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Steve arriva in ufficio di 
		mattina presto, ha dormito poco e male ripensando al bacio che la sera 
		prima ha dato a Molly. Lui è certo che la ragazza non sia interessata a 
		lui, è solo una buona amica, spera solo che quel bacio non abbia 
		compromesso il loro rapporto professionale e umano, in ogni caso è 
		fiducioso che tutto si risolverà semplicemente non parlandone più. Ora 
		Steve è più tranquillo, tanto che il sonno lo assale  fino a quando 
		viene svegliato di colpo da un rumore, è Molly che ha aperto con la 
		chiave la porta dello studio....Appena 
		Molly vide Steve pensò che quello era il momento di parlare con lui... 
		*Ora o mai più!* si disse.
		
		"Ciao Steve..."
		"Hey Molly! Hai fatto presto, pensavo saresti arrivata più tardi!"
		
		Ci fu qualche secondo di silenzio. 
		Era evidente che tra i due ci fosse molto imbarazzo...
		
		Finalmente Molly trovò il 
		coraggio di parlare: "Senti Steve, dovrei dirti una cosa..." Ma non 
		riuscì a continuare il discorso perchè nel frattempo anche Steve aveva 
		iniziato a parlare.
		
  
  		
		
		- Senti volevo dirti che... - dice lui - 
		- Si Steve lo so, non l'ho dimenticato ora chiamo subito la signora Gray
		- Veramente non stavo parlando di lavoro, ma di ieri .... Vorrei 
		chiederti scusa per ieri sera, non avrei dovuto baciarti, non voglio 
		rovinare la nostra amicizia, possiamo provare a fare finta che non sia 
		mai 
		successo?
Molly non sa cosa rispondere, è piuttosto 
		imbarazzata, tutto pensava tranne che Steve preferisse 
		dimenticare l'accaduto, si è vero era solo un bacio, ma poteva essere 
		l'inizio di qualcosa. Improvvisamente si rende conto di essersi illusa 
		troppo, così decide di assecondarlo, e dopo qualche secondo di silenzio 
		risponde:
- Hai ragione Steve, tengo 
		anch'io molto alla nostra amicizia, tra noi inoltre si è instaurato un 
		rapporto 
		professionale, quindi è assurdo poter pensare di aggiungere anche un 
		rapporto affettivo di questo genere, ho già dimenticato tutto, 
		credimi...
		- Sono contento che tu abbia capito il mio punto di vista, non pensavo 
		che alla fine sarebbe stato così 
		facile affrontare l'argomento, e pensare che avevo deciso di fare finta 
		di nulla!
		- Non preoccuparti Steve, è tutto a posto, vado a telefonare alla 
		signora Gray...
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“ Accidenti! Maledizione! Non ci riesco! “ 
		dice Doris buttando tutto all’ aria! Era già la terza pista che seguiva 
		ed era anch’ essa una pista fasulla! Non capiva proprio come poteva 
		esserci qualcuno che volesse del male a Dale! Aveva fatto indagini sul 
		suo passato e non aveva scovato niente! Aveva fatto ricerche su 
		Marcello, ed anche lì niente! Aveva provato ad informarsi nel quartiere 
		ma l’ unica traccia che le avevano dato, risultava una macchina che a 
		quell’ ora in quel giorno non poteva essere a Los Angeles! Sentiva che 
		Dale, Christopher e Marcello erano in pericolo e voleva assolutamente 
		impedire che succedesse loro qualcosa, ma si sentiva impotente: Era come 
		se qualcuno molto scaltro e soprattutto molto informato sui metodi d’ 
		indagine dell’ Alfa disseminasse qua e là vari indizi senza mai lasciare 
		tracce dietro di se! 
		
		
		* Deve essere qualcuno che conosce 
		Dale! Magari sapeva che si sarebbe rivolto ai suoi amici e che di 
		conseguenza io e Jim siamo dell’ Alfa! Qui cmq. Non risolvo più niente! 
		Devo distrarmi! “ così scende nella hall. 
		
		Da qualche tempo infatti Doris si era trasferita lì per lavorare in 
		tranquillità. Inoltre da un po’ stava frequentando Diego e lì era più 
		facile vederlo, visto che <<alloggiava>> lì! 
		
		La posta era appena arrivata! Nello smistarla, Doris trovò una lettera 
		intestata a Diego con mittente Marcello Perez * Pesante! Come se 
		contenesse una…. una… chi….* 
		
		“ Buongiorno tesoro! Sei bellissima 
		questa mattina! “ 
		
		“ Diego! Siamo svegli di buonora! Tieni! E’ arrivata una lettera per te! 
		“ 
		
		“ Grazie! L’ aspettavo! “ e se la mette in tasca senza aprirla “ Senti! 
		E’ una splendida giornata! Perché non andiamo in spiaggia? “ 
		
		“ Vorrei Diego ma ho molto lavoro e non cre…” 
		
		“ SHHH! Ti passo a prendere alle 15! Hai bisogno di…di cambiare aria! “
		
		
		“ E va bene! “ dice Doris guardando l’ 
		orologio * ho poco tempo ma ce la farò! * 
		
		Un’ ora dopo chiamò un suo <<dipendente>> e gli chiese di consegnare a 
		Molly Johnson o a Steve Carson una lettera… 
		
		” E’ urgente! Molly ne ha bisogno! Consegnalo personalmente! “ 
		
		“ Sarà fatto! Altro? “ 
		
		“ No! Vai pure” 
		
		* E una è fatta! Ora devo chiamare 
		Dale! * 
		                                                                   
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  		Erano arrivati alcuni pazienti. Steve li ricevette nella sua stanza e 
		anche 
		Molly si mise al lavoro. Qualche minuto dopo arrivò la signora Gray, 
		salutò Molly e si accomodò in sala d'aspetto con suo figlio Paul. 
		
		Poco dopo arrivò un dipendente di Doris con una busta. Gliela consegnò 
		ed andò via. Molly era molto incuriosita, non riusciva a capire perchè 
		mai Doris gliela avesse mandata, così la aprì. Al suo interno trovò una 
		busta più piccola, ed una nota in cui c'era scritto:
  		
		Cara Molly! Ti prego di farmi un piacere. 
		
		Consegna a Jim la busta allegata!
		E' molto importante che tu gliela dia al più presto!
		
  		
  
  		Grazie mille.
		Doris
		
		**Una lettera per Jim... gliela porterò durante la pausa pranzo.**
		
		Pensando questo la mise nella borsa.
		
		In quel momento suonarono nuovamente alla porta e Molly aprì. Era una 
		famiglia che conosceva molto bene perchè frequentava spesso lo studio di 
		Steve: una coppia di genitori molto giovani con 2 bambini molto vivaci.
		
		"Salve come va? Ciao piccolini, cosa mi avete portato oggi?"
		Disse Molly sorridendo. Quei bambini si erano molto affezionati a lei e 
		ogni volta le portavano dei disegni da attaccare alla bacheca vicino 
		alla sua scrivania.
		
		
  
  		Mentre scherza con questi due bambini non si accorge che dalla porta 
		rimasta aperta entra un uomo, che senza farsi notare si reca in sala 
		d'aspetto. Molly sta ancora parlando con quelle persone quando sente 
		delle grida provenienti proprio dalla sala d'attesa. 
		
		"LO SO PERCHE' VIENI SEMPRE QUI, CREDI CHE NON L'ABBIA CAPITO ?!? VIENI 
		QUI A FARE LA SMORFIOSA CON QUESTO MEDICO DA QUATTRO SOLDI ?!?"
		
		"MA COSA DICI ?!? TU SEI COMPLETAMENTE PAZZO !!! .......
		COSA FAI ?!? TOGLIMI LE MANI DI DOSSO !!!" 
		
		Immediatamente Molly corre a vedere cosa stia succedendo e vede l'uomo 
		che aggredisce la signora Gray. Istintivamente si scaglia contro quest'uomo 
		e lo colpisce alla testa. L'uomo si rialza e si scaglia contro di lei, 
		ma lei lo schiva e lo stende definitivamente con un calcio.
		
  
  		
		"Ma cos'è questo 
		caos!" dice tra sè e sè Steve ascoltando le grida che vengono dalla sala 
		d'aspetto, 
		preoccupato si precipita subito fuori dal suo ufficio. Con enorme 
		stupore vede Molly che ha appena steso un uomo a terra con un calcio, 
		l'individuo è frastornato non solo per il dolore ma anche e soprattutto 
		per la prontezza di riflessi della ragazza, cosa che anche Steve ha 
		notato con piacere. Steve non avrebbe mai pensato di avere un'assistente 
		capace anche di azioni di questo tipo, non si finisce mai di conoscere 
		le persone!
		
		- Molly ma cosa è successo?
		- Scusami ma non potevo fare altrimenti, quest'uomo è il marito della 
		signora Gray, è arrivato qui con 
		brutte intenzioni, stava picchiando sua moglie, così sono intervenuta. 
		Detesto le persone violente che si approfittano degli individui più 
		deboli!
		
		Intanto la signora Gray e suo figlio Paul 
		ringraziano Molly, gli altri bambini e i rispettivi genitori sono 
		scioccati per quanto è accaduto ma felici che tutto si sia risolto per 
		il meglio. Solo alcuni dei bambini più piccoli sono un pò più turbati, 
		così Steve dopo aver ringraziato Molly,  regala loro dei lecca lecca e 
		alcuni  giocattoli della sala giochi messi a disposizione dei bambini in 
		attesa di essere visitati. 
Tutto si risolve per il meglio, all'arrivo della polizia anche Molly si sente risollevata, è successo così in fretta che quasi non si rende conto di cosa è accaduto. Steve ne approfitta per tranquillizzarla ulteriormente con un forte abbraccio, mentre l'uomo viene portato in manette.
                                                                         
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		Molly è piuttosto scossa così chiede a Steve se può andare via prima, è 
		quasi Natale aveva bisogno di fare shopping. Lui acconsente ma prima le 
		chiede di disdire qualche appuntamento,  anche Steve ha bisogno di 
		qualche ora libera per sbrigare delle faccende.
		
		La prima cosa che le venne in mente fu di chiamare Dale per chiedergli 
		se lui e Marcello avessero voglia di raggiungerla in centro...
		
		"Hey Dale, come va? ... Avete da fare questo pomeriggio? Perchè io avevo 
		pensato di approfittare di questo pomeriggio libero per andare in 
		centro. "
		
		"Per me va benissimo" rispose Dale "Anche io ho ancora tutti i regali da 
		comprare! Lo dirò a anche a Marcello, dove ci vogliamo incontrare?" 
		
		
		
		
		
		"Facciamo così, quando arrivi in centro chiamami sul telefonino e 
		troviamo un posto comodo dove incontrarci. Ah, ovviamente porta con te 
		Christopher perchè voglio comprare delle cose per lui ed ho sempre paura 
		di sbagliare la misura!"
		
		"Aspetta, devo guardare sulla sua agenda se non ha impegni... E' ovvio 
		che viene con noi, ma ti pare?!?"
		
		"Ah Ah Ah !!! Allora a più tardi!"
		
		"Ti aspetto"
		"Sarò lì in un lampo"
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Dale, arrivato in centro e 
		avvisata Molly, si è fermato a osservare un grosso albero all'entrata di 
		un grande magazzino
		"E' stupendo" e guarda Christopher che, rapito da tutto quello 
		scintillio, sorride felice.
		Finalmente, dopo diversi giorni tra paura e confusione, Dale è tornato 
		quello di sempre, tranquillo e casinista. Sarà il Natale, o forse il 
		fatto di non aver ricevuto ulteriori minacce, ma una cosa riesce a 
		sentirla anche lui: ora tutto sembra cambiato.
		*Meno male che non ho denunciato il fatto, se no non ne sarei uscito 
		più*
		
		Lo squillo del cellulare riporta Dale sulla terra
		*Sarà Molly...*
		
		Dale ci mise un po’ 
		prima di rispondere .... 
		
		“ Dale! Sono Doris! “ 
		
		“ Doris, non è proprio un buon momento! “ 
		
		“ Ascoltami bene! Se viene da voi Jim collaborate con lui! E’ 
		estremamente importante per me. Ricordati di dirgli questa frase < Nella 
		mia eredità è il mio destino! All’ alba è l’ inizio!> “ 
		
		“ Doris….io……” 
		
		
		“ Te lo ricordi? Diego sarà qui a momenti! Promettimelo! “ 
		
		“ Va bene Doris! Lo farò! Ciao! “ dice Dale chiudendo la telefonata! 
		
		* Speriamo se lo ricordi davvero! * 
		
		Conclusa la chiamata, 
		Dale non sa proprio cosa pensare
		*Doris avrà bevuto... era proprio strana, e sparlava pure....*
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		Non erano passati cinque minuti che Diego entra nella camera  di 
		Doris “ Pronta? Andiamo allora..Eh! NO! Niente cellulare oggi! “ le dice 
		prendendole il cell. e poggiandoglielo sulla scrivania. Poi la condusse 
		in macchina “ Guida tu che io non ci vedo benissimo oggi! Devo aver 
		preso una congiuntivite leggera “ 
		
		“ Guarda Diego che se vuoi possiamo rimandare….” 
		
		“ No! Sali! “ Il tono di Diego è perentorio! 
		
		Una volta in macchina…. “ Gira a destra! “ 
		
		“ Ma Diego? Per andare al mare devo girare a sinistra… “ 
		
		“ Gira a destra! Non costringermi ad usarla! “ e le punta una pistola 
		alle costole! 
		
		“ Diego che vuoi fare? Posa quell’ arma! “ 
		
		“ Zitta! Guida! “ 
		
		Poco dopo arrivano in una casa isolata. Diego apre la porta e la fa 
		entrare “ Non provare a scappare! Qui è tutto isolato e le finestre sono 
		tutte bloccate! “ 
		
		“ Che vuoi da me? “ 
		
		“ Quello che mi spetta! Juan mi ha portato via Mariana e io ti porto via 
		da lui…Quella stronza! Io l’ amavo sai? Ma lei stava con me per 
		raggiungere lui! Me lo ha confessato lei! Ma ha avuto ciò che meritava!Ahahahah!!!!!”
		
		
		“ Ma allora l’ hai uccisa tu? “  
		
		“ Si! Se lo meritava quella puttana! E potrei riservarti la stessa sorte 
		mia cara! Ora stai qui! Io ho da fare! “ ed esce! 
		
		Quando Doris rimane sola gira tutta casa ma Diego non le aveva mentito: 
		era davvero tutto isolato e bloccato….Si sentiva in trappola!
		
                                                                
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		Poco dopo...
		"Eccomi Dale... scusa se ho tardato un po' ma c'è un tale caos oggi in 
		centro. Christopher... come sei cresciuto"
		Dale sorride e osserva gli occhi di Molly. All'improvviso si sono 
		illuminati, tanto da risplendere ancora di più delle luminarie 
		natalizie.
		"Ma come, abbracci Christopher e a Dale neanche lo guardi??" Dale prende 
		un po' in giro Molly
		"Su piccolo, vieni da mamma anche tu" replica lei stando al gioco "Ma 
		Marcello non c'è?"
		"Sai com'è... lavoro, lavoro, lavoro... ma forse è meglio così, devo 
		comprargli il regalo ma non mi decido mai... ora non posso trovare 
		scuse. Però devi darmi una mano, io sono un disastro in fatto di 
		shopping"
		"Hai trovato l'esperta allora"
		
		I due si perdono tra negozi e scaffali. Fare i regali in due è proprio 
		divertente e le risate non mancano.
		Dopo aver pensato ai regali di amici e parenti vari, è arrivato il 
		momento di pensare a Christopher. 
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				Marcello resta solo nel suo studio con tutti i suoi pensieri...
				*Peccato! Mi sarebbe piaciuto andare con loro a fare compere...Chissa' 
				Christopher vedendo gli addobbi e le luci
				che reazione avra'...No Marcello!...Non puoi perdere altro 
				tempo!...Devi sbrigarti...Devi preparare tutti gli inviti...Altrimenti
				non arriveranno in tempo....Quasi quasi pero' agli amici piu' 
				vicini invece di un invito...faccio loro una telefonata...e' 
				piu'
				informale...meno pretenzioso...non voglio metterli a disagio...Si!...Penso 
				proprio che sia meglio...Vediamo...con chi posso
				cominciare?....Steve!...Comincero' proprio da lui...*
				Marcello sta per fare il numero al telefono, pensando alle 
				parole giuste per formulare un invito divertente, ma viene 
				interrotto dal suono del campanello...
				"Ma chi rompe adesso... ma sì, chiunque sia se ne andrà, non ho 
				voglia di aprire..."
				Un secondo suono seguita subito il primo
                                                                         
				###
		
		"Dale, entriamo qui. Ho sentito che è il miglior negozio con articoli 
		per l'infanzia"
		"Va bene..."
		Molly è la più entusiasta dei due, quasi fosse entrata in un grande 
		negozio di capi griffati "Guarda questo, è bellissimo.... e questo??? 
		Peccato che non c'è in rosso..."
		Una commessa si avvicina ai due
		"Posso aiutarvi??"
		"Sì grazie... avete questo in rosso??"
		"Sì, guardo subito"
		
				Dale segue la commessa mentre Molly resta con Christopher, decisa a 
		vestire il piccolo almeno fino all'università.
		
		"Mi spiace signore, il rosso è andato a ruba... se vuole ci sono nei 
		colori dell'azzurro e del verde"
		Dale si mostra un po' dubbioso e allora la commessa riaggancia a parlare 
		"Provi a chiedere a sua moglie, l'ho vista molto decisa sulla scelta dei 
		colori"
		Dale vorrebbe ridere, ma si trattiene...
		
				"Molly, tesoro.... cosa dici di questi due??"
		"Eh???"
		Dale fa l'occhiolino a Molly "Allora TESORO.... ti piacciono questi 
		due??" e avvicinandosi all'orecchio di lei "C'ha preso per marito e 
		moglie"
		Molly ridacchia, ma cerca di fare lo stesso la seria "Ma non saprei, 
		questo mi sembra un po'...." Molly abbassa la voce "... un po' un verde 
		muffa, e poi non dobbiamo mica rivestire un tappeto... il celeste 
		proprio non mi piace... tu che dici...." e rialzando la voce "AMORE!!"
		
		Nel frattempo la commessa ritorna dai due
		"Trovato qualcosa di interessante??"
		"Mah... sì... do una occhiatina ancora in giro"
		"Fate pure con comodo"
		
				Arrivati alla cassa
		"Bene, questo è vostro.... E' davvero un bel bambino, come si chiama??"
		"Christopher" risponde subito Dale orgoglioso
		"Sa, le assomiglia davvero molto...."
		
		Molly, dopo questa ennesima gaff della commessa, scoppia a ridere. La 
		commessa, non sapendo come reagire, abbozza un
		"Lei non trova??"
		"No no..." risponde Molly asciugandosi le lacrime "Ce lo dicono tutti"
				
		
				Molly e Dale escono dal negozio. Finalmente possono ridersela alla 
		grande....
		"Certo che ha ragione la commessa.... Christopher è tutto uguale a te, 
		sputato proprio" Molly ormai non riesce neanche più a respirare tanto il 
		ridere.
		
		Finite le compere, Molly e Dale si salutano ripromettendosi di fare 
		un'altro giro di compere insieme.
 
**Che giornata oggi!** Pensava Molly di fronte alla porta di casa 
		**Ormai però sono a casa, non vedo l'ora di mettermi in pantofole, 
		mangiare qualcosa e rilassarmi davanti alla TV...** Intanto frugava 
		nella sua borsa in cerca delle chiavi, e trovò la busta che le aveva 
		mandato Doris **Oh cavolo! Con tutto quello che è successo oggi mi sono 
		dimenticata di portarla a Jim! e Doris mi aveva scritto di 
		consegnargliela al più presto! speriamo non sia troppo tardi...**
				
Entrò in casa e si precipitò al telefono per avvertire Jim.
				
				
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Jim aveva passato 
				tutto il giorno al lavoro e di andare a cena con il fratello non 
				ne aveva nessuna voglia, ma ormai era troppo tardi per tirarsi 
				indietro! La sera era passata tranquilla. Al termine Diego tornò 
				a casa, ma lui aveva bisogno di camminare! La sua testa sembrava 
				un turbine: mille pensieri e mille ricordi l’ affollavano. 
				
Mentre passeggia lo chiama Molly “ Ciao Jim! Sono Molly! 
				Potresti passare per casa, per favore? “ Molly sembrava 
				ansiosa..
“ Certo sono a due passi da voi! Arrivo subito! “ * Chissà che 
				vorrà. Mi sembrava agitata.*
Conosceva una via alternativa per arrivare da Doris, così prese 
				quella strada per non farsi seguire…
Quindici minuti dopo era seduto sulla poltrona e Molly gli stava 
				mostrando la lettera di Doris…
“ Che le sarà successo? Oggi allo studio non ho avuto tempo di 
				aprire la lettera ma ora, appena ho letto il contenuto….Ho paura 
				Jim! “
“ Non fare così Molly! Doris è in gamba! Sa bene quello che fa! 
				Ti spiace se lo leggo qui? “
“ No anzi! Così mi dici qualcosa! “
				
Mio unico amore, 
Starti lontana è la cosa più dura per me! Ma presto tutto questo 
				finirà!
Ho la certezza che Diego sia il responsabile della morte di 
				Mariana e che tra qualche ora mi porterà lontano. Oggi gli è 
				arrivato un plico da parte di Marcello Perez e pareva contenesse 
				una chiave. Non ho scoperto dove mi condurrà, ma di sicuro in un 
				posto isolato.
I documenti dell’ indagine sono al sicuro, ma non posso dirti 
				altro perché ha messo microspie dappertutto, anche in casa da 
				noi. E se Molly non ricevesse questa lettera almeno lui non 
				saprebbe dove sono. Ti prego di non dire niente a Molly per non 
				farla preoccupare.
Ti aspetterò. Ti amo.
Doris
“ Allora Jim? Che succede? “
				
“ Nulla Molly! Nulla di grave! Fidati ! Se le fosse successo 
				qualcosa te lo direi. E’ solo una lettera d’ addio! Non aveva il 
				coraggio di dirmelo in faccia e così ha chiesto a te di 
				consegnarmi questa lettera. “
“ Oh! Mi dispiace Jim! “ * Che strano! Doris che non lo manda a 
				lui? Bha! Non voglio scoprire altro! Fatti loro *
“ Ora vado Molly! Grazie di tutto! “
 
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Una volta in strada, Jim 
		decide che per il momento non può fare nulla così torna a casa. Diego è 
		a letto. Jim senza far rumore prepara il letto come se ci fosse lui 
		dentro e va da Marcello e Dale. Quando arriva sono ormai le due della 
		notte. Prima è passato in ufficio e poi ha girato a zonzo un bel po’ per 
		evitare che Diego lo seguisse. Quando era sicuro che nessuno gli fosse 
		dietro andò a casa di Dale.
		
		Suonò parecchio prima che qualcuno scendesse ad aprirgli. Marcello, 
		vedendolo sulla porta credeva di avere un incubo: “ Che diavolo vuoi a 
		quest’ ora della notte? Ti rendi conto di….”
		
		“ Non ho tempo per discutere inutilmente con te. Dimmi piuttosto dove 
		hai mandato mio fratello. “
		
		“ Tuo fratello? E che t’ importa? Vuoi rovinargli la vita ancora una 
		volta? “
		
		“ Marcello ti prego! Dove hai mandato Diego? “dice Jim cercando di stare 
		calmo
		
		“ Non sono affari tuoi! Ed ora fuori! E’ notte fonda e…” Ma Marcello non 
		finisce la frase perché Jim lo prende per il bavero e lo sbatte al muro 
		“ Senti imbecille! Qui non si tratta di me! Ha rapito Doris! Hai capito? 
		E ti assicuro che se le succede qualcosa te la farò pagare cara. Ed ora 
		“ lasciando la presa “ Vuoi dirmi dov’ è Diego? “
		
		“ Non ci credo! Non è possibile! Diego non farebbe del male ad una 
		mosca! “ Marcello era scosso per ciò che gli era appena successo.
		
		“ Se non mi credi, crederai a lei. Leggi! “ e gli fa vedere il 
		biglietto…
		
		In quell’ istante scende Dale con una mazza da baseball in mano…” Jim??? 
		Ma che succede qui? “
		
		“ E’ venuto qui a cercare Doris. “ risponde Marcello “E questa lettera 
		potrebbe essere falsa. Io non ti dico proprio un bel niente “ dice a 
		Jim, che stava per perdere la pazienza.
		
		“ No Marcello! Dobbiamo aiutarlo. L’ avevo dimenticato, ma Doris mi ha 
		chiamato oggi e mi ha chiesto di rispondere a tutte le sue domande. 
		Inoltre ha parlato di un certo Diego….”
		
		“ Che ti ha detto Dale? Esattamente! “
		
		“ Era agitata e mi ha detto di rispondere alle tue domande. Poi mi ha 
		chiesto di dirti una frase... Nella mia eredità è….è...non ricordo bene! 
		“
		
		“ Provaci! “
		
		
		“ Nella mia eredità è…è…è il mio destino! Ecco si! E poi mi ha anche 
		detto <All’ alba è l’ inizio>.
		
		Poi mi ha chiesto di dirtelo se fossi venuto qui e ha detto <Diego sarà 
		qui a momenti.>”
		
		“ Ti ricordi l’ ora? “
		
		“ Potevano essere le 15 circa! E questa lettera? Ma questa è la 
		scrittura di Doris!!!.......Diego un assassino??? Ma si può sapere con 
		che gente avete a che fare?“ Dale era ancora più preoccupato per la sua 
		famiglia!
		
		“ E’ una storia complicata, ma ti assicuro che appena liberiamo Doris ti 
		racconteremo tutto! “
		
		“ Dici che possiamo fidarci allora, Dale? “ Chiede Marcello che fino ad 
		allora era rimasto ad osservare la scena! E ad un cenno d’ assenso del 
		compagno indica a Jim l’ indirizzo di una villetta fuori città!
		
		“ Scusatemi l’ irruzione ma non c’ era davvero più tempo! “ così Jim 
		mette in atto il suo piano….