Quinto  Episodio

I sogni si realizzano, ma il passato ritorna!!

 
 
Ormai gli uffici della Forrester sono deserti, alle 20,30 si possono trovare solo gli addetti alle pulizie.
Nel frattempo Megan e Dale si stanno gustando un caffè seduti ad una scrivania....
 
"Davanti ad una bella e gustosa tazza di caffè si ragiona sempre meglio" dice Megan con un bel sorriso vitale, ma allo stesso tempo affaticato da una lunga giornata di lavoro.
"Questo è il...." Dale si blocca vedendo il letto "è il tuo ufficio?"
"Magari...." risponde Megan indicando con gli occhi il letto "sarei più riposata"
Entrambi ridono.... Dale incomincia a rilassarsi.
"Questo è l'ufficio del presidente, io sono una semplice segretaria..... se stiamo qui gli addetti alle pulizie penseranno che sto lavorando"
Dale la interrompe "possiamo anche continuare il nostro discorso in un delizioso bar che ho notato qui vicino..."
"Preferisco rimanere qui" lo tranquillizza Megan "è più riservato.... e poi vorresti farmi un massaggio al bar?"
Dale ricomincia a ridere anche se Megan un po' lo spaventa.... non è per niente abituato a donne così sicure di sé, eppure è già la seconda che incontra nel giro di poche ore....
 
Continuano a scherzare per quasi un'ora, Megan si mostra convinta e sicura nei confronti di Dale e cerca di convincerlo a farle un massaggio di prova la sera stessa, in fondo è anche un bel ragazzo e sarebbe un peccato sprecare questa occasione, finché la guardia notturna, che sta per montare turno in sede Forrester, entra nell'ufficio
"Scusate, ma voi che ci fate qui?"
"Sono la segretaria della signora Logan, sto chiudendo alcune pratiche urgenti e devo finire entro domattina"
Dale, nel sentire queste parole, rimane sbigottito... *certo che le sa dire bene le bugie*, dice tra sé, e accenna un sorriso...
Intanto la guardia ribatte "E lui cosa ci fa qui?"
"E' il mio fidanzato, è passato a prendermi....." dice Megan, mostrandosi furbescamente disturbata dalle troppe domande
"Mi scusi allora, buon lavoro" e la guardia se ne va...
 
###
 
Dale, che fino a quel momento era felice di aver trovato come prima cliente una donna molto simpatica, ora si preoccupa seriamente, *FIDANZATO* pensa tra sè....
Lancia una brutta occhiata a Megan che, dopo essersi accertata che il guardiano si fosse allontanato, si rivolge a Dale ridendo:
"Dai, non potevo mica dirgli che sarei rimasta qui fino a tardi per farmi fare un massaggio da te" e intanto va a chiudere la porta dell'ufficio "così non ci disturba più nessuno"....
Dale butta un occhio all'orologio e si rende conto che sono già le 22.... lei, con voce molto professionale, gli parla dei forti dolori che spesso le prendono spalle e schiena....
"Incominciamo subito...." dice Dale guardandosi intorno "e no.... abbiamo pensato a tutto, ma non c'è nessun lettino su cui tu possa sdraiarti, dobbiamo rimandare" ed è proprio quello che sperava
"Ma c'è il letto" risponde lei ammiccando un sorriso.
"Sarebbe scomodo per entrambi" continua Dale "voglio farti un bel massaggio e...."
Lo interrompe Megan "e quel tavolo laggiù?"
"Ma non è scomodo?"
"No, vado a spogliarmi..." e Megan sparisce dietro un separé
 
Dale, ormai rassegnato, libera il tavolo dalle cianfrusaglie....  dopo pochi istanti Megan, coperta da una bellissima vestaglia, si sdraia sul tavolo.
Dale le massaggia, con molta professionalità e la giusta energia, le spalle, poi passa alla schiena usando oli energizzanti...
"Scusa, mi è caduta la vestaglia" dice Megan.
Dale si era reso ben conto che quello non era stato un caso, ma cmq preferisce lasciar perdere e, stranamente infastidito, conclude velocemente il massaggio.
"Hai già finito???" dice Megan sedendosi sul tavolo "se vuoi abbiamo tutta la notte".
"E' molto tardi, io dovrei tornare a casa" dice Dale, cercando di riordinare le sue cose molto in fretta, non riesce più a stare in quella stanza con Megan.
Lei prova ad abbracciarlo "Ma perché scappi così in fretta, non dirmi che la mamma si arrabbia?" intona Megan con una voce melodiosa, e molto rilassata.
Dale la guarda, è palesemente schifato dal comportamento di quella donna.... e senza chiedere neanche un compenso per il massaggio, se ne va....
 
###
 
E' quasi l'alba, Dale non è ancora tornato a casa e continua a camminare senza meta pieno zeppo di pensieri, spesso in contrasto tra loro. Megan lo ha sconvolto, sembrava una donna tanto per bene....
Tra i tanti, tantissimi pensieri, gli torna in mente quella donna all'Insomnia, Doris.
*Anche lei è una donna molto sicura di sé, spero non così intraprendente però.... ma non posso farmi abbattere da una come Megan, devo cercare di conoscere quella donna*
Finalmente arriva a casa *una bella dormita farà passare ogni male*.... e si addormenta.
 
###
 
Qualcosa la stava trattenendo, la stava soffocando!...
Non riusciva a respirare e, per quanti sforzi facesse, non riusciva a liberarsi da quella stretta mortale.
Melody aprì gli occhi con un gemito e si ritrovò nel suo letto, madida di sudore.
Il cuore che batteva a mille, e la sensazione di terrore ancora sulla pelle.
Si portò istintivamente una mano alla gola.
Era stato solo un terribile sogno, un incubo.
Sospirò e accese l'abat-jour sul comodino. La sveglia segnava le 5:15 del mattino, e infatti dalla finestra proveniva il tenue chiarore delle prime luci dell'alba.
"Perché mai aveva fatto quel sogno? Era come se una minaccia invisibile incombesse su di lei".
Sul comodino, accanto alla sveglia, c'era la foto di Albert, che sorrideva, con addosso la sua inseparabile maglietta dei New York Yankees.
-Oh, Albert... quanto mi manchi!!!- sospirò. Poi pensò all'incontro che aveva avuto con Whip e si sentì improvvisamente ancora più triste.
No, non doveva farsi condizionare dal fatto di lavorare nella stessa ditta dove lavorava Whip. Tra loro non c'era più niente, anzi, lui non sapeva che lei era stata un tempo, molto tempo prima, quella ragazza ingenua e romantica che rispondeva al nome di Amanda Ferguson.
No. Adesso lei aveva ripreso il suo vero nome. Era tornata ad essere Melody. In fondo, la realtà era che Amanda era stata soltanto una creatura della sua fantasia. Nessuno lo avrebbe mai saputo e Amanda era sparita nel nulla.
Tuttavia, forse il sogno di quella notte indicava che dentro di lei erano ancora forti i sensi di colpa.
Lentamente, si alzò dal letto. Aveva bisogno di un caffé. Poi avrebbe pensato a come affrontare quella nuova giornata di lavoro alla Forrester.
 
###
 
Ecco l'inizio di una nuova giornata, ma soprattutto di una nuova settimana!
Jennifer si trovava a Los Angeles da ormai una settimana e aveva finalmente sistemato tutte le sue cose. Aveva trovato un bell'appartamento insieme alla sorella, si era iscritta all'Università e aveva già iniziato a frequentare alcuni corsi, fortunatamente piano piano aveva iniziato a conoscere la città...e poi aveva conosciuto due persone stupende Bridget e Steve*!
Aveva saputo solo il giorno prima che Bridget era una Forrester, quando le aveva raccontato dell'incontro con Melody, una ragazza molto gentile. Ne era rimasta colpita, accorgendosi di come fosse "normale", non era per niente viziata e soprattutto non si dava arie. Sapeva che su di lei poteva contare anche perchè era l'unica amica che aveva fino ad ora.
Eh sì era anche arrivato il momento di fare amicizia e conoscere nuove persone, in fondo aveva lasciato tutti i suoi amici a San Francisco e doveva pur farsene degli altri......forse l'Università glielo avrebbe permesso!!
 
Quella mattina aveva deciso di non recarsi nè all'Insomnia nè all'Università, aveva preferito andare in giro per la città alla ricerca di un posto di lavoro, benchè sapeva che gli impegni con l'Università gli avrebbero permesso di lavorare solo poche ore al giorno. Purtroppo Bridget l'aveva informata che all'Insomnia avevano già trovato la persona che cercavano...una certa Doris, quindi doveva tentare altrove.
Quando si trovava ancora a San Francisco le era capitato + volte di fare la babysitter ai bambini dei vicini di casa o ai figli di alcuni amici dei suoi genitori, ma ora avrebbe preferito un lavoro part-time diverso, ma non aveva la minima idea di cosa potesse cercare e trovare.
Alle 11.00 era fuori casa, aveva chiesto a Kelly, il permesso di utilizzare la sua auto e aveva deciso di recarsi in un'agenzia della città per sapere se vi erano offerte di lavori part-time.
Dopo circa dieci minuti di guida, improvvisamente la macchina si ferma.
- Ma che succede??! Perchè si è fermata? Non sarà x caso finita la benzina?-
Non se ne intende di macchine e motori, quindi non sa quale sia il problema.
- E ora come faccio?? Non so neache che strada prendere per tornare a casa a piedi e poi non posso lasciare qui la macchina...avessi almeno il cellulare...invece no! L'ho lasciato sotto carica.-
Si stava per far prendere dallo sconforto perchè non riusciva a trovare una soluzione, erano ormai le 11.30 e da almeno un quarto d'ora si trovava con la macchina in panne.
Appoggiata alla portiera dell'auto Jen stava pensando come avrebbe potuto avvisare almeno la sorella, quando sopraggiunge una macchina che le si ferma accanto. Il finestrino si abbassa e compare il volto di un ragazzo, all'apparenza carino e disponibile!
- Hai bisogno di aiuto? Ti si è fermata l'auto?-
- Eh sì ma non so quale sia il problema- Jen era felice che finalmente qualcuno si fosse fermato per aiutarla.
- Anch'io non me ne intendo ma se vuoi posso aiutarti!-
- Saresti la mia salvezza non so nè dove mi trovo nè come fare per tornare a casa- Jen è un po' imbarazzata ad ammettere ciò, ma non vede l'ora di uscire da quella situazione, quindi accetta la proposta del ragazzo che le sta di fronte.
Lui scende dalla macchina.
- Possiamo chiamare un carro attrezzi e poi posso darti un passaggio io, se vuoi- propone lui.
- Grazie te ne sarei molto grata-
- Perfetto allora sali in macchina e dimmi l'indirizzo-
- Beh conosci l'Insomnia??- dice lei essendo sicura che la risposta sarebbe stata positiva.
- Certo! E' lì che ti devo accompagnare?-
- Esattamente-
- Ok, no problem!-
Jen salita in macchina riflette su ciò che sta accadendo, chiedendosi perchè si sia fidata di un ragazzo che non ha mai visto prima, ma essendo felice allo stesso tempo che quel ragazzo si sia mostrato così cortese.
Arrivata davanti al locale, l'auto si ferma Jen scende ringraziando il ragazzo, questo le sorride ammettendo che è stato un piacere e poi riparte frettolosamente.
"Che strano tipo!!" riflette la ragazza tra sè e sè.
"Non so neanche il suo nome, sicuramente cmq non lo incontrerò mai +"
Jen entra all'Insomnia Cafè per cercare la sua amica Bridget, ma la informano che al momento si trova all'Università e inizierà il suo turno solo nel pomeriggio a partire dalle 13.00.
 
###
 
Non è un gran bel giorno per Steve, ormai da due settimane è senza lavoro, e i pochi soldi che aveva da parte sono quasi finiti, deve assolutamente risolvere la questione. Steve si è sempre dato da fare, ha fatto qualsiasi genere di lavoro per pagarsi gli studi, ma questo è un periodo strano per lui, non riesce a concentrarsi su nulla, l'unica cosa simpatica che gli è accaduta ultimamente è stato fare amicizia con Jennifer, ma un'amica non cambia la vita, soprattutto non ad un tipo come lui.  Come prima cosa deve trovare un coinquilino per dividere le spese, così decide di richiamare Doris, una presenza femminile in casa potrebbe dare un tocco di allegria all'ambiente. Apre il cassetto dei documenti,  e tra le carte ritrova il suo numero di telefono, è inutile aspettare così decide di chiamarla subito.
 
###
 
Quella mattina Doris si era svegliata presto, e come tutte le mattine fece una bella corsa nel parco vicino all'albergo.
Mentre correva i ricordi le tornavano in mente come un fiume in piena. Ricordava esattamente il giorno in cui aveva visto Steve la prima volta, in quel negozio di dischi in cui lavorava per arrotondare la paghetta dei suoi: Aveva solo 17 anni, e quegli occhi così belli ed intensi l'avevano colpita dritta al cuore.
Lei non era proprio carina da ragazza, sembrava più un bignè alla crema che un essere umano, per cui le sarebbe parso normale che lui non si interessasse di lei, invece la aiutò a raccogliere tutte le cassette che le erano cadute, dopo che si erano scontrati, e addirittura alla fine avevano anche bevuto una coca insieme. Ma poi lui si era dimenticato di lei, e nonostante avesse con tutti i mezzi cercato di entrare a far parte del suo giro, non vi era mai riuscita e le loro strade si erano divise.....
Eh, si! Era proprio il ricordo di quel giorno che l'aveva aiutata a cambiare, migliorare. Lui non sapeva quanta "fiducia" le avesse infuso nel cuore, il suo modo di trattarla....
Si erano "scontrati" di nuovo un giorno in un ufficio dove entrambi erano per sostenere un colloquio. Lei lo aveva riconosciuto subito dalla voce, ma lui non l'aveva neanche vista......
E poi l'Insomnia e l'appartamento!
Mentre è immersa nei suoi ricordi, le squilla il cellulare: E' Steve!!
 
- Pronto, parlo con la signorina Doris?
- Si sono io lei chi è?
- Ciao Doris, sono Steve ti ricordi di me? C'eravamo visti due giorni fa, cercavi casa, e se nel frattempo non hai trovato di meglio, vorrei proporti di venire ad abitare qui...-
Doris non riesce a credere alle sue orecchie, aveva talmente sperato di potersi avvicinare il più possibile a Steve, e questa era la sua grande occasione!
-  Non ho trovato altro Steve,  e mi farebbe piacere poter condividere l'appartamento con te, quando posso trasferirmi?
- Beh direi che è inutile aspettare,  che ne diresti di trasferirti qui domani?
- Ottimo!! A domani!
Quando riaggancia il telefono non può credere a quello che ha udito: avrebbe potuto trasferirsi l'indomani, doveva assolutamente chiamare sua madre e darle l'indirizzo della sua nuova abitazione.
 
###
 
Jennifer, intanto non avendo trovato l'amica Bridget torna a casa per pranzare, scontenta però di non essere riuscita a trovare un buon lavoro.
 
###
 
Sono quasi le 13 quando Dale si sveglia. Ha dormito tutta la mattina un sonno pesante, ora si sente meglio e Megan gli è volata via dai pensieri.
Si fa una doccia e si prepara a uscire, vuole tornare da Doris.
Sono quasi le 14 quando entra all'Insomnia, Doris lavora lì ma non vuole incontrarla subito, ha in mente una bella sorpresa.... l'unica alternativa è parlare con Bridget. Si guarda intorno sperando di trovarla lì, ma il locale è come sempre pieno di giovani, e non riesce a individuarla....
"Torno subito"
"Ma questa voce è di Bridget...." sussurra Dale mentre cerca di capire da dove viene, finché non la scorge in mezzo a un gruppo di persone.
"Bridget... ciao" dice Dale a Bridget che viene quasi braccata
"Hey ciao, che piacere rivederti.... sono molto di fretta però, sono appena tornata dall'università e...."
Dale la interrompe "Ti rubo solo un minuto"
"Ok...." ribatte Bridget con un sorriso
"Ricordi quella ragazza di cui ti ho parlato anche ieri?" chiede Dale
"Certo, Doris"
"Tu riesci a vederla in questi giorni, vero?" domanda Dale molto speranzoso
"Dovrei...." risponde Bridget con una vena di curiosità negli occhi
"Potresti darle questo biglietto" le prende la mano e glielo posa sul palmo "ma ti prego non dirle che sono stato io a consegnartelo, inventati una qualsiasi scusa.... te ne sarò davvero molto grato"
Lei è confusa e divertita "Va bene, farò del mio meglio.... ora devo proprio andare" e frettolosamente sparisce sommersa dalle persone.
 
Dale esce dal locale pieno di speranze, ma ha ancora bisogno di un lavoro... fare il massaggiatore non lo convince più, ma i soldi portati per il viaggio di certo non gli dureranno per sempre.... 
 
###
 
Doris appena arrivata al lavoro viene chiamata da Bridget:
"Ciao Doris, come va?Notizie dell'appartamento?"
"Si! Mi ha appena chiamato il ragazzo che avevo visto per ultimo, posso trasferirmi già da domani! E' un appartamento stupendo.....e non ti dico il tipo con cui condividerlo!!!!"
"Mi fa piacere per te! Tieni! Hanno lasciato questo biglietto per te"
Doris è stupita. "Grazie Bridget! Ma chi........?"
Bridget la guarda divertita. "Quel ragazzo con cui parlavi l'altro
giorno al bancone......Oh! Non è carino?"
"Si, molto!" <<Misterioso>> pensa Doris " Grazie Bridget. Ora scappo"
"A dopo"
Come si ritrova sola Doris legge il biglietto: 
 
Ti aspetto al Café Russe domani sera, alle 21.
              Cerca una rosa blu, ti indicherà la via.
                            Tuo......
 
Doris era ancora piacevolmente immersa nei suoi pensieri che C.j. entra e le chiede se può pensare a Suzy appena arriva:
"Questa sera ci saranno anche i miei e vorrei che Suzy fosse perfetta. Le ho
preso un vestito della Spectra."
"Questo vestito è favoloso C.j."
"Grazie! L'ha disegnato mio padre"
"Non preoccuparti per Suzy! Ci penserò io a lei. Faccio solo una telefonata e arrivo"
"Ok.Ti aspetto di là"
 
Doris prende il telefono e chiama sua madre
" Ciao Mamma, sono io!"
"Come stai?"
"Bene tesoro.E tu?"
"Ho trovato un appartamento ma l'indirizzo non me lo ricordo. Te lo spedisco a casa così mi puoi inviare le mie cose."
"Bene cara. E il lavoro?" Racheille era strana, sembrava volesse dirle qualcosa, ma........
"Che c'è mamma? Ti sento strana!"
"No! Ma che dici sono solo stanca"
"Va bhè! Devo andare. Se ce la faccio la prossima settimana ti vengo a trovare."
"Va bene! Buon lavoro! Ci sentiamo!"
"Ciao mamy!"
Racheille era ancora sconvolta dalla notizia che l'ispettore di polizia le aveva dato poco prima << Nick, era ancora vivo e ora dopo anni tornava dalla sua Doris >> Come avrebbe potuto dirlo a sua figlia?
 
###
 
Il viaggio in taxi ,fu più breve di quanto lei stessa potesse immaginarsi, probabilmente era dovuto al fatto, che la sua testa era piena di pensieri.
Da quando poi era arrivata a Los Angeles, i suoi pensieri erano tornati al figlio Steve, non ne sapeva il motivo, ma qualcosa gli diceva che non si trovava molto lontano. Julia desiderava solo rivederlo e chiedergli scusa per tutto quello che lei e il suo ex marito gli avevano fatto passare.
Ad un tratto il taxista si gira verso di lei e gli dice:"Guardi signora, lì sulla destra potrà ammirare in tutta la sua maestosità villa Forrester"
"Pensi sono partiti dal niente la signora Stephanie e il signor Eric, ma la passione nel loro lavoro e l’amore che provavano nei confronti l’uno dell’altra ha fatto si che nascesse quello che ormai da tutti è considerato l’impero dell’alta moda".
 
Julia fissò la villa stupefatta e chiese a quell’ uomo che pareva cosi gentile qualche informazione sulla famiglia e lui gli rispose: "Senta signora, se dovessi dare ascolto a tutti i pettegolezzi della stampa avrei da raccontarle per ore, ma la cosa certa è questa, tutta la famiglia ha impegnato la propria vita nella crescita della società. Eric e Stephanie hanno avuto 4 figli: Ridge, Thorne, Kristen e Felicia, quest’ultima, manca da casa da parecchi anni, ma sembra che si occupi di una filiale dislocata a Parigi.
I Forrester sembravano una famiglia così unita, poi l’arrivo di una certa Brooke Logan ha portato alle prime fratture, attualmente si vocifera che Stephanie abbia lasciato il marito"
"Ma come?" si chiese Julia, Eric gli era sembrato un uomo così gentile ed onesto ,quale donna avrebbe mai avuto il coraggio di abbandonarlo. Una cosa era sicura, qualunque fosse stato il motivo adesso Eric era libero e nulla poteva impedirgli di avere una nuova storia......
 
###
 
Eric stava finendo gli ultimi controlli per una nuova linea di moda, poi sarebbe tornato a casa, da solo, ma sarebbe tornato. Con tutto il trambusto avvenuto negli ultimi mesi, si era trovato completamente da solo. O almeno era quello che pensava nei periodi di maggior depressione, Stephanie se ne era andata, ma lui alcune volte scherzando pensava che anche in quel momento era comunque circondato da 2 donne splendide che lo avrebbero amato per sempre, le sue due figlie :Kristen e Bridget.
Improvvisamente sentì bussare alla porta, voltandosi vide la sua segretaria Megan, la giovane e affascinante donna, sembrava leggermente allarmata : " Cosa è successo Megan" chiese l’uomo "ho provato a dirgli di andarsene, ma insiste che vuole vederla" Eric la guardò e gli chiese" e di chi si tratta?" "Ha detto di chiamarsi Julia Bounce".
 
###
 
Suzy nel frattempo è all'Insomnia che si sta preparando per la sua prima grande serata come cantante.
Il locale è pieno ed ecco arrivare anche Sally, Darla e Clarke.
"Ciao mamma, tutto ok?"
"Ciao tesoro! Tutto ok. anche se stasera non avevo nessuna voglia di uscire."
"Vedrai Sally, ci ringrazierai." dice Clarke sorridendo.
"Papà ha ragione."
"Noto che avete preparato il palcoscenico, avete trovato una cantante?" Domanda Darla sorpresa.
"Cosa?!?! Hai rimpiazzato Macy? Come hai potuto farlo C.J.?" Chiede Sally un pò scettica ma molto furiosa.
"Aspettate e vedrete. Bridget falli accomodare per favore."
"Certamente C.J. Da questa parte prego."
Prima di seguire Bridget, Sally si volta verso il palco e nota una ragazza sui 21 anni parlare con Doris.
La misteriosa ragazza si sente chiamare e con un sorriso si gira in direzione di Sally: "Macy?!?!?" per poco la rossa non sviene e deve ringraziare Clarke per averla sostenuta.
"Che succede Sally?" Domanda Darla preoccupata.
"Macy!!! Mio Dio! Quella...quella ragazza somiglia alla mia Macy quando aveva 21 anni!"
Clarke e C.J. si guardano e si sorridono misteriosamente mentre Darla cerca di vedere il viso della ragazza che ormai è ritornata a parlare con Doris.
"Chi sarà mai quella misteriosa ragazza?" Si domanda Sally tra sè e cercando, allo stesso tempo, una risposta negli occhi di Clarke e C.J. che non smettono mai di osservarla, stupiti......
 
###
 
Intanto a casa Hutchinson squilla il telefono.
"Pronto?"
"Signora Hutchinson? Sono Stacy Sheridan si ricorda di me?"
"Ma certo Stacy, come stai? Ti prego dammi del tu! Ci conosciamo da così tanto tempo!"
"Va Bene, Nicole. Come sta Suzy nella nuova città?"
"Benissimo, ha fatto già amicizia e ora si trova in un locale dove ha trovato lavoro come cantante. Stasera è la sua prima serata. Ci pensi? La mia piccola realizzerà finalmente uno dei suoi sogni!!!"
"Ma è fantastico. Sapevo che ci sarebbe riuscita. Ma dimmi, come si chiama il locale?"
"Credo L'Insomnia......Si si, Insomnia......"
"Capisco! Ascolta me la saluti tanto e dille che mi rifarò viva al più presto. Sono riuscita a trovare un modo per telefonare gratis."
"Ma è magnifico. Purtroppo non so dirti quando tornerà a casa! Sai, adesso lavora e non ha molto tempo per venire a trovarci......"
"Fa niente, Nicole. Cercherò di rintracciarla comunque. Bene. E' stato un piacere, Nicole. Salutami tutti."
"Certamente e tu saluta da parte mia e di mio marito Hooker, Romano e Corrigan."
"Sicuramente. Alla prossima. Ciao."
"Ciao, Stacy"
Riagganciato il ricevitore Nicole ha uno sguardo assorto. Dopo aver riflettuto per un pò decide di fare una telefonata:
"Pronto?"
"Ciao caro, sono Nicole"
"Tesoro, dimmi! E' successo qualcosa a Suzy?"
"No caro, tranquillo. Suzy sta bene.Ma pochi minuti fa ha chiamato Stacy e........."
 
Chi sarà mai Stacy Sheridan??
 
###
 
E finalmente anche quella giornata di lavoro era finita!...
Melody era stanchissima ma soddisfatta. I progetti per la nuova campagna pubblicitaria che stava organizzando erano piaciuti a Eric Forrester, e questa era la cosa piu' importante. Inoltre, quel giorno era riuscita a evitare di incontrare sia Thorne che Whip. Non era certo poco!
Prese la borsa e si avvio' fuori dall'ufficio. Se si sbrigava, con un po' di fortuna, avrebbe evitato il traffico e avrebbe potuto rilassarsi a casa, con un bel bagno caldo e una cioccolata calda.
Ma proprio quando si era appena messa al volante, un pensiero le attraverso' la mente: Bridget Forrester.
Non aveva detto nulla a Eric, e neanche a Brooke, del fatto che aveva conosciuto Bridget.
Dopotutto non sarebbe stato facile spiegare che - seppure
involontariamente- aveva corso il rischio di mettere sotto le ruote la figlia dei suoi capi.
Pero'...
Chissa' come stava quella ragazzina. Melody mise in moto, e aveva gia' rapidamente cambiato programma per la serata.
Aveva deciso di andare all'Insomnia, a trovare Bridget.
 
###
 
Steve trascorre la giornata nel suo appartamento verso sera decide di accendere la tv, non ha neanche voglia di cenare, è l'ora del quiz,  e a lui piace misurare le proprie capacità cercando di rispondere alle domande da casa.
 
Jennifer ha passato l'intero pomeriggio a casa, per aiutare Kelly a sistemare alcune pratiche e verso le 19.00 le viene un'idea. E' da un paio di giorni che non vede Steve e immagina che sarebbe una bella sorpresa presentarsi a casa sua, con una bottiglia di spumante e una splendida torta per festeggiare, anche se in ritardo di un giorno il suo compleanno.
Si prepara con attenzione e dopo essere passata in pasticceria si dirige a casa del ragazzo.
 
###
 
Sono ormai le 20.00 e nel frattempo dopo essersi accomodato sul divano, Steve avverte un forte dolore alla testa, ha bisogno di un antidolorifico, ma quelli che trova in bagno sono scaduti, che fare?
Proprio allora qualcuno suona alla porta, Steve non aspetta nessuno, e non ha  voglia di vedere gente, ma continuano a suonare così decide di aprire,
dall'altra parte della porta Jennifer sta pensando " Forse non è stata una buona idea, piombare così all'improvviso a casa sua, magari non ha voglia di vedermi, non si aspetta una mia visita, ma ormai è fatta..."
La porta si apre e compare Steve che è visibilmente sorpreso, mentre Jennifer gli sfodera un gran bel sorriso......
 
- Ciao Steve come va? Disturbo?- domanda lei.
- Tutto ok, beh...sono sorpreso...che ci fai...ma accomodati, entra pure!!-
- Molto carino il tuo appartamento, poi hai trovato con chi condividerlo?- domanda lei, tanto per sciogliere il ghiaccio.
- Sì, una ragazza, si trasferirà qui domani. Ma dimmi come mai sei qui?-
- Sai ieri non ci siamo visti e ieri era il mio compleanno, quindi ho pensato di venire qui per festeggiarlo insieme, 6 l'unica persona che conosco e Bridget doveva lavorare...ma se sei occupato...-
- No figurati, mi fa piacere vederti!- Steve si sente subito meglio e questa visità benchè inaspettata lo riempie di gioia, quindi non intende farla andar via.-
- Allora il 25 Agosto è il tuo compleanno...- continua lui.
- Esattamente, ho 19 anni. Hey tu sai quanti anni ho io, ma pensandoci bene non ho mai chiesto la tua di età!.-
- Io sono molto pù vecchio di te. Ho 30 anni! Li ho compiuti il 15 Agosto- risponde Steve.
- Cosa? Non li dimostri per niente, te ne davo almeno cinque in meno- dice lei molto sorpresa.
- Davvero? Grazie!! -
I due trascorrono una bella serata insieme, brindano, scherzano e festeggiano, ma alle 23.30 Jen guarda l'orologio e si accorge che il tempo è volato.
- Ti ringrazio per la splendida serata, ma domani devo alzarmi presto per andare all'Università, quindi ti devo lasciare-
- Sono io a doverti ringraziare, allora a domani!-
- Certamente, allora vado- dice lei.
- Aspetta ti accompagno alla porta-
Qui i due si salutano.
Jennifer mentre sale in macchina ripensa alla serata appena trascorsa.
"E' stata magnifica, mi sono divertita molto, più sto con lui e più mi affeziono, ma devo mettermi in testa che è solo un amico, non può essere niente di +" Seduta al posto di guida ripensa anche al fatto che lui ha 30 anni "Questo proprio non me lo sarei mai immaginato, ha 10 anni in + di me".
Mette in moto e si reca verso casa, ripensando al sorriso e agli occhi di quel ragazzo che l'hanno colpita fin dal primo momento che l'ha visto.