Primo giorno di lavoro alla Forrester per Dale.
            L'istruttore della palestra lo aiuta ad ambientarsi, gli spiega 
            varie cose sul suo lavoro e le poche ma essenziali regole da 
            rispettare.
            
            *Giornata morta a quanto pare* pensa Dale.
            Infatti per buona parte della mattinata non si era presentato 
            nessuno, e neanche Brooke che aveva prenotato una seduta si era 
            fatta viva.
            Finalmente un ragazzo entra nella palestra. Dale lo riconosce 
            subito, è Steve...
                                                      
            
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            La giornata lavorativa di Dale, già di per sé abbastanza noiosa, 
            dopo la notizia di Steve non può che sembrare ancora più lunga e 
            pesante. L'unica nota positiva arriva quando l'istruttore lo lascia 
            uscire con qualche ora di anticipo....
            *Che lavoro orrendo che ho trovato.... chissà se riuscirò mai a 
            seguire i miei sogni*
            
            Visto che il pomeriggio è appena iniziato, Dale pensa di fare un 
            salto all'Insomnia, almeno bere qualcosa potrebbe tirarlo su.
            Arrivato al locale viene attratto da una donna bellissima che si 
            trova sul palco e sta curiosamente con gli occhi chiusi. Ha un viso 
            molto rilassato, beato e sognante....
            Lei si accorge di Dale e, sentendosi osservata, lo raggiunge ai 
            piedi dal palco.
 
                                                         
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            Stacy è ormai decisa...:non farà più la poliziotta ma non per questo 
            smetterà di cercare l'assassino di sua sorella.
            Stacy sta visitando tutti i luoghi che frequentava Suzy prima che 
            morisse con l'intenzione di conoscere meglio sua sorella attraverso 
            i luoghi dove passava il suo tempo ma soprattutto attraverso le 
            persone che frequentava. Vedendo che sono appena le quattro del 
            pomeriggio, Stacy decide di recarsi all'Insomnia. Sedendosi a un 
            tavolo, Stacy ordina un caffè e guarda meravigliata il locale. 
            "Doveva essere proprio in gamba mia sorella se era riuscita a 
            trovarsi un lavoro come cantante in questo bel posto." E una lacrima 
            accompagna il pensiero di Stacy.
            Bridget si avvicina con il caffè e notando Stacy in lacrime le offre 
            un fazzoletto di carta.
            "Ti ringrazio, sei molto gentile."
            "Prego. Va un po' meglio?"
            "Si. Stavo pensando a mia sorella, purtroppo è morta la settimana 
            scorsa."
            Bridget cerca di mantenersi calma: "che sia la sorella di Susan?", 
            si domanda tra sé e Stacy non facendo troppo caso a Bridget, 
            continua a parlare di sua sorella: "aveva appena 21 anni e i suoi 
            genitori mi hanno detto che lavorava qui come cantante. Sto parlando 
            di Susan Hutchinson."
            "Si, la conoscevo ed era una bravissima cantante. Io mi chiamo 
            Bridget Forrester e parlavo spesso con Suzy."
            "Io mi chiamo Stacy Sheridan, piacere di conoscerti. Purtroppo non 
            sono arrivata a conoscere mia sorella; ti andrebbe di parlare un po' 
            di lei?"
            Così Bridget e Stacy parlano a lungo di Susan. Stacy ascoltava 
            compiaciuta il racconto di Bridget perché parlava molto bene di sua 
            sorella.
            "Inoltre, Susan è diventata molto amica di un'altra ragazza che 
            lavora qui. Si chiama Doris Attard e potrai parlare con lei appena 
            torna."
            "Va bene. Grazie Bridget." Stacy vorrebbe saperne di più su questa 
            ragazza ma vengono disturbate da un cliente che vuole attirare 
            l'attenzione di Bridget, la ragazza si scusa con Stacy e lo 
            raggiunge. Nel frattempo Stacy sale sul palco e sentendosi sempre 
            più vicina a Susan chiude gli occhi immaginando di sentire la sua 
            voce. Sentendosi osservata li riapre immediatamente, accorgendosi di 
            un ragazzo che la sta fissando divertito.
            La ragazza stranamente riconosce quel giovane e con naturalezza 
            scende dal palco avvicinandosi a lui.
            "Salve. Mi chiamo Stacy Sheridan, lei è il signor Price vero?"
            Dale rimane senza parole, allora Stacy continua
            "Ci siamo conosciuti in Italia, qualche tempo fa... sono un'amica di 
            Marcello, ricordi?"
            Dale comincia ad avere dei brividi freddi.... "Marcello???" 
            pronuncia ad alta voce
            "Mi sono sbagliata?"
            "Sì... io non conosco proprio questo tizio" dice Dale un po' nervoso
            "Ma perché sei così nervoso? Non ti voglio mica mangiare.... io sono 
            certa che abbiamo un amico in comune" e Stacy prende dalla sua borsa 
            una fotografia e la mostra a Dale
            "O sono ceca io, o questo sei tu con Marcello...."
            "Ma chi te l'ha data quella foto??" ribatte Dale molto nervosamente
            "Marcello, sapeva che sarei venuta qui e mi ha pregato di 
            cercarti.... gli manchi, gli manchi troppo...."
            Dale, nel sentire queste parole, si alza e se ne va senza neanche 
            salutare....
            
            Non riesce a pensare ad altro, l'incontro con Stacy lo ha sconvolto 
            e quelle poche parole continuano a girare e girare nella sua mente 
            *...gli manchi, gli manchi....*
            E' troppo agitato per tornare a casa, non può farsi vedere in quelle 
            condizioni dalla sorella facendola preoccupare per nulla, e poi 
            vuole anche evitare mille domande.
            *Meglio andare altrove....*
            
            Si ferma al parco, si siede vicino ad una cabina telefonica. E' più 
            deciso che mai a telefonare in Italia a Marcello... deve per forza 
            chiarire la situazione.
            
            Ancora esitante compone il numero e aspetta ben 6 squilli, quando 
            finalmente sente sollevare il ricevitore e una voce decisa risponde
            "Pronto"
            Dale riaggancia.... e scoppia in lacrime.
            
                                                       
    
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            Stacy, molto delusa dal comportamento di Dale, si dirige 
            distrattamente e pensierosa verso l'uscita del locale:
            "Chissà perché mi ha trattata in quel modo?" si domanda Stacy mentre 
            si sta avvicinando all'uscita "io volevo solo fare amicizia con lui. 
            Valli a capire gli uomini."
            
            La ragazza uscendo dal locale con i suoi pensieri non si accorge che 
            si sta per scontrare con un signore. I due si scontrano ma per 
            fortuna nessuno dei due si è fatto male.
            "Accidenti, ma stia un po' attenta la prossima volta."
            "Mi scusi ero distratta..." 
            "Infatti, ho visto che non stavi guardando, cosa credi?" risponde il 
            giovane irritato.
            "Le ho già detto scusa che altro vuole ancora da me?" Ora Stacy era 
            proprio arrabbiata, "come si permetteva?" Lei era pronta per 
            dirgliene quattro quando, alzando lo sguardo verso lo sconosciuto, 
            rimane senza parole. Stacy non poteva crederci, la persona che le 
            stava di fronte era niente meno che...RIDGE FORRESTER.
            Arrossendo, la ragazza scappa via senza dire nulla, mentre Ridge 
            scoppia a ridere. Non era nel carattere di Stacy scappare via in 
            quel modo ma con Ridge era diverso "Mai avrei pensato di incontrare 
            un Forrester e proprio in questo modo. CHE FIGURA." Pensa tra sé 
            continuando a correre.
            Ridge entrando nel locale nota la presenza di una borsa abbandonata 
            su un tavolo.
            Il signor Forrester si incuriosisce e avvicinandosi al tavolo prende 
            in mano la borsa. Tra le cose comprate c'è anche un portafoglio. 
            Prendendo la carta d'identità legge il nome del proprietario: "Stacy 
            Sheridan" e guardando la foto: "Ma guarda...così quella graziosa 
            ragazza con cui mi sono scontrato si chiama Stacy ed è una 
            poliziotta." commenta divertito Ridge.
            E vedendo che c'è anche il suo cellulare decide di prendersi la 
            borsa della ragazza e sedendosi incomincia a guardare i numeri di 
            telefono presenti sul telefonino. Non è difficile per Ridge 
            Forrester capire dove poter chiamare la ragazza dal momento che sono 
            segnati solo due numeri: quello del padre e quello della famiglia 
            Hutchinson. Con un sorriso maligno, si avvicina al telefono e 
            incomincia a comporre il secondo numero.
            
                                                    
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            Stacy nel frattempo arriva a casa e cercando le chiavi si accorge di 
            non avere più la sua borsa.
            "Accidenti, l'ho scordata all'Insomnia e come sempre per colpa degli 
            uomini."
            E' decisa a ritornare al locale quando riesce a trovare le chiavi.
            "Meno male, almeno le chiavi non erano nella borsa per il resto 
            posso recuperarlo più tardi. Mi sarebbe scocciato dover ritornare in 
            quel locale e magari dover rivedere il signor Forrester e quell'altro.....Accidenti, 
            il cellulare e il portafoglio sono nella borsa. Devo per forza 
            ritornarci." Stacy fa appena il tempo di entrare ed ecco che squilla 
            il telefono.
            "Pronto chi parla?"
            "Parlo con la signorina Stacy Sheridan?"
            "Si sono io, chi mi desidera?"
            "Sono Ridge Forrester e....."
            Stacy per poco non sveniva "Ridge Forrester?!? Come faceva ad avere 
            il mio numero di telefono?"
            "Pronto signorina?!?"
            "Si, mi scusi. Mi dica?"
            "Veramente l'ho chiamata per avvisarla che io ho la sua borsa e mi 
            farebbe piacere se lei mi raggiungesse qui all'Insomnia. Io potrei 
            offrirle un caffè."
            "Certamente, lei è molto gentile." Ringraziando il signor Forrester, 
            Stacy promette che sarebbe arrivata per le 19.00 !!!
            Dopo aver riattaccato, nota che a casa non c'è ancora nessuno e 
            guardando bene sulla bacheca, Stacy trova un biglietto di Nicole: 
            "Io e Hutch siamo usciti a cena e quindi faremo un po' tardi, mentre 
            le bambine dormiranno da un'amica. Notte, a domani." 
            "Bene, così avrò la casa tutta per me..." pensa Stacy tutta 
            contenta. Sta per andare in bagno quando nota una fotografia di 
            Hutch con Starsky sul caminetto del soggiorno. Si avvicina e la 
            prende in mano: "Oh, Dave. Come mi piacerebbe che tu fossi qui." 
            Pensa tra sè.
            "Ma cosa vai a pensare Stacy? Dave sarà sicuramente fidanzato. Non 
            ti mettere strane idee in testa. Tanto lui ti avrà già dimenticata." 
            Così dicendo Stacy rimette la foto al suo posto e si dirige verso il 
            bagno senza sapere che proprio in quel momento, Dave sta pensando a 
            lei, indeciso se telefonarle oppure andare a trovarla.
            
                                                    
            
  
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            " Matt, tesoro, sono qui! La mamma è qui! " disse Doris piangendo di 
            gioia! Dopo una notte travagliata, finalmente suo figlio si 
            riprendeva.....I medici le avevano detto che se avesse superato la 
            notte sarebbe stato fuori pericolo, e lei allora era rimasta al suo 
            fianco, tutta la notte, nella speranza di un segno di ripresa e 
            finalmente ora era sveglio.....Dopo essere stata rassicurata dai 
            medici, Doris era andata a casa dove sua madre, Racheille, aspettava 
            ansiosa...
            Dopo aver saputo che il nipote stava bene, aveva preparato un'ottima 
            colazione mentre Doris era sotto la doccia....
            " Allora cara, come va? "
            " Mi ci voleva proprio un bel bagno caldo! Grazie mamma....MMM...Che 
            profumino! Che hai preparato? "
            " Ho fatto solo un dolce....Siedi che parliamo un pò.Ti va? "
            " Certo! Ti ricordi di quel ragazzo di cui ero infatuata al liceo, 
            Steve? Bhe! Non ci crederai! E' il mio coinquilino!"
            " Cosa? Dici davvero?"
            " Ma si! Dopo la morte di Nick il ricordo di quell'amore 
            adolescenziale mi aiutò molto.....sai come ho sofferto.....ma ora 
            che ho conosciuto Dale....."
            " Dale?!?!" chiese Racheille piacevolmente sorpresa." Chi è? "
            " OH! E' un uomo meraviglioso....L'ho conosciuto al locale dove 
            lavoro, per caso, ed una sera mi ha invitato ad andare a cena al 
            Café Russè. Proprio quella sera mi ha regalato una meravigliosa rosa 
            blu.....e non è finita! Il giorno dopo mi ha spedito in ufficio 
            delle splendide viole a ciocche bianche...."
            " Le tue preferite!!! "
            " Già! Abbiamo talmente tante cose in comune!!! Strano come la vita 
            ti tolga e poi ti dia quando meno te lo aspetti !!!"
            Racheille guardò intensamente sua figlia......Finalmente dopo tutti 
            quegli anni aveva trovato qualcuno che le faceva brillare gli 
            occhi...Non poteva dirle di Nick! E poi non era mica sicuro che 
            fosse davvero lui! Prima di darle delle illusioni, doveva essere 
            certa che fosse davvero Nick quello che si era presentato alla 
            polizia di New York.....
            ".....Susan è una cara amica " continuava a raccontarle Doris " e 
            poi non ti dico come è gentile C.j. il mio capo....."
            " E loro sanno di Matt?" le chiese Racheille.
            " No, mamma! E' ancora troppo presto raccontare a chiunque del mio 
            passato....Però, se con Dale continua, glielo dirò perché ne ha 
            tutto il diritto......Vedremo! Non voglio far progetti...Voglio 
            vivere alla giornata...."
            " Credo tu abbia ragione, cara. " le risponde Racheille mentre si 
            alza per rispondere al telefono che squilla........" E' per te. Il 
            tuo capo! "
            " Pronto? "
            " Doris? Sono C.j. Come sta tuo figlio? "
            " Meglio, grazie. Credo che domani stesso possa rientrare al lavoro. 
            Lì tutto bene? "
            " Non ti chiamo per il lavoro. Prenditi tutto il tempo che vuoi! Ti 
            chiamo per Susan. Lei è .... è ...." Doris sente una infinita 
            tristezza nella voce di C.j.....
            " C.j. che le è successo? " chiede Doris alquanto agitata.
            " Lei è morta.... Ieri.... I funerali ci saranno oggi pomeriggio.... 
            So che non potrai esserci, ma era giusto che tu sapessi.....So che 
            eravate amiche...."
            " Suzy! Oh no! Povera Suzy! " diceva Doris mentre le lacrime le 
            sgorgavano dagli occhi....." Grazie C.j. Se non ci saranno 
            complicazioni tornerò domani...."
            " Quando vuoi! A presto, Doris."
            Chiudendo la comunicazione Doris non riusciva a non pensare a Suzy e 
            alle minacce che aveva ricevuto.....e un pò si sentiva in colpa per 
            non aver fatto nulla per impedire che avvenisse l'irreparabile.
            " Che succede, Doris? Sei sconvolta! " le chiese Racheille 
            preoccupata.
            " Susan, mamma....La mia amica.... è morta! E ho paura che l'abbiano 
            uccisa!!!! " Aveva deciso: non importava quanto ci avrebbe messo, ma 
            avrebbe <<vendicato>> la sua amica!
            
                                                       
    
            ####
  
            
            Alice è appena arrivata all’aeroporto di Los Angeles. E’ spaesata e 
            non sa né dove andare né come andare. Scesa dall’aereo si dirige 
            verso l’ufficio informazioni. La ragazza che è al box le dice che se 
            vuole trovarsi un appartamento deve andare in centro in un’agenzia 
            immobiliare proprio accanto all’Insomnia, un locale molto 
            frequentato. La ragazza chiama un taxi….è molto agitata, il suo 
            americano non è perfetto e non riesce ad esprimersi molto bene. Dopo 
            essersi seduta dietro il conducente pensa tra se e se "prima o poi 
            vivendo qui a Los Angeles imparerò perfettamente l’americano e 
            riuscirò finalmente ad entrare alla Forrester". Il taxista la 
            scarica proprio di fronte all’Insomnia. Alice è molto stanca ed è 
            molto tardi: a quest’ora le agenzie immobiliari sono tutte chiuse. 
            Decide quindi di entrate nel locale, bersi tranquillamente una tazza 
            di buon caffè e poi magari chiedere a qualcuno dei camerieri se è 
            così gentile da indicarle un albergo piuttosto economico.
            
            Si siede al tavolino nella saletta, poggia a terra la sua valigia e 
            ordina una tazza di caffè ad una ragazza molto gentile. Poi tira 
            fuori dalla borsa il suo blocco da disegno e inizia a buttar giù 
            qualche schizzo. Torna la cameriera con la tazza di caffè bollente, 
            Alice la ringrazia, paga e poi si concentra nuovamente nel suo 
            modello. Ad un tratto sente qualcuno alle sue spalle avvicinarsi ma 
            pensa che sia qualcuno che si sta per sedere al tavolo accanto al 
            suo. Invece no……i passi si fermano giusto dietro di lei, quindi la 
            ragazza distoglie lo sguardo dal foglio e alza gli occhi…………………………
                                                   
            
  
            ####
            
            
            Montata sul taxi, Morgan decide di godersi il panorama che tempo fa 
            faceva parte della sua vita quotidiana. Nulla è cambiato. Ad un 
            certo punto, la donna intravede l'"Insomnia", il locale da sempre 
            gettonato dai giovani per fare nuovi incontri e nuove amicizie: 
            chissà che un giorno, proprio in quel posto, non riesca a trovare 
            un'amica. Ripensando al suo passato è il luogo dove lei si recava 
            spesso a pranzo insieme alla sua cara amica Taylor e allo stilista 
            Clarke Garrison, allora innamorato di lei. L'Insomnia il locale di 
            Macy, la povera figlia scomparsa di Sally Spectra.
            -"Chissà come se la passa"- pensa ad un certo punto Morgan. 
            Pochi chilometri dopo, l'autista deve fermarsi davanti ad un 
            semaforo rosso: davanti a lei si apre un grandioso edificio 
            imponente, con un cartello con su scritto "Forrester Creations". Sì, 
            è proprio quell'azienda dove lei ha lavorato per Brooke Logan e dove 
            lavora da sempre Ridge, l'uomo della sua vita. Ma fra poco lei 
            tornerà nell'ufficio che da sempre le spetta.
            Finalmente il semaforo è verde e l'autista può proseguire verso il 
            suo cammino, mentre gli occhi di Morgan brillano nel pensare ad un 
            piano per avvicinarsi a Ridge.
            De Witt è arrivata all'hotel in cui alloggierà fino al giorno in cui 
            troverà un appartamento. Prima di entrare nella hall dell'albero 
            Morgan paga l'autista ed un ragazzo addetto all'accoglienza dei 
            nuovi ospiti, va da lei e l'aiuta a spostare le valigie all'interno. 
            Dopo averlo ringraziato la donna va a sbrigare le varie pratiche per 
            l'assegnazione di una stanza e dopo aver consegnato i documenti, si 
            dirige verso la sua camera. Ancora una volta il ragazzo si prende 
            cura degli oggetti di De Witt e li trasporta sino la porta 
            dell'ospite. Lei, per appagarlo della sua gentilezza le concede 
            qualche dollaro come mancia. Lui se ne va ringraziando e nello 
            stesso momento Morgan apre la porta...