Cinquantaquattresimo Episodio

In attesa della festa più bella

Quella mattina Molly non riusciva proprio a concentrarsi. Era già mezz'ora che era seduta in quell'aula in cui si stava tenendo la lezione di chimica ma non aveva sentito neanche una parola di quello che stava dicendo il professore... stava ripensando al bacio della sera prima...

Era molto confusa. La prima volta che aveva visto Steve, non le era certo rimasto indifferente: era un bel ragazzo, e poi spigliato, gentile... ma erano diventati subito molto amici, così non aveva mai pensato a lui come ad un ragazzo di cui potersi innamorare, o con cui poter avere una storia.

Ma quel bacio aveva un pò stravolto il suo modo di vedere Steve. Forse non era solo un caro amico, forse davvero poteva esserci qualcosa fra loro!

**Se mi ha baciato è sicuramente perchè gli interesso... che stupida sono stata a non accorgermene in tutto questo tempo! Avrei dovuto capirlo: tutte quelle premure nei miei confronti, mi è sempre stato vicino durante la gravidanza anche quando mi conosceva appena... e poi la proposta di lavorare con lui... certo però sarebbe bello se potessimo stare insieme, lui è una persona affidabile, mi dà sicurezza... e poi è così carino!**

Questi pensieri affollavano la sua mente. Quando la lezione finì corse a prendere l'autobus per andare allo studio. Durante il tragitto si convinse che la cosa migliore era parlarne al più presto con Steve... **Dobbiamo chiarire... lui ieri ha fatto il primo passo, ora tocca a me prendere l'iniziativa! Gli parlerò delle mie ultime riflessioni, se lui è davvero interessato potrebbe essere l'inizio di una bellissima storia!**

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Steve arriva in ufficio di mattina presto, ha dormito poco e male ripensando al bacio che la sera prima ha dato a Molly. Lui è certo che la ragazza non sia interessata a lui, è solo una buona amica, spera solo che quel bacio non abbia compromesso il loro rapporto professionale e umano, in ogni caso è fiducioso che tutto si risolverà semplicemente non parlandone più. Ora Steve è più tranquillo, tanto che il sonno lo assale  fino a quando viene svegliato di colpo da un rumore, è Molly che ha aperto con la chiave la porta dello studio....Appena Molly vide Steve pensò che quello era il momento di parlare con lui... *Ora o mai più!* si disse.

"Ciao Steve..."
"Hey Molly! Hai fatto presto, pensavo saresti arrivata più tardi!"

Ci fu qualche secondo di silenzio.
Era evidente che tra i due ci fosse molto imbarazzo...


Finalmente Molly trovò il coraggio di parlare: "Senti Steve, dovrei dirti una cosa..." Ma non riuscì a continuare il discorso perchè nel frattempo anche Steve aveva iniziato a parlare.

- Senti volevo dirti che... - dice lui -
- Si Steve lo so, non l'ho dimenticato ora chiamo subito la signora Gray
- Veramente non stavo parlando di lavoro, ma di ieri .... Vorrei chiederti scusa per ieri sera, non avrei dovuto baciarti, non voglio rovinare la nostra amicizia, possiamo provare a fare finta che non sia mai
successo?

Molly non sa cosa rispondere, è piuttosto imbarazzata, tutto pensava tranne che Steve preferisse
dimenticare l'accaduto, si è vero era solo un bacio, ma poteva essere l'inizio di qualcosa. Improvvisamente si rende conto di essersi illusa troppo, così decide di assecondarlo, e dopo qualche secondo di silenzio risponde:

- Hai ragione Steve, tengo anch'io molto alla nostra amicizia, tra noi inoltre si è instaurato un rapporto
professionale, quindi è assurdo poter pensare di aggiungere anche un rapporto affettivo di questo genere, ho già dimenticato tutto, credimi...
- Sono contento che tu abbia capito il mio punto di vista, non pensavo che alla fine sarebbe stato così
facile affrontare l'argomento, e pensare che avevo deciso di fare finta di nulla!
- Non preoccuparti Steve, è tutto a posto, vado a telefonare alla signora Gray...

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“ Accidenti! Maledizione! Non ci riesco! “ dice Doris buttando tutto all’ aria! Era già la terza pista che seguiva ed era anch’ essa una pista fasulla! Non capiva proprio come poteva esserci qualcuno che volesse del male a Dale! Aveva fatto indagini sul suo passato e non aveva scovato niente! Aveva fatto ricerche su Marcello, ed anche lì niente! Aveva provato ad informarsi nel quartiere ma l’ unica traccia che le avevano dato, risultava una macchina che a quell’ ora in quel giorno non poteva essere a Los Angeles! Sentiva che Dale, Christopher e Marcello erano in pericolo e voleva assolutamente impedire che succedesse loro qualcosa, ma si sentiva impotente: Era come se qualcuno molto scaltro e soprattutto molto informato sui metodi d’ indagine dell’ Alfa disseminasse qua e là vari indizi senza mai lasciare tracce dietro di se!

* Deve essere qualcuno che conosce Dale! Magari sapeva che si sarebbe rivolto ai suoi amici e che di conseguenza io e Jim siamo dell’ Alfa! Qui cmq. Non risolvo più niente! Devo distrarmi! “ così scende nella hall.

Da qualche tempo infatti Doris si era trasferita lì per lavorare in tranquillità. Inoltre da un po’ stava frequentando Diego e lì era più facile vederlo, visto che <<alloggiava>> lì!

La posta era appena arrivata! Nello smistarla, Doris trovò una lettera intestata a Diego con mittente Marcello Perez * Pesante! Come se contenesse una…. una… chi….*

“ Buongiorno tesoro! Sei bellissima questa mattina! “

“ Diego! Siamo svegli di buonora! Tieni! E’ arrivata una lettera per te! “

“ Grazie! L’ aspettavo! “ e se la mette in tasca senza aprirla “ Senti! E’ una splendida giornata! Perché non andiamo in spiaggia? “

“ Vorrei Diego ma ho molto lavoro e non cre…”

“ SHHH! Ti passo a prendere alle 15! Hai bisogno di…di cambiare aria! “

“ E va bene! “ dice Doris guardando l’ orologio * ho poco tempo ma ce la farò! *

Un’ ora dopo chiamò un suo <<dipendente>> e gli chiese di consegnare a Molly Johnson o a Steve Carson una lettera…

” E’ urgente! Molly ne ha bisogno! Consegnalo personalmente! “

“ Sarà fatto! Altro? “

“ No! Vai pure”


* E una è fatta! Ora devo chiamare Dale! *


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Erano arrivati alcuni pazienti. Steve li ricevette nella sua stanza e anche
Molly si mise al lavoro. Qualche minuto dopo arrivò la signora Gray, salutò Molly e si accomodò in sala d'aspetto con suo figlio Paul.

Poco dopo arrivò un dipendente di Doris con una busta. Gliela consegnò ed andò via. Molly era molto incuriosita, non riusciva a capire perchè mai Doris gliela avesse mandata, così la aprì. Al suo interno trovò una busta più piccola, ed una nota in cui c'era scritto:


Cara Molly! Ti prego di farmi un piacere.
Consegna a Jim la busta allegata!
E' molto importante che tu gliela dia al più presto!

Grazie mille.
Doris


**Una lettera per Jim... gliela porterò durante la pausa pranzo.**

Pensando questo la mise nella borsa.

In quel momento suonarono nuovamente alla porta e Molly aprì. Era una famiglia che conosceva molto bene perchè frequentava spesso lo studio di Steve: una coppia di genitori molto giovani con 2 bambini molto vivaci.
"Salve come va? Ciao piccolini, cosa mi avete portato oggi?"
Disse Molly sorridendo. Quei bambini si erano molto affezionati a lei e ogni volta le portavano dei disegni da attaccare alla bacheca vicino alla sua scrivania.


Mentre scherza con questi due bambini non si accorge che dalla porta rimasta aperta entra un uomo, che senza farsi notare si reca in sala d'aspetto. Molly sta ancora parlando con quelle persone quando sente delle grida provenienti proprio dalla sala d'attesa.

"LO SO PERCHE' VIENI SEMPRE QUI, CREDI CHE NON L'ABBIA CAPITO ?!? VIENI QUI A FARE LA SMORFIOSA CON QUESTO MEDICO DA QUATTRO SOLDI ?!?"

"MA COSA DICI ?!? TU SEI COMPLETAMENTE PAZZO !!! .......
COSA FAI ?!? TOGLIMI LE MANI DI DOSSO !!!"

Immediatamente Molly corre a vedere cosa stia succedendo e vede l'uomo che aggredisce la signora Gray. Istintivamente si scaglia contro quest'uomo e lo colpisce alla testa. L'uomo si rialza e si scaglia contro di lei, ma lei lo schiva e lo stende definitivamente con un calcio.

"Ma cos'è questo caos!" dice tra sè e sè Steve ascoltando le grida che vengono dalla sala d'aspetto,
preoccupato si precipita subito fuori dal suo ufficio. Con enorme stupore vede Molly che ha appena steso un uomo a terra con un calcio, l'individuo è frastornato non solo per il dolore ma anche e soprattutto per la prontezza di riflessi della ragazza, cosa che anche Steve ha notato con piacere. Steve non avrebbe mai pensato di avere un'assistente capace anche di azioni di questo tipo, non si finisce mai di conoscere le persone!

- Molly ma cosa è successo?
- Scusami ma non potevo fare altrimenti, quest'uomo è il marito della signora Gray, è arrivato qui con
brutte intenzioni, stava picchiando sua moglie, così sono intervenuta. Detesto le persone violente che si approfittano degli individui più deboli!

Intanto la signora Gray e suo figlio Paul ringraziano Molly, gli altri bambini e i rispettivi genitori sono
scioccati per quanto è accaduto ma felici che tutto si sia risolto per il meglio. Solo alcuni dei bambini più piccoli sono un pò più turbati, così Steve dopo aver ringraziato Molly,  regala loro dei lecca lecca e alcuni  giocattoli della sala giochi messi a disposizione dei bambini in attesa di essere visitati.

Tutto si risolve per il meglio,  all'arrivo della polizia anche Molly si sente risollevata, è successo così in fretta che quasi non si rende  conto di cosa è accaduto. Steve ne approfitta per tranquillizzarla ulteriormente con un forte abbraccio, mentre l'uomo viene portato in manette.

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Molly è piuttosto scossa così chiede a Steve se può andare via prima, è quasi Natale aveva bisogno di fare shopping. Lui acconsente ma prima le chiede di disdire qualche appuntamento,  anche Steve ha bisogno di qualche ora libera per sbrigare delle faccende.

La prima cosa che le venne in mente fu di chiamare Dale per chiedergli se lui e Marcello avessero voglia di raggiungerla in centro...

"Hey Dale, come va? ... Avete da fare questo pomeriggio? Perchè io avevo pensato di approfittare di questo pomeriggio libero per andare in centro. "

"Per me va benissimo" rispose Dale "Anche io ho ancora tutti i regali da comprare! Lo dirò a anche a Marcello, dove ci vogliamo incontrare?"

"Facciamo così, quando arrivi in centro chiamami sul telefonino e troviamo un posto comodo dove incontrarci. Ah, ovviamente porta con te Christopher perchè voglio comprare delle cose per lui ed ho sempre paura di sbagliare la misura!"

"Aspetta, devo guardare sulla sua agenda se non ha impegni... E' ovvio che viene con noi, ma ti pare?!?"

"Ah Ah Ah !!! Allora a più tardi!"

"Ti aspetto"
"Sarò lì in un lampo"

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*L'idea di fare un servizio fotografico all'interno del palazzo degli Zar e' fantastica....ma non sara' facile avere tutti i permessi...
Dovro' lavorare veramente tanto...e....mettere in ballo ogni mia conoscenza....anzi...mi sa che dovro' anche chiedere
aiuto a mia madre....Non le ho ancora detto di Christopher...Chissa' come la prendera'....bah!...e' Natale...forse questa
festivita' riuscira' ad ammorbidire anche lei....e poi...mi ha sempre detto che voleva un bel nipotino....*
Marcello e' cosi' preso dai suoi pensieri che non si accorge del fatto che Dale e' entrato nella stanza
"Marcello?...Marcello?....ehi!...ma che fai dormi?"
"Ah Dale! Sei qui?...Non ti ho sentito arrivare...ero sovrappensiero...."
"Me ne sono accorto...Comunque me lo dirai dopo a cosa stavi pensando...ora dobbiamo uscire...Ha telefonato Molly...
Vuole fare un po' di acquisti per Christopher e vorrebbe che ci fossimo anche noi...Gentile da parte sua....Dai sbrigati!
Vestiti in fretta..."
"No Dale...io non posso proprio venire"
"Lo so che vai in crisi se hai solo qualche minuto per prepararti....Ti concedo una buona mezzora...ma sbrigati"
"Non e' per quello scemo! E' che devo necessariamente fare delle telefonate entro questa mattina per il mio lavoro...E poi...
Hai dimenticato la festa?...Manca poco ed io praticamente ho fatto poco o nulla...Devo darmi da fare altrimenti va a monte
ogni cosa"
"E' vero! La festa!...Me ne ero dimenticato...OK...Allora vado io con Molly ....tu datti da fare qui...Diro' a Molly..."
"Adesso non dirle niente della festa...altrimenti addio sorpresa"
"Ma mi fai idiota?....Certo che non le diro' della festa....Daro' la colpa per la tua assenza al tuo lavoro..."
Cosi' dicendo Dale si avvicina a Marcello....gli da' un bacio e..con un"Ciao tesoro...ci vediamo dopo" lo lascia

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Dale, arrivato in centro e avvisata Molly, si è fermato a osservare un grosso albero all'entrata di un grande magazzino
"E' stupendo" e guarda Christopher che, rapito da tutto quello scintillio, sorride felice.
Finalmente, dopo diversi giorni tra paura e confusione, Dale è tornato quello di sempre, tranquillo e casinista. Sarà il Natale, o forse il fatto di non aver ricevuto ulteriori minacce, ma una cosa riesce a sentirla anche lui: ora tutto sembra cambiato.
*Meno male che non ho denunciato il fatto, se no non ne sarei uscito più*

Lo squillo del cellulare riporta Dale sulla terra
*Sarà Molly...*


Dale ci mise un po’ prima di rispondere ....

“ Dale! Sono Doris! “

“ Doris, non è proprio un buon momento! “

“ Ascoltami bene! Se viene da voi Jim collaborate con lui! E’ estremamente importante per me. Ricordati di dirgli questa frase < Nella mia eredità è il mio destino! All’ alba è l’ inizio!> “

“ Doris….io……”

“ Te lo ricordi? Diego sarà qui a momenti! Promettimelo! “

“ Va bene Doris! Lo farò! Ciao! “ dice Dale chiudendo la telefonata!

* Speriamo se lo ricordi davvero! *

Conclusa la chiamata, Dale non sa proprio cosa pensare
*Doris avrà bevuto... era proprio strana, e sparlava pure....*

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Non erano passati cinque minuti che Diego entra nella camera  di Doris “ Pronta? Andiamo allora..Eh! NO! Niente cellulare oggi! “ le dice prendendole il cell. e poggiandoglielo sulla scrivania. Poi la condusse in macchina “ Guida tu che io non ci vedo benissimo oggi! Devo aver preso una congiuntivite leggera “

“ Guarda Diego che se vuoi possiamo rimandare….”

“ No! Sali! “ Il tono di Diego è perentorio!

Una volta in macchina…. “ Gira a destra! “

“ Ma Diego? Per andare al mare devo girare a sinistra… “

“ Gira a destra! Non costringermi ad usarla! “ e le punta una pistola alle costole!

“ Diego che vuoi fare? Posa quell’ arma! “

“ Zitta! Guida! “

Poco dopo arrivano in una casa isolata. Diego apre la porta e la fa entrare “ Non provare a scappare! Qui è tutto isolato e le finestre sono tutte bloccate! “

“ Che vuoi da me? “

“ Quello che mi spetta! Juan mi ha portato via Mariana e io ti porto via da lui…Quella stronza! Io l’ amavo sai? Ma lei stava con me per raggiungere lui! Me lo ha confessato lei! Ma ha avuto ciò che meritava!Ahahahah!!!!!”

“ Ma allora l’ hai uccisa tu? “


“ Si! Se lo meritava quella puttana! E potrei riservarti la stessa sorte mia cara! Ora stai qui! Io ho da fare! “ ed esce!

Quando Doris rimane sola gira tutta casa ma Diego non le aveva mentito: era davvero tutto isolato e bloccato….Si sentiva in trappola!


                                                                
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Poco dopo...
"Eccomi Dale... scusa se ho tardato un po' ma c'è un tale caos oggi in centro. Christopher... come sei cresciuto"
Dale sorride e osserva gli occhi di Molly. All'improvviso si sono illuminati, tanto da risplendere ancora di più delle luminarie natalizie.
"Ma come, abbracci Christopher e a Dale neanche lo guardi??" Dale prende un po' in giro Molly
"Su piccolo, vieni da mamma anche tu" replica lei stando al gioco "Ma Marcello non c'è?"
"Sai com'è... lavoro, lavoro, lavoro... ma forse è meglio così, devo comprargli il regalo ma non mi decido mai... ora non posso trovare scuse. Però devi darmi una mano, io sono un disastro in fatto di shopping"
"Hai trovato l'esperta allora"


I due si perdono tra negozi e scaffali. Fare i regali in due è proprio divertente e le risate non mancano.
Dopo aver pensato ai regali di amici e parenti vari, è arrivato il momento di pensare a Christopher.

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Marcello resta solo nel suo studio con tutti i suoi pensieri...
*Peccato! Mi sarebbe piaciuto andare con loro a fare compere...Chissa' Christopher vedendo gli addobbi e le luci
che reazione avra'...No Marcello!...Non puoi perdere altro tempo!...Devi sbrigarti...Devi preparare tutti gli inviti...Altrimenti
non arriveranno in tempo....Quasi quasi pero' agli amici piu' vicini invece di un invito...faccio loro una telefonata...e' piu'
informale...meno pretenzioso...non voglio metterli a disagio...Si!...Penso proprio che sia meglio...Vediamo...con chi posso
cominciare?....Steve!...Comincero' proprio da lui...*
Marcello sta per fare il numero al telefono, pensando alle parole giuste per formulare un invito divertente, ma viene interrotto dal suono del campanello...
"Ma chi rompe adesso... ma sì, chiunque sia se ne andrà, non ho voglia di aprire..."
Un secondo suono seguita subito il primo

"Sarà il postino... fammi andare ad aprire va..."
Va nell'ingresso,
apre il portone e....si ritrova davanti ,fermo sull'uscio di casa ,proprio Steve
- Ciao Marcello, ne hai messo di tempo per venirmi ad aprire, stavi dormendo?
- No figurati, ero concentrato sulla compilazione di una lista...
- Dale non c'è?
- E' uscito da parecchio tempo è a fare spese, entra , non restare sulla porta!
 
Steve e Marcello si accomodano sul divano, parlano di Cristopher, di lavoro e delle loro nuove case.
A questo punto Steve ne approfitta per introdurre il discorso "festa di Natale"
 
- Vengo subito al punto Marcello, il motivo per cui sono venuto in un certo senso ha a che fare con la mia nuova casa, vedi non ho ancora dato nessun party per festeggiare, ora vorrei approfittarne, desidero organizzare una bella serata in occasione del Natale, che ne dici?
- Ma stai scherzando? Anche io ho avuto la stessa idea, vedi la lista di cui ti ho parlato quando sei arrivato è un elenco di persone da invitare alla festa di Natale, anche io avevo pensato ad organizzarla qui, in fondo anche noi abitiamo qui da poco, bisogna festeggiare!
- Mi dispiace ma sei in ritardo - dice Steve sorridendo - vedi avresti dovuto parlarne per primo, ma come vedi sono venuto fin qui, e sono io il primo a proporre l'invito, niente scherzi, ok?
- Non è giusto....
- Dai Marcello, ti prego, ci tengo troppo a questa festa! Dopo tutto possiamo farne un'altra qui quando vorrai, ormai davo per scontato che tu e Dale avreste accettato, ho già comprato anche alcuni addobbi e ho invitato anche Molly che è entusiasta per l'idea....
- E va bene mi hai convinto! - dice Marcello - quando Dale tornerà a casa lo metterò davanti al fatto compiuto, non potrà rifiutare se io ho già accettato....
- Perfetto, non vedo l'ora! Ora devo andare, salutami Dale e dai un bacio al bambino da parte mia, ci vediamo a Natale
- Sono sicuro che ci divertiremo tutti moltissimo Steve, grazie per l'invito, a presto!

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"Dale, entriamo qui. Ho sentito che è il miglior negozio con articoli per l'infanzia"
"Va bene..."
Molly è la più entusiasta dei due, quasi fosse entrata in un grande negozio di capi griffati "Guarda questo, è bellissimo.... e questo??? Peccato che non c'è in rosso..."
Una commessa si avvicina ai due
"Posso aiutarvi??"
"Sì grazie... avete questo in rosso??"
"Sì, guardo subito"


Dale segue la commessa mentre Molly resta con Christopher, decisa a vestire il piccolo almeno fino all'università.

"Mi spiace signore, il rosso è andato a ruba... se vuole ci sono nei colori dell'azzurro e del verde"
Dale si mostra un po' dubbioso e allora la commessa riaggancia a parlare "Provi a chiedere a sua moglie, l'ho vista molto decisa sulla scelta dei colori"
Dale vorrebbe ridere, ma si trattiene...


"Molly, tesoro.... cosa dici di questi due??"
"Eh???"
Dale fa l'occhiolino a Molly "Allora TESORO.... ti piacciono questi due??" e avvicinandosi all'orecchio di lei "C'ha preso per marito e moglie"
Molly ridacchia, ma cerca di fare lo stesso la seria "Ma non saprei, questo mi sembra un po'...." Molly abbassa la voce "... un po' un verde muffa, e poi non dobbiamo mica rivestire un tappeto... il celeste proprio non mi piace... tu che dici...." e rialzando la voce "AMORE!!"

Nel frattempo la commessa ritorna dai due
"Trovato qualcosa di interessante??"
"Mah... sì... do una occhiatina ancora in giro"
"Fate pure con comodo"


Arrivati alla cassa
"Bene, questo è vostro.... E' davvero un bel bambino, come si chiama??"
"Christopher" risponde subito Dale orgoglioso
"Sa, le assomiglia davvero molto...."

Molly, dopo questa ennesima gaff della commessa, scoppia a ridere. La commessa, non sapendo come reagire, abbozza un
"Lei non trova??"
"No no..." risponde Molly asciugandosi le lacrime "Ce lo dicono tutti"

Molly e Dale escono dal negozio. Finalmente possono ridersela alla grande....
"Certo che ha ragione la commessa.... Christopher è tutto uguale a te, sputato proprio" Molly ormai non riesce neanche più a respirare tanto il ridere.

Finite le compere, Molly e Dale si salutano ripromettendosi di fare un'altro giro di compere insieme.

 

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**Che giornata oggi!** Pensava Molly di fronte alla porta di casa **Ormai però sono a casa, non vedo l'ora di mettermi in pantofole, mangiare qualcosa e rilassarmi davanti alla TV...** Intanto frugava nella sua borsa in cerca delle chiavi, e trovò la busta che le aveva mandato Doris **Oh cavolo! Con tutto quello che è successo oggi mi sono dimenticata di portarla a Jim! e Doris mi aveva scritto di consegnargliela al più presto! speriamo non sia troppo tardi...**

Entrò in casa e si precipitò al telefono per avvertire Jim.

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Jim aveva passato tutto il giorno al lavoro e di andare a cena con il fratello non ne aveva nessuna voglia, ma ormai era troppo tardi per tirarsi indietro! La sera era passata tranquilla. Al termine Diego tornò a casa, ma lui aveva bisogno di camminare! La sua testa sembrava un turbine: mille pensieri e mille ricordi l’ affollavano.

Mentre passeggia lo chiama Molly “ Ciao Jim! Sono Molly! Potresti passare per casa, per favore? “ Molly sembrava ansiosa..

“ Certo sono a due passi da voi! Arrivo subito! “ * Chissà che vorrà. Mi sembrava agitata.*

Conosceva una via alternativa per arrivare da Doris, così prese quella strada per non farsi seguire…
Quindici minuti dopo era seduto sulla poltrona e Molly gli stava mostrando la lettera di Doris…

“ Che le sarà successo? Oggi allo studio non ho avuto tempo di aprire la lettera ma ora, appena ho letto il contenuto….Ho paura Jim! “

“ Non fare così Molly! Doris è in gamba! Sa bene quello che fa! Ti spiace se lo leggo qui? “

“ No anzi! Così mi dici qualcosa! “

Mio unico amore,
Starti lontana è la cosa più dura per me! Ma presto tutto questo finirà!
Ho la certezza che Diego sia il responsabile della morte di Mariana e che tra qualche ora mi porterà lontano. Oggi gli è arrivato un plico da parte di Marcello Perez e pareva contenesse una chiave. Non ho scoperto dove mi condurrà, ma di sicuro in un posto isolato.
I documenti dell’ indagine sono al sicuro, ma non posso dirti altro perché ha messo microspie dappertutto, anche in casa da noi. E se Molly non ricevesse questa lettera almeno lui non saprebbe dove sono. Ti prego di non dire niente a Molly per non farla preoccupare.
Ti aspetterò. Ti amo.

Doris

“ Allora Jim? Che succede? “

“ Nulla Molly! Nulla di grave! Fidati ! Se le fosse successo qualcosa te lo direi. E’ solo una lettera d’ addio! Non aveva il coraggio di dirmelo in faccia e così ha chiesto a te di consegnarmi questa lettera. “

“ Oh! Mi dispiace Jim! “ * Che strano! Doris che non lo manda a lui? Bha! Non voglio scoprire altro! Fatti loro *

“ Ora vado Molly! Grazie di tutto! “
 

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Una volta in strada, Jim decide che per il momento non può fare nulla così torna a casa. Diego è a letto. Jim senza far rumore prepara il letto come se ci fosse lui dentro e va da Marcello e Dale. Quando arriva sono ormai le due della notte. Prima è passato in ufficio e poi ha girato a zonzo un bel po’ per evitare che Diego lo seguisse. Quando era sicuro che nessuno gli fosse dietro andò a casa di Dale.

Suonò parecchio prima che qualcuno scendesse ad aprirgli. Marcello, vedendolo sulla porta credeva di avere un incubo: “ Che diavolo vuoi a quest’ ora della notte? Ti rendi conto di….”

“ Non ho tempo per discutere inutilmente con te. Dimmi piuttosto dove hai mandato mio fratello. “


“ Tuo fratello? E che t’ importa? Vuoi rovinargli la vita ancora una volta? “

“ Marcello ti prego! Dove hai mandato Diego? “dice Jim cercando di stare calmo

“ Non sono affari tuoi! Ed ora fuori! E’ notte fonda e…” Ma Marcello non finisce la frase perché Jim lo prende per il bavero e lo sbatte al muro “ Senti imbecille! Qui non si tratta di me! Ha rapito Doris! Hai capito? E ti assicuro che se le succede qualcosa te la farò pagare cara. Ed ora “ lasciando la presa “ Vuoi dirmi dov’ è Diego? “


“ Non ci credo! Non è possibile! Diego non farebbe del male ad una mosca! “ Marcello era scosso per ciò che gli era appena successo.

“ Se non mi credi, crederai a lei. Leggi! “ e gli fa vedere il biglietto…

In quell’ istante scende Dale con una mazza da baseball in mano…” Jim??? Ma che succede qui? “

“ E’ venuto qui a cercare Doris. “ risponde Marcello “E questa lettera potrebbe essere falsa. Io non ti dico proprio un bel niente “ dice a Jim, che stava per perdere la pazienza.


“ No Marcello! Dobbiamo aiutarlo. L’ avevo dimenticato, ma Doris mi ha chiamato oggi e mi ha chiesto di rispondere a tutte le sue domande. Inoltre ha parlato di un certo Diego….”

“ Che ti ha detto Dale? Esattamente! “

“ Era agitata e mi ha detto di rispondere alle tue domande. Poi mi ha chiesto di dirti una frase... Nella mia eredità è….è...non ricordo bene! “

“ Provaci! “


“ Nella mia eredità è…è…è il mio destino! Ecco si! E poi mi ha anche detto <All’ alba è l’ inizio>.

Poi mi ha chiesto di dirtelo se fossi venuto qui e ha detto <Diego sarà qui a momenti.>”

“ Ti ricordi l’ ora? “

“ Potevano essere le 15 circa! E questa lettera? Ma questa è la scrittura di Doris!!!.......Diego un assassino??? Ma si può sapere con che gente avete a che fare?“ Dale era ancora più preoccupato per la sua famiglia!

“ E’ una storia complicata, ma ti assicuro che appena liberiamo Doris ti racconteremo tutto! “

“ Dici che possiamo fidarci allora, Dale? “ Chiede Marcello che fino ad allora era rimasto ad osservare la scena! E ad un cenno d’ assenso del compagno indica a Jim l’ indirizzo di una villetta fuori città!

“ Scusatemi l’ irruzione ma non c’ era davvero più tempo! “ così Jim mette in atto il suo piano….