"Allora Jim! Cosa posso fare per te?" Brooke era seduta di fronte 
                a lui quella mattina e gli stava ponendo quella domanda 
                incuriosita dalla telefonata che aveva ricevuto la sera prima
                
                << Avrei bisogno del tuo aiuto...E' una cosa 
                importante....Possiamo vederci nel tuo ufficio domani mattina? 
                >>
                
                E lei non aveva saputo dire di no! In fondo Jim era sempre stato 
                gentile con lei, nonostante la sua amicizia fraterna con la 
                famiglia Forrester e con Stephanie!E per questo gliene era 
                grata!Così sapeva che qualsiasi cosa le avesse chiesto, avrebbe 
                cercato di aiutarlo al meglio.
                "Devi assumermi!" La sorpresa di Brooke fu evidente, così 
                continuò" Meglio che ti spieghi! Tu sai che sono medico legale, 
                ma a volte mi diletto a fare il detective con Doris...e questa è 
                una delle volte. Sono qui per Steve Carson...." 
                Brooke non lo fece finire " Non posso riassumerlo! Ho qui delle 
                notizie che se fossero vere......"
                "Si lo so! E infatti non ti chiedo di riassumerlo! In realtà ho 
                motivo di credere che sia vittima di un complotto! Sono sicuro 
                che la persona che sta organizzando tutto abbia agito anche all' 
                interno della Forrester, ma se faccio domande come investigatore 
                non mi risponderà nessuno, mentre se sono un impiegato....." 
                disse Jim.
                "Capisco. Ma tu pensi che queste notizie siano fondate? " chiese 
                Brooke alquanto preoccupata
                "L' incidente è vero. Ha avuto un incidente e la sua ragazza è  morta   sul   colpo,   ma  per  l' accusa di pedofilia....Bhè Brooke, io 
                non ci credo."rispose Jim.
                "In fondo neanch' io! Ma non posso assumermi questa 
                responsabilità! Però ho chiesto a Jonathan di indagare e 
                sicuramente troverà qualcosa." Disse Brooke, un pò più 
                sollevata.
                "Perfetto! Così lui agirà all' esterno con Doris, e io agirò 
                dall' interno con Stacy e Vince."
                "Stacy e Vince hai detto? Scusa Jim, ma chi sarebbero?"
                "Stacy è la sorella di Doris. Fa la poliziotta ed è amica di 
                Steve. Vince è il suo collega! Vorrei che fossero assunti anche 
                loro, per lavorare meglio! Non ci sono problemi vero? " Jim la 
                guardò e sorrise. E lei non riusciva a dirgli di no!
                "E va bene Jim! Ho il capo del personale che è andato in ferie! 
                Poi ho Megan che ha chiesto ancora un pò di tempo perchè non si 
                sente ancora bene e....vediamo un pò........ah! Si! Thorne 
                ultimamente è oberato dal lavoro, magari un assistente...." 
                propose Brooke
                "Perfetto Brooke! Sei un tesoro! Non so come ringraziarti! " 
                disse Jim 
                "Cerca di scoprire la verità! E ora vai! Devi iniziare da 
                subito! Stacy e Vince da oggi pomeriggio, ok? Ad avvisare gli 
                altri ci penso io!" sorrise Brooke
                "Non te ne pentirai! Grazie!" così dicendo Jim uscì dallo studio 
                di Brooke e si diresse verso quello che sarebbe stato il suo 
                ufficio! Appena dentro chiamò Stacy al cellulare
                "Ciao Stacy! Sono Jim"
                "Ciao Jim!" 
                "Ho appena parlato con Brooke! Tu e Vince dovete essere qui alle 
                15. Tu sostituirai Megan e sarai la segretaria di Brooke, mentre 
                Vince sarà l' assistente di Thorne. Quando arrivate, passate da 
                me, all' ufficio del personale, così ci mettiamo d' accordo su 
                come muoverci!" 
                "Perfetto Jim! Ci saremo! A dopo allora!" Stacy riagganciò.
                * Bene ed ora non mi resta che iniziare ad indagare....Comincerò 
                dalla palestra! * 
                Così Jim iniziò le sue indagini...........
                
              
  
                                                              
                ###
                
                "E questi cosa sono???"
                Lauren rimane molto sorpresa nel vedere sulla propria scrivania 
                i documenti di Molly con la scelta definitiva della coppia
                "Devo mettermi subito al lavoro, vediamo se riesco a contattare 
                tutti in giornata e.... Dale e Marcello??"
                
                Lauren è sorpresa, quanto felice, nel vedere che sono proprio 
                loro due i futuri genitori scelti, crede in loro come non mai, e 
                non esita neanche un secondo nel cominciare le telefonate per 
                organizzare un primo incontro.
                
                "Marcello Perez....Chi parla?"
                "Salve Marcello....Sono Lauren...Siete stati scelti.....Sto 
                cercando di fissarvi un appuntamento gia nella giornata di oggi 
                e sono indaffaratissima....Volevo comunque darvi subito la bella 
                notizia....Probabilmente avro' bisogno di rintracciarvi subito 
                percio' e' bene che tu mi dia anche il numero del tuo 
                cellulare....Marcello?....Mi hai sentito?"
                "Si....Si....Certo Lauren...." Marcello comunica a Lauren 
                diversi numeri di telefono "magari posso darti anche...."
                "No! No! Marcello...Possono bastare questi" Nella voce di Lauren 
                c'e' una leggera nota divertita "Se combino qualcosa ti faccio 
                sapere....Ora devo lasciarti....Mi metto subito al lavoro..."
                "Ok Lauren....a presto....e......grazie!"
                Marcello resta per un attimo come inebetito seduto sul bordo del 
                letto...Ancora non riesce a capire se davvero ha sentito la voce 
                di Lauren all'altro capo del telefono o se si e' immaginato 
                tutto....
                **Siete stati scelti....** Quelle parole continuano a ronzargli 
                nella testa....**Siete stati scelti...**
                "SIETE STATI SCELTI" Marcello senza accorgersene urla quelle 
                parole nel silenzio della sua camera e finalmente ne prende 
                coscienza
                **Siamo stati scelti....Nonostante tutti i nostri timori e 
                perplessita' qualcuna ci ha scelti come famiglia giusta per il 
                suo bambino....Dio e' meraviglioso!...Non vedo l'ora di 
                raccontarlo in giro....Anzi no!...Forse e' meglio 
                aspettare....E' meglio non correre.....Arriviamo prima al 
                traguardo completamente,poi canteremo vittoria....Meglio non 
                essere troppo precipitosi...E poi....anche per scaramanzia....Ma 
                a Dale devo dirlo subito....Ora gli telefono....No! Non posso 
                dargli questo genere di notizia senza guardarlo negli 
                occhi....Faccio preparare una cenetta coi fiocchi per questa 
                sera in camera e gli faccio una sorpresa...... No!....Non riesco 
                a resistere fino a quando torna....Ho deciso!...Lo raggiungo 
                alla Forrester....**
                Senza pensarci ulteriormente Marcello si veste velocemente ed 
                esce.
                
              
  
                                                             
                ###
                
                "Vuole la macchina signor Perez o preferisce che gli chiami un 
                tassi?"
                **Non riuscirei a guidare ....e poi mi sentirei soffocare 
                nell'abitacolo** "No grazie Bob...Preferisco fare due passi"
                "Come vuole signor Perez....Buona passeggiata"
                **Davvero una bella 'passeggiata' fino alla Forrester...Ma non 
                mi importa....Sono cosi' felice che mi sembra di volare....Passero' 
                dal parco e ...senza rendermene conto saro' bello che arrivato**
                
              
  
                                                     
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                "Marcello!....Marcello!...UFF.."
                "Stacy!..."
                "Alla buon'ora!...E' da un bel po' che ti chiamo e cerco di 
                raggiungerti....Ma tu sembri non sentire niente di tutto quello 
                che ti capita intorno.....Viaggi spedito come un treno....Si 
                puo' sapere cosa ci fai qui nel parco a quest'ora?...E dove stai 
                andando cosi' velocemente?...E come mai a piedi?...Da quanto in 
                qua Marcello Perez non e' alla guida di una delle sue macchine 
                sportive?....Cosa ti e' successo Marcello!...Se non ti vedessi 
                cosi' raggiante mi preoccuperei....Comunque qualcosa ti ha 
                stravolto...Mi dici di che si tratta?"
                Come sempre Stacy parte in quarta con le domande....E' piu' 
                forte di lei...Non riesce a frenare la curiosita'
                "No!...No!Stacy...sta tranquilla....Mi andava di fare due 
                passi...Niente di piu'.."
                "Due passi?Tu?...Dai Marcello!...Ti conosco troppo bene...C'e' 
                qualcosa che hai fatto o intendi fare ma non vuoi dirmelo....Bell'amico 
                che sei....E' una cosa importante...Lo si capisce benissimo 
                dall'espressione che hai pero' non vuoi dirlo alla tua migliore 
                amica..."
                Stacy atteggia un broncio e assume un'aria molto 
                dispiaciuta....Sa che Marcello non riesce a trattenersi quando 
                fa cosi
                "E va bene! Te lo dico....Poco fa ho saputo ....**Marcello! 
                Ricorda la scaramanzia...**....ho saputo...che un antiquario al 
                di là del parco ha un quadro che ho sempre cercato e che lo ha 
                anche ad un prezzo eccezionale....percio'..."
                "Marcello! e' inutile che continui .....ho capito! Non mi reputi 
                piu' tua amica.....Non so cosa ti abbia fatto....ma non mi 
                concedi piu' la tua fiducia..."
                "Ma Stacy!...perche' dici cosi'?...E' la verita'!....Perche' non 
                mi credi?"
                "Perche' caro il mio Marcello Perez...Da quando ti conosco hai 
                acquistato centinaia di quadri e opere d'arte per te,tuo padre o 
                qualche amico che te lo aveva chiesto...e ogni volta lo hai 
                fatto come se acquistassi un gelato al bar all'angolo della 
                strada...Non ti ho mai visto una volta cosi' raggiante e felice 
                come oggi....e non e' certo per un quadro come vuoi farmi 
                credere....Comunque non fa nulla....Evidentemente ...non sono 
                per te all'altezza di capire....Ok...Ti lascio...."
                Cosi' dicendo e con fare molto offeso Stacy si allontana di 
                qualche metro
                "No Stacy!...Dai non fare cosi'...Va bene!...Ti dico la verita'....Sto 
                per adottare un bambino..."
                Stacy si gira di scatto come se qualcuno le avesse dato un colpo 
                di frusta
                "Cosa hai detto?...Tu....adotti un bambino?"
                "Beh! veramente non solo io ma Dale e io"
                "Marcello!Ma e' meraviglioso!Ma quando hai preso questa 
                decisione?....e...chi ti affida il suo bambino?..."
                "Senti Stacy...ora devo proprio scappare....appena posso ti 
                racconto ogni cosa..."
                Cosi' dicendo Marcello comincia ad accelerare il suo passo senza 
                curarsi troppo di lei
                "Marcello guarda che ci conto...Mi raccomando....e...sta 
                tranquillo!...conservero' il tuo segreto....non lo diro' a 
                nessuno"
                **Solo ad una decina di persone come minimo....**Marcello 
                sorride tra sé **Beh! Ormai e' fatta!**
                
                
              
  
                                                              
                ###
                
                Stacy stava passeggiando per le stradine del parco. Era molto 
                felice per il suo amico ma anche un pò turbata.....Quale madre 
                affiderebbe il suo bambino ad una coppia di gay al giorno 
                d'oggi? Stacy non ci voleva pensare ma un dubbio cominciava a 
                pesargli come un macigno sulla testa. **E se quella madre 
                fosse.....?** **Ma no!!!!!! Cosa vai a pensare?** Stacy si fermò 
                davanti al laghetto del parco cercando di ammirare quel 
                meraviglioso scenario con l'intenzione di rilassarsi un pò ma 
                quel fastidioso pensiero non la lasciava un attimo in pace. 
                **Che sia Molly la madre che sta per affidare il suo bambino a 
                Marcello e a Dale?**
                **Sembra impossibile ma se ci penso.....Tutto quadra** pensò 
                Stacy ripensando alla conversazione avuta con Molly circa sulla 
                scelta della coppia. Lei doveva scegliere tra una coppia 
                "normale" e una coppia di gay. Non sapeva il nome delle persone 
                che formavano la coppia di gay e quindi non era detto che 
                fossero proprio il suo amico e Dale ma.......Stacy non sapeva 
                bene il perché ma qualcosa le diceva che erano proprio loro due 
                e questo la lasciava molto turbata. 
                
                **Marcello e Dale saranno in grado di allevare il bambino?** Non 
                avrebbe mai immaginato che Marcello, il suo amico, desiderava 
                così tanto avere un bambino.....Certo ne avevano parlato ancora 
                di questo argomento ma lei non lo aveva mai preso seriamente in 
                considerazione perché lei era sempre dell'idea che un bambino 
                doveva crescere in una famiglia con una madre e un padre; aveva 
                cercato più volte di farlo capire anche a Marcello.
                
                Comunque a parte tutto, era molto felice per lui e forse era 
                anche un bene se la madre di cui aveva parlato Marcello potesse 
                essere proprio Molly perché così non ci sarebbero stati problemi 
                e loro due (Stacy e Molly) avrebbero potuto vedere il bambino 
                quando volevano.
                
              
  
                                                            
                ###
                
                Dopo qualche tempo Marcello è alla Forrester e, salutando 
                velocemente chi incontra, si dirige con passo spedito verso la 
                palestra sperando in cuor suo di trovare subito Dale
                
                "Hey lei, ma dove va???" Karl cerca di fermare un signore 
                distinto che, senza badare a lui, sta andando diretto verso la 
                sala massaggi "Ma mi sente.... devo chiamare la sicurezza??"
                Marcello non lo sta proprio a sentire, la sua testa è su un 
                altro pianeta *Chissà se è questa la sala massaggi... ma sì, io 
                entro... chissà Dale come sarà felice*.
                Karl finalmente riesce ad afferrare Marcello per un braccio
                "Allora, dove crede di andare così spedito??"
                "Che???" Marcello ritorna coi piedi per terra
                "Dico... ha un appuntamento per un massaggio??"
                *Allora è proprio questa la porta...* pensa Marcello tra sè.
                Intanto Karl insiste "Allora?!?!?!"
                "No guardi, non ho un appuntamento ma..."
                Karl non lo lascia finire "Mi spiace, Dale ha la giornata piena 
                se vuole può prenotare per domani"
                "Dica solo a Dale che ci sono io qui fuori, vedrà che mi lascia 
                entrare... è davvero molto importante"
                Karl non ha poi molta voglia di discutere e si arrende subito 
                "Va bene, va bene... aspetti qui"
                
              
  
                                                                
                ###
                
                Karl entra nella sala massaggi e trova Dale da solo senza nessun 
                cliente
                "Ma che fai da solo??? Dovresti avere un cliente ora..."
                "Boh, non si è presentato nessuno.... mi riposo" Dale sorride a 
                Karl
                "Ok... poi ne riparliamo. Qua fuori c'è un signore che dice di 
                conoscerti, non gli ho chiesto il nome"
                "E bravo...."
                Karl gli lancia una occhiataccia di risposta e continua "Non 
                farmi arrabbiare che non è giornata... se vuoi il tizio è qua 
                fuori" e se ne va.
                
                Marcello vede uscire molto trafelato quello strano tipo e decide 
                di entrare
                "Ciao Dale"
                "Che ci fai qui??"
                "Ma che bella accoglienza...." Marcello lo abbraccia
                "E dai, non credevo di...."
                "Non fa niente tesoro.... ho una grande notizia, non so come 
                dirtela, ma è straordinaria"
                "Non dirmi che???"
                "Hai già capito???"
                "O mamma, ma stai sorridendo e annuendo con me per lo stesso 
                motivo??" Dale è quasi in lacrime per l'emozione, quando 
                Marcello, forse a voce un po' troppo alta esclama
                "ASPETTIAMO UN BAMBINO!!!!"
                
                
              
  
                                                      
                ###
                
                Durante il primo pomeriggio Marcello e Dale ricevono diverse 
                telefonate da Lauren che è riuscita ad organizzare il primo 
                incontro il giorno stesso alle 18.
                
                Quel pomeriggio Molly era davvero entusiasta: dopo la visita 
                all'università si era fatta un'idea di come sarebbe stata la sua 
                vita dopo il parto. Avrebbe frequentato i corsi e approfondito 
                quegli argomenti che l'avevano affascinata tanto durante gli 
                anni di scuola, ed avrebbe conosciuto professori importanti e 
                ragazzi con i suoi stessi interessi. Insomma, non vedeva l'ora 
                di iniziare. E poi anche l'incontro con Jen era stato piacevole. 
                Di lei aveva apprezzato innanzitutto la gentilezza e la 
                disponibilità, e poi si era sentita molto a suo agio a parlarle 
                della sua storia con Kevin. Mentre pensava che le sarebbe 
                piaciuto diventare sua amica, si ricordò che il giorno prima 
                aveva promesso a Steve che l'avrebbe chiamato appena possibile. 
                Così pensò che in quel momento non aveva nulla da fare, e lo 
                chiamò. Lui le rispose che sarebbe passato a prenderla un'ora 
                più tardi.
                
              
  
                                                             
                ###
                
                Nel frattempo Doris entrò negli uffici dell' Alfa! Era stata 
                tutto il giorno in biblioteca a leggere articoli di giornale e a 
                fare ricerche sugli eventi che coinvolgevano in qualche modo 
                Steve! Ora stava dando le istruzioni per mettere sotto controllo 
                i telefoni, come stabilito il giorno prima!
                
              
  
                                                               
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                Steve portò Molly all'Insomnia. Molly scherzò con lui sul fatto 
                che in quel locale aveva incontrato le sue uniche amicizie a Los 
                Angeles: "Pensa, qui ho incontrato la mia coinquilina, non chè 
                padrona di casa! E' stata una coincidenza, ma soprattutto un 
                colpo di fortuna perchè io non sapevo proprio dove andare ad 
                abitare... ed ora sto davvero bene con lei, per me è diventata 
                quasi come una sorella maggiore!" 
                "Mi fa piacere" disse Steve 
                "E guarda caso proprio stamattina ho fatto colazione qui con 
                Jennifer e poi siamo andate insieme all'università."
                "All'università? Studiate insieme?"
                "No, io devo ancora iniziare. Ho vinto una borsa di studio per 
                studiare Biologia."
                "Complimenti! Come mai questa passione per la biologia?"
                "Mi è sempre interessata molto quando ero al liceo. E sono stata 
                molto brava agli esami di maturità, così ho vinto questa borsa 
                di studio ed ora potrò realizzare il mio sogno..."
                "Certo, non sarà facile frequentare e studiare, con un bambino 
                piccolo... scusami se mi impiccio, ma è evidente che sei a buon 
                punto con la gravidanza!"
                "Si, al sesto mese... ci siamo quasi! Però ho deciso di darlo in 
                adozione."
                "In adozione?!?"
                "Non è che avessi molta scelta... non me la sento proprio. E poi 
                non ce la potrei fare economicamente..."
                "Hai già visto la famiglia che lo adotterà?"
                "Non ancora. Ma succederà presto, aspetto che il centro adozioni 
                mi faccia sapere il giorno dell'appuntamento con loro."
                Molly rimase un attimo in silenzio. Poi disse:
                "Ti devo confidare una cosa... ma tu non giudicarmi male!"
                "dimmi tutto, perchè dovrei giudicarti male?"
                "Perchè ho deciso di dare il mio bambino in adozione ad una 
                coppia omosessuale"
                Questa notizia lasciò Steve inizialmente senza parole.
                
                Steve è perplesso, conosce da poco Molly, ma ora che è a 
                conoscenza della sua situazione si sente in dovere di dire la 
                sua...
                "Scusa se mi intrometto , ma a mio avviso il tuo ragionamento è 
                errato. Probabilmente non apprezzerai consigli da un quasi 
                sconosciuto, ma mi sento in dovere di dire la mia.
                Devi sapere che sono un pediatra e che amo molto i bambini, 
                quando sono piccoli hanno bisogno di molte attenzioni, la loro 
                personalità si forma nei primi due o tre anni di vita, è molto 
                importante fare in modo che in quel periodo abbiano gli stimoli 
                adeguati."
                "Sono d'accordo con te sul fatto che i primi anni di vita sono i 
                più delicati, ma non capisco perchè sei contro l'adozione, chi 
                ama i bambini incondizionatamente farà sicuramente di tutto per 
                rendere felice il mio bambino..."
                "Su questo non ci sono dubbi Molly, ma ciò che può offrire una 
                madre naturale è infinitamente più adeguato rispetto a due 
                genitori, per giunta gay..."
                "Ah allora è questo che ti scoccia di più, il fatto che siano 
                dei gay..."
                "No, forse mi sono espresso male, non intendevo dire questo, più 
                semplicemente il bambino deve poter conoscere sin da subito sia 
                la figura femminile che la figura maschile, è quindi preferibile 
                una coppia eterosessuale"
                "Non è proprio così, l'adozione sarà di tipo aperto, potrò 
                continuare a vedere mio figlio e lui saprà sempre che sono sua 
                madre. Sai una cosa Steve? Sei la prima persona che sento 
                ragionare così, credimi, ad esempio la mia coinquilina Stacy mi 
                appoggia in pieno"
                "E' una pediatra anche lei? O è un'assistente sociale?"
                "A dir la verità è una poliziotta, so che non c'entra nulla con 
                i bambini, ma è molto attenta in generale ad ogni genere di 
                problematica"
                "Anche io conosco una poliziotta di nome Stacy, che coincidenza, 
                di cognome fa Sheridan , forse la tua amica la conosce..."
                "La conosce eccome, è proprio il suo cognome!"
                "Stacy abita con te? Ma sai che fino a qualche giorno fa era 
                ospite in casa mia? E' la sorella della mia coinquilina Doris"
                "Com'è piccolo il mondo!"
                "E' andata via così all'improvviso senza dare una spiegazione, 
                sta bene vero?"
                "Si certo!"
                "Scusa se cambio argomento Molly, ma vorrei dire un'ultima cosa 
                sull'adozione del tuo bambino..."
                "Ok, ma dimmela in fretta, devo andare via..."
                "Vorrei accompagnarti, se vuoi, ad uno dei prossimi incontri con 
                la coppia che avrai scelto, è possibile oppure pensi che mi sto 
                intromettendo troppo?"
                "No ci tengo che tu venga, così avrai modo di cambiare idea 
                sulla coppia gay!"
                "Affare fatto allora" dice Steve sorridendo "Il mio numero di 
                telefono lo conosci, richiamami quando vuoi..."
                "Certo Steve lo farò, ma ora devo andare, ci sentiamo presto!"
                
              
  
                                                        
                ###
                
                Molly era appena tornata a casa dopo l'incontro con Steve, 
                quando squillò il telefono. "Pronto?"
                "Buongiorno, vorrei parlare con Molly Johnson..."
                "Buongiorno, sono io" "Ah, Molly! Sono Lauren del centro 
                adozioni. Ho Parlato con Marcello Perez per l'appuntamento e mi 
                ha detto che è possibile vedersi anche questo pomeriggio alle 
                18, oppure se non puoi anche domani... tu quando preferisci?"
                "Va bene oggi!" 
                "Ok, allora adesso lo richiamo e confermo per le 18. A più tardi 
                allora!"
                
              
  
                                                           
                ###
                
                "Ciao Lauren! Allora ci siamo, fra pochi minuti conoscerò i 
                futuri genitori del mio Bambino!" disse Molly appena arrivata al 
                centro adozioni.
                "Eh si! Emozionata?"
                "Un pò ... no, veramente molto! Ma cosa devo dirgli? Non so 
                proprio da che parte iniziare..."
                "Non ti preoccupare, io vi presenterò e vi aiuterò a rompere il 
                ghiaccio. Poi tu parlagli un pò di te, e di cosa vorresti per il 
                tuo bambino... vedrai che andrà tutto bene!"
                
                Arrivarono Dale e Marcello. Erano tutti molto imbarazzati. 
                Lauren fece le dovute presentazioni e cercò di dire alcune cose 
                per aiutarli ad iniziare una conversazione. Iniziò Molly a 
                parlare di se, della sua vita fino a quel momento, e del tipo di 
                educazione che aveva ricevuto e che sperava che avrebbe ricevuto 
                anche suo figlio. Dale e Marcello sembravano essere d'accordo, 
                ma Molly ci teneva a mettere in chiaro alcune cose:
                "La mia idea è di riuscire ad essere vicina a mio figlio, e 
                seguirlo durante tutte le tappe della sua crescita. Non ho 
                scelto l'adozione perchè volevo disfarmi di lui! Inizialmente 
                presa dal panico avevo deciso di abortire, ma ora ringrazio il 
                cielo di avermi dato la possibilità di vedere nascere mio 
                figlio, e di farlo crescere bene non ostante io non ne abbia le 
                possibilità economiche. E' per questo che ho pensato ad una 
                coppia, diciamo 'atipica', come la vostra. E' ovvio che se 
                avessi pensato di non interessarmi più del mio bambino avrei 
                preferito lasciarlo ad una famiglia classica..."
                "Ma cosa ti ha spinto a scegliere proprio noi?" chiese Dale
                "Tante cose... Mi sembrate persone con una mentalità aperta, ed 
                ho pensato che mio figlio sarebbe cresciuto senza pregiudizi. 
                Quello che conta per me, è che mio figlio sia educato con 
                principi semplici, e fra questi sicuramente che bisogna 
                giudicare le persone per quello che sono, e non per i loro gusti 
                sessuali, o la loro religione, il colore della pelle, o cose del 
                genere... spero di non essermi sbagliata quando ho pensato che 
                voi sareste stati l'ideale da questo punto di vista..."
                "No, non ti sei sbagliata. Noi la pensiamo esattamente come te!" 
                le disse Dale.
                "Insomma, è vero che non sarà facile per noi affrontare i 
                pregiudizi degli altri. E sono sicura che dovremo affrontare non 
                pochi problemi, ma se saremo uniti potremo farcela. In fondo lui 
                avrà due padri ed una madre! Non gli mancheranno i punti di 
                riferimento. L'importante per me è che noi tre ci impegniamo ad 
                affrontare insieme ogni tipo di problemi, e che io avrò voce in 
                capitolo in tutte le scelte che via via bisognerà affrontare 
                durante la sua crescita... Voglio essere sempre presente, 
                vederlo spesso, ed essere una persona importante nella sua 
                vita... tutto qui. Se anche voi la pensate così, allora credo 
                proprio che andremo d'accordo!"
                Dale e Marcello la rassicurarono, e le dissero che poteva stare 
                tranquilla, perchè anche loro avevano in mente qualcosa del 
                genere.
                A questo punto Molly chiese a Dale e Marcello di parlare un pò 
                di loro, della loro vita, e soprattutto del loro rapporto. 
                Voleva capire se fossero davvero una coppia affiatata.
                
                Dale è il primo a prendere la parola. All'inizio non sa proprio 
                cosa dire, è troppo emozionato e qualsiasi cosa avesse preparato 
                da dire nell'incontro, ora sembra scomparsa dal suo cervello.
                "Tu dici che ci hai scelto perché siamo una coppia atipica 
                secondo i soliti canoni. Noi ci sentiamo una coppia, niente di 
                più. Ci amiamo da diversi anni e insieme ne abbiamo passate 
                parecchie in questi ultimi 3 anni..." Dale stringe la mano a 
                Marcello per farsi coraggio "... per anni abbiamo parlato di 
                questa nostro sogno, avere un bambino. L'unica soluzione 
                migliore, sotto molti aspetti, è proprio questa dell'adozione 
                aperta." Dale fa una piccola pausa "Siamo felici che tu voglia 
                mantenere contatti costanti con nostro figlio, è una cosa 
                bellissima che lui possa conoscere e amare anche la sua vera 
                madre..."
                
                Dale e Molly si fissano per qualche secondo negli occhi, sono 
                entrambi emozionati.
                Visto che Dale non riesce più a parlare, Marcello prende la 
                parola
                "Ora non è per niente facile parlare, chissà perché una volta 
                qui non si sa mai cosa dire, è come se la testa ti si svuotasse 
                di colpo"
                Lauren interviene "Non preoccupatevi, potrete conoscervi con 
                calma nelle prossime settimane. Il primo incontro è solo per 
                rompere il ghiaccio, la vera conoscenza avverrà con calma..."
                
                Sul finire dell'incontro, Marcello chiede a Molly come poterla 
                contattare ancora. Lei le lascia un recapito di un cellulare e 
                quello di un appartamento.
                "Vivi da sola?"
                "No, abito con una mia carissima amica.."
                Marcello è molto interessato a questa cosa "Lei è completamente 
                favorevole all'adozione?? O magari non ne sa nulla?"
                "Sa tutto e mi è anche molto vicina"
                "Molly, mi piacerebbe conoscere questa tua amica... sai, non 
                vogliamo essere invadenti, ma ci teniamo a sapere come e dove 
                vivi"
                "Nessun problema, anzi, per me è un piacere presentarvi alla mia 
                amica... se mi lasciate anche voi un modo per ricontattarvi 
                possiamo già organizzare qualcosa per domani"
                Marcello le lascia il suo bigliettino da visita "C'è scritto 
                tutto qui... chiama quando vuoi, a qualsiasi ora... anche a 
                notte fonda. Se vuoi puoi anche venire a trovarci, ma non 
                vogliamo farti stancare troppo, quindi quando vogliamo vederci 
                possiamo spostarci senza problema noi"
                
                A incontro concluso Dale, Marcello e Molly escono insieme dal 
                Centro Adozioni.
                "Molly, vuoi che ti accompagniamo noi a casa?" Dale cerca di 
                essere il più possibile gentile
                "Preferisco andare da sola..."
                "Ma per noi è un piacere farlo..."
                "Ho voglia di fare una passeggiata" Molly è ancora un po' in 
                imbarazzo.
                Marcello interviene "Ok... non vogliamo sembrarti opprimenti. 
                Speriamo di poterci rivedere già domani... e appena hai voglia 
                chiamaci"
                
                Molly li saluta, abbraccia sia Dale che Marcello e si allontana.
                
              
  
                                                                  
                ###
                
                Doris guardò l' orologio e si rese conto che anche quella sera 
                aveva fatto tardi. Decise di tornare a casa....
                Avvicinatasi alla macchina, si accorse di un bigliettino 
                bloccato dal tergicristallo *non sarà una multa, per caso??? ci 
                manca solo quello* ma aprendolo si rese conto che era ben altro. 
                Infatti il bigliettino diceva:
                
                Presto farò giustizia!
                
                *Sintetico! Conciso! Chissà chi l' ha messo qui!* ma in giro non 
                c' era nessuno, così Doris lo prese e lo conservò *domani lo 
                faccio vedere a Jim e vedremo cosa se ne può ricavare!* Con 
                questi pensieri si avviò verso casa.....
                Ma qualcuno la controllava........