Cinquantunesimo Episodio
    
    
    Un dottore a Beverly Hills
	
		E' una bella 
		giornata di sole, Steve è al parco si siede su una panchina accanto ad 
		una signora e il suo bambino di pochi mesi. E' molto rilassato, sta 
		leggendo il giornale, tra un articolo e l'altro gli viene in mente di 
		telefonare a Molly:
		
		- Molly? Ciao sono Steve, ho voglia di prendere un caffè, mi piacerebbe 
		farlo in tua compagnia...
		- Si certo!
		- Possiamo vederci quando esci dall'università?
		- Per me va benissimo, ci vediamo tra un'ora all'Insomnia.
		
		Un'ora dopo Steve e Molly si trovano davanti ad una tazza di caffè 
		bollente, parlano degli studi, del tempo, fino a quando lui introduce 
		l'argomento lavoro:
		- Dimmi Molly, hai delle novità per quanto riguarda il lavoro? Hai 
		trovato qualcosa di interessante?
		- A dir la verità no, ho risposto ad un paio di annunci, ma nessuna 
		buona notizia purtroppo, sono passate già due settimane..
		- Non ti scoraggiare così presto, hai appena iniziato a cercare .... 
		Parliamo di qualcosa di più allegro, che ne dici?
		- Hai ragione!
		Steve e Molly passano insieme ancora una mezz'oretta, parlando tra 
		l'altro dello studio medico di lui e della casa a Marina del Ray. Al 
		momento di salutarsi lui la invita ad andare al suo studio il giorno 
		successivo, vuole presentarle una persona. Molly accetta....
		
		
  
                                                                           
		###
		
		Molly era molto curiosa di vedere il nuovo studio di Steve. Ripensava 
		alle
		ultime parole di Steve del giorno prima, quando le aveva detto che 
		voleva
		presentarle una persona...
		Stava cercando di capire chi potesse essere, e alla fine arrivò alla
		conclusione che fosse un suo nuovo collaboratore.
		Arrivò davanti alla porta. C'era scritto:
	
		
		
		
		STUDIO MEDICO PEDIATRICO
		Dott. Steve Carson
	
		
		
		
		Suonò il campanello, le aprì Steve e la fece entrare. Le disse di 
		aspettare
		un attimo lì. Un attimo dopo arrivò con un camice in mano e le chiese:
		"Che taglia porti? va bene la S?"
		Molly era talmente sorpresa che se lo fece mettere senza protestare, ma 
		poi
		gli chiese:
		"Scusa, va bene l'igiene, ma mi sembra esagerato farmi mettere il 
		camice...
		non ho mai visto nessuno fare una cosa del genere in uno studio 
		medico... E
		poi non dovevi presentarmi qualcuno?"
		"Si, volevo presentarti la mia nuova segretaria... Molly Johnson!"
		"Ma che cosa dici?!? Perché mi prendi in giro?!?
		"Non ti sto prendendo in giro, ti sto dicendo che ti voglio assumere 
		come
		segretaria... se accetti, quella è la tua scrivania!"
		Molly era a dir poco sbalordita. Non si aspettava proprio una proposta 
		del
		genere!
		"Non saprei... non so se sono all'altezza per un lavoro di questo 
		tipo..."
		disse a Steve. Lui le rispose:
		"Ma guarda che non ci vuole una laurea per fare la segretaria di un 
		medico!
		E poi lo studio è ancora agli inizi, quindi avrai tutto il tempo per
		imparare tutto quello che devi fare... allora? accetti?"
		"Accetterei volentieri, ma prima voglio mettere in chiaro una cosa, per
		correttezza: come ben sai ho molto da fare con l'università e cercavo un
		lavoro part time. Ti ricordi che ne abbiamo parlato l'altra volta a casa
		tua? Quindi non posso lavorare che poche ore al giorno..."
		"Ma per quello non c'è problema! Sono il primo a dirti che non puoi 
		togliere
		troppo tempo all'università! Per il momento 4 ore al giorno andranno
		benissimo. Se in seguito ce ne sarà bisogno cercheremo una persona che 
		possa
		alternarsi con te!"
		"Se è così... Accetto!!!"
		Steve era molto contento, ed anche Molly.
		Lui le mostrò alcune cose in modo che si potesse iniziare già 
		l'indomani,
		dopo di che andarono insieme a cena fuori per festeggiare questa 
		piacevole
		novità.
		
		
    	                                                                       
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		Il giorno dopo....
		Jim si svegliò di buon' ora! Non riusciva proprio a stare lontano dalla
		donna che amava! Quei giorni lontani da lei gli erano sembrati un' 
		eternità!
		Inoltre Doris non rispondeva più alle sue chiamate, ai suoi messaggi e
		persino non veniva più al lavoro. Era convinto che solo scoprendo la 
		verità
		avrebbe avuto una qualche possibilità che ritornassero insieme!
		
		
    	                                                                           
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		Nel frattempo Molly e Doris erano insieme in cucina a fare colazione. 
		Molly
		stava raccontando a Doris del nuovo lavoro e Doris ne era molto 
		contenta.
		"Penso che per me sia davvero una buona opportunità, non solo per
		guadagnarmi qualcosa, ma anche per fare esperienza... non ho mai 
		lavorato
		prima d'ora! Per la casa invece credo che dovrò aspettare ancora un po', 
		ho
		guardato i prezzi di alcuni appartamenti sul giornale ed ho notato che 
		sono
		alquanto proibitivi... credo che dovrò rimanere ancora qualche mese da 
		te...
		spero che non ti dispiaccia..."
		"Ma certo che mi fa piacere! Te l' ho detto io no?"
		"Certo, lo so! Ma non vorrei lo stesso darti fastidio! In fondo tu e Jim 
		potreste vivere insieme, se non ci fosse nessuno, e..Doris! Che hai?" 
		Molly aveva notato Doris rattristarsi a sentire quel nome.
		"Niente! Davvero!" rispose Doris cercando di non far preoccupare l' 
		amica.
		"Come niente! Sei diventata triste di colpo!"
		"Vedi Molly..Bhè! Tanto prima o poi lo scopriresti! Io e Jim non ci 
		vediamo più! Abbiamo rotto!"
		"Cosaa??? Non ci posso credere!!! Eravate così felici! Ma che è 
		successo? Scusa! Forse sono un po' troppo sfacciata e .."
		"Non preoccuparti! Anzi! La storia non poteva continuare, ecco tutto! Se 
		una relazione è fondata sul rispetto e la fiducia va bene, ma se la 
		fiducia non c' è più..Insomma! Meglio troncare!"
		"Doris mi dispiace tanto! Se posso fare qualcosa.." Molly era 
		profondamente dispiaciuta per l' amica, e non sapeva proprio che fare 
		per risollevarle il morale. D' altro canto, Doris era una persona forte 
		e determinata ed era sicura che avrebbe reagito al meglio. Infatti lei 
		le rispose
		"Certo! Rimani a vivere qui con me! La tua compagnia mi fa piacere!"
		"Grazie Doris! Sei davvero cara!"
		"Bene! Ora vado! Ho del lavoro da fare!" così Doris salutò Molly e si 
		avviò verso l' agenzia.
		
		
    	                                                                       
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		"Eccoci pronti! Adesso aspettiamo Papà Marcello e poi andiamo a fare la
		nostra prima visita pediatrica..."
		Dale ha preso Christopher in braccio e sta avviandosi verso le scale 
		quando
		all'improvviso una voce che
		sente dal televisore rimasto acceso,lo fa tornare inorridito verso la 
		stanza
		*Quella voce!....E' la stessa che ho sentito in quella macchina...Sono
		sicuro...La riconoscerei tra mille...*
		Con questi pensieri guarda il televisore e per un solo attimo di fronte 
		a
		lui si profila un volto ed un nome....Massimo Marone....Poi lo schermo
		riporta un nuovo volto,probabilmente quello del commentatore...
		*Massimo Marone...era lui l'altra sera quello che dava gli ordini...ne 
		sono
		sicuro*
		In quel momento Christopher mostra il suo disagio con un bel pianto così
		Dale abbandonando le sue riflessioni,ritorna alla realtà
		"Hai ragione tesoro mio....dobbiamo sbrigarci....Altrimenti facciamo
		tardi....Su sta calmo! Giù troveremo sicuramente Papà Marcello che e'
		tornato"
		Così dicendo Dale, con il piccolo Christopher, scende nell'ingresso e si
		avvia fuori verso il cancello...
		In quello stesso momento la macchina di Marcello imbocca il vialetto di
		ingresso
		"Eccomi....Siamo pronti per la nostra prima visita?"
		Marcello allegro come sempre esce in fretta dalla macchina e apre lo
		sportello per far entrare Dale che ha in braccio il piccolo Christopher
		"Ma quanto tempo ci hai messo....Christopher cominciava a 
		spazientirsi..."
		"Seee Christopher! Perché invece non dici che sei tu che ti stavi
		scocciando di aspettare...Comunque dovevo spiegare bene le ultime cose 
		da
		fare a Brooke e poi....dovevo conoscere il suo nuovo posto di 
		lavoro...."
		"In che senso?...Quale nuovo posto di lavoro?"
		"Come non lo sai?...Non te lo avevo detto?....Brooke non lavora più alla
		Forrester..."
		"Come mai?"
		"Beh! E' una storia lunga...Magari te lo dico stasera...Stiamo per
		arrivare..."
		"E tutto il lavoro che hai fatto allora?...E' stato inutile?..."
		"No di certo!....La cosa si farà ugualmente....solo che verrà finanziata
		non dalla Forrester ma dai Marone.... e poi io sono un collaboratore di
		Brooke, il resto mi interessa poco"
		"No aspetta aspetta, cosa hai detto?....Tu lavorerai per Massimo
		Marone?...."
		"Si può sapere cosa ti succede?All'improvviso sei sbiancato.....Si lo so
		che su quell'uomo girano un sacco di chiacchiere...Ma posso assicurarti 
		che
		e' una persona squisita...gentile...disponibile....Secondo me c'e' tanta
		gente che lo invidia perciò hanno messo in giro tante voci diffamatorie 
		sul
		suo conto"
		"Sarà!...Spero tu abbia ragione... Anzi...sarà sicuramente così..."
		*Sinceramente lo spero per la nostra famiglia* Pensa Dale, zittitosi
		all'improvviso.
		
		"Dale....Dale...Guarda che siamo arrivati....Vuoi rimanere in
		macchina?...Vieni Christopher! Vieni con Papà Marcello visto che Papà 
		Dale
		oggi ha le paturnie..."
		E prendendo con se il bambino,Marcello si avvia verso lo studio di 
		Steve.
		Dale lo segue a ruota.
		
		
    	                                                                     
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		Quando Doris entrò nell' ufficio, Jim era già al lavoro. Pensò che era 
		l'
		occasione giusta per parlare.
		
		"Doris! Dobbiamo parlare!"
		"Jim, ti prego! Non abbiamo più niente da dirci! Vorrei evitare di 
		parlare con te se non per lavoro!"
		"Ti prego, Doris!"
		"Jim, io."
		"Doris, io non ce la faccio! E' difficile per me starti lontano!"
		"Lo so Jim! E' difficile anche per me, ma non abbiamo altra scelta!" 
		Doris si girò, non voleva che Jim la vedesse piangere
		"Ma tu.Oh! Doris! Non possiamo continuare così! Non è giusto!"
		"Invece dobbiamo! E' solo che con tutti questi cambiamenti, il trasloco 
		di Steve non ci voleva proprio. Per fortuna c' è ancora Molly! E' una 
		ragazza eccezionale!"
		"Doris! Vorrei poterti stare accanto.."
		"No Jim! Dobbiamo chiudere questa storia! Non possiamo continuare a 
		vederci, nemmeno in ufficio, altrimenti non ce la faremo mai!E io so 
		come fare!"
		"Non te lo permetterò! Non puoi farlo!"
		"Invece posso eccome! Ho un albergo da mandare avanti! E così non ti 
		starò accanto!" Ed uscì di fretta dall' ufficio.
		
		Vedendola così determinata, Jim pensò a quanto fosse in gamba e si rese
		conto che non voleva perderla a nessun costo * Lo scoverò! E quando l' 
		avrò
		fatto sconterà anche questo! * e senza perdere altro tempo si rimise al
		lavoro..
		
		
    	                                                                    
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		- Benvenuti nel mio nuovo studio! - esclama Steve -
		Così dicendo fa accomodare Dale e Marcello che orgogliosi accompagnano
		Christopher alla prima visita di controllo per la crescita.
		- Davvero un bellissimo studio Steve - dice Dale guardandosi intorno con
		aria curiosa, ma distaccata, quasi assente...
		Marcello è più disinvolto del solito, sa benissimo di potersi fidare di
		Steve, così accenna un sorriso e dice:
		- Complimenti! Sono certo che sarai molto apprezzato in zona, hai fatto 
		bene
		ad accettare il regalo dal padre di Amy, i sogni vanno realizzati ad 
		ogni
		costo.
		- Hai ragione, Steve si meritava questa grossa opportunità! - interviene
		Dale
		- Ora basta ragazzi, se continuate a complimentarvi con me quando lo
		visitiamo Christopher?
		Marcello sorride , Dale invece sembra più serio, i complimenti fatti a 
		Steve
		erano sicuramente sinceri, ma evidentemente c'è qualcosa che lo turba.
		Steve comunque fa finta di nulla e comincia a visitare il bambino, il 
		peso è
		ottimo, sta crescendo molto bene, e a tale proposito istruisce i due 
		sulle
		nuove quantità di latte in polvere da preparare per ogni pasto.
		
		
    	                                                                    
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		Nel frattempo....
		
		* Non posso continuare così! Ho bisogno di staccare! Troppi sono i
		cambiamenti avvenuti nella mia vita in così poco tempo! * Doris sapeva 
		che
		se avesse continuato ancora un po' sarebbe crollata, così decise di 
		mettersi
		in aspettativa! Il lavoro glielo permetteva e poi aveva un albergo tutto 
		suo
		che avrebbe potuto gestire meglio senza l' impegno dell' agenzia. Non ci
		pensò due volte! Entrò nell' ufficio del capo e gli espose la 
		situazione!
		
		Quando uscì dall' edificio, era contenta! Avrebbe potuto dedicarsi
		finalmente a tutto ciò che voleva!
		
		
    	                                                                     
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		Appena terminata la visita Marcello si allontana per rispondere ad una
		chiamata al cellulare, Dale intanto sta rivestendo il bambino, è 
		stranamente
		silenzioso, Steve decide di intervenire:
		"Dale, non ti riconosco più, sei così serio, quasi preoccupato, ma cosa
		succede? Qualcosa non va tra te e Marcello?"
		Dale non risponde subito, sembra volersi fermare per poter pensare ad 
		una
		risposta adatta.
		"Ma... no figurati, con lui va tutto benissimo, sono solo un po' stanco 
		e
		pensieroso"
		"Dale, con me puoi parlare, lo sai. Magari ti manca il lavoro?? Sai, 
		conosco
		una persona che...." e qui Steve parte in quarta, raccontando la storia 
		di
		un amico che, una volta lasciato il lavoro, si sentiva sempre inutile.
		Dale non gli lascia neanche concludere il discorso, ha capito dove vuole
		andare a parare
		"Ma no dai, sono felicissimo di aver lasciato quel lavoro, mi ero 
		stufato un
		po'... e poi ora la mia priorità va a Christopher. Magari in un futuro
		riprendo a lavorare" Dale fa una pausa, e quasi a volersi togliere
		dall'impiccio, trova una scusa "Ma sì, forse hai ragione e sono io che 
		non
		me ne voglio rendere conto"
		Steve non è per niente convinto e prova a insistere ancora un po'. Sa 
		che
		potrebbe dare fastidio a Dale, ma gli preme troppo il pensiero di quello 
		che
		può essere accaduto a Dale qualche notte prima. Di certo non si era 
		ridotto
		così quella sera a causa del mancato lavoro. E poi, ed è questo quello a 
		cui
		tiene di più, vuole vedere Dale, Marcello e Christopher felici.
		"Adesso raggiungo Marcello... anche se mi farà aspettare mezz'ora... 
		quando
		si attacca al telefono è una tragedia!!"
		Steve ne approfitta per farlo sedere un attimo
		"Senti Dale, la prossima visita è tra 20 minuti, quindi siediti qui. 
		Almeno
		mi godo un po' Christopher anche io"
		E finalmente ecco la scusa giusta per trattenere Dale.
		
		Dopo un paio di minuti di silenzio, passati a giocare con Christopher, 
		Steve
		riprende il discorso
		"Dale... hey Dale, sei ancora su questo pianeta??"
		"Come?? Scusami, ma stavo pensieroso...."
		"Me ne sono accorto... ma perché continui a essere così teso??"
		Steve non intende mollare e Dale cerca di resistere più che può, ma alla
		fine crolla
		"Cosaaaaaaaa???" Steve è davvero incredulo "Ma sei sicuro di quello che
		dici???"
		"Hanno minacciato la mia famiglia... hanno pure detto la mia appena nata
		famiglia.... parlavano sicuramente di Christopher"
		"Ma sei andato alla polizia, hai denunciato il fatto... hai preso
		provvedimenti vero??" Steve è abbastanza agitato, ma spera di riuscire a
		nasconderlo bene
		"No Steve e...."
		"No????" Steve prende in mano la cornetta, ma Dale lo convince a
		riagganciare.
		"Quel tizio mi ha detto che devo aspettare sue informazioni, se no 
		peggioro
		la situazione... ti prego Steve, tu non avresti dovuto sapere niente e 
		non
		so neanche perché sto qui a parlartene... quindi, fallo per me, 
		dimentica"
		"Dimenticare??? Ma Dale..."
		"No Steve.... prima voglio vedere cosa mi dice questo tizio, e poi 
		ragionerò
		di conseguenza... il bene di Christopher vale tutti i rischi di questo
		mondo"
		
		Steve resta silenzioso e perplesso per qualche istante. Fino a che
		"Ma questo tizio chi è??? Sai dirmelo???"
		"Penso sia Massimo Marone...."
		"No scusa, forse ho capito male io...."
		"No hai capito bene" Dale si avvicina ulteriormente a Steve "Sai, 
		Marcello
		ora lavora per i Marone... forse lo vogliono incastrare e stanno usando 
		me"
		"Ma la cosa mi sembra esagerata.... Anche se, visto tutto quello che mi 
		è
		capitato, non mi meraviglio più di niente."
		"Sinceramente Steve non so se questo tizio sia davvero lui, io non l'ho 
		mai
		visto, ho sentito solo la voce... e la voce era uguale alla sua" Dale
		appoggia la testa tra le mani "Sono troppo confuso"
		"Dai, io ti posso aiutare" Steve gli prende una mano e cerca di farlo
		tranquillizzare
		"Ascoltami Steve, te lo chiedo davvero e spero che mi ascolterai" Dale 
		ha
		quasi le lacrime, ma riesce a trattenerle "Se vuoi davvero aiutarmi, non
		fare nulla, lascia perdere.... e, altra cosa importante, non parlare a
		nessuno di questa cosa, non voglio far preoccupare nessun altro, ne 
		tanto
		meno metterli nei guai"
		"Marcello lo hai informato vero??"
		"No... e non deve saperlo!"
		
		Dale si alza, prende Christopher e saluta Steve. Esce molto 
		frettolosamente,
		non vuole ascoltare nessuna replica di Steve.
		
		Steve ora è sul serio confuso. Sa in cuor suo che deve aiutare Dale, ma
		come??? E poi gli ha promesso di non farlo, ma come si fa a non aiutare 
		un
		amico?? Senza contare che Christopher è in pericolo... ma perché??? E
		Massimo Marone... addirittura lui???
		Steve ha tante domande che gli frullano per la testa....
		
		(e non finisce qui)
		A settimana prossima ;))
		
		D@ny