"Dale... che
bello, non ti aspettavo proprio" anche Doris ora sorride. Dale,
approfittando di questo magico momento, si avvicina per baciarla,
quando dei colpi di tosse lo distraggono... Stacy, nel sentir
nominare Dale, era sussultata ingerendo in un sol colpo tutto
l'amaro che stava sorseggiando.
*E lei che ci fa
qui* Dale, ormai distratto, si dirige verso Stacy, lasciando Doris
sulla porta a occhi chiusi, in attesa di incrociare le labbra del
suo amato...
"Ciao Dale, ma
che piacere rivederti" Stacy è molto sarcastica mentre pronuncia
queste parole.
"Il piacere è
solo tuo" e sedendosi di fronte a Stacy continua "Dureranno a lungo
queste sorprese... ti troverò in ogni posto che vado?"
Doris, sentendo
queste parole, si rende conto che è rimasta sola sulla porta.
Meravigliata dal comportamento di Dale chiude la porta e raggiunge i
due.
*Ma che gli è
preso a Dale?* pensa tra sè.
"Dale...
Stacy... va tutto bene??"
Doris si siede
vicino a Dale.....
"E' una mia
lontana conoscente, che purtroppo ultimamente si è avvicinata..."
*C'è l'ha
proprio con me* pensa divertita Stacy *Ora lo faccio impazzire un
po' e vediamo cosa succede...*
"Dale, sei
sempre il solito simpaticone... stavo parlando a Doris del tuo
passato burrascoso e non immagini le risate" e poi girandosi verso
Doris, cercando di farle capire di stare al gioco "Vero?"
"Oh sì... e...
Dale ti porto qualcosa da bere, un amaro va bene?"
Lui non
risponde, sta continuando a fissare Stacy che divertita fa finta di
nulla.
*Ma che gli
prende a quei due di là...* Doris è un po' stranita, ma anche
divertita dalle parole di Stacy.
Nel frattempo
Dale, approfittando dell'assenza di Doris, comincia a battibeccare
con Stacy.
"Mi spieghi che
vuoi da me?"
"Io non ho mai
voluto nulla, ancora un po' e manco ti conosco"
"E perché mi
segui??"
"Perché i tipi
ossessionati dal passato, noiosi e petulanti mi eccitano..."
"Non fare la
cretina..."
Stacy, sentendo
queste parole, molla un ceffone a Dale. Proprio in quel momento
Doris ritorna, ma riesce a sentire solo uno schiocco e non vede lo
schiaffo.
"Ragazzi ma che
combinate??" chiede Doris divertita.
Dale, ormai
furibondo, continua a parlare.
"La mia vita
passata è solo mia, quel Marcello che sbandieri ai quattro venti per
rovinarmi la storia con Doris deve proprio pagare molto bene a
quanto pare..."
Doris guarda
Dale impietrita "Ma sei impazzito?"
Dale prende
dalle mani di Doris il bicchiere con il liquore e lo manda giù tutto
d'un colpo e sbraitando continua con le urla...
"Doris è una
ragazza straordinaria, non farla star male solo per un tuo
capriccio, capito Stacy"
Dale lascia
volare a terra il bicchiere e Doris, vedendolo in mille pezzi
esclama "Oh cribbio, il servizio buono di Steve!!"
"Scusa Doris..."
"Nulla, ora però
fammi il piacere di uscire..."
"Sei arrabbiata
con me?"
"Questa
sceneggiata potevi anche evitarla... Stacy è mia ospite e in casa
mia non merita un trattamento del genere... ora è meglio che vai, e
se ti calmi, ne riparliamo domani"
Dale non sa più
cosa dire e si avvicina a Doris per baciarla, ma lei si tira
indietro...
Capendo la
situazione si dirige verso la porta.
"Doris, forse è
meglio che vada pure io"
"Grazie
Stacy..."
"Scusa per il
casino che ho creato..."
"Non è colpa
tua"
Anche Stacy se
ne va.
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Quando
andarono via, Doris era ancora frastornata! *Marcello! Chi sa chi
è! E perchè Dale si è così irritato? Strano! Però Dale che si
comporta così... Non me lo sarei mai aspettato! *
Doris è ancora
incredula che il suo dolcissimo Dale abbia potuto comportarsi
così... e con una sua amica! Le tornavano in mente le parole di
Dale:
La mia
vita passata è solo mia, quel Marcello che sbandieri ai quattro
venti per rovinarmi la storia con Doris deve proprio pagare molto
bene a quanto pare... Doris è una ragazza straordinaria, non farla
star male solo per un tuo capriccio...
Perchè questo
Marcello avrebbe dovuto rovinargli la loro storia? E cosa aveva
fatto Dale in passato di tanto terribile da sentirsi
minacciato?Avrebbe avuto molte cose da spiegarle il giorno dopo!
Ma ora era stanca e aveva bisogno di andare a letto! Ma quella
notte non riuscì a dormire...
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Dale e Stacy
escono insieme dalla casa di Doris...
"Al prossimo
scontro" saluta Stacy, con un lieve sorriso divertito sul volto.
I due si
incamminano in direzioni opposte. Dale, dopo pochi passi, accenna ad
alta voce:
"Sai cosa
penso?"
Stacy
incuriosita si gira verso Dale "Di nuovo?"
"No, posso
parlare?"
"Lo hai fatto
tutta la sera, stavolta che disastro vorresti combinare?"
Dale, capendo di
aver esagerato "Hai ragione Stacy, ma dovresti anche capire in che
situazione mi trovo..."
"Io ho capito
solo che ti procuro forti crisi isteriche..."
"Vedi che non ci
capiamo... io voglio chiederti scusa, ma tu mi remi contro" Dale
sconsolato, si appoggia a un palo della luce.
Quella forte
illuminazione mette in risalto il volto pensieroso di Dale.
"Lo so, mi sono
comportato proprio da cafone con te... sono corso ad un giudizio
affrettato e..."
"Non mi
piacciono queste sviolinate, però ti credo... ma non pensare che ora
sei perdonato" Stacy lo guarda con fare ironico.
"Certo che anche
tu sei andata pesante..." Dale ride, un po' sforzatamente, ma ride.
Vuole rompere quella tensione.
Stacy lo guarda
in faccia "Però ho fatto centro è... ti sento un po' ferito..."
"Me lo sono
meritato..."
"E bravo" Ora è
Stacy a ridere, ma di gusto
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I due
fanno quattro passi. La tensione della serata sembra finalmente
sciogliersi. Dale si ricorda del pensiero fatto prima di arrivare da
Doris e decide di chiedere aiuto a Stacy.
*Forse sono
riuscito a impietosirla un pochino... ci provo!*
"Stacy, ho letto
su un vecchio giornale che lavori nella polizia"
Lei lo guarda un
po' meravigliata
"Sono un tipo
curioso di natura e..."
"Non potevi fare
a meno di cercare notizie su di me... dai, non sono nata ieri, ma
non ci sono problemi" Stacy conclude la frase con un
tranquillizzante sorriso "Hai bisogno di un aiuto vero?"
"Non per me, è
per un amico... è molto preoccupato, c'è la vita della sua ragazza
in gioco e... gli ho fatto un promessa" Dale si mostra preoccupato
"Gli ho promesso aiuto, ma mi sono reso conto che non posso fare
niente da solo, con te forse..."
Dale la guarda
negli occhi.
"Ho capito...
racconta"
Dale racconta,
molto dettagliatamente, tutta la storia sentita la sera prima da
Steve. Stacy non lo interrompe mai, così lui può tranquillamente
spiegarsi.
"Stacy, tu
potresti fare qualcosa? Potrei farvi incontrare!"
"No, sarebbe
rischioso, troppo rischioso..." Stacy si alza cammina, quasi girando
intorno a Dale. Questo modo di fare l'aiuta molto a pensare.
"Io però avrei
bisogno di qualche informazione in più, ma avrei bisogno anche di un
tramite, di qualcuno che lavori alla Forrester, ma non troppo vicino
a Steve come mansione"
"Ma ci sono io"
dice Dale sorridente
"Benissimo, hai
ragione, primo problema risolto" Stacy continua a camminare.
I minuti passano
e lei continua a restare in silenzio, Dale impaziente interviene.
"Domani potrei
raggiungerlo sul lavoro e parlargli di te"
"Qualcuno
potrebbe ascoltare, è meglio se ti raggiunge alla palestra. Non
parlargli troppo di me, meno sa e meglio è, però, fagli capire che è
in buone mani e fatti raccontare qualche dettaglio in più, qualcosa
di nuovo" Stacy fruga nella borsetta "Questo è il mio numero di
telefono, chiamami appena sai qualcosa e non fare chiamate dalla
Forrester"
Dale osserva per
qualche minuto il biglietto da visita e poi lo mette in tasca
"Grazie Stacy,
sei un'amica!"
"Un'amica?
Lasciamo perdere... a domani allora. Buona notte"
"Notte"
Finalmente Stacy
e Dale si salutano. Ognuno prende la propria strada e pensierosi si
avviano verso casa...
*Non sembra un
cattivo ragazzo... Chissà se riusciremo a diventare amici. Non mi
dispiacerebbe...* ammette lei.
*E anche questa
volta sono riuscito a ottenere quello che volevo* pensa invece lui
Dale sale in
macchina molto soddisfatto di sé e torna a casa. Durante il viaggio
non può fare a meno di pensare alla serata a casa di Doris e di come
l'abbia trascurata e delusa.
*Devo chiamarla*
*Il cliente
da lei chiamato al momento non è raggiungibile*
*Sarà per domani
allora* pensa Dale fiducioso
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