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Steve arriva in ufficio di
mattina presto, ha dormito poco e male ripensando al bacio che la sera
prima ha dato a Molly. Lui è certo che la ragazza non sia interessata a
lui, è solo una buona amica, spera solo che quel bacio non abbia
compromesso il loro rapporto professionale e umano, in ogni caso è
fiducioso che tutto si risolverà semplicemente non parlandone più. Ora
Steve è più tranquillo, tanto che il sonno lo assale fino a quando
viene svegliato di colpo da un rumore, è Molly che ha aperto con la
chiave la porta dello studio....Appena
Molly vide Steve pensò che quello era il momento di parlare con lui...
*Ora o mai più!* si disse.
"Ciao Steve..."
"Hey Molly! Hai fatto presto, pensavo saresti arrivata più tardi!"
Ci fu qualche secondo di silenzio.
Era evidente che tra i due ci fosse molto imbarazzo...
Finalmente Molly trovò il
coraggio di parlare: "Senti Steve, dovrei dirti una cosa..." Ma non
riuscì a continuare il discorso perchè nel frattempo anche Steve aveva
iniziato a parlare.
- Senti volevo dirti che... - dice lui -
- Si Steve lo so, non l'ho dimenticato ora chiamo subito la signora Gray
- Veramente non stavo parlando di lavoro, ma di ieri .... Vorrei
chiederti scusa per ieri sera, non avrei dovuto baciarti, non voglio
rovinare la nostra amicizia, possiamo provare a fare finta che non sia
mai
successo?
Molly non sa cosa rispondere, è piuttosto
imbarazzata, tutto pensava tranne che Steve preferisse
dimenticare l'accaduto, si è vero era solo un bacio, ma poteva essere
l'inizio di qualcosa. Improvvisamente si rende conto di essersi illusa
troppo, così decide di assecondarlo, e dopo qualche secondo di silenzio
risponde:
- Hai ragione Steve, tengo
anch'io molto alla nostra amicizia, tra noi inoltre si è instaurato un
rapporto
professionale, quindi è assurdo poter pensare di aggiungere anche un
rapporto affettivo di questo genere, ho già dimenticato tutto,
credimi...
- Sono contento che tu abbia capito il mio punto di vista, non pensavo
che alla fine sarebbe stato così
facile affrontare l'argomento, e pensare che avevo deciso di fare finta
di nulla!
- Non preoccuparti Steve, è tutto a posto, vado a telefonare alla
signora Gray...
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“ Accidenti! Maledizione! Non ci riesco! “
dice Doris buttando tutto all’ aria! Era già la terza pista che seguiva
ed era anch’ essa una pista fasulla! Non capiva proprio come poteva
esserci qualcuno che volesse del male a Dale! Aveva fatto indagini sul
suo passato e non aveva scovato niente! Aveva fatto ricerche su
Marcello, ed anche lì niente! Aveva provato ad informarsi nel quartiere
ma l’ unica traccia che le avevano dato, risultava una macchina che a
quell’ ora in quel giorno non poteva essere a Los Angeles! Sentiva che
Dale, Christopher e Marcello erano in pericolo e voleva assolutamente
impedire che succedesse loro qualcosa, ma si sentiva impotente: Era come
se qualcuno molto scaltro e soprattutto molto informato sui metodi d’
indagine dell’ Alfa disseminasse qua e là vari indizi senza mai lasciare
tracce dietro di se!
* Deve essere qualcuno che conosce
Dale! Magari sapeva che si sarebbe rivolto ai suoi amici e che di
conseguenza io e Jim siamo dell’ Alfa! Qui cmq. Non risolvo più niente!
Devo distrarmi! “ così scende nella hall.
Da qualche tempo infatti Doris si era trasferita lì per lavorare in
tranquillità. Inoltre da un po’ stava frequentando Diego e lì era più
facile vederlo, visto che <<alloggiava>> lì!
La posta era appena arrivata! Nello smistarla, Doris trovò una lettera
intestata a Diego con mittente Marcello Perez * Pesante! Come se
contenesse una…. una… chi….*
“ Buongiorno tesoro! Sei bellissima
questa mattina! “
“ Diego! Siamo svegli di buonora! Tieni! E’ arrivata una lettera per te!
“
“ Grazie! L’ aspettavo! “ e se la mette in tasca senza aprirla “ Senti!
E’ una splendida giornata! Perché non andiamo in spiaggia? “
“ Vorrei Diego ma ho molto lavoro e non cre…”
“ SHHH! Ti passo a prendere alle 15! Hai bisogno di…di cambiare aria! “
“ E va bene! “ dice Doris guardando l’
orologio * ho poco tempo ma ce la farò! *
Un’ ora dopo chiamò un suo <<dipendente>> e gli chiese di consegnare a
Molly Johnson o a Steve Carson una lettera…
” E’ urgente! Molly ne ha bisogno! Consegnalo personalmente! “
“ Sarà fatto! Altro? “
“ No! Vai pure”
* E una è fatta! Ora devo chiamare
Dale! *
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Erano arrivati alcuni pazienti. Steve li ricevette nella sua stanza e
anche
Molly si mise al lavoro. Qualche minuto dopo arrivò la signora Gray,
salutò Molly e si accomodò in sala d'aspetto con suo figlio Paul.
Poco dopo arrivò un dipendente di Doris con una busta. Gliela consegnò
ed andò via. Molly era molto incuriosita, non riusciva a capire perchè
mai Doris gliela avesse mandata, così la aprì. Al suo interno trovò una
busta più piccola, ed una nota in cui c'era scritto:
Cara Molly! Ti prego di farmi un piacere.
Consegna a Jim la busta allegata!
E' molto importante che tu gliela dia al più presto!
Grazie mille.
Doris
**Una lettera per Jim... gliela porterò durante la pausa pranzo.**
Pensando questo la mise nella borsa.
In quel momento suonarono nuovamente alla porta e Molly aprì. Era una
famiglia che conosceva molto bene perchè frequentava spesso lo studio di
Steve: una coppia di genitori molto giovani con 2 bambini molto vivaci.
"Salve come va? Ciao piccolini, cosa mi avete portato oggi?"
Disse Molly sorridendo. Quei bambini si erano molto affezionati a lei e
ogni volta le portavano dei disegni da attaccare alla bacheca vicino
alla sua scrivania.
Mentre scherza con questi due bambini non si accorge che dalla porta
rimasta aperta entra un uomo, che senza farsi notare si reca in sala
d'aspetto. Molly sta ancora parlando con quelle persone quando sente
delle grida provenienti proprio dalla sala d'attesa.
"LO SO PERCHE' VIENI SEMPRE QUI, CREDI CHE NON L'ABBIA CAPITO ?!? VIENI
QUI A FARE LA SMORFIOSA CON QUESTO MEDICO DA QUATTRO SOLDI ?!?"
"MA COSA DICI ?!? TU SEI COMPLETAMENTE PAZZO !!! .......
COSA FAI ?!? TOGLIMI LE MANI DI DOSSO !!!"
Immediatamente Molly corre a vedere cosa stia succedendo e vede l'uomo
che aggredisce la signora Gray. Istintivamente si scaglia contro quest'uomo
e lo colpisce alla testa. L'uomo si rialza e si scaglia contro di lei,
ma lei lo schiva e lo stende definitivamente con un calcio.
"Ma cos'è questo
caos!" dice tra sè e sè Steve ascoltando le grida che vengono dalla sala
d'aspetto,
preoccupato si precipita subito fuori dal suo ufficio. Con enorme
stupore vede Molly che ha appena steso un uomo a terra con un calcio,
l'individuo è frastornato non solo per il dolore ma anche e soprattutto
per la prontezza di riflessi della ragazza, cosa che anche Steve ha
notato con piacere. Steve non avrebbe mai pensato di avere un'assistente
capace anche di azioni di questo tipo, non si finisce mai di conoscere
le persone!
- Molly ma cosa è successo?
- Scusami ma non potevo fare altrimenti, quest'uomo è il marito della
signora Gray, è arrivato qui con
brutte intenzioni, stava picchiando sua moglie, così sono intervenuta.
Detesto le persone violente che si approfittano degli individui più
deboli!
Intanto la signora Gray e suo figlio Paul
ringraziano Molly, gli altri bambini e i rispettivi genitori sono
scioccati per quanto è accaduto ma felici che tutto si sia risolto per
il meglio. Solo alcuni dei bambini più piccoli sono un pò più turbati,
così Steve dopo aver ringraziato Molly, regala loro dei lecca lecca e
alcuni giocattoli della sala giochi messi a disposizione dei bambini in
attesa di essere visitati.
Tutto si risolve per il meglio, all'arrivo della polizia anche Molly si sente risollevata, è successo così in fretta che quasi non si rende conto di cosa è accaduto. Steve ne approfitta per tranquillizzarla ulteriormente con un forte abbraccio, mentre l'uomo viene portato in manette.
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Molly è piuttosto scossa così chiede a Steve se può andare via prima, è
quasi Natale aveva bisogno di fare shopping. Lui acconsente ma prima le
chiede di disdire qualche appuntamento, anche Steve ha bisogno di
qualche ora libera per sbrigare delle faccende.
La prima cosa che le venne in mente fu di chiamare Dale per chiedergli
se lui e Marcello avessero voglia di raggiungerla in centro...
"Hey Dale, come va? ... Avete da fare questo pomeriggio? Perchè io avevo
pensato di approfittare di questo pomeriggio libero per andare in
centro. "
"Per me va benissimo" rispose Dale "Anche io ho ancora tutti i regali da
comprare! Lo dirò a anche a Marcello, dove ci vogliamo incontrare?"
"Facciamo così, quando arrivi in centro chiamami sul telefonino e
troviamo un posto comodo dove incontrarci. Ah, ovviamente porta con te
Christopher perchè voglio comprare delle cose per lui ed ho sempre paura
di sbagliare la misura!"
"Aspetta, devo guardare sulla sua agenda se non ha impegni... E' ovvio
che viene con noi, ma ti pare?!?"
"Ah Ah Ah !!! Allora a più tardi!"
"Ti aspetto"
"Sarò lì in un lampo"
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Dale, arrivato in centro e
avvisata Molly, si è fermato a osservare un grosso albero all'entrata di
un grande magazzino
"E' stupendo" e guarda Christopher che, rapito da tutto quello
scintillio, sorride felice.
Finalmente, dopo diversi giorni tra paura e confusione, Dale è tornato
quello di sempre, tranquillo e casinista. Sarà il Natale, o forse il
fatto di non aver ricevuto ulteriori minacce, ma una cosa riesce a
sentirla anche lui: ora tutto sembra cambiato.
*Meno male che non ho denunciato il fatto, se no non ne sarei uscito
più*
Lo squillo del cellulare riporta Dale sulla terra
*Sarà Molly...*
Dale ci mise un po’
prima di rispondere ....
“ Dale! Sono Doris! “
“ Doris, non è proprio un buon momento! “
“ Ascoltami bene! Se viene da voi Jim collaborate con lui! E’
estremamente importante per me. Ricordati di dirgli questa frase < Nella
mia eredità è il mio destino! All’ alba è l’ inizio!> “
“ Doris….io……”
“ Te lo ricordi? Diego sarà qui a momenti! Promettimelo! “
“ Va bene Doris! Lo farò! Ciao! “ dice Dale chiudendo la telefonata!
* Speriamo se lo ricordi davvero! *
Conclusa la chiamata,
Dale non sa proprio cosa pensare
*Doris avrà bevuto... era proprio strana, e sparlava pure....*
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Non erano passati cinque minuti che Diego entra nella camera di
Doris “ Pronta? Andiamo allora..Eh! NO! Niente cellulare oggi! “ le dice
prendendole il cell. e poggiandoglielo sulla scrivania. Poi la condusse
in macchina “ Guida tu che io non ci vedo benissimo oggi! Devo aver
preso una congiuntivite leggera “
“ Guarda Diego che se vuoi possiamo rimandare….”
“ No! Sali! “ Il tono di Diego è perentorio!
Una volta in macchina…. “ Gira a destra! “
“ Ma Diego? Per andare al mare devo girare a sinistra… “
“ Gira a destra! Non costringermi ad usarla! “ e le punta una pistola
alle costole!
“ Diego che vuoi fare? Posa quell’ arma! “
“ Zitta! Guida! “
Poco dopo arrivano in una casa isolata. Diego apre la porta e la fa
entrare “ Non provare a scappare! Qui è tutto isolato e le finestre sono
tutte bloccate! “
“ Che vuoi da me? “
“ Quello che mi spetta! Juan mi ha portato via Mariana e io ti porto via
da lui…Quella stronza! Io l’ amavo sai? Ma lei stava con me per
raggiungere lui! Me lo ha confessato lei! Ma ha avuto ciò che meritava!Ahahahah!!!!!”
“ Ma allora l’ hai uccisa tu? “
“ Si! Se lo meritava quella puttana! E potrei riservarti la stessa sorte
mia cara! Ora stai qui! Io ho da fare! “ ed esce!
Quando Doris rimane sola gira tutta casa ma Diego non le aveva mentito:
era davvero tutto isolato e bloccato….Si sentiva in trappola!
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Poco dopo...
"Eccomi Dale... scusa se ho tardato un po' ma c'è un tale caos oggi in
centro. Christopher... come sei cresciuto"
Dale sorride e osserva gli occhi di Molly. All'improvviso si sono
illuminati, tanto da risplendere ancora di più delle luminarie
natalizie.
"Ma come, abbracci Christopher e a Dale neanche lo guardi??" Dale prende
un po' in giro Molly
"Su piccolo, vieni da mamma anche tu" replica lei stando al gioco "Ma
Marcello non c'è?"
"Sai com'è... lavoro, lavoro, lavoro... ma forse è meglio così, devo
comprargli il regalo ma non mi decido mai... ora non posso trovare
scuse. Però devi darmi una mano, io sono un disastro in fatto di
shopping"
"Hai trovato l'esperta allora"
I due si perdono tra negozi e scaffali. Fare i regali in due è proprio
divertente e le risate non mancano.
Dopo aver pensato ai regali di amici e parenti vari, è arrivato il
momento di pensare a Christopher.
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Marcello resta solo nel suo studio con tutti i suoi pensieri...
*Peccato! Mi sarebbe piaciuto andare con loro a fare compere...Chissa'
Christopher vedendo gli addobbi e le luci
che reazione avra'...No Marcello!...Non puoi perdere altro
tempo!...Devi sbrigarti...Devi preparare tutti gli inviti...Altrimenti
non arriveranno in tempo....Quasi quasi pero' agli amici piu'
vicini invece di un invito...faccio loro una telefonata...e'
piu'
informale...meno pretenzioso...non voglio metterli a disagio...Si!...Penso
proprio che sia meglio...Vediamo...con chi posso
cominciare?....Steve!...Comincero' proprio da lui...*
Marcello sta per fare il numero al telefono, pensando alle
parole giuste per formulare un invito divertente, ma viene
interrotto dal suono del campanello...
"Ma chi rompe adesso... ma sì, chiunque sia se ne andrà, non ho
voglia di aprire..."
Un secondo suono seguita subito il primo
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"Dale, entriamo qui. Ho sentito che è il miglior negozio con articoli
per l'infanzia"
"Va bene..."
Molly è la più entusiasta dei due, quasi fosse entrata in un grande
negozio di capi griffati "Guarda questo, è bellissimo.... e questo???
Peccato che non c'è in rosso..."
Una commessa si avvicina ai due
"Posso aiutarvi??"
"Sì grazie... avete questo in rosso??"
"Sì, guardo subito"
Dale segue la commessa mentre Molly resta con Christopher, decisa a
vestire il piccolo almeno fino all'università.
"Mi spiace signore, il rosso è andato a ruba... se vuole ci sono nei
colori dell'azzurro e del verde"
Dale si mostra un po' dubbioso e allora la commessa riaggancia a parlare
"Provi a chiedere a sua moglie, l'ho vista molto decisa sulla scelta dei
colori"
Dale vorrebbe ridere, ma si trattiene...
"Molly, tesoro.... cosa dici di questi due??"
"Eh???"
Dale fa l'occhiolino a Molly "Allora TESORO.... ti piacciono questi
due??" e avvicinandosi all'orecchio di lei "C'ha preso per marito e
moglie"
Molly ridacchia, ma cerca di fare lo stesso la seria "Ma non saprei,
questo mi sembra un po'...." Molly abbassa la voce "... un po' un verde
muffa, e poi non dobbiamo mica rivestire un tappeto... il celeste
proprio non mi piace... tu che dici...." e rialzando la voce "AMORE!!"
Nel frattempo la commessa ritorna dai due
"Trovato qualcosa di interessante??"
"Mah... sì... do una occhiatina ancora in giro"
"Fate pure con comodo"
Arrivati alla cassa
"Bene, questo è vostro.... E' davvero un bel bambino, come si chiama??"
"Christopher" risponde subito Dale orgoglioso
"Sa, le assomiglia davvero molto...."
Molly, dopo questa ennesima gaff della commessa, scoppia a ridere. La
commessa, non sapendo come reagire, abbozza un
"Lei non trova??"
"No no..." risponde Molly asciugandosi le lacrime "Ce lo dicono tutti"
Molly e Dale escono dal negozio. Finalmente possono ridersela alla
grande....
"Certo che ha ragione la commessa.... Christopher è tutto uguale a te,
sputato proprio" Molly ormai non riesce neanche più a respirare tanto il
ridere.
Finite le compere, Molly e Dale si salutano ripromettendosi di fare
un'altro giro di compere insieme.
**Che giornata oggi!** Pensava Molly di fronte alla porta di casa
**Ormai però sono a casa, non vedo l'ora di mettermi in pantofole,
mangiare qualcosa e rilassarmi davanti alla TV...** Intanto frugava
nella sua borsa in cerca delle chiavi, e trovò la busta che le aveva
mandato Doris **Oh cavolo! Con tutto quello che è successo oggi mi sono
dimenticata di portarla a Jim! e Doris mi aveva scritto di
consegnargliela al più presto! speriamo non sia troppo tardi...**
Entrò in casa e si precipitò al telefono per avvertire Jim.
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Jim aveva passato
tutto il giorno al lavoro e di andare a cena con il fratello non
ne aveva nessuna voglia, ma ormai era troppo tardi per tirarsi
indietro! La sera era passata tranquilla. Al termine Diego tornò
a casa, ma lui aveva bisogno di camminare! La sua testa sembrava
un turbine: mille pensieri e mille ricordi l’ affollavano.
Mentre passeggia lo chiama Molly “ Ciao Jim! Sono Molly!
Potresti passare per casa, per favore? “ Molly sembrava
ansiosa..
“ Certo sono a due passi da voi! Arrivo subito! “ * Chissà che
vorrà. Mi sembrava agitata.*
Conosceva una via alternativa per arrivare da Doris, così prese
quella strada per non farsi seguire…
Quindici minuti dopo era seduto sulla poltrona e Molly gli stava
mostrando la lettera di Doris…
“ Che le sarà successo? Oggi allo studio non ho avuto tempo di
aprire la lettera ma ora, appena ho letto il contenuto….Ho paura
Jim! “
“ Non fare così Molly! Doris è in gamba! Sa bene quello che fa!
Ti spiace se lo leggo qui? “
“ No anzi! Così mi dici qualcosa! “
Mio unico amore,
Starti lontana è la cosa più dura per me! Ma presto tutto questo
finirà!
Ho la certezza che Diego sia il responsabile della morte di
Mariana e che tra qualche ora mi porterà lontano. Oggi gli è
arrivato un plico da parte di Marcello Perez e pareva contenesse
una chiave. Non ho scoperto dove mi condurrà, ma di sicuro in un
posto isolato.
I documenti dell’ indagine sono al sicuro, ma non posso dirti
altro perché ha messo microspie dappertutto, anche in casa da
noi. E se Molly non ricevesse questa lettera almeno lui non
saprebbe dove sono. Ti prego di non dire niente a Molly per non
farla preoccupare.
Ti aspetterò. Ti amo.
Doris
“ Allora Jim? Che succede? “
“ Nulla Molly! Nulla di grave! Fidati ! Se le fosse successo
qualcosa te lo direi. E’ solo una lettera d’ addio! Non aveva il
coraggio di dirmelo in faccia e così ha chiesto a te di
consegnarmi questa lettera. “
“ Oh! Mi dispiace Jim! “ * Che strano! Doris che non lo manda a
lui? Bha! Non voglio scoprire altro! Fatti loro *
“ Ora vado Molly! Grazie di tutto! “
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Una volta in strada, Jim
decide che per il momento non può fare nulla così torna a casa. Diego è
a letto. Jim senza far rumore prepara il letto come se ci fosse lui
dentro e va da Marcello e Dale. Quando arriva sono ormai le due della
notte. Prima è passato in ufficio e poi ha girato a zonzo un bel po’ per
evitare che Diego lo seguisse. Quando era sicuro che nessuno gli fosse
dietro andò a casa di Dale.
Suonò parecchio prima che qualcuno scendesse ad aprirgli. Marcello,
vedendolo sulla porta credeva di avere un incubo: “ Che diavolo vuoi a
quest’ ora della notte? Ti rendi conto di….”
“ Non ho tempo per discutere inutilmente con te. Dimmi piuttosto dove
hai mandato mio fratello. “
“ Tuo fratello? E che t’ importa? Vuoi rovinargli la vita ancora una
volta? “
“ Marcello ti prego! Dove hai mandato Diego? “dice Jim cercando di stare
calmo
“ Non sono affari tuoi! Ed ora fuori! E’ notte fonda e…” Ma Marcello non
finisce la frase perché Jim lo prende per il bavero e lo sbatte al muro
“ Senti imbecille! Qui non si tratta di me! Ha rapito Doris! Hai capito?
E ti assicuro che se le succede qualcosa te la farò pagare cara. Ed ora
“ lasciando la presa “ Vuoi dirmi dov’ è Diego? “
“ Non ci credo! Non è possibile! Diego non farebbe del male ad una
mosca! “ Marcello era scosso per ciò che gli era appena successo.
“ Se non mi credi, crederai a lei. Leggi! “ e gli fa vedere il
biglietto…
In quell’ istante scende Dale con una mazza da baseball in mano…” Jim???
Ma che succede qui? “
“ E’ venuto qui a cercare Doris. “ risponde Marcello “E questa lettera
potrebbe essere falsa. Io non ti dico proprio un bel niente “ dice a
Jim, che stava per perdere la pazienza.
“ No Marcello! Dobbiamo aiutarlo. L’ avevo dimenticato, ma Doris mi ha
chiamato oggi e mi ha chiesto di rispondere a tutte le sue domande.
Inoltre ha parlato di un certo Diego….”
“ Che ti ha detto Dale? Esattamente! “
“ Era agitata e mi ha detto di rispondere alle tue domande. Poi mi ha
chiesto di dirti una frase... Nella mia eredità è….è...non ricordo bene!
“
“ Provaci! “
“ Nella mia eredità è…è…è il mio destino! Ecco si! E poi mi ha anche
detto <All’ alba è l’ inizio>.
Poi mi ha chiesto di dirtelo se fossi venuto qui e ha detto <Diego sarà
qui a momenti.>”
“ Ti ricordi l’ ora? “
“ Potevano essere le 15 circa! E questa lettera? Ma questa è la
scrittura di Doris!!!.......Diego un assassino??? Ma si può sapere con
che gente avete a che fare?“ Dale era ancora più preoccupato per la sua
famiglia!
“ E’ una storia complicata, ma ti assicuro che appena liberiamo Doris ti
racconteremo tutto! “
“ Dici che possiamo fidarci allora, Dale? “ Chiede Marcello che fino ad
allora era rimasto ad osservare la scena! E ad un cenno d’ assenso del
compagno indica a Jim l’ indirizzo di una villetta fuori città!
“ Scusatemi l’ irruzione ma non c’ era davvero più tempo! “ così Jim
mette in atto il suo piano….