"Allora Jim! Cosa posso fare per te?" Brooke era seduta di fronte
a lui quella mattina e gli stava ponendo quella domanda
incuriosita dalla telefonata che aveva ricevuto la sera prima
<< Avrei bisogno del tuo aiuto...E' una cosa
importante....Possiamo vederci nel tuo ufficio domani mattina?
>>
E lei non aveva saputo dire di no! In fondo Jim era sempre stato
gentile con lei, nonostante la sua amicizia fraterna con la
famiglia Forrester e con Stephanie!E per questo gliene era
grata!Così sapeva che qualsiasi cosa le avesse chiesto, avrebbe
cercato di aiutarlo al meglio.
"Devi assumermi!" La sorpresa di Brooke fu evidente, così
continuò" Meglio che ti spieghi! Tu sai che sono medico legale,
ma a volte mi diletto a fare il detective con Doris...e questa è
una delle volte. Sono qui per Steve Carson...."
Brooke non lo fece finire " Non posso riassumerlo! Ho qui delle
notizie che se fossero vere......"
"Si lo so! E infatti non ti chiedo di riassumerlo! In realtà ho
motivo di credere che sia vittima di un complotto! Sono sicuro
che la persona che sta organizzando tutto abbia agito anche all'
interno della Forrester, ma se faccio domande come investigatore
non mi risponderà nessuno, mentre se sono un impiegato....."
disse Jim.
"Capisco. Ma tu pensi che queste notizie siano fondate? " chiese
Brooke alquanto preoccupata
"L' incidente è vero. Ha avuto un incidente e la sua ragazza è morta sul colpo, ma per l' accusa di pedofilia....Bhè Brooke, io
non ci credo."rispose Jim.
"In fondo neanch' io! Ma non posso assumermi questa
responsabilità! Però ho chiesto a Jonathan di indagare e
sicuramente troverà qualcosa." Disse Brooke, un pò più
sollevata.
"Perfetto! Così lui agirà all' esterno con Doris, e io agirò
dall' interno con Stacy e Vince."
"Stacy e Vince hai detto? Scusa Jim, ma chi sarebbero?"
"Stacy è la sorella di Doris. Fa la poliziotta ed è amica di
Steve. Vince è il suo collega! Vorrei che fossero assunti anche
loro, per lavorare meglio! Non ci sono problemi vero? " Jim la
guardò e sorrise. E lei non riusciva a dirgli di no!
"E va bene Jim! Ho il capo del personale che è andato in ferie!
Poi ho Megan che ha chiesto ancora un pò di tempo perchè non si
sente ancora bene e....vediamo un pò........ah! Si! Thorne
ultimamente è oberato dal lavoro, magari un assistente...."
propose Brooke
"Perfetto Brooke! Sei un tesoro! Non so come ringraziarti! "
disse Jim
"Cerca di scoprire la verità! E ora vai! Devi iniziare da
subito! Stacy e Vince da oggi pomeriggio, ok? Ad avvisare gli
altri ci penso io!" sorrise Brooke
"Non te ne pentirai! Grazie!" così dicendo Jim uscì dallo studio
di Brooke e si diresse verso quello che sarebbe stato il suo
ufficio! Appena dentro chiamò Stacy al cellulare
"Ciao Stacy! Sono Jim"
"Ciao Jim!"
"Ho appena parlato con Brooke! Tu e Vince dovete essere qui alle
15. Tu sostituirai Megan e sarai la segretaria di Brooke, mentre
Vince sarà l' assistente di Thorne. Quando arrivate, passate da
me, all' ufficio del personale, così ci mettiamo d' accordo su
come muoverci!"
"Perfetto Jim! Ci saremo! A dopo allora!" Stacy riagganciò.
* Bene ed ora non mi resta che iniziare ad indagare....Comincerò
dalla palestra! *
Così Jim iniziò le sue indagini...........
###
"E questi cosa sono???"
Lauren rimane molto sorpresa nel vedere sulla propria scrivania
i documenti di Molly con la scelta definitiva della coppia
"Devo mettermi subito al lavoro, vediamo se riesco a contattare
tutti in giornata e.... Dale e Marcello??"
Lauren è sorpresa, quanto felice, nel vedere che sono proprio
loro due i futuri genitori scelti, crede in loro come non mai, e
non esita neanche un secondo nel cominciare le telefonate per
organizzare un primo incontro.
"Marcello Perez....Chi parla?"
"Salve Marcello....Sono Lauren...Siete stati scelti.....Sto
cercando di fissarvi un appuntamento gia nella giornata di oggi
e sono indaffaratissima....Volevo comunque darvi subito la bella
notizia....Probabilmente avro' bisogno di rintracciarvi subito
percio' e' bene che tu mi dia anche il numero del tuo
cellulare....Marcello?....Mi hai sentito?"
"Si....Si....Certo Lauren...." Marcello comunica a Lauren
diversi numeri di telefono "magari posso darti anche...."
"No! No! Marcello...Possono bastare questi" Nella voce di Lauren
c'e' una leggera nota divertita "Se combino qualcosa ti faccio
sapere....Ora devo lasciarti....Mi metto subito al lavoro..."
"Ok Lauren....a presto....e......grazie!"
Marcello resta per un attimo come inebetito seduto sul bordo del
letto...Ancora non riesce a capire se davvero ha sentito la voce
di Lauren all'altro capo del telefono o se si e' immaginato
tutto....
**Siete stati scelti....** Quelle parole continuano a ronzargli
nella testa....**Siete stati scelti...**
"SIETE STATI SCELTI" Marcello senza accorgersene urla quelle
parole nel silenzio della sua camera e finalmente ne prende
coscienza
**Siamo stati scelti....Nonostante tutti i nostri timori e
perplessita' qualcuna ci ha scelti come famiglia giusta per il
suo bambino....Dio e' meraviglioso!...Non vedo l'ora di
raccontarlo in giro....Anzi no!...Forse e' meglio
aspettare....E' meglio non correre.....Arriviamo prima al
traguardo completamente,poi canteremo vittoria....Meglio non
essere troppo precipitosi...E poi....anche per scaramanzia....Ma
a Dale devo dirlo subito....Ora gli telefono....No! Non posso
dargli questo genere di notizia senza guardarlo negli
occhi....Faccio preparare una cenetta coi fiocchi per questa
sera in camera e gli faccio una sorpresa...... No!....Non riesco
a resistere fino a quando torna....Ho deciso!...Lo raggiungo
alla Forrester....**
Senza pensarci ulteriormente Marcello si veste velocemente ed
esce.
###
"Vuole la macchina signor Perez o preferisce che gli chiami un
tassi?"
**Non riuscirei a guidare ....e poi mi sentirei soffocare
nell'abitacolo** "No grazie Bob...Preferisco fare due passi"
"Come vuole signor Perez....Buona passeggiata"
**Davvero una bella 'passeggiata' fino alla Forrester...Ma non
mi importa....Sono cosi' felice che mi sembra di volare....Passero'
dal parco e ...senza rendermene conto saro' bello che arrivato**
###
"Marcello!....Marcello!...UFF.."
"Stacy!..."
"Alla buon'ora!...E' da un bel po' che ti chiamo e cerco di
raggiungerti....Ma tu sembri non sentire niente di tutto quello
che ti capita intorno.....Viaggi spedito come un treno....Si
puo' sapere cosa ci fai qui nel parco a quest'ora?...E dove stai
andando cosi' velocemente?...E come mai a piedi?...Da quanto in
qua Marcello Perez non e' alla guida di una delle sue macchine
sportive?....Cosa ti e' successo Marcello!...Se non ti vedessi
cosi' raggiante mi preoccuperei....Comunque qualcosa ti ha
stravolto...Mi dici di che si tratta?"
Come sempre Stacy parte in quarta con le domande....E' piu'
forte di lei...Non riesce a frenare la curiosita'
"No!...No!Stacy...sta tranquilla....Mi andava di fare due
passi...Niente di piu'.."
"Due passi?Tu?...Dai Marcello!...Ti conosco troppo bene...C'e'
qualcosa che hai fatto o intendi fare ma non vuoi dirmelo....Bell'amico
che sei....E' una cosa importante...Lo si capisce benissimo
dall'espressione che hai pero' non vuoi dirlo alla tua migliore
amica..."
Stacy atteggia un broncio e assume un'aria molto
dispiaciuta....Sa che Marcello non riesce a trattenersi quando
fa cosi
"E va bene! Te lo dico....Poco fa ho saputo ....**Marcello!
Ricorda la scaramanzia...**....ho saputo...che un antiquario al
di là del parco ha un quadro che ho sempre cercato e che lo ha
anche ad un prezzo eccezionale....percio'..."
"Marcello! e' inutile che continui .....ho capito! Non mi reputi
piu' tua amica.....Non so cosa ti abbia fatto....ma non mi
concedi piu' la tua fiducia..."
"Ma Stacy!...perche' dici cosi'?...E' la verita'!....Perche' non
mi credi?"
"Perche' caro il mio Marcello Perez...Da quando ti conosco hai
acquistato centinaia di quadri e opere d'arte per te,tuo padre o
qualche amico che te lo aveva chiesto...e ogni volta lo hai
fatto come se acquistassi un gelato al bar all'angolo della
strada...Non ti ho mai visto una volta cosi' raggiante e felice
come oggi....e non e' certo per un quadro come vuoi farmi
credere....Comunque non fa nulla....Evidentemente ...non sono
per te all'altezza di capire....Ok...Ti lascio...."
Cosi' dicendo e con fare molto offeso Stacy si allontana di
qualche metro
"No Stacy!...Dai non fare cosi'...Va bene!...Ti dico la verita'....Sto
per adottare un bambino..."
Stacy si gira di scatto come se qualcuno le avesse dato un colpo
di frusta
"Cosa hai detto?...Tu....adotti un bambino?"
"Beh! veramente non solo io ma Dale e io"
"Marcello!Ma e' meraviglioso!Ma quando hai preso questa
decisione?....e...chi ti affida il suo bambino?..."
"Senti Stacy...ora devo proprio scappare....appena posso ti
racconto ogni cosa..."
Cosi' dicendo Marcello comincia ad accelerare il suo passo senza
curarsi troppo di lei
"Marcello guarda che ci conto...Mi raccomando....e...sta
tranquillo!...conservero' il tuo segreto....non lo diro' a
nessuno"
**Solo ad una decina di persone come minimo....**Marcello
sorride tra sé **Beh! Ormai e' fatta!**
###
Stacy stava passeggiando per le stradine del parco. Era molto
felice per il suo amico ma anche un pò turbata.....Quale madre
affiderebbe il suo bambino ad una coppia di gay al giorno
d'oggi? Stacy non ci voleva pensare ma un dubbio cominciava a
pesargli come un macigno sulla testa. **E se quella madre
fosse.....?** **Ma no!!!!!! Cosa vai a pensare?** Stacy si fermò
davanti al laghetto del parco cercando di ammirare quel
meraviglioso scenario con l'intenzione di rilassarsi un pò ma
quel fastidioso pensiero non la lasciava un attimo in pace.
**Che sia Molly la madre che sta per affidare il suo bambino a
Marcello e a Dale?**
**Sembra impossibile ma se ci penso.....Tutto quadra** pensò
Stacy ripensando alla conversazione avuta con Molly circa sulla
scelta della coppia. Lei doveva scegliere tra una coppia
"normale" e una coppia di gay. Non sapeva il nome delle persone
che formavano la coppia di gay e quindi non era detto che
fossero proprio il suo amico e Dale ma.......Stacy non sapeva
bene il perché ma qualcosa le diceva che erano proprio loro due
e questo la lasciava molto turbata.
**Marcello e Dale saranno in grado di allevare il bambino?** Non
avrebbe mai immaginato che Marcello, il suo amico, desiderava
così tanto avere un bambino.....Certo ne avevano parlato ancora
di questo argomento ma lei non lo aveva mai preso seriamente in
considerazione perché lei era sempre dell'idea che un bambino
doveva crescere in una famiglia con una madre e un padre; aveva
cercato più volte di farlo capire anche a Marcello.
Comunque a parte tutto, era molto felice per lui e forse era
anche un bene se la madre di cui aveva parlato Marcello potesse
essere proprio Molly perché così non ci sarebbero stati problemi
e loro due (Stacy e Molly) avrebbero potuto vedere il bambino
quando volevano.
###
Dopo qualche tempo Marcello è alla Forrester e, salutando
velocemente chi incontra, si dirige con passo spedito verso la
palestra sperando in cuor suo di trovare subito Dale
"Hey lei, ma dove va???" Karl cerca di fermare un signore
distinto che, senza badare a lui, sta andando diretto verso la
sala massaggi "Ma mi sente.... devo chiamare la sicurezza??"
Marcello non lo sta proprio a sentire, la sua testa è su un
altro pianeta *Chissà se è questa la sala massaggi... ma sì, io
entro... chissà Dale come sarà felice*.
Karl finalmente riesce ad afferrare Marcello per un braccio
"Allora, dove crede di andare così spedito??"
"Che???" Marcello ritorna coi piedi per terra
"Dico... ha un appuntamento per un massaggio??"
*Allora è proprio questa la porta...* pensa Marcello tra sè.
Intanto Karl insiste "Allora?!?!?!"
"No guardi, non ho un appuntamento ma..."
Karl non lo lascia finire "Mi spiace, Dale ha la giornata piena
se vuole può prenotare per domani"
"Dica solo a Dale che ci sono io qui fuori, vedrà che mi lascia
entrare... è davvero molto importante"
Karl non ha poi molta voglia di discutere e si arrende subito
"Va bene, va bene... aspetti qui"
###
Karl entra nella sala massaggi e trova Dale da solo senza nessun
cliente
"Ma che fai da solo??? Dovresti avere un cliente ora..."
"Boh, non si è presentato nessuno.... mi riposo" Dale sorride a
Karl
"Ok... poi ne riparliamo. Qua fuori c'è un signore che dice di
conoscerti, non gli ho chiesto il nome"
"E bravo...."
Karl gli lancia una occhiataccia di risposta e continua "Non
farmi arrabbiare che non è giornata... se vuoi il tizio è qua
fuori" e se ne va.
Marcello vede uscire molto trafelato quello strano tipo e decide
di entrare
"Ciao Dale"
"Che ci fai qui??"
"Ma che bella accoglienza...." Marcello lo abbraccia
"E dai, non credevo di...."
"Non fa niente tesoro.... ho una grande notizia, non so come
dirtela, ma è straordinaria"
"Non dirmi che???"
"Hai già capito???"
"O mamma, ma stai sorridendo e annuendo con me per lo stesso
motivo??" Dale è quasi in lacrime per l'emozione, quando
Marcello, forse a voce un po' troppo alta esclama
"ASPETTIAMO UN BAMBINO!!!!"
###
Durante il primo pomeriggio Marcello e Dale ricevono diverse
telefonate da Lauren che è riuscita ad organizzare il primo
incontro il giorno stesso alle 18.
Quel pomeriggio Molly era davvero entusiasta: dopo la visita
all'università si era fatta un'idea di come sarebbe stata la sua
vita dopo il parto. Avrebbe frequentato i corsi e approfondito
quegli argomenti che l'avevano affascinata tanto durante gli
anni di scuola, ed avrebbe conosciuto professori importanti e
ragazzi con i suoi stessi interessi. Insomma, non vedeva l'ora
di iniziare. E poi anche l'incontro con Jen era stato piacevole.
Di lei aveva apprezzato innanzitutto la gentilezza e la
disponibilità, e poi si era sentita molto a suo agio a parlarle
della sua storia con Kevin. Mentre pensava che le sarebbe
piaciuto diventare sua amica, si ricordò che il giorno prima
aveva promesso a Steve che l'avrebbe chiamato appena possibile.
Così pensò che in quel momento non aveva nulla da fare, e lo
chiamò. Lui le rispose che sarebbe passato a prenderla un'ora
più tardi.
###
Nel frattempo Doris entrò negli uffici dell' Alfa! Era stata
tutto il giorno in biblioteca a leggere articoli di giornale e a
fare ricerche sugli eventi che coinvolgevano in qualche modo
Steve! Ora stava dando le istruzioni per mettere sotto controllo
i telefoni, come stabilito il giorno prima!
###
Steve portò Molly all'Insomnia. Molly scherzò con lui sul fatto
che in quel locale aveva incontrato le sue uniche amicizie a Los
Angeles: "Pensa, qui ho incontrato la mia coinquilina, non chè
padrona di casa! E' stata una coincidenza, ma soprattutto un
colpo di fortuna perchè io non sapevo proprio dove andare ad
abitare... ed ora sto davvero bene con lei, per me è diventata
quasi come una sorella maggiore!"
"Mi fa piacere" disse Steve
"E guarda caso proprio stamattina ho fatto colazione qui con
Jennifer e poi siamo andate insieme all'università."
"All'università? Studiate insieme?"
"No, io devo ancora iniziare. Ho vinto una borsa di studio per
studiare Biologia."
"Complimenti! Come mai questa passione per la biologia?"
"Mi è sempre interessata molto quando ero al liceo. E sono stata
molto brava agli esami di maturità, così ho vinto questa borsa
di studio ed ora potrò realizzare il mio sogno..."
"Certo, non sarà facile frequentare e studiare, con un bambino
piccolo... scusami se mi impiccio, ma è evidente che sei a buon
punto con la gravidanza!"
"Si, al sesto mese... ci siamo quasi! Però ho deciso di darlo in
adozione."
"In adozione?!?"
"Non è che avessi molta scelta... non me la sento proprio. E poi
non ce la potrei fare economicamente..."
"Hai già visto la famiglia che lo adotterà?"
"Non ancora. Ma succederà presto, aspetto che il centro adozioni
mi faccia sapere il giorno dell'appuntamento con loro."
Molly rimase un attimo in silenzio. Poi disse:
"Ti devo confidare una cosa... ma tu non giudicarmi male!"
"dimmi tutto, perchè dovrei giudicarti male?"
"Perchè ho deciso di dare il mio bambino in adozione ad una
coppia omosessuale"
Questa notizia lasciò Steve inizialmente senza parole.
Steve è perplesso, conosce da poco Molly, ma ora che è a
conoscenza della sua situazione si sente in dovere di dire la
sua...
"Scusa se mi intrometto , ma a mio avviso il tuo ragionamento è
errato. Probabilmente non apprezzerai consigli da un quasi
sconosciuto, ma mi sento in dovere di dire la mia.
Devi sapere che sono un pediatra e che amo molto i bambini,
quando sono piccoli hanno bisogno di molte attenzioni, la loro
personalità si forma nei primi due o tre anni di vita, è molto
importante fare in modo che in quel periodo abbiano gli stimoli
adeguati."
"Sono d'accordo con te sul fatto che i primi anni di vita sono i
più delicati, ma non capisco perchè sei contro l'adozione, chi
ama i bambini incondizionatamente farà sicuramente di tutto per
rendere felice il mio bambino..."
"Su questo non ci sono dubbi Molly, ma ciò che può offrire una
madre naturale è infinitamente più adeguato rispetto a due
genitori, per giunta gay..."
"Ah allora è questo che ti scoccia di più, il fatto che siano
dei gay..."
"No, forse mi sono espresso male, non intendevo dire questo, più
semplicemente il bambino deve poter conoscere sin da subito sia
la figura femminile che la figura maschile, è quindi preferibile
una coppia eterosessuale"
"Non è proprio così, l'adozione sarà di tipo aperto, potrò
continuare a vedere mio figlio e lui saprà sempre che sono sua
madre. Sai una cosa Steve? Sei la prima persona che sento
ragionare così, credimi, ad esempio la mia coinquilina Stacy mi
appoggia in pieno"
"E' una pediatra anche lei? O è un'assistente sociale?"
"A dir la verità è una poliziotta, so che non c'entra nulla con
i bambini, ma è molto attenta in generale ad ogni genere di
problematica"
"Anche io conosco una poliziotta di nome Stacy, che coincidenza,
di cognome fa Sheridan , forse la tua amica la conosce..."
"La conosce eccome, è proprio il suo cognome!"
"Stacy abita con te? Ma sai che fino a qualche giorno fa era
ospite in casa mia? E' la sorella della mia coinquilina Doris"
"Com'è piccolo il mondo!"
"E' andata via così all'improvviso senza dare una spiegazione,
sta bene vero?"
"Si certo!"
"Scusa se cambio argomento Molly, ma vorrei dire un'ultima cosa
sull'adozione del tuo bambino..."
"Ok, ma dimmela in fretta, devo andare via..."
"Vorrei accompagnarti, se vuoi, ad uno dei prossimi incontri con
la coppia che avrai scelto, è possibile oppure pensi che mi sto
intromettendo troppo?"
"No ci tengo che tu venga, così avrai modo di cambiare idea
sulla coppia gay!"
"Affare fatto allora" dice Steve sorridendo "Il mio numero di
telefono lo conosci, richiamami quando vuoi..."
"Certo Steve lo farò, ma ora devo andare, ci sentiamo presto!"
###
Molly era appena tornata a casa dopo l'incontro con Steve,
quando squillò il telefono. "Pronto?"
"Buongiorno, vorrei parlare con Molly Johnson..."
"Buongiorno, sono io" "Ah, Molly! Sono Lauren del centro
adozioni. Ho Parlato con Marcello Perez per l'appuntamento e mi
ha detto che è possibile vedersi anche questo pomeriggio alle
18, oppure se non puoi anche domani... tu quando preferisci?"
"Va bene oggi!"
"Ok, allora adesso lo richiamo e confermo per le 18. A più tardi
allora!"
###
"Ciao Lauren! Allora ci siamo, fra pochi minuti conoscerò i
futuri genitori del mio Bambino!" disse Molly appena arrivata al
centro adozioni.
"Eh si! Emozionata?"
"Un pò ... no, veramente molto! Ma cosa devo dirgli? Non so
proprio da che parte iniziare..."
"Non ti preoccupare, io vi presenterò e vi aiuterò a rompere il
ghiaccio. Poi tu parlagli un pò di te, e di cosa vorresti per il
tuo bambino... vedrai che andrà tutto bene!"
Arrivarono Dale e Marcello. Erano tutti molto imbarazzati.
Lauren fece le dovute presentazioni e cercò di dire alcune cose
per aiutarli ad iniziare una conversazione. Iniziò Molly a
parlare di se, della sua vita fino a quel momento, e del tipo di
educazione che aveva ricevuto e che sperava che avrebbe ricevuto
anche suo figlio. Dale e Marcello sembravano essere d'accordo,
ma Molly ci teneva a mettere in chiaro alcune cose:
"La mia idea è di riuscire ad essere vicina a mio figlio, e
seguirlo durante tutte le tappe della sua crescita. Non ho
scelto l'adozione perchè volevo disfarmi di lui! Inizialmente
presa dal panico avevo deciso di abortire, ma ora ringrazio il
cielo di avermi dato la possibilità di vedere nascere mio
figlio, e di farlo crescere bene non ostante io non ne abbia le
possibilità economiche. E' per questo che ho pensato ad una
coppia, diciamo 'atipica', come la vostra. E' ovvio che se
avessi pensato di non interessarmi più del mio bambino avrei
preferito lasciarlo ad una famiglia classica..."
"Ma cosa ti ha spinto a scegliere proprio noi?" chiese Dale
"Tante cose... Mi sembrate persone con una mentalità aperta, ed
ho pensato che mio figlio sarebbe cresciuto senza pregiudizi.
Quello che conta per me, è che mio figlio sia educato con
principi semplici, e fra questi sicuramente che bisogna
giudicare le persone per quello che sono, e non per i loro gusti
sessuali, o la loro religione, il colore della pelle, o cose del
genere... spero di non essermi sbagliata quando ho pensato che
voi sareste stati l'ideale da questo punto di vista..."
"No, non ti sei sbagliata. Noi la pensiamo esattamente come te!"
le disse Dale.
"Insomma, è vero che non sarà facile per noi affrontare i
pregiudizi degli altri. E sono sicura che dovremo affrontare non
pochi problemi, ma se saremo uniti potremo farcela. In fondo lui
avrà due padri ed una madre! Non gli mancheranno i punti di
riferimento. L'importante per me è che noi tre ci impegniamo ad
affrontare insieme ogni tipo di problemi, e che io avrò voce in
capitolo in tutte le scelte che via via bisognerà affrontare
durante la sua crescita... Voglio essere sempre presente,
vederlo spesso, ed essere una persona importante nella sua
vita... tutto qui. Se anche voi la pensate così, allora credo
proprio che andremo d'accordo!"
Dale e Marcello la rassicurarono, e le dissero che poteva stare
tranquilla, perchè anche loro avevano in mente qualcosa del
genere.
A questo punto Molly chiese a Dale e Marcello di parlare un pò
di loro, della loro vita, e soprattutto del loro rapporto.
Voleva capire se fossero davvero una coppia affiatata.
Dale è il primo a prendere la parola. All'inizio non sa proprio
cosa dire, è troppo emozionato e qualsiasi cosa avesse preparato
da dire nell'incontro, ora sembra scomparsa dal suo cervello.
"Tu dici che ci hai scelto perché siamo una coppia atipica
secondo i soliti canoni. Noi ci sentiamo una coppia, niente di
più. Ci amiamo da diversi anni e insieme ne abbiamo passate
parecchie in questi ultimi 3 anni..." Dale stringe la mano a
Marcello per farsi coraggio "... per anni abbiamo parlato di
questa nostro sogno, avere un bambino. L'unica soluzione
migliore, sotto molti aspetti, è proprio questa dell'adozione
aperta." Dale fa una piccola pausa "Siamo felici che tu voglia
mantenere contatti costanti con nostro figlio, è una cosa
bellissima che lui possa conoscere e amare anche la sua vera
madre..."
Dale e Molly si fissano per qualche secondo negli occhi, sono
entrambi emozionati.
Visto che Dale non riesce più a parlare, Marcello prende la
parola
"Ora non è per niente facile parlare, chissà perché una volta
qui non si sa mai cosa dire, è come se la testa ti si svuotasse
di colpo"
Lauren interviene "Non preoccupatevi, potrete conoscervi con
calma nelle prossime settimane. Il primo incontro è solo per
rompere il ghiaccio, la vera conoscenza avverrà con calma..."
Sul finire dell'incontro, Marcello chiede a Molly come poterla
contattare ancora. Lei le lascia un recapito di un cellulare e
quello di un appartamento.
"Vivi da sola?"
"No, abito con una mia carissima amica.."
Marcello è molto interessato a questa cosa "Lei è completamente
favorevole all'adozione?? O magari non ne sa nulla?"
"Sa tutto e mi è anche molto vicina"
"Molly, mi piacerebbe conoscere questa tua amica... sai, non
vogliamo essere invadenti, ma ci teniamo a sapere come e dove
vivi"
"Nessun problema, anzi, per me è un piacere presentarvi alla mia
amica... se mi lasciate anche voi un modo per ricontattarvi
possiamo già organizzare qualcosa per domani"
Marcello le lascia il suo bigliettino da visita "C'è scritto
tutto qui... chiama quando vuoi, a qualsiasi ora... anche a
notte fonda. Se vuoi puoi anche venire a trovarci, ma non
vogliamo farti stancare troppo, quindi quando vogliamo vederci
possiamo spostarci senza problema noi"
A incontro concluso Dale, Marcello e Molly escono insieme dal
Centro Adozioni.
"Molly, vuoi che ti accompagniamo noi a casa?" Dale cerca di
essere il più possibile gentile
"Preferisco andare da sola..."
"Ma per noi è un piacere farlo..."
"Ho voglia di fare una passeggiata" Molly è ancora un po' in
imbarazzo.
Marcello interviene "Ok... non vogliamo sembrarti opprimenti.
Speriamo di poterci rivedere già domani... e appena hai voglia
chiamaci"
Molly li saluta, abbraccia sia Dale che Marcello e si allontana.
###
Doris guardò l' orologio e si rese conto che anche quella sera
aveva fatto tardi. Decise di tornare a casa....
Avvicinatasi alla macchina, si accorse di un bigliettino
bloccato dal tergicristallo *non sarà una multa, per caso??? ci
manca solo quello* ma aprendolo si rese conto che era ben altro.
Infatti il bigliettino diceva:
Presto farò giustizia!
*Sintetico! Conciso! Chissà chi l' ha messo qui!* ma in giro non
c' era nessuno, così Doris lo prese e lo conservò *domani lo
faccio vedere a Jim e vedremo cosa se ne può ricavare!* Con
questi pensieri si avviò verso casa.....
Ma qualcuno la controllava........