l’impero dell’alta moda".
    
       
    
      Julia fissò la villa stupefatta e chiese a quell’ uomo che pareva cosi 
      gentile qualche informazione sulla famiglia e lui gli rispose: "Senta 
      signora, se dovessi dare ascolto a tutti i pettegolezzi della stampa avrei 
      da raccontarle per ore, ma la cosa certa è questa, tutta la famiglia ha 
      impegnato la propria vita nella crescita della società. Eric e Stephanie 
      hanno avuto 4 figli: Ridge, Thorne, Kristen e Felicia, quest’ultima, manca 
      da casa da parecchi anni, ma sembra che si occupi di una filiale dislocata 
      a Parigi.
    
      I Forrester sembravano una famiglia così unita, poi l’arrivo di una certa 
      Brooke Logan ha portato alle prime fratture, attualmente si vocifera che 
      Stephanie abbia lasciato il marito"
    
      "Ma come?" si chiese Julia, Eric gli era sembrato un uomo così gentile ed 
      onesto ,quale donna avrebbe mai avuto il coraggio di abbandonarlo. Una 
      cosa era sicura, qualunque fosse stato il motivo adesso Eric era libero e 
      nulla poteva impedirgli di avere una nuova storia......
    
       
    
      ###
    
       
    
      Eric stava finendo gli ultimi controlli per una nuova linea di moda, poi 
      sarebbe tornato a casa, da solo, ma sarebbe tornato. Con tutto il 
      trambusto avvenuto negli ultimi mesi, si era trovato completamente da 
      solo. O almeno era quello che pensava nei periodi di maggior depressione, 
      Stephanie se ne era andata, ma lui alcune volte scherzando pensava che 
      anche in quel momento era comunque circondato da 2 donne splendide che lo 
      avrebbero amato per sempre, le sue due figlie :Kristen e Bridget.
    
      Improvvisamente sentì bussare alla porta, voltandosi vide la sua 
      segretaria Megan, la giovane e affascinante donna, sembrava leggermente 
      allarmata : " Cosa è successo Megan" chiese l’uomo "ho provato a dirgli di 
      andarsene, ma insiste che vuole vederla" Eric la guardò e gli chiese" e di 
      chi si tratta?" "Ha detto di chiamarsi Julia Bounce".
    
       
    
      ###
    
       
    
      
        Suzy nel frattempo è 
        all'Insomnia che si sta preparando per la sua prima grande serata come 
        cantante.
      
        Il locale è pieno ed ecco 
        arrivare anche Sally, Darla e Clarke.
      
        "Ciao mamma, tutto ok?"
      
        "Ciao tesoro! Tutto ok. anche 
        se stasera non avevo nessuna voglia di uscire."
      
        "Vedrai Sally, ci 
        ringrazierai." dice Clarke sorridendo.
      
        "Papà ha ragione."
      
        "Noto che avete preparato il 
        palcoscenico, avete trovato una cantante?" Domanda Darla sorpresa.
      
        "Cosa?!?! Hai rimpiazzato Macy? 
        Come hai potuto farlo C.J.?" Chiede Sally un pò scettica ma molto 
        furiosa.
      
        "Aspettate e vedrete. Bridget 
        falli accomodare per favore."
      
        "Certamente C.J. Da questa 
        parte prego."
      
        Prima di seguire Bridget, Sally 
        si volta verso il palco e nota una ragazza sui 21 anni parlare con 
        Doris.
      
        La misteriosa ragazza si sente 
        chiamare e con un sorriso si gira in direzione di Sally: "Macy?!?!?" per 
        poco la rossa non sviene e deve ringraziare Clarke per averla sostenuta.
      
        "Che succede Sally?" Domanda 
        Darla preoccupata.
      
        "Macy!!! Mio Dio! Quella...quella 
        ragazza somiglia alla mia Macy quando aveva 21 anni!"
      
        Clarke e C.J. si guardano e si 
        sorridono misteriosamente mentre Darla cerca di vedere il viso della 
        ragazza che ormai è ritornata a parlare con Doris.
      
        "Chi sarà mai quella misteriosa 
        ragazza?" Si domanda Sally tra sè e cercando, allo stesso tempo, una 
        risposta negli occhi di Clarke e C.J. che non smettono mai di 
        osservarla, stupiti......
      
         
      
        ###
      
         
      
        Intanto a casa Hutchinson squilla il telefono.
      
        "Pronto?"
      
        "Signora Hutchinson? Sono Stacy Sheridan si ricorda di 
        me?"
      
        "Ma certo Stacy, come stai? Ti prego dammi del tu! Ci 
        conosciamo da così tanto tempo!"
      
        "Va Bene, Nicole. Come sta Suzy nella nuova città?"
      
        "Benissimo, ha fatto già amicizia e ora si trova in un 
        locale dove ha trovato lavoro come cantante. Stasera è la sua prima 
        serata. Ci pensi? La mia piccola realizzerà finalmente uno dei suoi 
        sogni!!!"
      
        "Ma è fantastico. Sapevo che ci sarebbe riuscita. Ma 
        dimmi, come si chiama il locale?"
      
        "Credo L'Insomnia......Si si, Insomnia......"
      
        "Capisco! Ascolta me la saluti tanto e dille che mi 
        rifarò viva al più presto. Sono riuscita a trovare un modo per 
        telefonare gratis."
      
        "Ma è magnifico. Purtroppo non so dirti quando tornerà a 
        casa! Sai, adesso lavora e non ha molto tempo per venire a 
        trovarci......"
      
        "Fa niente, Nicole. Cercherò di rintracciarla comunque. 
        Bene. E' stato un piacere, Nicole. Salutami tutti."
      
        "Certamente e tu saluta da parte mia e di mio marito 
        Hooker, Romano e Corrigan."
      
        "Sicuramente. Alla prossima. Ciao."
      
        "Ciao, Stacy"
      
        Riagganciato il ricevitore Nicole ha uno sguardo assorto. 
        Dopo aver riflettuto per un pò decide di fare una telefonata:
      
        "Pronto?"
      
        "Ciao caro, sono Nicole"
      
        "Tesoro, dimmi! E' successo qualcosa a Suzy?"
      
        "No caro, tranquillo. Suzy sta bene.Ma pochi minuti fa ha 
        chiamato Stacy e........."
      
         
      
        Chi sarà mai Stacy Sheridan??
      
         
      
        ###
      
         
     
    
      E finalmente anche quella giornata di lavoro era finita!...
      Melody era stanchissima ma soddisfatta. I progetti per la nuova campagna 
      pubblicitaria che stava organizzando erano piaciuti a Eric Forrester, e 
      questa era la cosa piu' importante. Inoltre, quel giorno era riuscita a 
      evitare di incontrare sia Thorne che Whip. Non era certo poco!
      Prese la borsa e si avvio' fuori dall'ufficio. Se si sbrigava, con un po' 
      di fortuna, avrebbe evitato il traffico e avrebbe potuto rilassarsi a 
      casa, con un bel bagno caldo e una cioccolata calda.
      Ma proprio quando si era appena messa al volante, un pensiero le 
      attraverso' la mente: Bridget Forrester.
      Non aveva detto nulla a Eric, e neanche a Brooke, del fatto che aveva 
      conosciuto Bridget.
    
    
      Dopotutto non sarebbe stato facile spiegare che - seppure
    
    
      involontariamente- aveva corso il rischio di 
      mettere sotto le ruote la figlia dei suoi capi.
      Pero'...
      Chissa' come stava quella ragazzina. Melody mise in moto, e aveva gia' 
      rapidamente cambiato programma per la serata.
      Aveva deciso di andare all'Insomnia, a trovare Bridget.
    
       
    
      ###
    
       
    
      Steve trascorre la giornata nel suo appartamento verso sera decide di 
      accendere la tv, non ha neanche voglia di cenare, è l'ora del quiz,  e a 
      lui piace misurare le proprie capacità cercando di rispondere alle domande 
      da casa.
    
       
    
      Jennifer ha passato l'intero pomeriggio a casa, per aiutare Kelly a 
      sistemare alcune pratiche e verso le 19.00 le viene un'idea. E' da un paio 
      di giorni che non vede Steve e immagina che sarebbe una bella sorpresa 
      presentarsi a casa sua, con una bottiglia di spumante e una splendida 
      torta per festeggiare, anche se in ritardo di un giorno il suo compleanno.
    
      Si prepara con attenzione e dopo 
      essere passata in pasticceria si dirige a casa del ragazzo. 
    
    
       
    
      ###
    
       
    
      Sono ormai le 20.00 e nel frattempo dopo essersi accomodato sul divano, 
      Steve avverte un forte dolore alla testa, ha bisogno di un antidolorifico, 
      ma quelli che trova in bagno sono scaduti, che fare?
      
        Proprio allora qualcuno suona alla porta, Steve non aspetta nessuno, e 
        non ha  voglia di vedere gente, ma continuano a suonare così decide di 
        aprire,
      
        dall'altra parte della porta Jennifer sta pensando " Forse non è stata 
        una buona idea, piombare così all'improvviso a casa sua, magari non ha 
        voglia di vedermi, non si aspetta una mia visita, ma ormai è fatta..."
      
        La porta si apre e compare Steve che è visibilmente sorpreso, mentre 
        Jennifer gli sfodera un gran bel sorriso......
    
      
         
      
        - Ciao Steve come va? Disturbo?- domanda lei.
      
        - Tutto ok, beh...sono sorpreso...che ci fai...ma accomodati, entra 
        pure!!-
      
        - Molto carino il tuo appartamento, poi hai trovato con chi 
        condividerlo?- domanda lei, tanto per sciogliere il ghiaccio.
      
        - Sì, una ragazza, si trasferirà qui domani. Ma dimmi come mai sei qui?-
      
        - Sai ieri non ci siamo visti e ieri era il mio compleanno, quindi ho 
        pensato di venire qui per festeggiarlo insieme, 6 l'unica persona che 
        conosco e Bridget doveva lavorare...ma se sei occupato...-
      
        - No figurati, mi fa piacere vederti!- Steve si sente subito meglio e 
        questa visità benchè inaspettata lo riempie di gioia, quindi non intende 
        farla andar via.-
      
        - Allora il 25 Agosto è il tuo compleanno...- continua lui.
      
        - Esattamente, ho 19 anni. Hey tu sai quanti anni ho io, ma pensandoci 
        bene non ho mai chiesto la tua di età!.-
      
        - Io sono molto pù vecchio di te. Ho 30 anni! Li ho compiuti il 15 
        Agosto- risponde Steve.
      
        - Cosa? Non li dimostri per niente, te ne davo almeno cinque in meno- 
        dice lei molto sorpresa.
      
        - Davvero? Grazie!! -
      
        I due trascorrono una bella serata insieme, brindano, scherzano e 
        festeggiano, ma alle 23.30 Jen guarda l'orologio e si accorge che il 
        tempo è volato.
      
        - Ti ringrazio per la splendida serata, ma domani devo alzarmi presto 
        per andare all'Università, quindi ti devo lasciare-
      
        - Sono io a doverti ringraziare, allora a domani!-
      
      
        - Certamente, allora vado- dice lei.
      
        - Aspetta ti accompagno alla porta-
      
      
        Qui i due si salutano.
      
        Jennifer mentre sale in macchina ripensa alla serata appena trascorsa.
      
        "E' stata magnifica, mi sono divertita molto, più sto con lui e più mi 
        affeziono, ma devo mettermi in testa che è solo un amico, non può essere 
        niente di +" Seduta al posto di guida ripensa anche al fatto che lui ha 
        30 anni "Questo proprio non me lo sarei mai immaginato, ha 10 anni in + 
        di me".
      
        Mette in moto e si reca verso casa, ripensando al sorriso e agli occhi 
        di quel ragazzo che l'hanno colpita fin dal primo momento che l'ha 
        visto.